Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro
CLAUDIO CINNELLA
“Dal proscenio di un’esistenza a caso: la rappresentazione di una vita”
Raccolta di poesie (edizione Akkuria)


Claudio Cinella nell’ambiente dark è conosciuto come membro e autore di musiche e testi della band ethereal-gothic Violet Tears. Nella vita privata oltre a suonare, scrive anche poesie che ha voluto raccogliere in questo libro. Claudio si immagina di essere sul palcoscenico della vita e, come poeta, declama in modo teatrale le sue composizioni come se si trovasse all’interno di una tragedia greca. Dopo un prologo introduttivo, che riassume il contenuto dell’opera, “Dal proscenio di un’esistenza a caso: larappresentazione di una vita” si divide in quattro atti. Nella nota di presentazione viene ben spiegato il significato della raccolta: “sul palcoscenico della vita, ad ogni uomo è assegnato un copione che dovrà egli stesso scoprire, nulla essendogli noto già dal principio”. Mi è piaciuto questo modo teatrale di scrivere le poesie perchè al giorno d’oggi è facile cadere nella banalità e qui non è successo. Degne di nota sono anche le illustrazioni della copertina e dell’interno della raccolta eseguite da Mariella Sudano.
Info:http:// www.akkuaria.org
(Nikita)
MICK MERCER
“Music to die for..”
Libro (Cherry Red books)


Non c’è bisogno di presentare Mick Mercer, l’unico scrittore e giornalista che ha dedicato la sua vita a scrivere innumerevoli libri sul gothic: Gothic Rock Black Book, Gothic Rock, Hex Files: The Goth Bible, 21st Century Goth. “Music to die for..” è la sua nuova “creatura”. Un'enciclopedia di ben 624 pagine in cui vengono catalogate quasi tutte le band (ambient, cabaret, deathrock, goth, gothic metal, horror punk, melodramatic song, postpunk e psychobilly) della scena passata e presente. Un lavoro da certosino in cui ogni band viene presentata con una scheda tecnica in cui vengono indicati il genere, la line-up, la discografia e il sito web. Solo per alcune sono state pubblicate le fotografie. Un libro ideale per chi è curioso di saperne di più sulle creature che popolano il mondo goth e sicuramente un ottimo strumento per scoprire anche realtà sconosciute come quella del sudamerica e dell’est Europa. “Music to die for..” è altamente consigliato, ma cosa aspettate ad acquistarlo?
Info:
http://www.mickmercer.com
www.cherryred.co.uk
(Nikita)
PIETRO PRESTI
“La fragilità dei corpi”
Libro (Cicorivolta edizioni )


Abbiamo probabilmente trovato (e dico io, finalmente!) una Isabella Santacroce al maschile. Già perchè·lo stile essenziale ma concreto, preciso fino all'inverosimile nel raccontare 'vite da strada' di Pietro Presti (giovane talento siciliano, ora trapiantato al nord) ricorda assai da vicino i lavori della Santacroce quali "Fluo" o "Luminal", tanto spietati quanto realistici nel descrivere certi disagi giovanili. In "La fragilià dei corpi" ci mettiamo pure il vivere in una città 'drastica' come Palermo, e le cose si complicano terribilmente ed inesorabilmente. Il libro racconta in maniera diretta, della vita (?) di quattro ragazzi appunto siciliani, che si trovano a dover vivere, volenti o nolenti (anche se traspare una certa volontà in quello che fanno...) la peggio realtà dei giovani d'oggi, immersi fra alcool, droghe (da usare e spacciare) piccoli furti, e l'adattamento a qualunque situazione che serva per 'andare avanti', sperando in un futuro in cui nemmeno loro credono, in cui le cose sanno già che al limite potranno rimanere così se non peggiorare. Viviamo quindi, a volte in prima persona, a volte descritti dall'Autore, le giornate di questi quattro 'personaggi' (che vorremmo fossero romanzati, ma che basta girare soprattutto nelle grandi città e ci si rende conto che esistono realmente, eccome!) che cercano di fare tutto quel che possono per 'non' (?) farsi fagocitare dalla gi·definita 'abbrutita' metropoli siciliana; cercando soprattutto di dimenticare di essere due coppie, e quindi di trovare lo spazio anche per l'amore, soprattutto quello fisico. Tony, Angela, Vins, Susan: quattro nomi che hanno scelto, secondo me consapevolmente, di vivere in questo ambiente fatto di autoemarginazione, lotte contro la società 'normale' cercando un proprio spazio che non esister·mai, se non (per esempio nel caso di Angela) su Internet, con il blog che giornalmente scrive (e che, ottima trovata del libro, diviene intercalare su cui ciascuno puè dire la sua a voce alta) come in un diario pi·da lasciare ai posteri che mero simbolo di socializzazione: lei ci tiene alle risposte che riceve, ma anche se non ne ricevesse, sarebbe comunque contenta di far sapere 'al mondo' che esiste anche lei. Vins, lo spacciatore, rassegnato a questo ruolo e anche consapevole che anche il pi·piccolo errore in questo maledetto 'lavoro', specialmente dove vive, lo porterebbe nella migliore delle ipotesi ad essere crivellato di colpi, senza neanche chiedersi se può esistere la pietà si dà per scontato che non debba esistere nel 'loro' mondo. Tony, il personaggio forse 'recuperabile' del quartetto, che nutre in segreto e fra le righe, una speranza perché ancora qualcosa possa raddrizzarsi, salvo poi lasciarsi andare assieme a tutto il resto. E Susan, la meno approfondita del romanzo, creatura che non ha peculiarità da raccontare, e che quindi si può definire come secondaria, anche se in realtà ha più influenza di quanto lei stessa possa decidere sul suo ragazzo. Attorno a loro, come dicevo, la Palermo di cui 'normalmente si deve aver paura', la Vucciria, i Box, lo Z.E.N., Ballar· tutti posti che gente 'estranea' dovrebbe evitare, se non accompagnata, posti spietati, mondi a sè dove se da bambino non cominci a pensare già come un adulto (e non in positivo, purtroppo...) hai ben poche possibilità di (soprav)vivere, dove realmente si vede che la Polizia arriva, ma che anche rivela la quasi impotenza di fronte al muro compatto di, chiamiamolo con un termine inadeguato, l'omertà, di protezione reciproca. Piccoli episodi, come un rave annunciato e non organizzato, la vittoria del Palermo allo stadio, tutti pretesti per innescare violenze verbali e fisiche, che non sono altro che lo specchio esatto del disagio che, accentuati per motivi di narrazione i toni, l'intera città sembra dover per forza estrinsecare, dove tutti sono negativi, rassegnati, ma che in fondo lo sono come lo è gran parte delle città maggiori, e non parlo purtroppo solo del Sud, dove magari la maggiore miseria non fa altro che aumentare la disperazione. Corpi fragili, come dice il titolo del libro, ma menti che lo sono ancora di più Un racconto da leggere tutto d'un fiato, e che non deve essere poi meditato, è la realtà che come dicevo, ci viene ancora e spietatamente sbattuta in faccia: possiamo solo guardarla e ringraziare qualcuno della fortuna di non dover essere qui ad affrontare i problemi dei protagonisti.
Info: www.pietropresti.com
(Anialf)

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