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..................................RECENSIONI
DISCHI PRIMAVERA 2011 |
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MACHINE
ROX
"Driven"
CD (Synchrotrax Records)
Richard
K, già leader di Meat Machine e Global Noise Attack, nel suo
progetto solista inutile e laborioso come un addizione elementare.
Impossibile non infastidirsi di fronte ad uno "sboccato" industrial-rock
in salsa gotica, tenebroso come il buio delle tenebre più cupe,
dove non accade nulla ma solo il nulla regna. Disco buono per
riempire il suo curriculum e farsi un po' le ossa, a nostro
discapito. Ma la londinese Synchrotrax ne ha approfittato, pensando
di distribuire un po' di sana elettronica alternativa, toppando
clamorosamente. Inutile disco finito nella nostra lista con
tanto di speranzosa dichiarazione d'amore da parte dell'artista.
"Driven" va fuori strada in quanto è un giocattolo spento ancora
prima di partire. Musica elementare di bassissimo livello. (Matteo
"Pinhead" Chamey)
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MARCHOF
HEROES
"Liberation"
CD (Rage in Eden)
Svolta
per questo progetto del francese Romain Lemenorel. Più che ad
un lavoro musicale, siamo di fronte ad un documento storico.
Questo album rappresenta una rilettura parziale del debutto
"March of glory" focalizzato sul periodo della seconda guerra
mondiale vista principalmente dal lato russo: campionamenti
di rumori di battaglia, giuramenti militari al governo staliniano
del dopoguerra, inni di guerra sovietici, discorsi ai congressi
del partito, il tutto molto emozionante e condito da arrangiamenti
orchestrali, percussioni, cori, semplificando i "Les Joyaux
de la Princesse" di Erik Konofal che suonano un album dei "Toroidh".
Disponibile in altre 2 versioni oltre a quella in digipak, entrambe
in box ligneo verniciato nero, la prima limitata a 48 copie,
la seconda che include anche 2 t-shirt, a 40 copie, anche in
questo simile a LJDLP. Straconsigliato a chi non può aspettare
fino al prossimo lavoro dei LJDLP.
Sito web: http://www.myspace.com/marchofheroes
(M/B'06)
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M.B./S.F.A.G.
S.F.A.G.
"De-composed"
2CD (Old Europa cafe)
Lo
sterminato universo delle produzioni del maestro Maurizio Bianchi
si arricchisce ulteriormente con questo doppio cd che ci ripropone
un lavoro, S.F.A.G., risalente addirittura al 1983, anno in
cui MB - appena uscito dai seminali capitoli di “Symphony for
a genocide” e “Das Testament” - inizio a sperimentare su di
un’ avanguardistica “echo-machine”. Gli effetti li potete godere
sul primo dei due dischetti, che ripropone le due lunghissime
tracce originali sotto la nuova veste regalataci dalla produzione
di “Mr. Raison d’Etre” Peter Andersson. Ed è proprio Andersson,
insieme a Henrrik Nordvargr Björkk ed Erik Jarl (IRM) a completare
questa ristampa col secondo dischetto “De-composed”, tre tracce
ove ognuno dei nostri destruttura e ricompone alienanti stratificazioni
sonore tratte dalle originali registrazioni di MB. Gli echi
effettati ed i riverberi acidi dell’originale S.F.A.G. annegano
così nell’industrial ambient dei tre campioni svedesi, (de)componendo
una chicca immancabile per ogni cultore del Maestro per eccellenza.
Sito web: http://www.theesonicabyss.com/
(Oflorenz)
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MINERVE
"Please"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)
Terzo
album dopo "Sensefiction" e "Breathing avenue" per questi tedeschi,
synth-pop dal suono limpido grazie sicuramente al lavoro di
John Cremer (che ha lavorato per Deep Purple, Pink Floyd, Kraftwerk
ed Eurythmics tanto per citarne alcuni) ed Olaf Wollschläger,
che ha all'attivo un numero infinito di collaborazioni in ambito
electro. Il disco oscilla tra brani electro/synth-pop più "leggeri",
adatti alle piste da ballo come "Hold me tight", e ballate più
intimistiche, come "You don't know me". Davvero niente di nuovo
sotto il sole e mi pare davvero sprecata l'esperienza e il talento
della gente coinvolta, ma forse dipende dal genere in sé che
risulta ostico dal punto di vista della facilità a trovare la
spinta innovativa.
Sito web: http://www.myspace.com/minerveband
(M/B'06)
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MINUSHEART
"Healed"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)
Industrial-pop
teutonico. Band affermata (da qualche anno) sulla scena electro-synthpop,
affidabile ma non eccelsa. Diciamo il classico gruppo da hits
tutte uguali, ben mixate e adatte al dancefloor. Fortunatamente
suonano bene e non stonano nel panorama electro da carnevale
darkettoso danzante. Parecchi mix e remix che non riproducono
alla perfezione il sound puro e nemmeno rappresentano la bella
e macabra immagine dell'artwork (una bocca femminile semi-cucita).
Accostare questo tipo di pop "ciccioso" alle "brutte e cattive
cose del mondo" non è di certo un'operazione sana, semmai è
solo buona ad attirare l'attenzione. Ci vorrebbe maestria anche
nel raccontare "positivamente" un pessimo scenario ma qui è
solo il marketing a funzionare. La Echozone fiuta l'affare e
continua ad appoggiarli ma ci sentiamo senza remore di bocciare
questo disco, ripetitivo e noioso, senza sussulti nemmeno galanti.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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THE
MIST OF AVALON
"Dinya"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)
Quintetto
svedese attivo sin dal principio degli anni ’90, The Mist of
Avalon giunge a questo terzo parto che risente sin troppo del
classico marchio di fabbrica di tante, troppe bands targate
Echozone. Melodie, chitarre, tastiere pulite e prodotte a puntino
che si ripetono all’infinito senza quello spunto vincente a
livello di song-writing e prive di quei residui di venature
“dark” e/o sperimentali-avanguardistiche che potrebbero per
lo meno far includere album come questi sotto il vasto ombrello
del genere da noi amato e trattato. L’ avvicinamento tra wave-rock
ed il troppo ampio calderone “indie” sta producendo una miriade
di bands molto attente al look ed alle charts e poco inclini
a tentare di creare suggestioni sonore anche solo minimamente
originali e stimolanti. Ahimé, la band svedese non è null’altro
che l’ennesima figlia di questa massificazione musicale, espressione
della piatta era moderna che si trascina stancamente a forza
di classifiche pseudo indipendenti e social networks.
Sito web: http://www.myspace.com/mistofavalon
(Oflorenz)
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MOON.74
"Newborn"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)
Debutto
sotto Echozone per questo tedesco di nome Dominic Hein che,
dopo circa 3 anni di lavoro e comparsate in varie compilation,
partorisce questo lavoro che è integralmente farina del suo
sacco, in quanto ha curato ogni singolo aspetto di esso, dai
testi alle musiche, alla registrazione per finire con la parte
grafica, quest'ultima sicuramente riuscita e professionale.
Riguardo alla musica invece, dalle sonorità synth-pop proposte
appare evidente il richiamo agli ultimi Depeche Mode, in cui
le idee hanno lasciato spazio a vagonate di remix e compilation
a scopo di lucro di cui nessuno sentiva il bisogno. E così è
per questo album decisamente poco ascoltabile per chi è affezionato
a sonorità oscure e non commerciali, specialmente se accompagnate
da una voce che nel tentativo di omogeneizzarsi alla musica
diventa altrettanto piatta. Se adorate gli ultimi DM, fatevi
avanti, altrimenti passate oltre.
Sito web: http://www.moon74.de/Home.htm
(M/B'06)
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MORELLA
& THE WHEELS OF IT
"Shipwrecked"
CD (Autoprod. /Morella Music)
“One
world music for a modern time” recita la bio che accompagna
il cd del trio di New Orleans, ed effettivamente direi che coglie
pienamente nel segno! Gruppo bizzarro formato da ben due front
vocalists femminili supportate da pianoforte e batteria, Morella
è quanto di più prossimo alla cosiddetta scena dark-cabaret
lanciata da Dresden Dolls e compagnia, con un look che in questo
caso sembra riprendere i costumi americani di fine ottocentro/primi
novecento, con un certo tocco “western”. Godibilissime le 16
ballate cantate da Anastacia Ternasky e Laura Laws, e guidate
dalla regia del piano del fratello di Laura, Aeryk. Un’ avvincente
commistione tra le atmosfere sudiste dei luoghi di provenienza
ed una spiccato orientamento verso l’universo teatrale-cabarettistico,
il tutto spruzzato da quel tanto di folk popolare tipicamente
nord-americano che ci riporta a mente alcune ballads della bravissima
Tori Amos.
Sito web: www.morellamusic.com
(Oflorenz)
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MT.
SIMS -
"Happily ever after...again"
CD (Punch Records)
Nuova
uscita per il tedesco Matt Sims, due anni dopo "Happily ever
after" uscito sotto Hungry Eye Records. Sin dalle primissime
note si percepisce che l'album è frutto di un notevole lavoro:
riff accattivanti, struttura delle canzoni complessa ed aggressiva,
sound compatto e sporco al punto giusto, frutto certamente del
passato al soldo delle etichette Gigolo e Emperor Norton. Questa
volta invece parliamo di wave, ma questa volta con un impatto
più smaccatamente rock-wave anni '80 rispetto al suo predecessore.
L'album diventa però un po' ridondante col passare delle tracce,
che sembrano man mano attingere dalle prime riuscitissime con
però qualche sorprendente eccezione tipo il beat trip-hop nella
traccia 11, il che suggerisce che forse un album meno corposo
e con selezione più severa dei brani avrebbe avuto un risultato
commercialmente più gratificante e forse avrebbe coinvolto un
pubblico più vasto.
Sito web: http://www.hungryeyerecords.com/bands/mt_sims/index.html
(M/B'06)
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MUERAN
HUMANOS
"Mueran Humanos"
CD (Old Europa Cafe)
“Che
muoiano gli umani!” sembrano augurarsi Carmen Burguess e Tomas
Notcheff, coppia argentina attualmente residente in quel di
Berlino. Ed anche la cover del dischetto non scherza affatto:
un viso femminile orrendamente deturpato sembra sfidarvi con
uno sguardo che non può avere, mentre all’interno una strana
figura androgina vi fissa sorridente tutta trafitta da colpi
di pistola. Ma la sorpresa deve ancora venire: mentre fuorviati
dalla copertina ci apprestiamo a sopportare un attacco noise
alla Sutcliffe Jugend, l’iniziale “Horas Tristes” ci sorprende
col suo incedere elettro-wave malato e minimale, il ritornello
scandito con rabbia da Carmen, ed il nostro piede che non può
smettere di tenere il ritmo di questa accattivante melodia.
E poi pronti a decollare con “Festival de las Luces”, con i
suoi synth analogici ed il basso pulsante, ed in noi inizia
a crescere l’idea che questa volta la vecchia Old Europa abbia
pescato una vera pepita d’oro nell’infinito mare delle odierne
produzioni underground. Idea che resta in piedi e si rafforza
ulteriormente col passare dei minuti, con la mente che affoga
languidamente nei quasi 20 minuti della finale bonus track “La
langosta”, trip psichedelico profumato di peyote e tastierine
minimali. Non capitava da tempo di ascoltare un lavoro dai tratti
tanto accattivanti ed originali, devo ammettere che non vedo
l’ora di vederli all’opera il 30 aprile in occasione del prossimo
Congresso di San Donà! Sito web: http://www.myspace.com/mueranhumanos
(Oflorenz)
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MUSHY
"Faded heart"
CD (Mannequin)
Terzo
full length in circa 9 anni per questa splendida romana che
risponde al nome di Valentina Fanigliulo. Quest'artista centellina
le sue uscite discografiche ed è capace di condensare una marea
di influenze in pochi minuti di musica, tanto da disorientare
l'ascoltatore, quindi occorre cercare di fissare alcune idee
principali. Innanzitutto siamo sul versante prettamente elettronico,
anche se Valentina si occupa delle parti di chitarra acustica,
oltre ad utilizzare sintetizzatore e programmare la drum machine.
Anche il design dell'album è tutto a suo appannaggio, e rivela
una volta di più che questo progetto si muove in una zona grigia
in cui non solo non esistono i colori, ma anche i confini dei
più svariati generi appaiono labili: potrei azzardare che sembra
di incontrare i Dead Can Dance più mistici in uno dei loro giorni
più tristi. Tutto sembra ovattato, lo-fi, distorto, ma allo
stesso tempo è armonico melodioso e depressivo. Anche le influenze
citate sul sito del gruppo disorientano: spiccano Laxa tive
Souls, Lustmord, Coil, Zero Kama e dulcis in fundo "Tibetan
rituals"...tenetela d'occhio! L'album è reperibile solamente
in formato "white vinyl" 33 giri, limitato a 300 copie.
Sito web: http://www.myspace.com/mushyrhum
(M/B'06)
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MY
LIFE WITH THE THRILL KILL KULT
"Sinister Whisperz- The Wax Trax! Years (1987-1991)
CD (Rustblade/distr.
Masterpiece)
La band americana rivisita i migliori successi sotto la storica
label "The Wax Trax!". Electro-rock al tempo sperimentale oggi
ancora innovativo e sensibile agli spostamenti delle onde emotive
temporali. Non sono passati 20 anni ma solo "pochi giorni" da
questa ricchezza cultural-musicale straordinaria. C'è un nutrito
legame con l'ambiente della disco-music wave-industrial di stampo
post-rock dell'epoca. Un mix genialmente imbastito per smuovere
le masse e far scalpitare gli amanti della vera elettronica
contaminata. 13 brani storici arricchiti da versioni mixate
e indiavolate. Compreso l'inedito "Satana Rising" , una cavalcata
horrorifica naturale, smussata da rintocchi di chitarra darkwave.
Un disco da riascoltare 100 volte prima di porre fine all'ennesimo
replay, ma solo in caso di interruzione indispensabile. Addormentarsi
con questo sound è come sorseggiare latte appena nati o dormire
circondati dalla natura incontaminata. Deliri di onnipotenza
e vagiti primordiali. Eccellente e imperdibile!
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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MYSTIGMA
"Andagony"
CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Ed
eccoci alla prese con l’ennesimo combo goth-metal melodico proveniente
dalla Germania, per la precisione dal Lander del Nordhrein-Westfalen.
Il quartetto dosa a pennello quelli che sono gli elementi basici
di una ricetta ormai collaudata e di successo, per lo meno in
patria: riff di chitarra ad effetto, ritornelli accattivanti,
l’elemento elettronico sempre pulito che accorre a supportare
le strutture melodiche, e - last but not least - il giusto look
cattivo ma stylish al punto giusto. Farei fatica ad individuare
una potenziale hit, o qualche brano che colpisca in maniera
particolare. L’ennesima band che cavalca l’onda finché dura,
anche perché effettivamente per quanto ormai alle corde e pericolosamente
privo di spunti ed idee il genere sembra raccogliere ancora
consensi.
Sito web: http://www.myspace.com/mystigmamusic
(Oflorenz)
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NO
COMMENT
"Like A Record"
CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Davvero
pessimi! Il brano che da il titolo all'album è la mitica cover
di "Dear Or Alive" ripescata per la serie tv "Desperate Housewives",
leggera come un'aranciata senza gas. Aggiungiamoci una vocina
fastidiosa a fare da accompagnamento, una ritmica più scolare
di un corso per dj e versioni riarrangiate di vecchi brani ("Pulstar").
Il problema è che questo trio suona da almeno 15 anni mentre
sembrano avere alle spalle solo una session sul pc di casa.
Catchy radio-pop, dreamy, dancefloor, tutte etichette che si
legano indissolubilmente ai "No Comment" (in tutti i sensi)
lasciandoci in estremo imbarazzo.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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NOCTURNE
"Working Ecstasy"
2CD (Old Europa Cafe)
2
Cd, e due diverse facce dell’inventiva a tratti brutale e senza
compromessi del francese Saphi, in arte Nocturne. Nel primo
capitolo “Working” celebra con un pizzico di amara ironia l’inarrestabile
urbanizzazione e trasformazione del pianeta da parte dell’uomo,
con suoni in parte registrati proprio presso siti di costruzioni
edili nei pressi della sua abitazione; nel secondo “Ecstasy”
da impeto alla sua fantasia nella pura manipolazione di suoni
dalla provenienza più svariata: campionamenti di voci, loops
disturbanti, rumori, field recordings si susseguono quasi senza
soluzione di continuità, facendoci alla fine prediligere i drones
noise-industrial del primo dischetto, dall’effetto maggiormente
incalzante e dirompente. “Modern Middle Ages”, queste le amare
parole che campeggiano all’interno del booklet fatto a mo’ di
mini-poster, sopra un’immagine in bianco e nero di una desolante
periferia urbana, chissà, magari una delle tante alienanti banlieues
parigine. Un piccolo manifesto noise dei nostri tempi moderni.
Sito web:
http://www.blogger.com/profile/12280336067983189235
(Oflorenz)
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ORDITA
TRAMA
s/t
CD (Autoprodotto)
Omonimo debutto uscito il 17 Luglio 2010,
in occasione della rassegna "Laceno Rock Festival" per questo
progetto campano, nato nel 2008 da Carmine Maffei (chitarra,voce)
e Alfredo D'Angelo (chitarra) a cui si sono aggiunti Giancarmine
Pacelli (basso) e Francesco Angelastro (batteria). Quattro brani
che si muovono su strutture semplici e poco ragionate a cavallo
tra wave e pop/rock, con la freschezza della giovanissima età
che questi ragazzi paiono avere, ma che non impedisce loro di
cercare col massimo impegno di fare le cose coi sacri crismi.
Quattro brani, tanto entusiasmo ed anche un po' di ingenuità che
trasuda dal loro sito molto curato. Il cd gode inoltre di una
veste grafica davvero sofisticata e con una resa professionale
oltre che originale. Se son rose fioriranno.
Sito web: http://www.orditatrama.com
(M/B'06) |
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OUTOFSIGHT
AND HOTEL DE PRUSSE
"Forgotten taste of the Province"
CD (Rage in Eden)
Collaborazione
tutta polacca tra gli Outofsight e gli Hotel de Prusse sotto
l'ala della connazionale etichetta Rage in Eden (ex War Office
propaganda). La proposta musicale è davvero molto particolare
ed è piuttosto difficile darne un'idea: possiamo dire che Outofsight
fanno musica a cavallo tra ambient, musica popolare decadente
e synth-pop, mentre gli Hotel de Prusse suonano più emo-core
con chitarre profondamente malinconiche e depresse. Persino
il concept getta lo sguardo sulla Polonia, in particolare sulla
vita di provincia e le relazioni di amicizia che iniziano e
finiscono nell'immobilismo e nella decadenza. Anche qui come
per la quasi totalità delle uscite della Rage In Eden, la grafica
è curata da ?ukasz Pawlak della Requiem Studio. Il lavoro è
molto variegato, forse troppo, e manca di compattezza, come
è lecito aspettarsi dal connubio di due gruppi così diversi:
sicuramente originale e fuori dal coro.
Sito web:
http://outofsight.darknation.eu/
http://rageineden.org/
(M/B'06)
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