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..................................RECENSIONI DISCHI PRIMAVERA 2011

The GHOST EFFECT
"s/t"
CD (Breakdown Records
/distr. Masterpiece)

Il quartetto dark wave di Torino finalmente debutta con un CD album dalla Breakdown Records, etichetta che fino ad ora si è dedicata solo alla produzione di CD di stampo elettronico. Spero che in futuro la label torinese continui a dedicare spazio ad altri dischi darkwave e che questa non sia l'eccezione. The GHOST EFFECT si ispirano alle atmosfere dei gruppi inglesi dei primi anni '80, soprattutto a Siouxsie and The Banshees contaminata in questo caso da sonorità tipiche di a Nico, nota vocalist degli americani Velvet Underground. Questo disco è stato per me una piacevole sorpresa dal momento che oramai la scena italiana è sommersa soprattutto da bands tutte uguali e monocordi. I TGE non inventano nulla di nuovo ma trasmettono all'ascoltatore il loro amore per la musica. Mi sono piaciuti soprattutto "Submission", brano lento, intenso e emozionale e "The fall of the man of the moment" brano che ha di più un debito ai Siouxsie ANTB. 10 tracce che emozieranno tutti gli amanti della dark wave! Consigliato.
Sito web:
www.theghosteffect.it/
www.myspace.com/theghosteffect
(Nikita)

GLAUKOM SYNOD
"The Unspeakable Horror"
CD (Visceral Circuitry Recs.)

Progetto solista di Gabriel S., mente della label francese Nihilistic Holocaust e profondo conoscitore delle astratte geometrie dell'industrial-noise. Questo album-raccolta, con i brani composti tra il 2007 e il 2010, è un collage sinuoso dalla compattezza artistica ramificata. Come le fronde di "tronchi" rappresentate dall'artwork, un mix di follia e umanità acerba. L'alba di una nuova era attraverso le proiezioni mentali di piccoli intrusi dall'umanità in cerca di identificazione, come i passi di nascituri sul terreno incolto di una terra in putrefazione. Compressioni ritmiche frenetiche, sound electro quasi primordiale ma non fastidioso (per fortuna i tecnicismi tipici dei programmini da pc non si esauriscono in esperimenti da festival retrò). L'andamento cupo ma sicuro di sé non si perde d'animo ad ascolto inoltrat o, il sottofondo rumoroso (mai eccessivo) stabilisce una fredda e solida "amicizia" con le certezze del mestiere, suoni industriali mai acidi e fastidiosi. Un buon ascolto terremotato senza smottamenti.
Sito web: www.myspace.com/glaukomsynod
(Matteo "Pinhead" Chamey)

GOJA MOON ROCKAH
"Libido Cowboys"
CD (Echozone
/distr. Masterpiece)

Quinto lavoro in 4 anni per questa prolifica band proveniente dal nord della Germania. Dopo la prima traccia, che dopo un primo breve sorriso trasmette una fitta al cuore di ogni italiano che si ritrova una rivisitazione di melodie-capolavoro western morriconiane in chiave ebm e gli fa temere che sia solo il preludio all'ultimo revival dei Rednex, l'album ritrova il filo del discorso e da fuori dalle righe diventa sopra le righe anche se di poco. Le canzoni variano da quelle più malinconiche e delicate in pieno stile synth-pop a quelle più ritmate in cui il cantato tedesco purtroppo riduce e di molto l'effetto melodico, senza dare quel valore aggiunto e marziale che si ravvisa prepotentemente in ottimi gruppi come Rammstein, Feindflug o Patenbrigade: Wolff. L'impressione è che l'estrosità di questi ragazzi venga un po' sacrificata ed il risultato è qualcosa che, pur avendo potenzialità ed ispirazione, non decolla.
Sito web: http://www.goja-moon-rockah.de
(M/B'06)

HESPEROS
"The Veil of Queen Mab"
CD (Equilibrium)

Secondo CD per la band marchigiana, composta da Alessandra Santovito (voce, flauto, dulcimer), Francesco Forgione (cello, tastiere, programming, etc), Francesca Romana Di Nicola (arpa celtica), Alessandro Pensa (violino, viola) e Manuel Manzitti (Bassoon). In "The Veil of Queen Mab" la band raggiunge una maturità artistica carica di emozioni che coinvolgono subito l'ascoltatore. Alessandra, lasciati i fantasmi dell'ex-progetto Gothica, in questo album dipinge con la sua meravigliosa voce intensi acquarelli musicali. La sua voce raggiunge tali livelli artistici che in brani come "A reason to live" ricorda i primi Dead Can Dance. "The Veil of Queen Mab" contiene 14 tracce meravigliose, la maggior parte cantate in inglese. "Summantem Deam" in lingua latina è il brano che maggiormente ricorda le atmosfere arcane dei Dead Can Dance. Il mio brano preferito è l'unico cantato in italiano, "Le lacrime di Prosperina", carico di un'emozione intensa e quasi commovente. "The Veil of Queen Mab", secondo me, è il miglior album ethereal uscito del 2010.
Sito web: www.myspace.com/hexperos
(Nikita)

HUNGRY LIKE RAKOVITZ / O
Split CD
(Frohike Records)

Uscita in formato 7" in edizione limitata a 400 copie su vinile nero e 100 su vinile oro per questi due gruppi rispettivamente di Bergamo e Biella, autori di un genere che sente oramai il peso degli anni come il grindcore, nel tentativo di dargli una connotazione avanguardistica. L'etichetta Frohike Records che li promuove si definisce a "impatto zero", in quanto associazione culturale e collettivo artistico-musicale senza fini di lucro, che pubblica con confezioni di materiali eco-compatibili derivanti da materiali di scarto o recupero. Il lato A del disco appartiene agli HLR, che derivano il proprio nome dal cannibale Daniel Rakowitz, che ha "esercitato" a NY negli anni '80. In a malapena 5 minuti e mezzo trovano spazio 5 tracce, tra cui due cover stravolte, una dei Melvins e l'altra di Burzum, e tre brani che sono selvaggi assalti frontali con grida abrasive e distorte, assolutamente in linea col grindcore più tradizionale, poca evoluzione, tanta violenza, ma va bene così. Il lato B lascia spazio al gore/black metal degli O, un po' più atmosferico e ragionato e cantato questa volta in italiano. Interessante l'idea che sta dietro all'etichetta, decisamente più scontata quella che sta dietro ai due gruppi in questione.
Sito web:
www.myspace.com/hungrylikerakovitz
www.myspace.com/circularsign
(M/B'06)

IM EINSATZ
"Alerte en pays neutre"
CD (Slaughter In Art)

Nuovo progetto per l'ideatore di Die Macht. Questo disco (dovrebbe essere il terzo) è un concept-album dedicato alla neutralità della Svizzera durante la seconda guerra mondiale. E' una lunga suite ambient arricchita da sampling di guerra dell'epoca. Siamo di fronte ad un buon disco ambient martial anche se ormai il mercato dedicato a questo genere sia saturo produzioni come questa. Dedicato soprattutto a chi ama l'ambient martial.
Sito web:www.myspace.com/diemachtii
(Nikita)

INTELLIGENCE DEPT.
" Sleeping city"
CD (Mannequin-Anna Logue Records)

Seconda cooperazione tra Anna Logue e Mannequin (dopo la riesumazione di Chromagain) sempre in ambito minimal electro, anche se un sassofono rompe gli schemi, sempre di un gruppo italiano, questa volta di Ferrara, sempre di una ristampa di materiale introvabile, ossia le due demo "Sleeping City" del 1984, e "The Big Trouble" del 1985. Il gruppo è formato da Davide Carlotti (sintetizzatori, sassofono, backing vocals), Susanna Zaghi (voce, testi), Stefano Panzera (basso) e Gian Paolo Di Federico (sintetizzatori, programmazione drum machine). Ritroviamo le più gettonate "Sleeping city", "Too late to love" e "Anger inside", apparse già sulla compilation "A white chance" e "Loneliness" dalla compilation "Danza Meccanica - Italian Synth Wave 1982-1987, nonché la cover "Sister Europe" di The Psychedelic Furs. La versione su cd include inoltre 4 tracce live, tra cui due canzoni mai apparse prima, "Nice Faces" e "Black Widow", registrate nel 1985: anche in questo caso, come in quello dei Chromagain, la versione su cd è decisamente più ricca di quella in vinile. Un'altra gemma italiana recuperata!
Sito web: http://www.myspace.com/intelligencedept
(M/B'06)

IN VIRO
"Gehorche! Fühle! Glaube!"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)

Debutto per questi tedeschi che ci propongono una via di mezzo tra i Rammstein, ed il gothic metal, diciamo un gothic/industrial metal. La band formata da Dante Frost (voce, chitarre) e Joey Six (batteria) ebbe i suoi natali nel 2006, quindi questo più che un debutto sembra una conseguenza inevitabile del fieno messo in cascina in questi anni. Ascoltando il cd si intuisce dalla intensità delle tracce, che questi anni non sono trascorsi invano, le chitarre disegnano riff assolutamente indovinati, il suono è equilibrato, la struttura delle canzoni è piuttosto elaborata, ma davvero non siamo di fronte a nulla di nuovo e tutto sommato, le canzoni si appiattiscono dopo l'attacco iniziale. A corollario di questo abbiamo la voce di Dante Frost che non spicca come necessario quando si fa musica metal. Chiudo dicendo che se fai musica con un appeal piuttosto commerciale come in questo caso, significa che vuoivendere, quindi il minimo che devi fare è cantare in inglese, mentre qui non c'è una virgola che non sia scritta in tedesco.
Sito web: http://www.myspace.com/invirohome
(M/B'06)

ION
"Immaculada"
CD (Equilibrium)

Nato musicalmente nei famosi campioni del doom-metal Anathema, e successivamente attivo nel progetto atmosferico Antimatter fino al 2004, Duncan Patterson sembra quasi seguire un percorso “a ritroso” verso le proprie radici musicali più arcaiche ed introspettive. “Ion” significa “puro” in lingua gaelica, e l’Irlanda è proprio uno dei due paesi, insieme alla Grecia, che ha ispirato il nostro Duncan nella stesura degli 8 capitoli che danno vita al disco; disco ove animo mediterraneo e impressionismo celtico si fondono magistralmente, ed in questo senz’altro fondamentale é la partecipazione all’ opera di una vero e proprio ensemble multi-etnico di grande valore: Argentina, Messico, Brasile, Romania, USA e Irlanda tra i paesi rappresentati, e nomi con Lisa Cuthbert, Vic Anselmo e Viola Roccagli di All my faith lost ad impreziosire l’opera, solo per citare i più celebri. Potremmo definire “Immaculada” come un bellissimo capitolo di progressive rock, o ancor meglio di “World Muisc”, ma forse la definizione che meglio rende l’idea di che cosa vi attende dalle 8 tracce del dischetto è ancor più semplice ed immediata: musica per l’anima.
Sito web: www.duncanpatterson.com
(Oflorenz)

IVASHKEVICH
"s/t"
EP-CD (autoprodotto)

Da Roma mi arriva questo interessante EP, con solo sei tracce dark wave rituale molto d'impatto Apre l'EP "Inizio", una cantilena di neanche un minuto in cui una voce disperata che sembra venire da lontano, ricorda un film neorealista italiano del dopoguerra. Segue "Casa dolce casa" un brano lento ma sempre disperato. Ma è con "La guerra è finita?" che si raggiunge il punto massimo e intenso dell'album. Si tratta di un'intensa marcia ricca di pathos che insieme ad un altro brano, "La luce", mi hanno coinvolto maggiormente risultando così le mie tracce preferite. Un lavoro intenso che lascia ben sperare per gli IVASHKEVICH. Aspettiamo in futuro un album di lunga durata. Intanto vi consiglio di acquistare (non scaricare) questo EP che vi regalerà grandi emozioni.
Sito web:
www.myspace.com/ivashkevich
www.ivashkevich.it
(Nikita)

The JOY OF NATURE
"The Empty Circle, Part III - Anitya"
CD (Rage in Eden)

Lavoro variegato ed interessante per Luis Couto, portoghese delle Azzorre, che costituisce la terza ed ultima parte della trilogia che rispecchia le tre fasi alchemiche Nigredo, Albedo e Rubedo ed in parallelo rispettivamente l'esperienza interiore, l'eredità dei nostri antenati ed infine, il superamento di uno stato di esistenza individuale semplice. Si parte con la opening a base di cornamuse, si prosegue in un'ambientazione sacro-rituale per poi stabilizzarsi su un neo-folk con parti acustiche cadenzate ed evocative che attingono anche dalla tradizione orientale arabeggiante. Nella parte finale respiriamo melodie psichedelico-liturgiche con atmosfere via via più sognanti e visionarie, che danno corpo al sogno narrato attraverso queste note. A impreziosire quest'opera compaiono tra i credits nomi illustri come Amanda Votta (The Floating World), Troy Southgate (H.E.R.R., Seelenlicht), Preston Gelberwolf (Nemo Dog) e MJ (Plateau Omega). E' disponibile anche una versione limitata a sole 60 copie in un elegante box di legno con badge ed un CDr che costituisce la ristampa del primo concerto del gruppo tenutosi in Portogallo, offerto all'epoca al solo pubblico presente.
Sito web: http://www.myspace.com/thejoyofnature
(M/B'06)

KARMA MARATA/KRISTIAN GIORGINI
" …And still remain"
CD (Skull line/Ufa Muzak)

Co-produzione della tedesca Skull line e della russa Ufa Muzak, “…And still remain” include 4 brani della band tedesca Karma Marata, 4 del nostro Kristian ed una collaborazione tra i due, la epica “No days of glory”. Arie di martial-industrial di stampo neofolk aleggiano nella prima parte del lavoro propostaci dall’ensemble di Erfurt, 4 tracce estremamente lente e permeate di malinconia che patiscono forse un tantino di staticità e l’ assenza di quella scintilla necessaria per farle decollare. Scintilla che invece anima i brani di taglio folk/cantautorale di Kristian: il bassista parmense, attivo come solista ormai da un decennio, è abile oltretutto nel proporre inserti di elettronica mai troppo sopra le righe, con alcuni frangenti di “Ginevra” e “Sonnambulo” che richiamano fantasmi di Kirlian Camera e dei vecchi CSI. Cantato a due voci in inglese il finale brano-split “No days of glory”, canzone epica che sembra celebrare la fine ormai inevitabile di un mondo e di una cultura oramai inesorabilmente tramontati, senza lasciarci spiragli di speranza alcuna.
Sito web:
www.myspace.com/karmamarata
www.myspace.com/kristiangiorgini
(Oflorenz)

K11
"The Sacred Wood"
CD (Old Europa Cafe)

Pietro Riparbelli, in arte K11, ha registrato I 5 lunghi frammenti del dischetto nell’ambito di una sua personale ricerca all’interno di luoghi pregni di significati e sensazioni esoteriche, e nella fattispecie nella foresta sacra di Bomarzo. Luogo mistico risalente alla metà del XVI secolo, questo fitto bosco del viterbese voluto dal signore locale Vicino Orsini, è oggi noto come il “Parco dei Mostri”, a causa delle statue e delle sinistre sculture disseminate al suo interno; visioni barocche in pietra che evidentemente hanno ispirato questa impressionante suite dark ambient in 5 movimenti, identificati da Pietro semplicemente con l’ausilio di alcuni colori, che dal nero iniziale, passando per l’oro, giungono nel candore degli 8 minuti e mezzo di “White2”. Prodotto nientedimeno che da Mr Peter Andersson, “The Sacred Wood” andrebbe ovviamente assaporato in cuffia perdendosi nei meandri del Parco dei Mostri, ma se Viterbo fosse troppo fuori mano, sono convinto che le nere spirali soniche del dischetto vi rapiranno anche nel buio della vostra cameretta.
Sito web: http://www.myspace.com/pietroriparbelli
(Oflorenz)

LEICHENWETTER
"Legende"
CD (Echozone/Intergroove
/distr. Masterpiece)

La decennale formazione di Eisenwald giunge con “Legende” al suo quarto album, traducendo in potenti sinfonie gothic-rock i testi ispirati a poeti e scrittori della letteratura germanica, tra i quali Trakl, Goethe, Meyer o Arndt. Devo dire che il binomio letterario-umanistico da un lato e dark-rock melodico ed “heavy” dall’altro, risulta se non proprio convincente per lo meno originale, dal momento che solitamente i progetti di ispirazione per così dire “colta” si muovono su basi ethereal-ambient piuttosto che neo-folk. Unica eccezione tra le liriche poetiche del cd la cover di Falco “Out of the dark”, per il resto rimane qualche dubbio circa la coesione suono/testi cui si accennava, a parere di chi scrive un po’ forzata e stridente. Sarà forse segno di chiusura mentale, ma chitarroni e tastieroni pompati e super-prodotti non riescono a convincermi quando accompagnano storie di strada e vita vissuta, a maggior ragione non sono in grado di trasmettermi le giuste atmosfere che potrebbero e dovrebbero accompagnare i testi di Goethe o Heine.
Sito web: http://www.myspace.com/leichenwetter
(Oflorenz)

LIYR
"Fragments of dust"
(CD Rage in Eden)


Seconda uscita per questo progetto del francese Sven Mann, portatore di un convincente martial industrial dai contorni ammorbiditi sulla scia di Arditi e Toroidh. Le tracce si snodano attraverso percussioni marziali, che poggiano su maestosi loop industriali e campionamenti di voci francesi e (ovviamente) tedesche che emergono da epoche di battaglie mai dimenticate. Si parte con la prima traccia dall'incedere maestoso e travolgente, poi il disco si adagia però su questa struttura ripetendosi traccia dopo traccia senza mai dare il colpo di grazia che ci si aspetta, mantenendosi tuttavia su ottimi livelli. Forse l'episodio migliore lo troviamo in "Fragment of dust", dove tamburi militari dettano il tempo per sfociare a intervalli cadenzati in cori wagneriani, tripudi di piatti e tamburi di guerra, che sferzano l'ascoltatore per tutto il cd. Il punto debole è però una struttura eccessivamente semplice dei singoli brani che li rende un po' troppo somiglianti l'uno all'altro ed a lungo andare appiattisce l'album.
Sito web: http://www.myspace.com/liyr
(M/B'06)

LOST AREA
"Memoria"
CD (Echozone/
/distr. Masterpiece)

Supporto per band quali The Cruxshadows, SITD, Rotersand, And One, Project Pitchfork. Alla produzione Gerrit Thomas (Funker Vogt) e sulla scena i Lost Area, band di chiaro stampo electro-pop-dance che si ispira a VNV Nation e Frontline Assembly restando parecchi chilometri indietro. Purtroppo nascere con certe etichette non fa bene alla propria coscienza di sé e nemmeno al proprio viaggio artistico. Nonostante le cover siano sempre fantasmagoriche, non possono sfuggire alla censura del sottoscritto, per buona causa ovviamente. Rosa Selvaggia cerca di selezionare il meglio ma purtroppo il peggio sembra essere maggioranza impossibile da bloccare (del tutto). Queste band, non rendendosi conto della triste esistenza, cercano di distrarre l'utente infarcendo i brani di effetti e melodie senza comprendere che la musica è vibrazione e che senza gli strumenti adatti per decrittarla e renderla disponibile alla massa non è possibile produrre qualcosa di sensato. La stanca ripetizione di sé e la noiosa riproduzione delle proprie limitate capacità annebbiano tutto.
(Matteo "Pinhead" Chamey)