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......................RECENSIONI
DISCHI PRIMAVERA 2011 |
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AAVV
"Echozone - Correlation"
2 CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Doppio
CD in edizione limitata a 1.000 copie per la Echozone, che raccoglie
una nutrita schiera di band che ha sotto contratto e rappresenta
un po' quello che bolle in pentola oggi relativamente alle uscite
discografiche di questa etichetta tedesca. I circa 160 minuti
totali ci fanno capire che l'intento è di offrire quanta più
musica possibile con ben 10 tracce inedite su 37. Nel primo
cd troviamo per quanto riguarda il panorama goth rock "Whispers
In The Shadow", "Denight", gli americani "Saints of Ruin" e
gli olandesi "Born for Bliss" di Frank Weyzig, già nei "Clan
of Xymox" e coinvolto nel progetto sperimentale "White Rose
Transmission". I Die!, se non erro in fase di imminente uscita
del loro debutto, offrono invece del sano German Industrial
Metal. Ritroviamo anche Wayne Hussey, ex chitarrista dei Sisters
of Mercy. Chiude il cd un interessante gruppo, Nik Page, mescolanza
di rock n' roll e industrial in chiave gotica e fuori dalle
righe (non sopra). Metà del secondo cd è invece nel segno dell'EBM,
e del synth-pop molto Depeche Mode di "Avoid-A-Void" e "Distance".
"Division Kent" e "Zeritas" spezzano il ritmo con brani rispettivamente
trip hop (vivace) e darkwave/electro, preludio alla traccia
eterea di Andreas Gross.
Sito web: http://www.bob-media.com/cms_echo/
(M/B'06)
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AAVV
"Electro Body Matrix 1"
CD (Alfa-Matrix)
Primo
volume di una raccolta di ben 4 cd + un quinto virtuale scaricabile
grazie ad una tessera inclusa nella confezione, che celebra
i primi 10 anni di esistenza dell'etichetta Alfa Matrix. Come
si può arguire dal titolo ci muoviamo nell'ambito EBM-Electro:
La raccolta si propone come una antologia celebrativa del genere
includendo un po' a sorpresa non solo artisti in forze all'etichetta,
ma anche outsider di tutto rispetto come "Patenbrigade: Wolff",
"Nitzer Ebb" e "Combichrist" solo per citarne alcuni, e nuovi
acquisti come i celeberrimi "Front 242". Le band presenti sono
in tutto ben 72 + le 40 scaricabili grazie alla tessera per
un totale di 112 canzoni, buona parte delle quali rare o mai
uscite in precedenza su altri album. Il tutto viene presentato
in una lussuosa scatola che include un libretto disegnato da
Greg Rolfes con 28 pagine di immagini delle band. Imperdibile
per i fan dell'EBM e un riferimento per chi si sta avvicinando
al genere.
Sito web: www.alfa-matrix.com/
(M/B'06)
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ALIO
DIE
“Castles Sonorisation's Series”
Boxset - BOX 3 CD, LIM. 99 copie (Hic Sunt Leones)
Sono
convinto che ogni buon appassionato ed intenditore in materia
di ambient e “field-recordings” dovrebbe regalarsi l’ineguagliabile
esperienza di stringere tra le mani questo favoloso scrigno
di Stefano Musso in arte Alio Die, artista sperimentatore presente
sulle scene oramai dal lontano 1990. Il Box, in sole 99 copie
e disponibile tramite mail order (www.aliodie.com), include
il trittico cosiddetto “Castles Sonorisation's Series”, composto
dai tre digipak “Aura Seminalis”, “Tempus Rei” e “Horas Tibi
Serenas”, usciti anche separatamente in un lasso di tempo compreso
tra il 2008 ed il 2010. Avvolti in un drappo di antica fattura,
i 3 dischetti dalla grafica preziosa e ricercata sono arricchiti
da un certificato di autenticità timbrato e numerato, da una
foto del musicista e soprattutto da una piccolo pezzo d’arte
ad opera di Virginia Zanotti: un mosaico quadrato di pregevole
fattura, che ricorda le famigerate piastrelline ispaniche chiamate
“azulejos”. Il trittico di opere di Stefano si muove senza soluzione
di continuità, per un viaggio ambientale senza pari tra le sue
tipiche atmosfere sognanti e dilatate, cesellate con sapienti
pennellate di drones ed ingentilite dal magico suono dello zither,
per dar vita a quello che potremmo definire "un canto gregoriano
elettronico del nuovo millennio". Se come il titolo dell’opera
lascia intendere l’ ambiziosa trilogia è stata pensata per un’
ipotetica audio-installazione all’interno di antichi castelli,
direi che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: immagino
quale avventura gratificante potrebbe essere l’ascolto di questa
musica passeggiando tra antichi chiostri e circondati di mura
millenarie. Un oggetto da toccare, ammirare ed annusare, per
un’esperienza che va ben oltre il semplice ascolto.
Sito web: www.aliodie.com
(Oflorenz)
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PETER
ANDERSSON
"Music for Films and Exhibition II"
CD (Old Europa Cafe)
Scritto
e concepito dal master-mind di Raison d’Etre come accompagnamento
per l’esibizione permanente sulla guerra fredda presso il Museo
dell’Aeronautica Svedese di Linköping, questo elegante digipak
licenziato dalla sempreverde Old Europa Cafe sopravvive brillantemente
anche al semplice ascolto casalingo. Titolo che riporta alla
mente le famigerate opere ambientali di Brian Eno, il disco
riprende il discorso iniziato con “Music for Films and Exibition”
licenziato nel 2007 dalla label Yantra Atmospheres, e dedicato
in gran parte all’accompagnamento di cortometraggi, documentari
ed esibizioni dell’Università di Linköping. Le atmosfere sacrali
di “Agnus Dei”, l’ambient appena percettibile di “Sarcophagus”,
la mini suite in 8 movimenti di “Piano Movements”: tutti ingredienti
che Peter riesce a dosare ed amalgamare sapientemente, nella
migliortradizione dei suoi 20 anni di esperienza nell’area del
sound più oscuro e minimale.
Sito web: http://raison-detre.info/?reload
(Oflorenz)
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ARTEMIUS
"Old Clocks"
CD (Autoprodotto)
Ferrarese
con passato di militanza nella darkwave, come chitarrista e
programmatore di drum machines. Oggi, dopo anni, si rimette
in discussione e si getta a capofitto nella realizzazione di
musica strumentale con echi darkwave e synthpop interessanti.
Sulla propria pelle l'elaborazione elettronica si riempie di
un certo noise spigoloso e sorridente. Gioca al pifferaio magico
solitario con grande coralità e capacità sintetiche e synthetiche.
Si destreggia tra popdance e wave con la solitudine ricca dell'artista
navigato, dell'eclettico polistrumentista "degenerato" e stanco
di stare ombra, preferendo la penombra. Ama se stesso come ama
la propria musica ignorando il riverbero e il rigetto della
gente, abbracciando calorosamente la collettività che lo ascolta
di notte alle 2. Questo è Artemius e questo è il suo mondo,
popolato di anime dark sempre attive e mai dome. Un giorno avranno
ragione sullo splendore plastico. Gli anni '90 rivivono come
non mai in questo Freddo Autunno riflessivo dance e malinconico
(ma sempre sorridente).
Sito web http://www.myspace.com/artemiuslive
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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AT
THE FUNERAL OF MY VIOLET RABBIT
"La Bellezza del perder tempo"
CDR (Autoprodotto)
Ritorna
sulle nostre pagine virtuali il progetto sperimentale triestino
che ci appassionò tempo fa’con “La rivolta dei tulipani” ed
“Al funerale del mio coniglio viola”. Se possibile, con LBDPT
l’animo cupo e pessimista di Christian raggiunge apici ancor
più neri, potremmo dire di non ritorno. Da il “Volo della farfalla
bianca”, sfogo piangente di un’innamorata non corrisposta, a
“Nascosto sotto la pelle”, dalla voce maschile recitata sopra
un cupo tappeto sonoro ambientale, tutto trasuda quel dolore
e quella negatività che forse solo i Nenia de “La Casa del Dolore”
erano riusciti a trasmettere in maniera così convincente. E
chissà se proprio al progetto piacentino Christian tributa la
sua “In un angolo della casa del dolore”, oppure se di pura
casualità si tratta. “Un disco noioso, pesante, non adatto a
tutti”, lo definisce il suo stesso autore. Eppure, aggiungo
io, un vero disco “dark” con la D maiuscola, un disco che tutti
gli appassionati del genere dovrebbero ascoltare.
Sito web:
www.thefuneralofmyvioletrabbit.com
(Oflorenz)
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BIONIC
"Close To Nature"
CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Old
school EBM cioè il meglio che l'electro body music potesse trasmettere.
L'essenza vera di questo sound che combina synthpop, industrial,
melodia e popdance. Nonostante la miriade di band e solisti,
questo "prodotto commerciale" non ha mai perso il suo connotato
underground. La controversia della contrapposizione pop-anticommerciale
è all'origine di un proselitismo sempre d'avanguardia. Cavalcando
il momento (che è sempre buono) questa produzione tedesca rivendica
con orgoglio l'appartenenza alla vecchia scuola sfoderando tutte
le armi a sua disposizione. Il contributo in area remix di Accessory
e Minusheart completano il quadretto. Non c'è spazio per le
urla strepitanti e il caos industriale sconclusionato della
harsh-ebm, solo pura ebm, forse alla lunga tediosa (per via
della ritmica ripetitiva) ma pur sempre e sdolcinatamente elettronica
di buona fattura.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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BORN
FOR BLISS
"Between living & dreaming"
CD (Echozone/Intergroove/distr.
Masterpiece)
Seminale chitarrista di Clan of Xymox ed artista legato a doppio
filo con i White Rose Transmission che trovate recensiti su
queste pagine, l’olandese Frank Weyzig riscopre dopo oltre 10
anni queste tracce originariamente registrate per BFB nel 1999,
ma poi mai uscite su disco per ragioni legate ad incomprensioni
con la label discografica di quei tempi. E così il nostro Frank,
che ricapita accidentalmente su questi 11 brani salvati sul
suo lap top, decide di dar loro la meritata notorietà ed eccoci
tra le mani “Between living & dreaming”, che risente appena
lievemente delle atmosfere goth-rock che furono il classico
marchio di fabbrica dell’originaria ed oggi famosissima band
di Frank; e nonostante tracce come “Dragon” siano addirittura
state registrate come demo nel periodo della militanza di Frank
negli Xymox, il tenore del disco è piuttosto easy-listening
e melodico, una rock-wave che risulta assolutamente difficile
definire oscura o quantomeno introspettiva. Come intitolava
un famosissimo Lp di qualche anno fa’, “Music for the masses”…
Sito web: http://www.myspace.com/bornforbliss
(Oflorenz)
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CERVELLO
ELETTRONICO
"Process Of Elimination"
CD (Rustblade/distr. Masterpiece)
Noise
EBM dall'impatto stratosferico. Così ansiosa e rilassante da
potersi inserire in una scheggia impazzita alla velocità della
luce "rallentata". Sospeso tra passato e futuro pur non transitando
dal presente. Cervello Elettronico scava in profondità dall'alto
della propria esperienza e capacità tecnica. L'aggiunta di due
remix per l'edizione europea arricchisce un disco già di per
sé grandioso (Zeller e Aesthetic Perfection). Battiti sincopati,
immagini forti in piena connessione con quel processo di eliminazione
che non porta benessere: una musicassetta rovinata e un televisore
"vecchio stampo" abbandonato in un campo. Per non parlare di
quei granellini di sabbia nel front-artwork, adibiti a rappresentazione
del tempo che passa, sfugge e forse non torna più. Stimolante
come in "Stimulant", violento come in "Violent Skin", indemoniato
in "Demonize" e rianimato in "Reanimate". Titoli azzeccatissimi
che descrivono in maniera indelebile 30 anni di società col
solo battito della musica. Il perfettismo di David Christian
(aka Snarf) incute timore ai benpensanti e ai cultori della
felicità effimera. Questo è il futuro della musica. Ciò che
non muore mai e che risentiremo "dentro" per sempre.
Sito web: www.myspace.com/cervelloelettronico
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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CHROMAGAIN
"Any colour we liked"
mini LP 12 (Mannequin-Anna Logue Records)
Esce
per la romana Mannequin in cooperazione con Anna Logue la ristampa
rimasterizzata dell'ormai introvabile mini LP 12" "Any colour
you like" uscito nel 1985 dei Chromagain, storica band minimal
electro, meteora (almeno fino ad oggi) torinese formatasi nel
1982 sotto l'influenza di Joy Division e (soprattutto) New Order.
I componenti del gruppo dell'epoca erano Luca Pastore (basso,
chitarra, sintetizzatore, testi, backing vocals), Silvio Ferrero
(sintetizzatore) e Davide Bassino (voce, testi). Alle 5 tracce
del 12" si aggiungono sul vinile "Ethnic box", tratto dalla
compilation "Tracce", "Wake up" (remix della canzone apparsa
nella compilation "Danza Meccanica - Italian Synth Wave 1982-1987")
ed una versione dub strumentale di "Season of steel", mentre
ben altre 5 tracce inedite, che includono tra l'altro la versione
demo di "Killing dome" ed alcune tracce coi precedenti due cantanti
Riccardo e Dana, si trovano sulla versione su cd quindi, salvo
feticisti del pvc, risulta indubbiamente vantaggioso concentrarsi
sull'edizione digitale di questa perla tutta italica, di cui
non possiamo che essere fieri. Entrambe le edizioni vinile e
cd sono limitate a 500 copie.
Sito web: http://www.myspace.com/chromagain
(M/B'06)
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LA
CLAQUE DI DAFNE
“Drei”
CD (Autoproduzione)
Ritorna il quartetto
romano attivo nella seconda metà degli anni ’90, autore del
bellissimo e particolare mini CD in formato 3” “Fonetica Libera
Trance”, pubblicato nel 1996 ed ormai introvabile. La necessità
di ricostruire una forza ed un progetto comune interrotti sul
più bello ha fatto sì che la line-up di questo primo album ufficiale
sia la stessa delle origini, con Emiliano Bortoluzzi alla voce,
Gabriele Colandrea alla chitarra (già conosciuto sulle nostre
pagine per il suo side-project Stopper 72), Edoardo Targa al
basso e Luca Fortunato alla batteria. Musicalmente la band apparteneva
alla scena new wave cittadina, nonostante questa definizione
appaia limitante oggi come allora, infatti le influenze disparate
creano un suono molto personale e non proprio catalogabile:
a certe armonie ed arpeggi chitarristici di matrice dark wave,
si innestano da un lato una sezione ritmica granitica e rockeggiante,
dall’altro la voce delicatissima e spiritata di Emiliano, che
dà quasi un tocco di prog primi anni ’70 al tutto. Se per ‘indie’
si intende l’essere davvero indipendenti, non sonorità e pose
tanto inflazionate quanto ‘trendy’, allora La Claque è un gruppo
totalmente ed autenticamente indie, visto che “Drei” è prodotto
dalla band stessa, con l’eccellente produzione artistica di
Perez dell’Audiolab Studio, bassista ed altro personaggio storico
della scena capitolina, presente pure come ospite in alcuni
brani (ai cori, rumori e basso sintetico), come pure la violinista
H.E.R. Il CD inizia con l’ottima e potente “Fonetica Libera
Trance” (un omaggio al loro primo EP, dove non c’era nessun
brano con questo titolo), che fa sobbalzare dalla sedia e capire
di essere al cospetto con un gruppo che sa il fatto suo. Fra
i miei brani preferiti ci sono poi “Activist”, la struggente
“Katyusha for breakfast”, e la frenetica “Enchanté”. Nel disco
ritroviamo pure le quattro tracce presenti sull’EP del 1996:
“Sul tempo non cortese”, “Tu quoque” ed “Elettra” in versioni
nuove e ri-registrate, mentre “Rad 6283“, messa come ghost-track,
è tratta da una vecchia registrazione del ’96. E ritroviamo
anche una nuova versione di “Novgorod”, brano già apparso sul
CD di Stopper 72. Eppure non si avverte nessuna disomogeneità
fra materiale ‘vecchio’ e nuovo, grazie alla capacità dei nostri
di fondere continuamente rabbia e malinconia, con innesti spiazzanti
– si sentano “Sul tempo non cortese”, la già citata “Enchanté”
e “Tu quoque” – ed arrangiamenti indovinati e mai ridondanti
(niente inutili tastiere, ma un gran lavoro di chitarre, semplici
ed avvolgenti). Per concludere, devo segnalarvi di fare attenzione
anche ai testi, i quali si collocano sullo stesso alto livello
della musica, sempre profondi nella loro essenzialità. Lunga
vita a La Claque di Dafne! !
Sito
web: www.myspace.com/laclaquedidafne
(Fabio Degiorgi)
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COLD
FUSION
"Rundfunktechnische Versuchsanstalt"
CD (Rage in Eden)
Raccolta
con materiale inedito e alcune ristampe di materiale ormai introvabile
per il gruppo di uno dei comproprietari dell'etichetta Rage
in Eden, Marcin Bachtiak. Troviamo "Parabellum" dall'omonimo
split del 2003 con Krepulec, i due atti di "9th of August" dal
7" "63 days" e "And You Shall Play For Me...!" dalla compilation
"The Sound Of Nothingness". Il lavoro è davvero di altissimo
livello, raccoglie episodi davvero riusciti nella carriera del
gruppo: 9th of August ad esempio ricorda molto Die weiße Rose
e gli inarrivabili Les Joyaux de la Princesse, il riferimento
al giorno dello sgancio dell'atomica su Nagasaki è evidente.
Prosegue il tuffo nel passato con campionamenti di vecchie radio
e canti di guerra dalla traccia 4 fino alla 8 con intrusioni
dark ambient come nella traccia "Kolberg" ed episodi tipicamente
martial industrial. Il pianoforte compare a sprazzi e dà quel
tocco di malinconia e classe a suggellare l'anima di questa
compilation. Il design, ad opera di ?ukasz Pawlak, stona un
po' con il motivo trainante del cd, legato alla WWII. Esiste
anche una versione limitata a sole 70 copie in un elegante box
di legno con il badge Cold Fusion.
Sito web: http://www.myspace.com/iunge
(M/B'06)
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COLLECTION
D'ARNELL ANDRÉA
"Vernes-Monde"
CD (Prikosnovénie)
Da
circa 20 anni i francesi CDAA ci ammaliano con le loro produzioni
che imprigionano atmosfere ethereal e cold wave. Questo nuovo
album, il nono della loro carriera, non aggiunge o toglie nulla
alla loro fama. Ancora una volta i CDAA trasmettono con queste
11 tracce delicate emozioni all'ascoltatore. I brani sono pura
poesia trasformata in musica. L'apice del CD è raggiuto con
brani come "D'autres voix que le vent" e "Dawn again". La formazione
che suona nel nel CD composta da 7 strumentisti che ci ammaliano
con il dolce suono dei loro strumenti. Le “voci” del cello,
della viola e della chitarra acustica si unisconoa a quelli
di strumenti più moderni come chitarra elettrica e tastiere.
Il disco in versione digipack contiene un booklet di 18 pagine
in cui sono inclusi i testi e le fotografie.
Sito web: http://www.prikosnovenie.com
(Nikita)
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the
CRUELS
“Infesto E P” Mini CD/mp3
(Clinical Archives/Nero Machete)
I
Cruels sono un trio lucchese nato nel 2008, e questo “Inferno
EP” è la loro prima uscita discografica, pubblicata sia per
la net-label russa Clinical Archives, sia in formato CD. Se
come influenze citano dai Verdena ai Sonic Youth, dai CCCP alla
scena di Seattle dei ’90, il risultato è molto personale, con
sei brani serrati e veloci dove dominano chitarre allucinate
e un basso distortissimo, a creare armonie insolite sopra una
batteria pestante e sotto un buon cantato in inglese. Sarà la
deformazione dei miei ascolti, ma sento anche un piglio hardcore
punk mescolato al post-punk più cattivo con sonorità attualizzate,
il cui vertice massimo è raggiunto da “Nola”, stupendo inno
che da solo vale tutto tutto l’EP. Davvero un ottimo esordio,
sarebbe stato un peccato se un disco così bello e ben fatto
fosse uscito esclusivamente nel formato virtuale. Se poi volete
continuare a scaricare e basta, allora scaricatelo dalla Clinical
Archives: http://www.clinicalarchives.blogspot.com
Sito web: www.myspace.com/cruelscrew
(Fabio Degiorgi)
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