Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

OTTODIX
Robosapiens
CD (Discipline)

Band di punta del "sistema electropop italiano", dopo un periodo di assenza torna pacatamente sulla scena nascondendosi tra produzione anti-major e synthesi pop. Giocano con disinvoltura lasciando che le parole italiane si scandiscano da sole nell'aria. Un grande merito e anche uno spunto riflessivo sullo stato del cantato italiano, sempre più bistrattato a livello indie-rock (con effetti deprimenti) e goliardicamente esaltato dal pop e dall'elettronica. E una volta per tutte sarebbe interessante indagare sul percorso ideale della nostra lingua, stressata tra un genere e l'altro pur seguendo delle dinamiche sonore precise e ben chiare a quasi tutti gli esperti del settore. Ottodix non incanta ma si fa ascoltare con piacere, sotto una giornata soleggiante o sopra le nuvole di un cielo tendente all'oscurità poco ombrosa. Meccanicità e umanità. Ottodix è un essere alientante, dalle caratteristiche emotive umane e dall'incedere similrobotico. Mantiene intatto il proprio carisma e per questo merita un applauso, convinto e convincente, da condividere con serenità, senza troppi colori critici a sporcare il quadro.
Sito Web: www.ottodix.it/
(Pinhead)

PSYCHO KINDER
s/t
CDR (autoprodotto)


Debuttano con l'omonimo ep stampato in sole 100 copie gli Psycho Kinder, trio marchigiano dedito a sonorità vicine a Joy Division ed alla wave italiana della prima ora (CCCP, Litfiba, Diaframma). Il cd di sole due tracce, omaggio alla tradizione dei 45 giri da una traccia per lato, anticipa la prossima uscita dell'album di esordio, ma già da queste due tracce lascia intravedere le potenzialità del gruppo. La prima è una celebrazione dei 100 anni del futurismo e, con una serie di parole una in fila all'altra apparentemente senza connessione, dà lo specchio di ciò che è la squallida realtà odierna, fatta di stupri, baby gang e così via. La seconda traccia invece riprende alcune frasi da "Ecce homo" di Nietzsche. Grande originalità dei riferimenti culturali, canzoni ispirate e con personalità: adesso però bisogna vedere se questo si concretizza in un album senza cadute di tono.
Sito Web: http://www.myspace.com/psycho-kinder
(M/B'06)

GIORGIO RICCI
Insanity
Download (Laverna.net)

Debutto solista per Giorgio Ricci, membro degli storici Templebeat, una delle prime band italiane a suonare ebm nel vero significato del termine e non nelle derive di basso profilo che vanno per la maggiore oggigiorno. Ricci, come già nei RAN, si sposta su versanti industrial dark ambient, con toni downtempo, che ricordano molto gli ultimi prodotti della Loki Foundation, in particolare gli splendidi Fjernlys. Lavoro ineccepibile, resa dei suoni e mixaggio ottimi, questo album compete senza pagare dazio con i maggiori nomi della scena internazionale, anche se non aggiunge davvero nulla a ciò che c'è già, ed è su questo aspetto che dovrà lavorare Ricci per poter spiccare il definitivo salto di qualità per raggiungere l'olimpo. Chiude un remix di Scar First Black Pope, che spezza l'incantesimo e ci allontana dall'album quale è stato finora, con una traccia più industriale con beat elettronici cadenzati, superflua.
Sito web: http://www.myspace.com/temple1201
(M/B'06)

The SAND
Frontiers
CD (autoprodotto)

Poche parole per un grande autore. Umberto Marconi è compositore e polistrumentista riminese. The Sand suona come una band, in realtà dietro questo affresco di Johnny Cash ed Ennio Morricone si cela un one-man-project dalla forte componente hard-rock e post-punk. Tre brani che non sfigurano e che anticipano il disco presente in download gratuito.
(Pinhead)

SECT
Auctoritas
CD (Rage in Eden)


Nuova uscita in ambito martial/neo-classical per il progetto del polacco ?ukasz Maj, famoso per le sue parti orchestrali, fama certamente strameritata: raramente si sentono album marziali e incalzanti come questo. Meravigliosa la opener Iustitia, con archi che a tratti sembrano rievocare il Dies irae di Verdi. Dopo qualche rallentamento sempre su ritmi dettati da tamburi di battaglia, riprende il filo del discorso "Artes Liberales", altra perla sempre guidata da archi prorompenti. Maestosa "Forlorn hope", timpani e piatti si amalgamano con strumenti a fiato, l'incedere è lento e parla di paesi lontani e battaglie nordiche. Proseguendo nell'ascolto, il livello rimane alto per tutto l'album, davvero ben fatto, ottimamente registrato e soprattutto ispirato. Il rovescio della medaglia è che alcune tracce si somigliano un po' tra loro come approccio e struttura, anche perché sono quasi tutte unite l'una all'altra come a formare un'unica suite, e questo è l'aspetto su cui lavorare, magari col dono della sintesi, visto che sono 55 minuti di ottima musica, che potevano essere 30 per un album memorabile. Per i collezionisti c'è anche una versione in box di legno con allegato cdr di 6 tracce extra limitato a 50 copie.
Sito web: http://www.myspace.com/sectsound
(M/B'06)

SINEZAMIA
La Fuga
CD (autoprodotto)

Il gruppo mantovano dopo molti promo, debutta finalmente con un CD ufficiale dichiaratamente e orgogliosamente autoprodotto! E hanno ragione ad esserne fieri perché le labels nel 2012 sono oramai pochissime e rare quelle veramente serie. Trovo che sia giusto che le bands abbiano il coraggio di mettersi in gioco autoproducendosi. "La Fuga" contiene otto tracce come nei vecchi vinili, altri brani in più ne avrebbero snaturato la forza. Il sound dei Sinezemia è Gothic rock con testi in italiano. A tratti le sonorità della band mi ricorda gli Artica, che negli anni 90 erano un gruppo di punta della scena italiana e europea. Nononstante la voce di Marco Grazzi ricordi il Piero Pelù dei tempi d'oro, la musica invece non c'entra nulla con i Litfiba. Un brano come "Occhio elettrico" potrebbe essere considerato il cavallo di battaglia del combo mantovano. Altre tracce che mi sono piaciute sono "Nella distanza" e "Nebbia di Guerra". I Sinezemia sono decisamente cresciuti e con questo album lo dimostrano grazie a un suono molto potente. Se saranno doverosamente supportati dagli addetti ai lavori sapranno darci anche di più.
Sito web: www.myspace.com/sinezamiamantova
(Nikita)

S.M.S.
Da qui a Domani
CD (Black Fading Records)

Sotto la sigla S.M.S., si cela Miro Sassolini, noto ex-vocalist dei primi tre album dei Diaframma (Siberia, Tre volte Lacrime e Boxe), che con Cristiano Santini (programming, chitarre e basso) ex-Disciplinatha, Federico Bologna (tastiere, synths) e Monica Matticoli (voce narrante), ci regalano 12 tracce di musica d’autore. I bei testi (scritti da Monica Matticoli) cantati da Sassolini si adagiano bene sulla melodia ricercata e mai banale. Nel blooklet di ben 16 pagine sono pubblicate le foto di suggestive scattate da Angelo Gambetta e Francesco Oliviero. “Da qui a Domani” è un disco ricco di poesia dove la musica d’autore molto raffinata immergerà l'ascoltatore in atmosfere uniche e ammalianti. Avevamo bisogno di un opera del genere in un mercato oramai sommerso da dischi scontati. Miro Sassolini e soci ci dimostrano che la musica può dare ancora molto. Buon ascolto ;)
(Nikita)

the STOMPCRASH
Directions
CD (Dreamcell11)

Secondo lavoro per questo progetto milanese darkwave nato nel 2002 ed ispirato ai racconti più orrorifici ed angoscianti di scrittori come Lovecraft, Poe e Kafka. In realtà questo album ha un impatto molto classico, gothic/new wave dall'umore triste come molti altri che si sono succeduti dagli anni 80 a questa parte. Dodici tracce piuttosto articolate, ben suonate ed ispirate, come ci si può aspettare da gente che in dieci anni crea due album. Le canzoni hanno un ottimo ritmo, bei riff di chitarra che si sposano con l'ottima voce di Christian Celsi e di Daniela Palermo (che viene fuori solo in "Hazel"), tutti gli strumenti sono ben bilanciati ed in equilibrio con la voce, insomma una cinquantina di minuti piacevoli, ma che non rivoluzioneranno la vostra vita.
Sito web: http://www.thestompcrash.com
(M/B'06)

SUVERÄNA
Vanguard
CD (Rage in Eden)

Debutto per questo misterioso progetto che trae ispirazione dalle tragedie e dalla musica tradizionale spagnola. Misterioso perché l'unica persona che compare è un certo Mario (giuro, non è uno scherzo) che attribuisce la scrittura della musica a fantomatici membri attivi nella scena industriale e neo-classica. Al di là di questo, una volta ascoltata la musica si può apprezzare un album che presenta tutte le caratteristiche tipiche dei gruppi appartenenti alla RIE, con abbondanza e mescolanza di ritmi marziali (Helligkeit, Regn slut, Terrore urbi), melodia, molto pathos e qualche spunto interessante come la sequenza d'organo in "Lineague", ma che non introduce novità di rilievo nel genere e tende a prendere talvolta la forma di musica new age (Tenebrae). Tutto nella norma insomma ed è proprio questo il punto: l'album non graffia come è d'obbligo per emergere nei luoghi tradizionalmente affollati.
Sito web: http://www.suverana.com
(M/B'06)

TEARS OF JOY
s/t
CDR EP (autoprodotto)

Esordio per i tarantini Vinz (chitarre, voce, e-drum) e Joy (synth, voce) con questo ep autoprodotto a cavallo tra il 2011 ed il 2012. Quattro tracce di scarna darkwave oscura ed intimistica tra le quali spicca la traccia di chiusura "Dark house", in cui la coinvolgente voce di Joy che ci ha guidato per tutto il cd, chiude in maniera perfetta l'opera. Non mancano rimandi al trip hop dei Portishead con "Not at all", senza però raggiungerne i vertici emozionali. La qualità del suono non è eccelsa, tuttavia questo non pregiudica il lavoro, ma ne migliora il sapore come un buon vino invecchiato nella maniera giusta. La curiosità per il full length a questo punto, è tanta.
Sito web: http://www.tearsofjoy.altervista.org
(M/B'06)

TEATRO SATANICO
Disco Cianciulli
mini CD 3" (Palustre Rec.)

I T.S. colpiscono ancora :) . In una confezione cartonata tipo bomboniera c'è un piccolo CD "3 e una piccola saponetta. “Disco Cianciulli" ha solo quattro tracce, è stampato in sole 100 copie (noi abbiamo la n°17) ed è dedicato a Giovanni, figlio della saponificatrice romagnola Natalia R. La prima traccia, che dà il titolo al mini, è un'interessante brano electro ben ritmato e caratterizzato da un testo molto sarcastico che recita "Giuseppe, venderesti tua madre per entrare in discoteca (…)". Seguono altre due tracce "Lysolol" e "I knew a man once did a girl in" molto interessanti strutturati su basi di electronica minimale. L'ultima traccia è la versione live di "Disco Cianciulli", registrata al TNT club di Milano il 27 Maggio 2012, in una serata di Rosa Selvaggia. Nel foglietto allegato alla confezione c'è anche la ricetta della preparazione del sapone: “dopo aver dissanguato e sezionato il cadavere, aggiungere (...)", il resto della ricetta lo scoprirete solo acquistando "Il Disco Cianciulli". I Teatro Satanico sono oltre ogni classificazioni, come ho già detto in precedenza in altre mie recensioni, è questo disco lo conferma!
Sito web: http://www.teatrosatanico.it/
(Nikita)

TEATRO SATANICO
Fatwa
(Old Europa Cafè)

Terza uscita in pochi mesi per i T.S., dopo il 7” (……) e il mini CD “Disco Cianciulli”. “Fatwa” e un CD di lunga durata che contiene 10 tracce, le sonorità sono molto elettroniche, e come ogni produzione dei TS si distingue dalle altre nella sua unicità. Infatti ogni produzione della band veneta è a se stante. Devis Devil’s Granziera, Kalamun e Mauro Martinuz, che sono il nucleo dei TS, in questo disco hanno come ospite, come voce recitante, nella traccia “Dio Dio Dio di odio” Cosimo “Zos” Mungheri. “Fatwa” è soprattutto un disco d’elettronica sofisticata, che ricorda più una produzione europea che italiana. L’industrial è presente solo nella tracce finali con “Anus dei” e “Veni Satan Lucifer. Un disco che piacerà sicuramente ai seguaci dei TS e agli amanti delle sonorità sofisticate. Valore aggiunto dell'opera è la presenza, all’interno del digipack, di quattro riproduzioni dei dipinti di Saturno Buttò.
Sito web: http://www.teatrosatanico.it/
(Nikita)

TEATRO SATANICO
Gold in Blei
7 " (Treue Um Treue)

E' sempre bello sentire un vinile, soprattutto quando si ascolta un bel disco come questo. I Teatro Satanico ci riservano sempre una sorpresa, e in questi due brani mostrano tutto il loro lato eletcrodark. Infatti ci si sente trasportati negli anni '80 dove DAF e Nitzer Ebb producevano un sound del genere. Sinceramente preferisco questa versione più elettronica rispetto a quella industrial dei TS perchè si avvicina di più ai miei gusti musicali. "Ulrike Meinhof" e "Ilse Koch", le due tracce presenti, hanno un sound molto teutonico, come dj li vedrei bene nella scaletta dei dancefloor dark . Il 7" è stato stampato in sole 314 copie dalla tedesca Treue Um Treue, 157 copie in vinile grigio/argento e 157 in vinile dorato. Una chicca da avere per tutti i fans dei Teatro Satanico.
Sito web: http://www.teatrosatanico.it/
(Nikita)

THERRADAMEON
Den Morke Munnens Sprak

CD (Cyclic Law)

Hærleif Langås è l’ideatore del progetto dark ambient Therradaemon. In questo CD di sole quattro tracce (composte dal 2005 al 2010) e dalla durata complessiva di 57 minuti, la band non spicca per spirito innovativo ma rimane ben ancorata al genere dark ambient. Den Morke Munnens Sprak è una colonna sonora molto oscura e minimale che crea un’atmosfera cupa che avvolge l’ascoltatore. La musica pur essendo molto statica è decisamente penetrante e si evolve lentamente delineando un paesaggio onirico di atmosfere malinconiche che penetrano l’inconscio degli ascoltatori che amano il genere. Il Cd è limitato a 500 copie in una confezione cartonata spartana che ben si adatta al contenuto.
Sito web: http://www.cycliclaw.com/
(Nikita)

TYING TIFFANY
Dark Days white Night
CD (Trisol)

La ex suicide girl T.T., distaccandosi dalle tematiche più electroclash dei primi due cd, negli ultimi due lavori si dedica sempre più a sonorità decisamente oscure. Il nuovo album, infatti, è molto incisivo e ben arrangiato, per nulla artefatto ma anzi ricco di imput positivi. Ormai Tying è riuscita a varcare i confini dell'Italia a tal punto che ora è conosciuta anche all'estero sia in Europa che negli Stati Uniti. Proprio in America uno dei suoi brani è entrato a far parte della colonna sonora di un episodio della serie TV "CSI- Las Vegas". L'album contiene dieci tracce molto intense e tra queste "Unleash" è quella che preferisco, un brano dall'atmosfera oscura ma allo stesso tempo ballabile, per nulla scontato. Oltre a brani dalle sonorità più ballabili ce ne sono altri decisamente più intimi, come "5mm" e "White Night". Intensa l'atmosfera new wave di "Lepers of the Sun". "Dark Days white Night" è un album da gustare nell'attesa di quello che TT ci proporrà nel futuro. Vi invitiamo anche a leggere l'intervista di RS t_tiffany_interv.htm
Sito web: www.tyingtiffany.com/
(Nikita)

TWO MOONS
Colors
CD (autoprodotto)


Seguendo il mini di debutto "The first moons", giunge dopo tre anni il full length dei bolognesi Two Moons, band che propone un genere a cavallo tra elettronica e dark wave/post punk. Partendo dalla copertina ci si trova di fronte ad un artwork davvero molto originale, delicato, malinconico ma anche leggero, un po' come la musica proposta che, pur viaggiando su ritmiche ed attitudine eighties, ha le sonorità modernissime dell'elettronica future pop. La voce di Emilio Mucciga ben si adatta a questa mescolanza di generi risultando tetra e triste, ma non troppo cupa, strizzando l'occhio ai dancefloor con "In the city" per poi ritornare su terreni a lui più congeniali con la title track o in "Moon that watches me", in cui interviene Francesca Bono degli "Ofeliadorme" a dare forma ad uno scambio di emozioni con la luna che coinvolge pienamente l'ascoltatore. Questo album rappresenta in sostanza l'anello mancante verso la modernità ed il colore che finora è mancato alla wave per rivivere una seconda giovinezza.
Sito web: http://www.twomoons.it
(M/B'06)

VLAD IN TEARS
Welcome to Vladyland
CD (Echozone)

Nuovo lavoro per questo interessante e promettente gruppo che crea questo spiazzante lavoro di ottimo rock-aor, fatto di canzoni decisamente riuscite, impreziosite dagli ottimi arrangiamenti e dall'equilibrata registrazione, sporca al punto giusto, tanto da giocare proprio su questo nella resa delle singole tracce. Anche l'artwork è fuori dagli schemi e contribuisce con il suo approccio a metà tra Dalì, Smashing Pumpkins di "Mellon Collie..." ed estetica gotica ad introdurre l'ascoltatore in Vladyland, il mondo strampalato di questi ragazzi, che stanno iniziando a raccogliere i frutti degli anni di gavetta. Il genere suonato mette subito in chiaro che l'attitudine è piuttosto melensa e l'intento è quello di captare una larga fetta di pubblico ed uscire fuori dall'underground: le tracce sono di sicuro valore pur non rappresentando alcuna vera innovazione, ma piuttosto un prelievo sapiente da più parti, tuttavia l'album è pregevole ed ha le carte in regola per emergere, sperando di avere qualcosa con maggiore personalità nelle prossime uscite.
Sito web: http://www.vladworld.net
(M/B'06)

WENDY?!
Eleven
Download (RBL Music Italia/Edel)

Debuttano questi romani, gruppo formato da Lorenzo Canevacci (chitarrista del gruppo hardcore Bloody Riot) e Andrea Giuliano (chitarrista dei Destir, bassista in questa occasione) insieme ai due fratelli Suro e Duke (rispettivamente batteria e chitarra). Il genere si può definire alternative rock, che equivale a dire che suonano rock commerciale, senza pretese evoluzionistiche, attingendo un po' qua ed un po' là da tutta la storia del rock mainstream, recente ed arcaica. Per chi non è abituato a musica commerciale questo album può risultare decisamente indigesto soprattutto nelle tracce iniziali melense e poco incisive (la title track e "Not so bad" in particolare), e questo un po' stupisce, vista la provenienza piuttosto estrema dei componenti della band. Per il resto dell'album c'è un bel minestrone, che passa da riff tipo Led Zeppelin ("Gotta leave") a pezzi grunge e country, a ballatone con reminiscenze rock-metal anni 80 ("At the back door"), senza mai convincere, anche se dignitosamente suonato ed arrangiato. Lo dico raramente, ma sconsiglio l'album in quanto né carne né pesce, incapace di soddisfare chiunque, perché non prende una direzione netta, ma cerca di ripercorrere successi passati con un ritardo oramai incolmabile.
Sito web: http://www.wendyofficial.com
(M/B'06)