TYING
TIFFANY
Intervista
by Nikita
E'
appena uscito il nuovo CD di Tying Tiffany, "Dark Days, White Night",
che ha molte atmosfere cupe. L'album ben confezionato ci ha molto
colpito e abbiamo deciso di intervistare questa artista italiana
che ha un buon successo sia in Europa che negli Stati Uniti.
Il tuo nuovo disco ha molte atmosfere dark wave, perchè di
questo avvicinamento a questo tipo di musica?
Fortunatamente non c'è una direzione unica sulla quale muoversi
quando si fa musica;si può decidere di esplorare nuovi territori,
rimanere saldi alle radici o alternare le strade o non seguirne
nemmeno una, l'importante è mantenere un proprio filo conduttore.
In Peoples Temple (album precedente) avevo già utilizzato sonorità
dark wave che sono, inevitabilmente, parte del mio background assieme
al postpunk e l'elettronica tedesca... i generi con i quali sono
cresciuta. Non ho mai voluto far parte di una scena specifica, perchè
le regole di genere le vivo come chisura mentale. Durante l'arco
della vita cambiano molte cose..seguo semplicemente quello che sento.
Quale
strumentazione hai utilizzato per comporre "Dark Days, White Night",
utilizzi solo software musicali oppure anche dei synths?
Solitamente creo la prima struttura con software, programmando sezioni
ritmiche, bassline e synth. Nella fase di registrazione spesso tutto
viene stravolto, alla parte "virtual instruments"aggiungo linee
di basso e synth e tutte le sequenze sono mixate con strumenti acustici
ed elettrici, suonati dai musicisti che mi accompagnano per i live.
Di
cosa parlano i testi di "Dark Days, White Night"?
I temi sui quali si sviluppa il disco sono il ciclo infinito, il
giorno e la notte e il gioco degli opposti. DDWN è un album molto
intimo, racconta l'incomunicabilità, il disagio esistenziale, la
crisi della modernità. Ho cercato di descrivere il fascino decadente
ed estetico della notte, con I suoi attimi di riflessione da cui
non si può fuggire.
Fai
spesso concerti, così ti piace quando sei in tour e cosa invece
non sopporti?
In tour apprezzo ogni aspetto, anche quelli che normalmente potrebbero
risultare fastidiosi. E' un'esperienza che ti arricchisce di volta
in volta, è un continuo dare-avere. Forse l'unica cosa antipatica
è l'invadenza di alcune persone.
Sei spesso a suonare all'estero, quali sono le differenze
tra l'Italia e l'estero (come pubblico e organizzazione)?
In Italia tutto ciò che non è musica folk tradizionale o pop non
trova molto spazio ed è davvero difficile affermarsi al di fuori
di questi ambiti. Ad esempio in Germania, Francia, Belgio ed ovviamente
Inghilterra , che tu faccia, new wave, metal, gothic, alternative
o musica elettronica, c'è una vasta scelta di festival e riviste
tematiche, ben curate ed aggiornate, attente a quello che realmente
accade. In Italia le riviste musicali sono rimaste davvero poche
e spesso preda dei favoritismi, tipici della cultura anti-meritocratica
italiana. I club tentano di portare novità ma spesso vengono ostacolati
dalla solita buracrazia disfattista. Fortunatamente abbiamo libera
espansione sul web.. Per quanto riguarda i concerti all'estero c'è
piu cura nella promozione di una data e nei dettagli organizzativi
della stessa, il pubblico è piu curioso e caloroso.
Quali
sono i tuoi ultimi ascolti ?
Ascolto veramente di tutto, alterno I miei personali classici con
con alcune scopere sul web: Ulterior, Zebra Catz, Chelsea Wolfe,
Play Dead, P.I.L, T.Rex, B-52, Devo, Sister of Mercy, Gargoyle Sox,
Dead Can Dance, oppure The 13 Floor Elevetor, Elvis Costello, Roxy
Music, David Sylvian, Catherine Wheel, Swans ma anche la scena techno
Detroit e Rotterdam o cose più ambient come, Terre Thaemlitz, Harol
Budd, Biosphere, Black Lung e tanti altri..
Qual'è
il motivo che ti ha spinto a fare musica?
Non esiste un aspetto specifico che stabilisca ciò che devi fare
o essere. Sono cresciuta in una famiglia che amava la musica , ed
in modo naturale mi sono creata un mio percorso, con molte sfaccettature
che sfuggono persino alla mia comprensione. Questo è presente anche
nel mio suono, certamente inquieto ed imperfetto. Faccio musica
per assecondare il mio linguaggio, ho iniziato a scrivere canzoni
perché avevo voglia di farlo.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare?
Mi piace collaborare con artisti che stimo, al di là del fatto che
siano conosciuti o meno. In ogni album ho lavorato con musicisti
con un' identità ben definita e rispetto per il mio lavoro. In DDWN
"Lepers of the sun" testo e voce sono di John Koester, leader del
leggendario duo deathrock di Detroit "Gargoyle Sox". L'album Headless
Horseman del 1986 è stato uno dei mie punti di riferimento per anni,
ed è stato un onore ospitarlo nel disco.
Un
tuo brano "Storycide", è stato scelto dalla CBS come colonna sonora
di un episodio di "CSI: Las Vegas", come è avvenuto il contatto
con la produzione della serie Tv?
Ho sempre desiderato lavorare con la musica in ambito cinematografico
e un po' alla volta stò mettendo a fuoco il mio obiettivo; alcuni
brani di Peoples Temple e di Dark Days White Nights, sono stati
utilizzati per le soundtrack di CSI Las Vegas e New York e "Drownin'
"nel videogame Fifa 2012.
Quale
emozione hai provato a partecipare a questa bell'occasione di poter
divulgare la tua musica?
E' stato davvero emozionante essere parte di un contesto così globale
e l'idea di essere ascoltata da un' utenza così vasta mi ha fatto
capire il valore di quello che stò costruendo. Nella cultura undeground
c'è spesso il vizio di dare maggior spessore a chi rimane nella
propia nicchia, ma è molto piu complicato rapportarsi ad un pubblico
ampio, sopratutto mantenendo se stessi e rimanendo musicalmente
ciò che si è.
Hai
composto la musica per dei trailers di films, vuoi parlarcene?
Ho recentemente iniziato assieme a Lorenzo Montanà ,un nuovo progetto
TTL (ThroughTheLens) dedicato alla composizione di soundtrack per
il cinema, visto che è una passione che ci accomuna. Uno dei lavori
piu gratificanti è stato realizzare la musica originale per il trailer
di The Hunger Games. E' stata una grande emozione lavorare ad un
vero e propio tema cinematografico. Sono entusiasta di questo progetto
che sta avendo molta attenzione;non mi sarei mai aspettata un'intervista
per il Los Angeles Times e i maggiori portali di Hollywood.
Quali sono i progetti futuri che hai in programma?
Sono partita con il tour di DDWN e sto provando assieme alla nuova
line up alcuni arrangiamenti per i concerti; da poco è anche uscito
il primo singolo di TTL "Deep Shadow" e sto lavorando a un Ep previsto
per fine Aprile.