Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro
..............................................RECENSIONI DISCHI
..........................................Inverno - Primavera 2009

TEATRO SATANICO
"Grey Box"
CD box (8 mm records)

Il progetto storico veneto è molto prolifico e questa volta ci delizia di un box, una scatola in cartone in cui è acclusa, oltre al CD, una t-shirt raffigurante un diavolo rupreste della Val d'Assa. L'inizio del disco è abbastanza devastante, il brano "29", di quasi nove minuti, è ispirato ad un caso di cronaca nera ed è il più ostico di tutti, un esempio di industrial grezzo che emana un'atmosfera angosciante. Le restanti sette tracce ripercorrono le atmosfere del precedente CD "La tempesta". Brani di pura matrice "Teatro satanico", senza compromessi e mai scontati. Il box è limitato a sole 100 copie. Per cui, se siete amanti dell'industrial accorrete prima che sia troppo tardi.
Info:
www.teatrosatanico.it
http://www.8mmrecs.com
(Nikita)

TESTING VAULT
“The Laughing Torso"
CD (Final
Muzik)

Voci, pianti ed una sveglia ci angosciano fin dall’iniziale “Mouth on Chevrolette”, quasi facendoci dubitare di aver per errore premuto Play sulla prima demo dei Rosemary’s Baby! Intanto la successiva “The shit exorcism” sembra confermarci – fin dal titolo – che forse il progetto di dANI/Alvo possieda quel giusto tocco di …”ironia post-industriale”!! Elementi di sperimentazione rumoristica ed avanguardia costituiscono il tessuto portante di “The Laughing Torso”, facendo di questo dischetto un episodio abbastanza a sé stante nell’ambito del catalogo Finalmuzik ascoltato sino ad oggi; un lavoro che non fallirà di solleticare le menti degli appassionati di Teatro Satanico e dintorni, sarei pronto a scommetterci.
Info: http://www.myspace.com/testingvault  
(Oflorenz)

THELEMA
"La sangre real"
CD (Black Light District)

Dopo il secondo ritorno sulle scene musicali (il primo è avvenuto a metà degli anni '90 con l'uscita di due CD), la storica band emiliana nata negli anni '80, in questo nuovo CD e quinto album della propria carriera, ripercorre la via più intimistica già sentita nel precedente "Burnst memories" uscito nel 2006 per la Small Voices, ma aggiungendo più ritmo e pathos. Questo disco è un concept-album dedicato ad un Gesù non morto su una croce, ma che ha continuato a vivere in un'altra terra, a dispetto dei Vangeli ufficiali, e ovviamente non ispirato al "Codice Da Vinci", ma da un ipotetico scritto del diario magico di Joshua Ben Yussuf. Massimo Mantovani (voce) e Giorgio Parmigiani (basso e tastiere), membri fondatori dei Thelema, hanno allargato la line up con Gianluca Artioli (chitarra acustica e elettrica) e Alex Facciolo (batteria). Troviamo anche un ospite, Pino Dieni (tromba e viola in tre tracce). Tra i brani che mi hanno colpito di più, cito "Inquisition", che all'inizio è una classica ballata folk, ma subito si trasforma in un infuocato brano in cui la voce allucinata e la chitarra elettrica raggiungono il massimo del pathos dell’album. "Abandoned" invece fa venire un po' in mente i Thelema dei primi anni '80 con il loro dark rock esoterico. Una band di classe che siamo lieti sia ritornata, e che se continuerà così certamente creerà altri album di ottima qualità come questo "La sangre real".
Info: www.myspace.com/93thelematheband
(Nikita)

THIS VOID INSIDE
“Dust”
CD (Decadance Records)

Elettro-gothic-rock a fasi alterne. Quando il pop incontra il metal il risultato a volte è devastante (in senso buono) altre (spesso) è orripilante. Le melodie pop scorrono bene su alcuni brani, ma in altre appiccicano un senso di noia e ansia difficile da lavar via. Nel complesso è un buon disco che scivola via senza tante pretese, si fa ascoltare ma non amare. Tralascio gli insulti che mi potrei beccare da metallari puri (ovvio, scontato e banale) ma è innegabile che sentirsi strattonare da questi gruppetti non è di certo estasiante. Di Tokio Hotel sparsi per il mondo ne abbiamo già una valanga immane, ok che i giovincelli richiedono la loro sana dose di miele, però il miele a volte è bene non mischiarlo con l’oro. Da ascoltare, Dave Shadow canta bene, si strazia abbastanza e si dolcifica al punto giusto per risultare sgranocchiante. Lasciamo i My Birthday Massacre al loro posto (loro si salvano su più punti e su più perché) ma non buttiamo nel cesso questa esperienza che dopotutto è sostenuta da una buona produzione.
(Matteo “Pinhead” Chamey)

TOT LICHT
“In the dead light”
CD (autoproduzione)

La registrazione piuttosto di basso livello, probabilmente non giova molto a questo terzetto italiano che di recente ha anche rilasciato un nuovo demo, che non ho ancora però ascoltato. Questo è il secondo demo, nel quale subito un nome mi è balzato alla mente: Sex Gang Children, meno duri più sperimentatori. Effettivamente i Tot Licht debbono molto al dark anni ’80 e ’90, suoni scarni, voci maschili e femminili intrecciate fra loro e, come spesso succedeva in quegli anni, molto più recitative che veramente ‘cantanti’. Suoni sintetizzati, certamente, ma atmosferici e cinematicI, come spesso dico io, intendendo che come in “Synthetic Happiness” c’è molta teatralità, come anche in “In the lost of the Dark”. Post-punk che si intreccia col dark più puro. Interessante.
Info:
www.myspace.com/totlicht
(Anialf)

URNA
"Liber Lelle"
CD (Abgvrd)

Gianluca Martucci ed il suo interessante progetto Urna si ispirano per questo lavoro alla figura di Angela da Foligno, che nel tredicesimo secolo – dopo una giovinezza ambigua e la morte di tutti i suoi cari - si convertì all’Ordine Francescano conducendo una rigida esistenza di privazioni e penitenze. I 5 brani del cd, di cui tre di eccezionale durata, sono pura musica ambientale sospesa tra sacro e rituale. L’arpeggiare di accordion, zither e balalaika, i rintocchi delle campane ed i flauti appena accennati proiettano Urna nell’universo caro a certe opere di Alio Die piuttosto che nell’ambito tipico dei musicisti d’avanguardia nipponica (recensiamo proprio sulle nostre pagine la brava Yama-Akago), per un risultato assolutamente coinvolgente per quanto a tratti impegnativo. Suggestivo il lento crescendo di “La venta del pellegrino nell’anima”, oltre 10 minuti di viaggio mistico da ascoltare al buio, odorando essenze antiche, lasciandosi trasportare liberi verso le sacre suggestioni del Basso Medio Evo.
Info: www.abgurd.com
(Oflorenz)

VESTIGIAL
"
Translucent Communion"
CD (Cold Meat Industry)

Se alla lettera L nel vostro scaffale figura qualche lavoro di Lustmord, e magari alla R avete Raison D’Etre, non fatevi assolutamente mancare, alla V, questo bellissimo esordio su cd ufficiale dei connazionali Vestigial. Questo è Ambient oscuro con la A maiuscola, che non mi stanca pur avendo mandato a memoria – negli anni - i classici di scuola CMI, anzi ne completa se possibile l’opera e le più recondite sfaccettature. Il lavoro esce con una notevole confezione digipak dall’affascinante artwork, ideato e realizzato dal gruppo stesso. La scuderia di Karmanik ha trovato i suoi nuovi “corrieri cosmici”, a voi lasciare che il quasar vi inglobi, foss’anche un viaggio senza ritorno.
Info: www.vestigialaeon.org
(Oflorenz)

VIVIANNE VIVEUR
“Vert”
CD (Seahorse/Distr. Goodfellas)

Quando nel 2007 uscì “The Art of Arranging Flowers”, il primo album ufficiale di questo terzetto napoletano trapiantato nel Regno Unito, rimasi letteralmente folgorato, tanto che è grande l’emozione di trovarmi in mano, a poco più di un anno di distanza, un nuovo lavoro in una elegante confezione digipak. Lo stile dei nostri non è particolarmente cambiato, dominano sempre le melodie estremamente tristi e malinconiche, caratterizzate dagli arpeggi di chitarre, tastiere, e dalla voce androgina e davvero particolare di Vienne. Quello che distingue “Vert” dal precedente disco è una maggior uniformità generale e la quasi assenza di quel tocco straniante e incalzante spesso presente in “The Art…” . Il nuovo album è insomma più prevedibile e ‘leggero’, con arrangiamenti più delicati, il che non significa che sia meno bello in senso assoluto. I V.V. si rivelano ancora degli ottimi autori capaci di colpire dritti al cuore, e bastano tracce come “Furquose Eyes”, “Joyful” e “A New Play” a dimostrarne il valore. Questa leggera svolta potrebbe semmai aumentare il numero dei loro ascoltatori, sono sicuro infatti che ce ne sono in circolazione di anime romantiche e sensibili che potrebbero esultare all’ascolto di “Vert”.
Info: www.vivianneviveur.com
(Fabio Degiorgi)

YAMA-AKAGO
"Wheel ofFortune"
CD (Sottomondo Edizioni)

Solo il Giappone riesce a regalarci certe emozioni. L’ aria del Sol Levante, paese dove moderno ad antico si mescolano come in nessun altro luogo al mondo, ha prodotto dagli anni ’60 in poi (avete comprato “Japrocksampler” di Julian Cope?!) quanto di più estremo ed intrigante si possa ricercare nella musica non convenzionale, dalla follia dei Boredoms alla violenza hardcore delle Melt Banana, dall’avanguardia estrema di Keniji Haino alle produzioni di nicchia dell’etichetta Tzadik di John Zorn, come Blue Marble o magari Ohayo. E proprio in quest’ultima famiglia potremmo idealmente collocare il gioiellino del folletto Yama-Akago, che nelle tre lunghe tracce di WOF esplora il concetto di “Kuu”, termine che identifica la “non sostanza”, o se vogliamo l’immaterialità, nel sacro libro Hannyha-Shingyou della filosofia buddista. Una soave psichedelia, quasi impalpabile, creata dagli echi di antichi strumenti come glockenspiel e bouzouki, e dai vocalizzi eterei della nostra Akago. Complimenti alla Sottomondo per una produzione così speciale, preziosa, quasi unica. Se non possedete un settore “Made in Japan” nel vostro scaffalino, da collocare a fianco di Fursaxa o Fovea Hex.
Info: http://members2.jcom.home.ne.jp/warmgarden/ (sito giapponese)
www.sottomondo.com
(Oflorenz)

The WORK MARGHERITA
CDr demo "s/t" (autoproduzione)


Quattro ragazzi della provincia di Milano agli inizi degli anni '90 hanno un progetto dark wave che si chiama "Gothic Clausura", dopo un po’ la band si scioglie, e loro si rincontrano tutti dopo molti anni, ancora con la voglia di risuonare insieme, partendo con un nuovo progetto. I quattro, il più noto dei quali è Luca Valisi (bassista dei Ludmila), iniziano a creare un nuovo repertorio, partendo dalle radici new wave mischiate ad un post rock decadente, e si propongono subito in una serie di concerti in vari locali della Lombardia. Nel demo sono presenti solo quattro tracce, poche per riuscire a dare un giudizio sul loro sound, ma è piacevole l'ascolto, soprattutto del brano "Servant of servants", che mi fa venire in mente, per quanto riguarda la voce, il vocalist degli indimenticabili Weimar Geisang. Aspettiamo al più presto il debutto su un disco di lunga durata, per riuscire a cogliere al meglio le loro potenzialità.
Info: www.myspace.com/theworkmargherita
(Nikita)

ZEROVOLUME
“Squilibri”
CD (autoproduzione)

Ci sono i Subsonica nel sound del trio livornese, ma in realtà vi sono molte contaminazioni electro-rock, con lo scorrere del tempo stancamente trascinate verso il “the end” perfettino. Troppo “stanchi” per poter prendere il sopravvento su certe sonorità che spaziano negli ‘80 per tornare ai nostri giorni senza una veste nuova e luccicante. Il vocal “addormenta”, troppo morbido e la musica non aiuta ad accelerare i battiti. Sono soprattutto le influenze darkwave ad essere deviate sul pop in maniera troppo flaccida. Manca il carisma ed il lavoro di produzione electro efficace per risollevare le sorti di un disco nato bene ma partorito malissimo. Peccato poiché le idee interessanti e gli intermezzi electro di un certo spessore sono ben lieti, ma lo sviluppo è insufficiente. Considerando l’”esordio” la speranza è che qualcuno faccia capire alla band, dove sbagliano.
(Matteo “Pinhead” Chamey)

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