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ELECTRIC
BIRD NOISE
Live at the Basement
Download (Silber Records)
Secondo
lavoro per il progetto di Brian Lea McKenzie, già in forze al
combo goth rock "Something About Vampires and Sluts", che evolve
in maniera ancora più estrema rispetto al passato di gruppo
ambient/drone con questa performance dal vivo davvero spiazzante
e difficilmente incanalabile in una macrocategoria specifica.
Nel 2009 McKenzie decise di coinvolgere decine di amici e famigliari
contemporaneamente nelle sue performance soliste che non trovava
più così appaganti: il risultato è stato una serie di concerti
in cui nutriti gruppi di musicisti e non suonarono simultaneamente
con alcune band locali. Live at the Basement è la sintesi di
questo lavoro: tre suite da circa venti minuti l'una, che spaziano
dalla world music al drone/ambient, passando per il noise in
una mescolanza allucinata di Brian Eno, Popol Vuh e Swans. Prodotto
di difficile ascolto, babele sperimentale difficile da consigliare
a cuor leggero, ma sicuramente degno di essere ascoltato, soprattutto
dai fan dei gruppi sopra citati.
Sito web: http://www.myspace.com/electricbirdnoise
(M/B'06)
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ELLIPSE
Verlorene Zeit
CD (Echozone)
Arriva
al terzo lavoro la band di Massimo, progetto di fatto solitario
, che gode del supporto di Zanto e Ö in fase live. L'album in
questione verte sulla tematica, un po' misera, di come sprechiamo
il nostro tempo e si situa a cavallo tra l'electro/industrial
e l'ebm, sulla scia di gruppi come KMFDM e ancor prima, Skinny
Puppy. L'approccio è quindi basato sulle chitarre e la batteria,
sia quella tradizionale che quella elettronica, col risultato
di avere un impatto rock accelerato dai beat incessanti che
convogliano la musica su tempi da dancefloor, in maniera tale
da avere un crossover molto equilibrato. A questo si aggiunga
una strutturazione delle melodie molto varia, seppur coerente,
e accattivante e si ottiene un disco che mantiene desta l'attenzione
dell'ascoltatore fino alla fine con pochi cali di tono e molt
e invenzioni melodico-orchestrali che sorprendono, come testimonia
in pieno il brano Grenzwert.
Sito web: http://www.myspace.com/ellipseauspapier
(M/B'06)
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ERDRÜCKT
Leiden ohne Ende
Download (autoprodotto)
Erdrückt
è un progetto "One man band" nato nel 2007 che propone un Thrash/Black
ignorante e assolutamente privo di tecnica: così si presenta
sul proprio sito internet il gruppo che fa capo, anzi che di
fatto è il napoletano Francesco, arrivato ormai al quarto lavoro,
un mini di circa venti minuti di pura noia, dove di trash/black
metal non c'è davvero nulla. Linee di basso supportate da una
chitarra ed una batteria minimale per cinque scarne tracce strumentali
fotocopia l'una dell'altra, che pongono una sola ingombrante
questione: come fa un progetto del genere ad arrivare a ben
quattro album?
Sito web: http://www.myspace.com/erdruckt
(M/B'06)
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ESSENCE
OF MIND
Indifference
CD (Alfa-Matrix)
Arrivano al terzo lavoro i norvegesi Essence of mind, con un mix
di electro, industrial e alternative pop/rock, qualcosa che può
ricordare un incrocio tra Apotygma Berzerk, Linkin Park e Pendulum.
Dopo l'intro "The opening" si parte con "It's killing you", che
ci porta subito chiaro il messaggio che rimane impresso su tutto
l'album: musica melodica con attitudine prettamente rock, ricca
di elettronica, con spunti industrial ed ebm, creata con l'intento
di rimanere subito in testa, ma senza tuttavia trascurare il songwriting,
che resta di ottimo livello per tutto l'album, insieme con un
sound compatto e ben equilibrato, che però appiattisce l'album
senza creare il pezzo memorabile, ma tante ottime canzoni. Anche
in questo caso esiste l'edizione limitata con secondo cd di remix.
Consigliato ai fan dei Linkin Park.
Sito web: http://www.myspace.com/essenceofmind
(M/B'06) |
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FREAKANGEL
Let it all end
CD (Alfa-Matrix)
Quarto lavoro in due anni nelle solite due versioni targate Alfa-Matrix,
quella standard e quella con cd extra di remix, per questi estoni
che fanno dell'ebm/industrial la loro bandiera. Vocals laceranti
e distorte danno i tempi di questo lavoro apocalittico, come il
titolo facilmente suggerisce. Dance floor oscuro e abrasivo, un
sound aggressivo e potente, canzoni brevi e dirette senza inutili
fronzoli sono il fil rouge che percorre tutto l'album e traghetta
l'ascoltatore. Partecipa all'album Emelie Nicolai, la cantante
degli Psy'Aviah che con le sue vocals dà un po' di ossigeno all'atmosfera
rarefatta di "Porcelain doll" e "Mutual forms of bleeding", che
però danno l'assist per approdare su lidi morbosi e inquietanti
in stile mansoniano. Ricordano e molto, Marylin Manson anche le
parti rallentate fatte di elettronica e urla, soprattutto nella
title track, ma invero un po' tutto l'album è una citazione di
quest'ultimo ed Hocico. Niente di nuovo sotto il sole, ma sicuramente
un lavoro valido e degno di ascolto per gli amanti del genere.
Sito web: http://www.myspace.com/freakangelmusic
(M/B'06) |
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HERZPARASIT
Fromme Lämmer
CD (Echozone)
Debutto per questi tedeschi che suonano industrial metal à la
Rammstein, scelta poco originale e molto commerciale. L'album
tuttavia risulta sicuramente convincente ed appare come un riuscito
mix di rock, metal ed elettronica, senza scadere nel melenso,
anche se non aggiunge nulla alla scena esistente. Le tracce sono
dure, molto rock, con riff potenti, aperture di tastiere e cantato
epico in lingua madre bavarese, ed hanno quasi tutte lo stesso
schema: breve intro a cui seguono chitarre e batteria e la voce
e relativo backing. In un album di 15 tracce una tale ripetitività
stanca troppo ed è questa la vera pecca di un lavoro tutto sommato
ben fatto, anche perché nessun brano emerge dal coerente amalgama
che compone questo lavoro.
Sito web: http://www.herzparasit.de
(M/B'06) |
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The
HIRAM KEY
Amerikafka
CD (Echozone)
Debutto
di questa band inglese formata da Gary Clark (ex Nosferatu),
Darren Bottrill (ex Cureheads), Irish Dave (ex Killing Miranda),
Roi Robertson (dei Mechanical Cabaret) e Belle Star (ex Nosferatu
e Killing Miranda). Da questa corposa e piuttosto titolata formazione
esce un album di classica gothic wave in pieno stile Cure/Bowie,
con qualche timido tentativo di staccarsi da questi modelli
fondamentali per proporre invece gothic rock con un'accezione
più moderna. Tentativo sostanzialmente fallito, perché all'ascolto,
esclusi brevi episodi, si ha la netta sensazione di essere tornati
indietro di 30 anni, senza che nessuna evoluzione stilistica
abbia avuto il sopravvento. A questo si unisce un tentativo
scomposto di proporre, dal punto di vista delle tematiche, una
mescolanza di controcultura massonica, legata all'opera di Christopher
Knight e Robert Loma che il nome e la simbologia del gruppo
ricalcano, e le tematiche kafkiane di angoscia e disagio esistenziale
nell'incompiuto libro "America", che hanno avuto il loro culmine
ne "Il processo" dell'omonimo autore, il tutto incorniciato
nella grafica dei simboli massonici unita ai dipinti della cilena
Jessica Suarez. Scomposto perché a parte deboli connessioni
non si intravede un legame tra questi argomenti e la massoneria
fa un po' a pugni con quelle che sono le usuali tematiche affrontate
da gruppi analoghi: questo d'altro canto può costituire un punto
favorevole vista l'originalità, ma risulta poco coerente nel
corpus dell'opera presentata e quindi non "morde".
Sito web: http://thehiramkey.co.uk
(M/B'06)
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ICYDAWN
Rituals of obession
CDR (Show me your wounds)
L'elvetico
Sacha Rovelli, di cui trattavamo a proposito della compilation
di SMYW che leggerete in queste pagine, realizza un cdr limitato
a sole 23 copie custodito in elegante package formato A5 appositamente
per l'edizione 2012 del Villa Festival di Monte del Lago. Le
due tracce del disco, dedicato ad un ragazzo prematuramente
scomparso nel 2006, si basano su di una brillante ed avanguardistica
rielaborazione di nastri originali del "Miserere" dello storico
minimalista e musicologo Michael Nyman, e della colonna sonora
di "Shock", uno degli ultimi capolavori di Mario Bava targato
1977. Se la prima, lunghissima "The curse of recurrent wind
proceedings" ci inquieta con il suo incedere a mo' di oscuro,
sacro rituale, la terminale "Bad autumn" tesse una claustrofobica
trama ambientale ove sospiri e respiri affannosi completano
a puntino il mood da film "noir" del brano. Un ulteriore ottimo
tassello per l'etichetta di NebO.
Sito web: http://www.myspace.com/anicydawn
(Oflorenz)
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INDUSTRIEGEBIET
Wer schön sein will muss Sterben
CD (Körperschall Records)
Segue
il debutto "Hodenkapsel", questo secondo lavoro di Maximilian
Wall, aka Massimo, che sterza leggermente dall'ebm degli esordi
verso direzioni electro-funk/industrial con sonorità eighties.
Al di là delle definizioni si può dire che siamo di fronte all'ennesimo
lavoro di ebm teutonico con beat industriali, tematiche marginali
che fanno da spunto all'uso di ironia macabra a partire già
dal titolo ("Chi vuol essere bello deve morire"), come già ci
ha abituato nel suo progetto parallelo e leggermente più datato
che va sotto il nome Ellipse. Rispetto a quest'ultimo manca
il corposo apporto delle linee di chitarra che relega di fatto
questa band nel mare magnum di cloni preesistenti ed evidenzia
le poche idee di questa band che le impediscono di emergere
in un genere decisamente saturo. Unico episodio sopra le righe,
la cover dei Kraftwerk "Die Roboter".
Sito web: http://www.myspace.com/industriegebiet
(M/B'06)
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ITHAK
Ithak
CD (Le Cluricaun)
Debutto
geniale per questo gruppo, che propone una sorta di mescolanza
delle varie declinazioni del rock partendo da Elvis passando
per i King Crimson degli esordi ed arrivando fino ai giorni
nostri con Mr. Bungle, toccando davvero ogni singola pietra
miliare della storia della musica e condensando il tutto in
tredici tracce, una più folle dell'altra. Il combo è formato
da Seb El Zin (già leader di The Anarchist Republic of Bzzz,
consorzio internazionale che annovera tra le sue fila Arto Lindsay,
Marc Ribot, Mike Ladd e Sensational), compositore, chitarrista,
cantante, polistrumentista e produttore, François Sabin, sassofonista
e anch'egli polistrumentista, Augustin d'Assignies, pianista
e tastierista in numerose formazioni, ma anche talentuoso compositore,
ed Erick Borelva, batterista, con alle spalle esperienze presso
musicisti e gruppi come Archie Shepp, The Last Poets, Eugene
Chadbourne, Noël Akchote, Julien Loureau e Sister Iodine. La
proposta musicale è definita dal gruppo come un incontro tra
future music, stereo-sensual acid e punk dodecafonico: insomma,
come spesso succede con i gruppi di un'etichetta come Le Cluricaun
alla cui guida c'è l'altrettanto folle e geniale Eric Roger,
lo sperimentalismo di alto livello e l'avanguardia la fanno
da padrone, ma senza prendersi troppo sul serio e conservando
quindi un'aria scanzonata come tipicamente succede ai veri gruppi
punk rock. Questo è il futuro della musica.
Sito web: http://ithak.wordpress.com
(M/B'06)
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JANITOR
OF LUNACY
Crimes On The Dancefloor
LP (Mannequin)
Dopo
Central Unit, la Mannequin dissotterra un altro tesoro e lo
fa nel migliore dei modi, riesumando materiale pubblicato tra
l'83 e l'85 da parte di una band, i bresciani Janitor of Lunacy,
che è stata una delle meteore wave nostrane e che ha sicuramente
posto le linee guida per l'evoluzione della darkwave in Italia,
attingendo dalla scena internazionale dell'epoca, ma non avendo
niente da invidiare alla stessa, elaborando una sua personale
proposta musicale. Risentendo questi pezzi dopo trent'anni si
può apprezzare il valore di questa band che sfortunatamente
non arrivò mai a registrare il suo primo full length, ma che
trova finalmente, anche se con enorme ritardo rispetto ai suoi
tempi, il supporto della Mannequin. Due versioni sono disponibili
per questo lp, una limitata a 250 copie, l'altra a 50 con la
sola differenza del tipo di stampa della custodia. Sicuramente
da avere per gli amanti di queste sonorità.
Sito web: http://www.myspace.com/janitor1981
(M/B'06)
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K.
There's a devil waiting outside your door
CD (UR Muzik)
Debutta
dopo un mini nel 2007 e varie comparsate su una serie di compilation,
questo musicista polacco di cui si sa poco o nulla, ma che con
questo lavoro chiarisce subito di essere tutt'altro che un principiante.
Musica ambient raffinata e di alto livello con chiari riferimenti
a Nick Cave (da qui il tiolo dell'album che ricalca le strofe
di "Loverman"), la quale per circa metà del cd ha un approccio
jazz-noir a tratti psichedelico con contaminazioni in stile
"Pulp fiction", che possono ricordare gruppi come "King Dude",
"Heroin and your veins" o "Bohren un der Club" oltre al già
citato Nick Cave. La tiratura limitata a 300 copie di questo
cartonato accresce ulteriormente il valore di un'opera che spicca
nettamente nel panorama ambient odierno, spesso orientato verso
la ricerca di suoni e rumori sempre più evoluti ed originali
a discapito dell'essenza stessa della musica.
Sito web: http://www.myspace.com/kazmeister77
(M/B'06)
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KYRIE
Lo splendore del mattino che viene
Download (Jost)
Conosco i Kyrie da parecchi anni, ho seguito tutta la loro carriera
a partire dai demo degli anni ’90 (sono nati nel 1993) fino alla
loro prima uscita ufficiale nel 2004 con le "Le meccaniche del
quinto" edito da PMA Records di Urbino. I Kyrie poi sono scomparsi
dalle scene per ritornare dopo ben otto anni con un nuovo album,
questa volta scaricabile da internet (visti i tempi grami che
la scena musicale sta vivendo ormai nell’era digitale). Ascoltando
“Lo splendore del mattino che viene”, il tempo non sembra passato,
il loro rock wave d’autore è sempre fedele al percorso musicale
che hanno intrapreso. Ben 15 sono i brani di questo lavoro. Un
disco non facile e solo per pochi. Questa è la caratteristica
fondamentale di chi fa musica d’autore. I Kyrie hanno scelto la
qualità e continuano a rispettare la propria essenza nata da vent'anni
di gavetta. Questo è il motivo per cui questa band va rispettata
e deve esser considerata con molta attenzione dal pubblico. Nella
band vediamo all'opera Piero Sciortino, autore dei testi e delle
musiche (voce, chitarra, tastiere, ecc) accompagnato dal fedele
da Dario Sangiorgi al basso, Renato Martinelli alla batteria e
Francesco Galimberti alle tastiere. Ben ritrovati Kyrie!
Link del disco: http://itunes.apple.com/ca/album/lo-splendore-del-mattino-che/id534757920
(Nikita) |
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LAKOBEIL
Strange encounter
CD (Echozone)
Debutto
per il nuovo progetto di Dirk Lakomy e Tobias Birkenbeil (ex
Umbra et Imago e In My Rosary il primo, DNS, Cytron il secondo).
Electro-pop sapiente e raffinato quello del duo, che di esperienza
ne ha da vendere e non perde occasione di mostrarlo. Dopo la
opener spiazzante, contaminata da sonorità dark industrial,
si aprono le danze nel vero senso della parola: l'atmosfera
si rasserena con una successione di brani da dancefloor di struttura
piuttosto complessa ed elaborata, che testimonia la probabile
lunga gestazione di questo progetto. La traccia "Sebastiane"
spezza di fatto l'album in due riprendendo le sonorità della
title track e sviluppandole in direzione gotica e morbosa, rendendo
il pezzo malinconico e liturgico come un canto gregoriano, ma
sempre in chiave electro. Un discreto album, di ottima fattura,
ma che non aggiunge nulla.
Sito web: http://www.lakobeil.de
(M/B'06)
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LEGIONARII
Europa Rex
CD (Rage in Eden Records)
Un
debutto conservatore, valoroso, ideologico, spinto dal rinnovamento
e dalla convinzione che tutto è ciclico e presto dovrà tornare
il tempo dell'Imperatore, colui che guiderà l'uomo fuori dal
guado. No guerra, no sangue, tanto valore e tanto onore. Il
debutto di Legionarii si poggia sul modello Toroidh e Arditii,
classic martial industrial music. Il military pop o musica marziale,
nasce alla fine del XX secolo in Europa e affonda le sue radici
stilistiche nella musica classica, nel neofolk, nella darkwave
neoclassica, nelle marce militari tradizionali europee, nell'industrial
e nella dark ambient. Questo è il suono dell'Impero Romano,
il suono del passato che vuole calpestare il presente e instaurare
nuovamente il suo grande regno. Il futuro è un valido condottiero?
(Pinhead)
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LIA
FAIL
Cynical stones
CD (Three legged cat)
Le inquietanti ed anonime figure in pietra sulla cover sono
metafora del tipo umano che popola questo triste mondo contemporaneo,
un elemento ormai adagiato verso un’esistenza pressoché estraniata
rispetto a quanto avviene intorno a lui, forse conseguenza di
una sorta di estrema rassegnazione nei confronti di eventi ormai
ritenuti irreversibili. Una colonna sonora neo folk per la fase
finale del kali-yuga? Potrebbe essere, in effetti l’esordio
su full-lenght per la band di Nico Solito non é una sorpresa,
costituisce bensì una gradita conferma di quanto di buono i
precedenti mini cdr (ricordo con particolare piacere l’ottimo
“Leipzig” e “Restless Eyes”) avevano anticipato. Tra l’altro
qualche brano già edito in tempi passati (“Battlefield”, “Restless
Eyes”, “Lonely Anguish”) viene incluso, reinterpretato e rivisto,
in “Cynical Stones”, per un disco ove certamente risalta pienamente
l’ottima produzione ad op era di Saverio dei ferraresi Autunna
et sa rose e del mitico Santini dei Disciplinatha. Un esordio
brillante per i nostri bolognesi insomma, come l’apparizione
live di maggio in quel di Retorbido a fianco di Spiritual Front
e Sol Invictus aveva fatto del resto presagire.
Sito web: http://www.myspace.com/liafailmusic
(Oflorenz)
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LONELOAD
Steam Punk
Download (autoprodotto)
Secondo
lavoro per la scanzonata chitarrista laziale Laura Liparulo,
come il primo scaricabile gratuitamente dal sito del gruppo.
Musicalmente ci troviamo a cavallo tra punk, grunge e metal
classico con un lavoro spassoso e mai noioso condito di suoni
elettronici midi, con trovate da teenager o piuttosto da "supergiovani"
come direbbe Elio, come la versione rock del Can Can. La voce
leggermente roca della Liparulo completa il tutto, portando
l'ascoltatore a concludere che abbiamo trovato la risposta italiana
a Devin Townsend, ma è solo un attimo perché segnano il passo
le strutture semplici e un po' troppo retrò, o forse semplicemente
mediocri delle canzoni che risentono del livello tecnico, ed
il suono molto punk/lo-fi, ma non nel senso buono. La sensazione
è che la stessa Liparulo non ci creda molto alla crescita di
questo progetto accontentandosi di tirare a campare su livelli
oramai stabili e definiti.
Sito web: http://loneload.com
(M/B'06)
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LOW-FI
What we are is secret
CD (Octopus Records)
Segue
l'ep uscito due anni or sono il primo full length dei campani
Low-Fi e le vibrazioni positive avute all'epoca trovano qui
piena conferma: solida base ritmica, ottimi arrangiamenti e
sonorità di respiro internazionale grazie anche al mastering
effettuato ai londinesi Swift Studios, cosa quest'ultima tutt'altro
che comune nelle band nostrane e che tarpa spesso le ali nel
volo verso un'affermazione oltre confine. I concerti in giro
per l'Europa hanno quindi dato i loro frutti e la band è pronta
a sdoganare il suo indie rock/wave emozionale e di buon livello.
Le tracce sono di tutte accattivanti senza brillare per originalità,
ma avendo dalla loro una notevole varietà di stile pur rimanendo
sempre nei confini sopra menzionati e suonando molto "eighties",
ma questa è evidentemente una scelta. Tra i brani spicca la
opener Something, già presente sull'ep, la title track, e Steinhaus,
sorprendente per le sue contaminazioni elettroniche. La strada
imboccata è quella giusta, bisogna solo proseguire e non arenarsi,
anche se adesso viene il difficile.
Sito web: http://www.lowfi.it
(M/B'06)
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MARIO
MARINONI
Le varie sfumature del viola
CD (autoprodotto)
Mario
Marinoni continua il suo percorso solitario di artista autoprodotto,
alfiere di una musica fuori moda come la new wave anni '80 cantata
in italiano, e questa volta debutta con il primo lavoro completo,
anticipato mesi addietro dal mini "Disturbo depressivo", che
dettava chiaramente le linee guida della sua proposta musicale.
La prima parte dell'album è come ci si aspettava, claustrofobica,
depressa e molto personale come interpretazione, nemmeno un
pallido raggio di luce passa attraverso la coltre di sofferenza
che avvolge ogni singola traccia, legata endemicamente alle
altre in un iter medico-patologico di recupero farmaceutico
di una vita a pezzi, anzi sembra dirigersi sempre più nell'abisso.
A partire da "Ragazza della pioggia" e "Vuoto di vuoto", in
cui la voce di Anna Maria Stasi cambia completamente l'impatto
emozionale della traccia rispetto alle altre, un tenue bagliore
di speranza sul futuro sem bra comparire: le ultime tre tracce
invece costituiscono la vera novità e cioè il passaggio alla
lingua inglese, spinto sicuramente dal crescente successo di
Marinoni, che lo porta ad interfacciarsi sempre più con pubblico
e critica internazionali in questo suo climax artistico e professionale.
Sito web: http://www.myspace.com/mariomarinoni
(M/B'06)
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MARI
CHROME
Georgy#11811
CD (Alfa-Matrix)
Debutta
questo progetto nato nel 2007 da un'idea di Kai Otte e di Marion
Aseema Küchenmeister (cantante degli Invisible Limits), e supportato
per l'occasione da Chai Deveraux dei Jesus On Extasy alla chitarra,
con un album ispirato al film "Metropolis" del genio Fritz Lang
e prodotto da John Fryer, che ha all'attivo collaborazioni con
nomi eccellenti come Depeche Mode, Skinny Puppy e Nine Inch
Nails. L'unione di un genio dell'elettronica come Otte ad una
voce calda ed emozionante come quella di Marion dà a questo
album quel potenziale che lo fa venir fuori prepotentemente
dalla scena ebm e scalare le classifiche sia della musica puramente
melodica, sia di quella ad alto valore aggiunto, dotata di una
struttura e di grande ispirazione, come da tempo non se ne vedevano.
L'incedere delle canzoni è spiazzante, "The seeker" per esempio
sembra una canzone con l'attitudine e le ritmiche epiche tipiche
del power metal, ma fatto tutto di elettronica. Bellissima la
cover accelerata di "A forest" dei The Cure, mentre "Blue Monday"
riporta pace e spezza il ritmo con una intro di pianoforte che
duetta con Marion nel preambolo ad una traccia che paga dazio
ai Depeche Mode come molte di quelle presenti in questo lavoro,
con però un tocco decisamente personale ed evoluto. Come tradizione
per Alfa-Matrix, l'album è disponibile anche in versione ampliata
con un secondo cd di remix ad opera di colleghi di etichetta
come Psy'aviah e Neikka RPM, uniti ai gruppi da cui provengono
Marion e Chai.
Sito web: http://www.myspace.com/marichrome
(M/B'06)
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the
MESCALINES BABIES
Crush
CD (Danse Macabre)
Dopo
tre ep, esce finalmente il full length di questo gruppo padovano,
nato da un'idea di Sydney Mars (ex Suicideathome, Broken Time
Structure) e Kalle (ex Enkil's Eye, Sleepy Crowd), che propone
un deathrock corposo e fortemente basato sulle chitarre, che
a tratti sfocia in estremismi nu metal, alternandoli a morbosi
rallentamenti chitarristici quasi in stile suicide black metal
come in "Ashtray Head". L'influenza eighties di gruppi come
Christian Death e Bauhaus nella voce ed in alcuni pezzi come
"Ultramarine Blue" è piuttosto ingombrante, ma si percepisce
chiaramente che c'è sostanza e ispirazione dietro le singole
tracce, ognuna delle quali porta come valore aggiunto l'alternative
rock degli anni più recenti, che svecchia le canzoni e le mette
sotto la luce inedita di darkettoni incazzati, che non si chiudono
nella loro nera depressione, ma tirano fuori gli attributi con
canzoni aggressive dal sapore retrò ma non troppo e sempre oscure.
L'evoluzione della new-wave?
Sito web:
http://www.myspace.com/themescalinebabies
(M/B'06)
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MWVM
Had Yr Pash
Download (Silber Records)
Segue a cinque anni di distanza dal debutto Rotations, il secondo
lavoro per questo progetto di Michael Walton nell'ambito della
musica drone-ambient arricchita in questo caso di elementi abstract.
Nel sovraffollato panorama della musica ambientale, ciò che rende
peculiare questo lavoro è la scelta di utilizzare campionamenti
di chitarra stratificati che riportano alla mente la psichedelia
dei Pink Floyd e i primi Popol Vuh, grazie anche all'utilizzo
del moog, ma anche lavori più recenti come Lycia o White 2 dei
Sunn O))), dove il gruppo americano aveva raggiunto vette visionarie
che si ritrovano nei paesaggi sonori dipinti da Walton. Foto in
bianco e nero con Churchill e Stalin in qualche incontro diplomatico
in copertina, unita ad immagini rielaborate di filo spinato, che
rimandano ovviamente ai campi di concentramento o forse più semplicemente
alle linee di difesa, fanno da corollario alla musica che trasmette
sensazioni oscillanti tra desolazione e tenue speranza che alla
distruzione seguirà una ricostruzione.
Sito web: http://www.mwvm.co.uk
(M/B'06) |
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