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..............................................RECENSIONI
DISCHI
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INGUINE
DI DAPHNE
"DecaDanza"
CD (E.R.A. / Area Rock)
Inguine
di Daphne è una band di ben sei elementi ai quali, solo nell’attività
live, si aggiungono altri collaboratori che contribuiscono alla
resa delle performances. Dopo il promo di tre anni fa, la band
debutta con il primo cd ufficiale “DecaDanza”. Il loro sound è
un’oscura miscela di darkwave italiana anni '80 e dark prog, che
per alcuni versi mi ricorda le sonorità degli Arpia. Il disco
con dieci tracce ufficiali più una fantasma è un lungo viaggio
tra musica e teatrorock. Le voci di Dagon Lorai e di Alessia De
Capua ben si amalgamano insieme passando da brani lenti e d’atmosfera
ad altri più potenti e rock. Ottimi i raffinati arrangiamenti
e i testi in italiano che ben si adattano alla loro musica. Una
band inusuale e da scoprire perchè oltre alla musica propone pittura,
videoarte, poesia, mimica, teatrodanza e recitazione.
Sito
Web:
www.myspace.com/inguinedidaphne
(Nikita) |
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JANARA
"Crocus, Mint & Fennel"
CD (Friction)
Quartetto
formatosi a Bologna qualche anno fa’ e comprendente ex memebri
di Diathriba e Votiva Lux, Janara ispira il proprio moniker
alle streghe sannite, all’epoca perseguitate per la loro devozione
nei confronti dei culti pagani che professavano nelle zone dell’odierno
beneventano. Guidato dalla voce potente di Francesca De Filippis,
il gruppo esordisce in maniera ufficiale (dopo il demo del 2006)
con questo mini di 7 brani ricco di suggestioni gothic ove l’impostazione
prettamente rock prevale leggermente sulla componente “wave”.
Un sound marcatamente chitarristico di ottimo impatto dunque,
grazie anche alla vena melodica sempre di buon livello, per
un disco che trova il suo vero lato distintivo nella voce non
comune di Francesca: una futura Gitane Demone della scena italiana?
Sito
Web: www.myspace.com/janaramusic
(Oflorenz)
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KARMA
F.I.S.T.
“Monitor”
CD EP (Plastic Frog Records)
EP
mascherato da album questo “Monitor” dei tedeschi Karma F.I.S.T.,
nuovo e sconosciuto progetto della stessa etichetta dei Dead Curtis.
Infatti i quattro brani sono presenti sia in versione ‘normale’
sia remix. Le versioni classiche spazianofra un synth pop anni
’80 piuttosto scolastico ma gradevole, ed atmosfere trance, senza
mai scadere nel becero nonostante l’ascolto facile. Riguardo ai
remix, se “Dreamer” e “Monitor” presentano poche differenze rispetto
agli originali, quelli di “Hell” e “Waste” li ho trovati addirittura
migliori delle versioni standard: niente EBM o dance banale e
tamarra, al contrario viene accentuata al massimo la vena trance
ed ipnotica dei Karma. Insomma, sono remix intelligenti che danno
un valore aggiunto al CD.
(Fabio Degiorgi) |
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THE
KICK
"Metal Heart CD"
(SSC/Rough Trade)
La
Svezia, terra prodiga in questi ultimissimi anni di ottimi ensemble
elettronici (soprattutto per il cosiddetto “synth pop”) ci propone
in questa sede il progetto del cantante e chitarrista di Göteborg
David Sundqvist. In tutta onestà, per quanto il gruppo si proponga
sulla sua pagina Myspace con la pretenziosa definzione di Industrial-shoegaze
pop (!!), Metal Heart non è altro che una collection di potenziali
radio-hits rockeggianti dal taglio piuttosto ruffiano. Immagino
che gli intenti di The Kick si radichino in qualche modo nell’elettro
pop chic di Client (per le quali tra l’altro ha aperto dal vivo)
o Marsheaux, ma se così è, il risultato finale non ci coinvolge
nemmeno lontanamente rispetto alle “madrine” ispiratrici. Uno
degli album più scontati ascoltati ultimamente.
Sito
Web:
www.myspace.com/thekicksweden
(Oflorenz) |
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LA
MAMOYNIA
"A melancholy death soundtrack" CDR (Die Kraft durch die form)
"Everything is fake" EP CDR (Die Kraft durch die form)
Ben
due uscite per il progetto electro old school di Brescia. "A
melancholy death soundtrack" è la colonna sonora che la band
ha realizzato per lo spettacolo teatrale ispirato al libro di
Tim Burton "The melancholy death of Oysterboy"). Con questo
progetto i La Mamoynia (nel 2008 erano ancora in tre: Beppe,
Dimitris e Omal), dimostrano di essere in grado di realizzare
costruzioni sonore archittettate con maestria e professionalità.
Ascoltando questo CDR ci si rende conto come la band sia riuscita
a comporre delle musiche davvero coinvolgenti e interessanti.
Spero che i La Mamoynia non abbandonino questa strada ma continuino
a sperimentare nella composizione di nuove colonne sonore.
"Everything is fake" è un EP che contiene due inediti più due
brani live. Questo CD sancisce la formazione a due. Infatti
dopo il concerto del Rosa Selvaggia Obscure fest del 5 gennaio
2009 Omal ha lasciato la band. A mio avviso il sodalizio tra
Dimitris e Beppe è perfetto e influenza anche la loro musica
che si avvicina sempre più alle atmosfere dei DAF. I La Mamoynia
sono una buona band che, fregandose delle mode electro del momento,
crea un'elettronica personale e per niente ruffiana. Il duo
bresciano, che piaccia o meno, ha grande personalità e avrebbe
bisogno che una label decidesse di produrlo dandogli la possibilità
di esprimersi al meglio. Vediamo se qualche label coraggiosa
si farà avanti e investa su i La Mamoynia le proprie energie
invece di sprecarle con le solite band clone dei Depeche Mode.
Purtroppo al giorno d’oggi "la scena musicale oscura” è
tristissima. Se non si fa musica di tendenza (che brutta parola!)
si è tagliati fuori. Ci vorrebbe una rivoluzione musicale potente,
come quella fatta dal punk, che rada al suolo la realtà musicale
ormai stantia creata dalle labels e da ottuse magazines. La
pigrizia delle label e la mancanza di coraggio nel produrre
band di valore ha causato una grande involuzione della musica
. Quindi gli ascoltatori non sono più incentivati a comprare
cda causa delle centinaia di band inutili che invadono il mercato
e quindi scaricano da internet tutto.
Sito
Web:
www.lamamoynia.com
www.myspace.com/lamamoynia
(Nikita)
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LAMBWOOL
"Mono"
CD (OPN)
Sempre
dalla Francia, questo misterioso buco temporale chiamato Mono
si fa rappresentare dalla dark-ambient-elettronica, pronta a sfoderare
la sua arma migliore per descrivere lo stato d'animo di una buona
fetta dell'oscuro movimento electro francese. A differenza di
NoSens lo stato confusionale non si raggiunge con un marasma di
strumenti, ma col semplice tocco della tastiera, pizzicata da
rumori di sottofondo poco rassicuranti per la loro acuta freddezza.
Non sembra esserci spazio per la speranza, anzi questa sembra
essere scomparsa nel lontano passato, forse colpita da un raggio
catatonico ineluttabile. Due brani per un totale di trentacinque
minuti, sospesi nel vuoto, nel tunnel degli ex-orrori, dove le
gocce riecheggiano come a scandire il tempo che fu e che ora non
ha più molto valore. Sono quei dischi che ricaricano le giornate
uggiose e tenebrose, lasciando quell'amaro in bocca presto trasformato
in dolce amore per le tenebre. Giornate cupe, invernali, dove
l'unico respiro è il nulla tutto attorno a noi. Il secondo brano
sembra aver perso qualunque connessione con la vita così come
la conosciamo noi. Desolazione totale, un rintocco tenebroso,
da funerale eterno, dove qualunque cosa si muove lentamente, secondo
i dettami di un destino inevitabile. La morte è ovunque con un
filo di speranza, per ricominciare.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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LIA
FAIL
" Restless Eyes "
Promo-single / Mini Cdr (Autoprodotto)
Il
combo felsineo capitanato da Nico Solito riprende il discorso
interrotto con il bel Demo 2007 “Leipzig”, e ci regala questo
curatissimo Cdr, nuovamente custodito in un cartoncino anticato
formato A5, ricco di affascinanti disegni con scorci di Lipsia
risalenti al XVII secolo. Limitato a 101 copie, “Restless Eyes”
è una piccola chicca da collezione, e propone oltre all’omonima
traccia già presente su “Leipzig” la nuova “Battlefield”, un
breve brano di classico neo-folk ben suonato e prodotto come
nella tradizione del gruppo bolognese. Il violino in particolar
modo si ritaglia la parte del leone, dimostrandosi ancora una
volta lo strumento che può far la differenza in questo genere
musicale in cui l’originalità è ormai diventata virtù di pochi.
Da avere nel proprio scaffale, ovviamente a fianco di “Leipzig”!
Sito
Web:
www.myspace.com/liafailmusic
(Oflorenz)
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The
M.E.M.O.R.Y. Lab
"The Modern Expressing machine of Revolutionary Youth"
CD (D-Trash Records)
Formatisi
in Italia verso l’inzio dei ’90, M.E.M.O.R.Y. Lab sono la creatura
elettro di Marc Urselli, compositore, produttore ed ingegnere
del suono piuttosto quotato residente oggi negli States. Si
nota una certa eterogeneità di suoni negli 8 episodi del disco,
derivanti dalla molteplicità degli ascolti giovanili dell’autore,
spazianti tra Ebm, industrial, metal e gothic rock. Idealmente
comunque il lavoro si avvicina alla furia ed alla pesantezza
di Nine Inch Nails e Ministry, sancendo ancora una volta la
tanto fortunata (per lo meno da un punto di vista commerciale)
commistione tra il mondo dell’elettronica ed il metal. Oggi
il progetto conta sulla partecipazione alla voce di Nicola Curri,
da parecchio al fianco di Marc ed in principio cantante nel
combo black metal Funeral Oration. Infine una curiosità: l’uscita
in digitale di queste 8 tracce (registrate originariamente tra
il 1996 ed il 1999) si deve ad una casualità: il fortunato ritrovamento
in una cantina, da parte del leader fondatore, delle vecchie
bobine a ben 12 anni di distanza dalla loro genesi!
Sito
Web: www.memorylab.net
(Oflorenz)
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MAGPIE
"Noir Or Several Murders In Sleepless Nights"
CD (Deambula/I Dischi Del Minollo)
Il
duo Daniele (OfflagaDiscoPax) e Valentina scoprono il valore del
suono senza batteria, trascinanti cantilene parzialmente sofferte
che purtroppo fanno a meno del vocal femminile tanto caro ai gruppi
dai quali prendono spunto (vedi Cocteau Twins). Il vocal maschile
si conferma debole, accarezzando Billy Corgan senza mai raggiungerlo
(per intenderci quello di "Perfect"). La grave pecca sta tutta
in questi particolari poco inclini alle trasformazioni, soprattutto
se il loro è un ruolo da protagonisti, dove il muro sonoro non
può coprire le pieghe venute male. Dal terzo brano "Milk" si respira
un'atmosfera più rilassata, forse consapevole delle difficoltà,
il duo appesantisce la forma canzone con un tappeto più marcato
da chitarra, tastiere, senza eccedere ovviamente. La delicatezza
delle parole e del suono trovano la propria dimensione, il compitino
sembra svolto senza sbavature. "Bitter & Sad" conferma quanto
di buono scoperto in precedenza, effettini in loop, chitarra,
piano alle tastiere e voce trascinata lunga e poetica. Diciamo
che non si può costruire un intero disco su questi quattro elementi,
però è già un qualcosa per un futuro sforzo che possa abbracciare
la complessità delle trame originarie. Non a caso "My Love" cerca
di liberarsi dalla stretta della new wave eterea fin troppo approfondita,
sterzando su lidi più contorti, pur sempre circolari e cantilenanti.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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MOB
RESEARCH
"Holy City Zoo"
CD (Echozone/ Masterpiece Distr.)
L'ideatore
del progetto Paul Raven (ex bassista di Killing Joke e Ministry)
è purtroppo scomparso nell'ottobre del 2007. Tocca a Kory Clarke
(frontman dei Warrior Soul), Mark Gemini Thwaite (The Mission,
Tricky, Peter Murphy) e Nick Lucero (Queens Of The Stone Age,
Peter Murphy) portare avanti la baracca con dedizione e cultura
musicale. Industrial-rock animato da sapiente orgiastica aggressività,
trascinanti anche quando si lasciano andare ad elucubrazioni
metal, urlate tra meccanismi industrial e puzza di marcio. La
voce di Kory graffia e lascia il segno, idem per il muro di
chitarre, quasi delicato a confronto. Ed è questo è il grande
appeal qualitativo apportato dalla band: raffinatezza industrial-metal,
peccato per la perdita di Paul, i Mob sono da seguire con attenzione.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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MINUSHEART
"Disease" CD
(Echozone/
Masterpiece Distr.)
Finalmente
un disco elettronico non banale, della buona EBM Old School! Dietro
il nome di Minusheart ci sono due musicisti: Diver and Benden,
che ispirati da band storiche come i Nitzer Ebb e i primi Skinny
Puppi, ci allietano con la loro personalissima visione della musicale
elettronica. Un buon disco che ci regala brani molto interessanti.
Ben 14 tracce di cui quattro remixate da Monolith, Accessory,
Frangment Machinery, Conf, Sys. Tutti quelli che amano l'elettronica
fatta con ingegno apprezzeranno questo CD. Buon ascolto!
(Nikita) |
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MONOZID
"Say hallo to artificial grey"
CD/LP (Major label)
La
band tedesca, nata nel 2003, in questi giorni è in tournee in
Europa per promuovere il nuovo album. Dal 27 dicembre 2009 al
2 gennaio 2010 ci saranno ben sette date italiane: Milano, Torino,
Fano, Perugia, Napoli, Catona (RC) e Firenze. Ma veniamo all'album.
"Say hallo to artificial grey" a mio avviso ha due anime. La prima
molto semplice e poco personale con brani un po’ insipidi. Infatti
"Soundtrack zur Frisur" e "Property and Satisfaction" mi ricordano
i primi Cure di "Tree immaginary boys. Dalla quinta traccia in
poi invece l’album si rianima e troviamo"Supergrau”, "Alles Muss
Fallen", "The Shape of Us to Come" con i quali la band rivela
la sua personalità decisamente più spiccata e incisiva. I Monozd
prendono le distanze dalle sonorità delle prime tracce dando spazio
alla loro anima teutonica con arrangiamenti più complessi. Un
disco che essendo penalizzato nella prima parte purtroppo raggiunge
solo un livello discreto. Per la cronaca esiste anche un'edizione
dell'album su vinile.
Sito
Web:
www.myspace.com/monozid
(Nikita) |
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MUSHY
"Superfetazione"
CDr (Final Muzik)
Spesso
ci si riferisce all’area sonora da noi trattata con il termine
di “oscuro”, ma pensandoci bene: quanti dei dischi che possediamo
sono veramente oscuri?! Ebbene, questo terzo parto della sperimentatrice
romana Mushy è tra i lavori più autenticamente dark ed inquietanti
che abbia ascoltato dai tempi del mitico “Hexerei in Zwielicht
der Finsternis” delle Aghast, correva l’anno 1995. I 10 capitoli
del dischetto, che fa parte della specialissima serie di Cdr ufficiali
e limitati (questo è limitato a 150 copie) di Final Muzik, sembrano
appena vomitati dal demonio che per l’occasione abbia assunto
le sembianze dell’ autrice capitolina, con la terrificante “Heinz
Cibulka” a far da manifesto. Nei momenti più minimali del disco
ecco invece riaffacciarsi la ritualità dei primi Ain Soph (“Omofagia”),
e lo spettro dei Vri-il dell’omonimo lavoro di qualche anno fa’(“Riformatorio”),
con quell’atmosfera inquietante e “sospesa” che ogni parto di
questo genere dovrebbe sempre garantire. Un passo avanti rispetto
alla produzione media noise/dark-ambient nostrana e non solo.
Sito
Web:
www.myspace.com/mushyrhum
(Oflorenz)
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NINE
SINS READY FOR
promo
download
(autoprodotto)
La
band di Verona, composta da 4 musicisti, ci propone nelle tracce
del loro progetto musicale un sound cupo, carico di pathos grazie
alle sonorità industrial, che riportano agli Einsturzende Neubauten,
non a caso citati tra i loro preferiti, che accompagna una voce
volutamente disturbante, aggressiva per esprimere i difetti di
una società disturbata, omologata e depressa. Alcuni pezzi, cantati
rigorosamente in inglese, sono anticipati da un' introduzione
in italiano delle tematiche trattate in essi , non proprio una
novità nel campo musicale, ma suggerita dal desiderio di far entrare
chi ascolta in quell'atmosfera oscura prediletta dalla band, fan
di un suono duro ed ossessivo, in alcuni spunti decisamente metal,
alla Korn. Sicuramente una realtà musicale da tenere presente
nel panorama spesso sottotono della musica italiana.
Sito
Web: www.myspace.com/ninesinsreadyfor
(Gabrydark) |
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NOORGLO
"Hard Body Music"
CD (Rustblade/
Masterpiece Distr.)
Noorglo
è un dj di Bologna specializzato in elettronica estrema, e grazie
alle sua passione verso queste sonorità ha realizzato un progetto
musicale con cui dare sfogo alla sua bravura. Un disco certamente
apprezzabile da chi ama la musica harsh techno e i suoi derivati.
"Hard Body Music"è estremo ma costruito da chi ama il genere e
sa trarne le migliori potenzialità da esso seppur ingabbiato in
determinate opzioni sonore.
(Nikita) |
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NOSENS
"The Final Step"
CD (Wildness)
Un
prodotto "diverso" sospeso tra industrial, classical, neo-romantic,
neo-classical, contemporary, modern, ambient, dark ambient e abstract
ma nello specifico influenzato da brass & military, classical
ed elettronica. Originario della Francia, l'oscurità prende il
sopravvento in ogni nota, a volte epica altre desolante e desolata
dentro anfratti gotici. L'atmosfera ideale per un concerto di
musica horrorifica senza troppo sangue gocciolante sugli scalini
del castello di turno. In realtà la confusione generata dall'esile
e classicheggiante strumentazione non definisce granchè il percorso
stilistico, come detto impregnato di influenza che sbattono sulla
dark-ambient senza troppi ricami. Le campane suonano di fronte
ad un mondo post-apocalittico e sfatto, dove l'unico barlume di
vita si infiltra nella nebbia, quel sole flebile e stanco conseguenza
di una devastazione totale che presto l'umanità conoscerà da vicino,
forse. Oppure è solo un piano che suona da solo, elettrico e quindi
senza l'anima umana a guidarne il percorso.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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SARA
NOXX
"Superior Love"
EP (Prussia Records)
Nell'attesa
di gustarci il nuovo album, Sara sforna questo maxi-single ideale
colonna sonora di una serata dance raffinata (sull'onda emotiva
di artiste quali Nadia Sohaei). Le collaborazioni per questo
incipit sono di tutto rispetto: Limahl e 18 Summers. Per non
parlare dei remix ad opera di Funker Vogt, Blutengel e In My
Rosary. Se la versione con Limahl non sembra incidere granché,
il featuring con 18 Summers si riempie di docile dolcezza sonora
distinguibile e piacevole. Le identiche versioni nel "club mix"
ci portano direttamente sulla pista, aprendo ai vari remix:
i Funker Vogt calcando la mano sull'aspetto clubbing del brano
(di eterea distensione sia sonora che vocale), i Blutengel pigiando
sull'effetto estensione elettronica da tastiere in elevazione
spiritual-gotica. Non sembra vero assistere all'alba del 2010
a progetti così pop, pomposi, con vocione femminili sinuose
e carnose, come se gli anni '90 ci avessero lasciato in eredità
qualche anfratto seminascosto nell'attesa di essere scoperto
e riportato a galla.
Sito
Web:
www.saranoxx.com
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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SARA
NOXX
"In(t)OxXicatioN"
CD (Prussia records/Rough Trade)
Sara
Noxx nota cantante electrowave torna dopo sei anni con un nuovo
album (Equinoxx" era stato pubblicato nel 2003). In "In(t)OxXicatioN"
grazie alla sua spiccata bravura alterna brani malincolici come
"So Much More" o "Was It" ad altri più danzerecci come "Flight
257","In Flame", "Berlin At Night". Tutte le tracce, seppur
diverse, sono accomunate da un'elettronica di classe dalle melodie
raffinate e impreziosita da suoni ricercati. A mio avviso Sara
Noxx è da ritenersi l'erede migliore di Anne Clark sia per l'uso
che fa dell'elettronica che per il suo modo di cantare. Nonostante
questa mia considerazione la Noxx ha intrapreso una sua personale
visione dell'emisfero elettronico dando vita ad un disco complesso.
"In(t)OxXicatioN" ha ben 16 ottimi brani che mettono in luce
e sottolineano le due anime di questa artista che, grazie al
suo talento, permette alla musica elettronica di essere triste
e energetica allo stesso tempo.
Sito
Web:
www.saranoxx.com
(Nikita)
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prossima
pagina
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D - H
O - W
libri
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