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..............................................RECENSIONI
DISCHI
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the
DAMNED
"So, who's paranoid?"
CD (The English Channel/Red Eye)
Questo
ultimo CD di Dave Vanian, Capitain Sensible e soci, è impossibile
da trovare nei pochi negozi di dischi rimasti a Milano. I The
Damned non sono famosi come i Sex Pistols o The Clash, ma insieme
a questi due gruppi sono stati fondamentali nella storia del Punk
e considero un'eresia che questa uscita non sia reperibile in
una città come Milano nonostante oramai sia passato più di un
anno dalla pubblicazione (ottobre del 2008). Nonostante sia passato
un po’ di tempo ritengo sia interessante e d’obbligo recensire
"So, who's paranoid?" che ho acquistato nel maggio scorso alla
Virgin newyorkese, prima che questo music shop chiudesse la sua
filiale nella "grande mela". Ma veniamo al nuovo disco dei "dannati"
uscito ben 7 anni dopo la pubblicazione "Grave Disorder" (2001).
Nell’attesa di questo nuovo disco la band s’ è dedicata esclusivamente
all’attività live pubblicando solo qualche DVD live. "So, who's
paranoid?" si presenta all'ascolto in modo diverso da "Grave Disorder",
che recuperava atmosfere dark wave non presenti nel gruppo dai
tempi di "Phantasmagoria". Nel nuovo disco infatti si mescola
la classica new wave delle origini a sonorità dalle influenze
anni '60 sottolineare dai giochi di tastiere del grande Monty
Oxymoron. Si ritorna quindi a quelle atmosfere retrò che già in
passato Vanian e soci avevano prediletto La freschezza dei brani
sottolinea ancora una volta la grande professionalità e bravura
di questa fantastica band di cinquantenni che ancora una volta
ha registrato un buon album. Tra le tredici tracce quelle che
mi hanno colpito di più sono tre. "Under the Wheels" brano di
punta dell'album che inizia veloce punkettona e termina con atmosfere
dark! Puro rock'n'roll punk invece in "A danger to yourself".
"Dark asteroid", che chiude il cd, è una lunga suite psichedelica
di 14minuti il duello sonoro tra la chitarra di Capitain Sensible
e la tastiera del "pazzoide" Monty Oxymoron non fa uscire un vincitore,
se non il brano stesso. Bentornati The Damned!
(Nikita)
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DEAD
CURTIS
“An Alternative Place”
CD (Plastic Frog Records)
Questa
band dark wave/indie tedesca ebbe una breve stagione di vita nel
lontano 1986, durante il quale tenne giusto due concerti e scrisse
qualche brano, dopodichè fu costretta a sciogliersi a causa del
furto della strumentazione in sala prove. Dopo più di 20 anni,
due di loro, Udo e Klaus, provano a riesumare il progetto, pubblicando
subito per l’etichetta del secondo questo primo album che contiene
sia nuove registrazioni dei vecchi brani, sia brani completamente
nuovi. Tutte queste premesse, unite al nome della band e alla
funerea copertina del CD, fanno ben sperare, invece si tratta
di una bella mela un po’ bacata. Molti dei 13 brani contenuti
sono realizzati in una maniera esageratamente approssimativa,
tanto da sembrare il demo di adolescenti che hanno appena cominciato
a suonare, fra voci stonate ed ingenuità strumentali che non sto
a citare, per non fare sempre la parte del chirurgo che seziona
la materia a discapito delle emozioni. Peccato, perché a livello
compositivo ci sono delle buone idee, debitrici dei Cure più rilassanti
e dei primi New Order, ma esse bastano a salvare il CD giusto
per metà.
(Fabio Degiorgi) |
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DEAD
GUITARS
"Flags"
CD (Echozone/ distr. Masterpiece)
Pop-wave
malinconico in depressione costante non tanto per il sound quanto
per il "modo di fare musica". Assolutamente confusionario e inadatto
per una esperienza profonda o in qualche modo legata al filone
wave alternativo. Purtroppo ancora una volta il vocal risulta
decisivo, piatto e poco propenso a legarsi al sound, che vive
di vita propria senza alti né bassi, un po' apatico e chiuso in
sé stesso. Nonostante le incursioni di qualche guest, non si riesce
a risollevare il comparto strumentale, smarrito volontariamente
senza troppi sforzi. Delle bandiere del titolo troviamo solo un
mix di internazionalismo nemmeno multiculturale, visto che le
influenze sono tra le più classiche: Leonard Cohen, The Doors,
Velvet Underground. Ma da queste parti l'aria non è per nulla
all'altezza di questi nomi.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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DJINN
"MindEvolution"
Mini CD 3” (Show Me Your Wounds Prod)
Alex
Vintras, mente unica del progetto italico Djinn, celebra la prima
decade di attività con questo gustoso dischetto in formato 3”
interamente dedicato alla dura esistenza di coloro i quali, prigionieri
della loro malata mente disturbata, son costretti a vivere ai
confini tra realtà e follia. “MindEvolution” è dedicato da Alex
ad una donna probabilmente suicida, ma mi viene da pensare che
possa essere anche un implicito tributo a Marco Corbelli, il caro
Atrax Morgue che si tolse la vita nel 2007, ed a cui Vintras era
di certo molto vicino. L’ambient-noise di “Disturbed memories”
piuttosto che di “Primordial istinct” fa piombare l’ascoltatore
in uno stato di paranoia ed ansia, colpendo nel segno e raggiungendo
quello che certamente è il fine ultimo dell’autore. Nella sua
brevità e nel suo minimalismo, un lavoro impressionante. Visitate
la pagina myspace di Djinn all’indirizzo: http://www.myspace.com/suicidedjinn
, scoprirete anche la sua vena fotografica decadente ed isolazionista.
(Oflorenz)
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DIVISION
KENT
"Gravity"
CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Peter
Scherer (David Byrne, Sakamoto), Peter Schmidt (Beatsteaks,
Klee) e Gareth Jones (Depeche Mode, Interpol, Nick Cave) producono
e mixano il duo svizzero e il risultato, almeno dal punto di
vista sonoro, è evidente. Nonostante ciò il disco non decolla,
il female vocal fanciullino di Andrea B. si incunea come una
metafora danzante tra le ali di un indie-pop dalle ali mozzate.
Il pop ricamato tra le chitarrine ed il vocal non lascia spazio
a dubbi: un disco perfettino che agita il piedino ma non scuote
dentro, sebbene siano queste le intenzioni, con un supporto
discografico così notevole e dispendioso. Ma si sa, le conoscenze
non determinano un capolavoro ad ogni costo, chissà cosa sarebbero
di Division Kent senza tutta quella gente alle spalle: un piccolo
due indie sconosciuto. A nulla vale il secondo cd pieno zeppo
di remix, il classico palliativo per palati disgustati o poco
generosi.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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DOWNSTAIRS
LEFT
“Nothing But Memories”
CD EP (Echozone/distr. Masterpiece)
Esordio
di breve durata per questa band tedesca che spazia fra gothic
rock e dark wave, con quattro tracce piuttosto varie, dominate
da un’onnipresente ricerca per la melodia e da un vocione caldo
ed abbordabile. Un discorso a parte merita la conclusiva “Salvation”,
ballata rituale quasi strumentale con flauto, chitarre stregate
e vento di sottofondo, che da sola vale tutto l’EP. Negli altri
tre brani invece sono bilanciati nella giusta maniera chitarre
rock e acustiche, momenti di relax e ritmiche possenti, il tutto
a creare un lavoro interessante per un nomeda tenere d’occhio
per il futuro. Il primo album a lunga durate dei Downstairs Left
è già in cantiere e previsto per il 2010.
(Fabio Degiorgi) |
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DREZlesion
"...and here comes the rain"
CD (Sliptrick Rec.)
Questo quartetto bresciano ha avuto l’occasione di debuttare con
la label americana Sliptrick Records. I D. ci regalano un suono
un po’ retro ma decisamente piacevole. Si tratta infatti di un
ritorno ad una new wave malinconica ed intimista ma per nulla
scontata. Infatti la band, pur non inventando nulla di nuovo,
riesce a reinterpretare vecchie sonorità e a coinvolgere l’ascoltatore
con il susseguirsi delle nove tracce che creano un’atmosfera onirica
e introspettiva molto coinvolgente. Mi arrivano tantissimi CD
da recensire e la maggior parte di questi non ha nulla da dire,
sempre le stesse sonorità infllazionate. Quando invece ho ascoltato
i D. sono rimasto piacevolmente colpito dalla loro bravura e quindi
auguro a questa band di riuscire a farsi strada e di far successo
perchè la scena, ormai sterile, ha bisogno di realtà come questa.
Vi consiglio vivamente questo CD, non ne rimarrete delusi.
Sito
Web:
www.myspace.com/DREZlesion
(Nikita) |
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EIGENSINN
"Die Wahrheit"
CD (Echozone/distr.
Masterpiece)
Un
quartetto di tutto rispetto, gothic-metal lisergico e sinuoso,
melodico senza troppo dolciume sonico. Sarà per il cantato tedesco,
per delle rispettabilissime chitarre a comporre un muro energico
e ritmato, dal metallo non troppo pesante. Ottimo disco tutto
giocato sul female vocal, alti e bassi vibranti con un accompagnamento
determinato, giocoso ma brillante, parrebbe semplice ma la banalità
non alberga in questo lido gotico. Grintosi e mai ingenui, ogni
brano si abbandona a questo giochetto delle distinzioni e delle
posizioni: vocal da una parte e musica dall'altra. Come due distinte
operazioni di chirurgia, un puzzle che ricalca il "visual key"
nell'impostazione, sebbene il sound sia fortunatamente esperto
e poco incline alle scarse macchinazioni giapponesi. Una sorpresa
da non lasciarsi sfuggire.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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ESPLENDOR
GEOMETRICO
"Pulsion" CD /LP
(Geometrik/distr. Masterpiece)
La
storica band spagnola, attiva sin dal 1981, ritorna con il suo
sound electro-industrial. Dopo alcune ristampe con cui hanno riesumato
alcuni loro vecchi album, ora è la volta di un nuovo album da
studio. "Pulsion" è stato registrato tra Pechino e Roma, dove
i due componenti si sono trasferiti ultimamente, infatti Saverio
Evangelista vive a Roma e Arturo Lanz a Pechino. L'album è una
lunga performance sonora ispirata a ritmi orientali ma con un’impronta
industrial, l'atmosfera ipnotica e resa ancora più coinvolgente
grazie a un ritmo tantrico e rituale che fa di quest’album un
esperimento sonoro complesso e ostico ma allo stesso affascinante.
Gli Esplendor Geometrico dopo quasi 30 anni di esperienza dimostrano
che sono fedeli alla ricerca sonora degli inizi senza mai scendere
a compromessi.
Sito Web:
www.geometrikrecords.com/esplendor/
(Nikita) |
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The
ETERNAL AFFLICT
"Ion"
CD + "3 CD (Afflict:me Records/Rough Trade"
I
teutonici T.E.A., con il loro vocalist Cyan, sono ritornati dopo
quattro di anni di silenzio discografico, dopo la pubblicazione
del 2005 del CD "EUPHORIC & DEMONIC", album non molto
convincente. Gli Eternal Afflict sono conosciuti come alfieri
della scena electro-goth tedesca degli anni '90 (famosissimo il
loro brano "San Diego"), ci propongono un album molto valido e
d’impatto. Se i primi brani (tra cui "Hate Love") ci ricordano
la forza del sound anni ’90 della band, in "Thorn" e "China Syndrome"
i T.E.A. si mettono in gioco attualizzando il proprio sound. Nella
prima tiratura del progetto il cd ufficiale è accompagnato da
un cd “3 che contiene due remix: Suicide Kingdom" fatto da Fiendflug
e "Riot Cellblock 666" di Regenetor. Ma la vera chicca è la traccia
inedita "like AV8" brano registrato nel lontano 1998, che esterna
il meglio del buon vecchio sound anni '90 del combo tedesco. Chiude
il piccolo CD la strumentale "Rise and fall". Consiglio a chi
ama l’elettronica oscura di acquistare assolutamente questo cd
e se si presenta l’occasione, di non perdersi i T.E.A. dal vivo
perché sono veri e propri "animali da palcoscenico".
Sito
Web:
www.myspace.com/theeternalafflict
www.the-eternal-afflict.net
(Nikita) |
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FAITH
AND THE MUSE
": ankoku butoh :"
CD (Mercyground)
Grande
ritorno per i Faith and the Muse. Nel 2001 era uscito "The Burning
Season" e non aveva avuto un riscontro positivo i quanto i Faith
and the Muse avevano abbandonato le loro sonorità prediligendo
un genere più pop. I sei anni di silenzio sono stati positivi
per la band perché hanno fatto sì che il loro fosse un grande
ritorno. ": ankoku butoh :"rappresenta il ritorno alle origini
del loro sound quello che negli anni 90 ha fatto dei Faith and
the Muse una delle migliori band di qeull’epoca. Brani come "Blessed"
cariche del pathos di Monica Richards e William Faith non fanno
altro che dimostrare che il progetto americano ha ancora emozioni
da trasmettere. Si va dal classico gothic rock di "When We Go
Dark" a brani più tribali come "Bushido" e "Nine Dragons", e brani
ethereal come "Kodama". In ": ankoku butoh :" troverete il buon
vecchio sound dei F.A.T.M. i quali dimostrano di essere ancora
la migliore band, in attività, del gothic americano. Album consigliatissimo!
Sito
Web:
www.myspace.com/faithandthemuse
(Nikita)
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The
FALLACY
"s/t"
Download Album (autoprodotto)
L'album
della band cilena uscito nel 2008 e scaricabile dal loro sito
ufficiale o da My Space s'inserisce di diritto tra quelli dei
gruppi più noti del goth grazie ad una voce femminile che ricorda
le migliori del genere con una ampia estensione vocale, che ben
si accorda in alcune tracce ad una voce maschile sicuramente più
valida come supporto che singolarmente. Accordi in crescendo e
keys non invasivi , melodie dalle intonazioni vagamente dark folk
in alcuni pezzi come in The Star o ritmi più incalzanti con chitarra
e basso graffianti, batteria energica che accompagna impetuosa
le voci cantanti, alternati ad atmosfere rarefatte e più sottili
come in Black magic.: nel complesso un album ben confezionato
e piacevole all'ascolto, anche se non suggerisce nulla di nuovo.
Sito
Web:
www.myspace.com/intothefallacy
(Gabrydark) |
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FILIA
IRATA
"Von Wegen" CD
(Curzweyhl/ Masterpiece Distr.)
Caldo
e genuino come da tradizione il nuovo parto di questo ensemble
folk-medievale tutto al femminile proveniente dalla Westfalia.
Accattivanti motivi che pescano a piene mani dalle tradizioni
folkloristiche balcaniche, finniche e spagnole, rese ancora più
veri dal cantato in lingua madre. Passiamo così dal macedone di
“Sadila Jana” al bulgaro di “Dilmano Dilbero”, senza scordare
“Kilä Vuotti” che viene proposta andirittura in dialetto della
Karelia (Nord della Finlandia). Ma anche l’antico esperanto ed
ovviamente il tedesco fanno capolino nelle ben 17 novelle di “Von
Wegen”, con le quattro cortigiane che dalle verdi lande del Nordrhein-Westfalen
ci invitano al loro festoso banchetto, magari in compagnia di
una buona bottiglia di idromele!
Sito
Web: www.myspace.com/filiairata
(Oflorenz)
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GEROSTENKORP
& NEON RAIN
"Io Non Ho Paura"
CD (OPM)
Molto
spesso riceviamo in redazione CD di ambient banali e pretenziosi,
cosa che in questo non è avvenuta. Gerostenkorp e Neon Rain sono
due progetti francesi che uniscono le loro forze in questo tributo
a Dario Argento. Il risultato sono due tracce fantastiche. "Velluto
grigio" è la performance di 26 minuti realizzata da Gerostenkorp
mentre "Profondo giallo", quella di Neon Rain, copre ben 28 minuti
del disco. L'ipotetico duello tra i due artisti viene vinto, secondo
me, da Neon Rain grazie ad ambient molto tetro che richiama le
atmosfere dei film anni '70 del noto regista italiano. Per quanto
riguarda Gerostenkorp i suoni sono ben calibrati e mai fuori tema
nonostante scelga un suono troppo rumoroso che a metà brano lascia
spazio ad un sound più elettronico e intenso raggiungendo quindi
l’apice dell’atomosfera suggerita (mi ricorda un po’ il meglio
della produzione di Runes Order). Un bel disco che sicuramente
piacerà agli amanti del genere.
(Nikita) |
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HAVING
THIN MOONSHINE
"Having ThinMoonshine"
CD (Ark Records/ Masterpiece Distr.)
Ottimo
sound per la band veneziana, sospesa tra Patti Smith, PJ Harvey
e una certa new wave deliziata da ricami barocchi. Alessia è
molto brava, la gestualità rappresentata dalla cover del disco
si trasforma in movimento sonoro ricco di virtuosismi tra vocal
e chitarre. Una sorpresa che ben promette nel panorama italico,
come solitamente accade per i progetti di qualità, lontani dal
mainstream e soprattutto legati al territorio, così vicini al
sound locale, popolare. Sono queste le armi per combattere la
diffusione del marcio in musica, distillare e produrre scendendo
a patti col proprio animo, distaccandosi dal marasma confuso
del mercato che ci vuole appiattire e distruggere per un benessere
sfruttato e mercificato, molto basso se confrontato al livello
musicale della band. Da tenere d'occhio perché il futuro è luccicante
come la luna.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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HER
VOICE REMAINS
"s/t"
CDR (OCR Records)
Questo disco ci arriva direttamente dagli Stati Uniti, patria
gli HVR. Il quartetto californiano, nato nel 2005, ha un'energia
musicale molto diretta. Il loro sound ha molte affinità con il
postpunk inglese degli anni '80 tanto da ricordarmi, durante l’ascolto,
gli Skeletal Family degli inizi. Gli arrangiamenti musicali sono
molto complessi e per nulla banali. La voce di Danielle e supportata
in modo eccellente dal suono della band (Elias Gamboa alla chitarra,
Jeffrey P. al basso e Stefan Veselko alla batteria). Se saranno
ben supportati gli Her Voices Remains faranno certamente strada
nell'ambiente gothic. Nell’attesa che nel 2010 esca il nuovo disco
vi consiglio di ascoltare queste piacevoli otto tracce.
Sito
Web:
www.myspace.com/hervoiceremains
www.hervoiceremains.com
(Nikita)
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KEITH
HOWDEN & MATT HOWDEN
“The Matter of Britain”
CD + libro (Post Romantic Empire )
La
Post Romantic Empire pubblica questa deliziosa uscita: un libro
con CD, in cui collaborano Matt Howden (noto violinista attivo
sia con il suo progetto solista Sieben che come collaboratore
dei Sol Invictus e Spiritual Front) e suo padre Keith Howden,
che nel libro è in veste di poeta e illustratore, e nel CD interpreta
le sue poesie sulla musica composta da Matt.
Questo concept (libro + CD) è diviso in tre parti: “The Matter
of Britain”, “Witchword”, e "Sound of Britain". In “The Matter
of Britain” si parla del mito di Re Artu’ attraverso tutte le
leggende che lo riguardano. “Witchword”, le parole stregate,
è dedicato alle due Streghe del Lancashire, Old Demdike e Old
Chattox, e al loro processo che si tenne nel 1612 Lancaster.
A rappresentare le prime due parti sono pubblicati i testi delle
poesie e le illustrazioni di Keith. Le liriche sono scritte
in un inglese arcaico, lingua che ben si adatta ai temi trattati.
La terza e ultima parte è "Sound of Britain", che è invece
la colonna sonora del CD (nel libro è rappresentata solo
da una piccola prefazione) in cui c'è un'ideale
connubio tra padre e figlio, in cui la tradizione del proprio
paese viene interpretata da due generazioni. Un'opera non facile
ma di grande impegno culturale dedicata a chi ama veramente
l’arte in ogni suo aspetto (poesia, musica, illustrazione).
Un plauso alla PRE per avere prodotto un’opera artistica raffinata
e di alto livello. L'edizione è limitata a sole 500 copie.
Sito
Web:
www.postromantic.com/
www.myspace.com/postromanticempire
(Nikita)
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WAYNE
HUSSEY
"Bare"
CD (Echozone/distr. Masterpiece)
Wayne
Hussey archiviati, per il momento, The Mission, grazie alla
Echozone materializza il repertorio musicale acustico che ha
portato in giro per i suoi concerti solisti in questi ultimi
anni, nelle pause fatte con "La Missione". Molti brani presenti
nel CD sono covers. Ovviamente The Mission è la band più coverizzata
in questo CD, con ben tre tracce: "Shelter From The Storm",
"Garden Of Delight", "Black Mountian Mist". Da personale visioni
anche di "A Night Like This" dei The Cure, "With Or Without
You" degli U2, e una versione dal vivo di "Ashes To Ashes" di
David Bowie. Una carrellata di ben 17 canzoni registrati nel
suo studio privato in Brasile, dove Wayne vive oramai da anni,
in cui l'atmosfera predominante è intima e crepuscolare.
Sito
Web:
www.myspace.com/waynehussey
(Nikita)
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