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HANGMAN'S
JOKE
"s/t" MiniCD
(autoprodotto)
Avevamo anticipato con un'intervista (clicca
qui) l'uscita di questo nuovo mini-album che è il ritorno,
dopo 5 anni di silenzio discografico in seguito all'uscita del
loro primo CD-album ufficiale ""Fausse Mémoire", di questa valida
gothic band svizzera. Nonostante questi anni di silenzio le HJ
non hanno perso lo smalto e la loro personale visione del gothic
rock, intrisa di voce ethereal accompagnata da chitarre elettriche
e dalla dolcezza del suono della viola. Quattro sono le tracce
di questo lavoro, si inizia con "Shiva" un brano tipico della
band di Neuchâtel, dove il gothic rock si mischia all'ethereal
segue"You said", brano intimo e dolce, dove le HJ dimostrano tutto
il loro valore e le loro emozioni. "White" ha un'atmosfera dolce
e malincolina. Infine chiude degnamente il mini il brano "Fainting".
Speriamo di non aspettare troppi anni prima che esca un nuovo
CD e soprattutto di vedere la band presto dal vivo in Italia.
Intanto vi invito ad acquistare questo EP al più presto [;)]
Sito: http://mx3.ch/artist/thehangmansjoke
(Nikita) |
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HAUTVILLE
"Numen Lumen"
CD (HR! SPQR)
“Se sapranno
confermarsi con un seguito del medesimo livello, magari sotto
una distribuzione dalle spalle larghe, non ho dubbi ci ritroveremo
a parlare molto presto di una nuova gemma dell'area neofolk italica”.
Così terminavamo la recensione del Cdr d’esordio su Invisible
Eye “No milk for babies” qualche tempo fa’, ed il progetto lucano
ci ha preso di parola e non si è fatto attendere. “Numen Lumen”,
forte di un’ impeccabile produzione che sgrossa le imperfezioni
dell’esordio, si afferma come una gemma di prog-folk dal fascino
irresistibile, riprendendo una selezione del meglio da “No Milk
for babies” ed arricchendola con tre nuovi brani ad oggi inediti.
Dedicato a Giordano Bruno ed al filosofo esoterico partenopeo
Giuliano Kremmerz, il lavoro - pregno di riferimenti storici e
filosofici di notevole interesse - vede la presenza stabile al
canto della vocalist Simona, coadiuvata peraltro da Maria Rosaria
Lonigro ed Eleni Pitta in 4 delle 10 tracce presenti nell’opera.
Il distacco dall’area cosiddetta neofolk è ancora più evidente
in “Numen Lumen”, che sfida le vette artistiche tipicamente “progressive”
dei tempi che furono e va così a cesellare un’ennesima gemma per
l’ottima label viennese Hau Ruck! SPQR. Quando l’estro mediterraneo
tutto italico sa dare il meglio di sé.
Sito: www.hautville.com
(Oflorenz)
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HELLUVAH
"As we move silently"
CD (Label etrange)
Secondo
lavoro per questo gruppo francese capitanato da Camille Warmé
alla voce, che si avvale del supporto di BobX al basso e alla
batteria, cosa che ha contribuito ad intensificare l'impatto
rock delle singole canzoni. Parigina, Camille ha iniziato nel
1999 la sua carriera con una band di Nizza chiamata Fog, da
cui si distacca per tornare a Parigi e incidere il demo per
Helluvah, che riceve riscontri positivi e ddà la stura ad un
tour promozionale. Nel 2008 esce il full length di debutto "Emotion
pills" e nel frattempo la band partecipa ad una decina di compilation.
Questo nuovo lavoro propone una musica tipicamente folk rock,
con un'attitudine che ricorda PJ Harvey, Skin e le Hole insieme,
belle melodie, grande grinta, sound volutamente grezzo, ma con
ottimi arrangiamenti che permettono di apprezzare i singoli
strumenti. Sono tutte canzoni di buon livello, forse un po'
troppo semplici e questo è forse il vero punto debole che non
ne fa un grande album, ma d'altra parte ne aumenta l'appeal
commerciale: questa ragazza se la gioca coi big del mainstream
musicale, speriamo di sentirla presto in radio al posto delle
solite porcherie.
Sito: http://www.helluvah.com
(M/B'06)
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KHEM
"Come forth"
CDR (Show me your wounds)
La
creatura Khem proviene da Taranto, e conta sull’estro di Cosimo
ZOS Mungheri e Hans Backovic, che traggono ispirazione per questo
esordio sull’ottima label elvetica SMYW dalle liriche di Aleister
Crowley ed Austin Oman Spare. Ed effettivamente l’aspetto rituale
assume una ruolo di primo piano nel corso delle 9 tracce di
“Come forth”, riecheggianti le favolose e sinistre suggestioni
dell’epoca d’oro della cosiddetta “England Hidden Reverse” di
Coil e C93 (quelli dell’inizio) cosi come le vere e proprie
liturgie industriali dei progetti gravitanti intorno al mitico
T.O.P.Y., PTV e Rosemary’s Baby su tutti. Voci recitate a mo’
di allucinanti declamazioni si fondono con il substrato sonoro
dei samples malati, il tutto ulteriormente alterato, a tratti,
da un tappeto percussivo di natura tribaleggiante. Coadiuvato
nella stesura di alcuni dei testi da Maksym A. Graven e dalla
chitarra di Alessandro Schirosi su “Void”, il duo ZOS/Backovic
infrange decisamente le barriere di genere come nella migliore
tradizione dei brillanti progetti ruotanti intorno alla cosiddetta
area “ritual-industrial”, regalandoci materia sonora per le
orecchie ma soprattutto per lo spirito: a patto - ovviamente
– che i “canali” giusti siano già aperti e predisposti! Ottimo
esordio, restiamo in attesa di futuri sviluppi.
Sito: www.myspace.com/khemuzak
(Oflorenz)
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KING
DUDE
"Tonight's special death"
LP (Avant!)
Fantastici
questi americani che sembrano usciti da un film di Tarantino:
giacche scure, eleganti e tetri, come la loro musica. Dark-folk
crepuscolare sorprendente, come ci eravamo abituati a pretendere
da gruppi come Death in June, ormai in fase calante da un pezzo.
Sono attivi da pochissimo, ma hanno già all'attivo un EP su
cassetta e due 7", tra cui va senz'altro citato lo split coi
Solanaceae (band di Kim Larsen, fondatore di :Of The Wand And
The Moon:), e naturalmente questo full length, edito precedentemente
su CD-r da Disaro e che questa volta vede la luce in formato
vinile con due tracce inedite ("White Hands" e "Day Of The Night")
grazie alla Avant!, sempre attenta alle realtà emergenti e con
personalità. King Dude è il progetto solista di Thomas Jefferson
Cowgill (cantante/chitarrista degli sconosciuti death/black
metallers Book Of Black Earth), che attinge dai pilastri su
cui si regge il folk apocalittico tradizionale, ma ispirandosi
anche alla scuola cantautorale americana dei vari Dylan, Guthrie
e Leonard Cohen. Imperdibile!
Sito: http://www.myspace.com/kingdudes
(M/B'06)
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KREATIV
IN DEN BODEN
"Disco suicide"
Download (Pogoselvaggio! Records)
Milanesi,
i Kreativ In den Boden sono l'esempio lampante che quando hai
le idee, non servono mezzi economici o esperienza. Band formata
da Mirko Void e Silvio Espinoise, propongono nove tracce di
musica elettronica fredda e minimale, ispirata alla new wave
sovietica, berlinese ed alla dark wave anni 80. Tutte le canzoni
sono molto valide, l'album è cupo, ma la semplicità strutturale
delle canzoni riesce ad alleggerire l'atmosfera. Spiccano la
title track, lenta e nebbiosa, e "Happiness Brings Loneliness",
triste e bellissima. Due cover, "Drown" dei Chrome e ''You Are
Still Queen'', versione alternativa di ''You Are Still King''
dei Dirty Pulp Theatre, altra band del duo in collaborazione
con Giulia La Scala, vocalist del gruppo e autrice del pezzo.
Chiude "Other Space" pezzo creato prendendo spunto dai suoni
dei vecchi b-movie sugli alieni. Davvero niente male: consigliato
a tutti.
Sito web: http://www.myspace.com/kreativindenboden
(M/B'06)
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KRYSTAL
SYSTEM
"Nuclear"
CD (Alfa-Matrix)
I
gruppi francesi dimostrano spesso, un po' come quelli italiani,
una marcata identità culturale e, anche quando i loro prodotti
non sono eccezionali, restano in testa e affrescano con nuovi
colori il ritratto del genere che suonano. Il duo parigino può
rientrare a pieno titolo in questa categoria: il macrogenere
in questione spazia tra ebm, ed electro-industrial, senza rinunciare
ad un'attitudine industrial metal, come in "So long", che completa
il loro suono in un mix tutto sommato riuscito. L'album accontenta
un po' tutti i fautori dei generi su citati, senza però colpire
veramente l'ascoltatore ed emergere da quella mediocrità così
diffusa ai giorni nostri. Spiccano "Nuclear Winter" e l'emozionale
"Le Chaos". Disponibile anche l'edizione limitata in box cartonato
con bonus cd di remix di nomi come dj Taiki, Treponem Pal, Amgod
e Implant.
Sito: http://www.krystal-system.com
(M/B'06)
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LOSCIL
"Coast/range/arc"
CD (Glacial Movements)
Loscil
é sinonimo di Scott Morgan, autore canadese attivo sin dal 1999
nel campo dell’elettronica ambientale con etichette di settore
tra le quali l’americana Kranky, e noto in particolare per la
sua bravura nel creare eccezionali sinfonie sintetiche incentrate
su di un soggetto tematico ben definito. Naturale è venuta in
tal modo la proficua collaborazione con la romana Glacial Movements,
label dedita all’esplorazione in suoni dell’universo isolazionista
ruotante intorno alla natura più pura ed incontaminata, la natura
glaciale ed estrema dei confini del mondo. I 6 lunghi capitoli
di “coast/range/arc” vogliono dipingere nelle nostre menti la
dura e sublime bellezza delle aree montane costiere dello sconfinato
Nord-Ovest canadese, proiettando l’ascoltatore in un viaggio
immaginario verso queste propaggini estreme del continente natio
di Scott. Dai tappeti sonori di “Black tusk” piuttosto che di
“Goat mountain” emerge la fredda staticità dei laghi, dei ghiacciai
e degli altipiani di quei luoghi incastonati ai margini del
globo, rendendo l’ascolto del disco quanto di più prossimo alla
contemplazione di una vivida fotografia grandangolare di uno
skyline della Bristish Columbia. Una nuova, immancabile pietra
angolare per lo splendido catalogo della label di Alessandro
Tedeschi.
Sito:
http://www.glacialmovements.com/gmcat4.htm
(Oflorenz)
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LOVE
IN ELEVATOR
"Il Giorno Dell'Assenza"
CD (Epic & Fantasy Music)
La
strumentazione della band si distingue per la presenza di mellotron,
vibrafono e hammond m3 (su tutti), vero fulcro vitale di un
nucleo compositivo caratterizzato da una generale euforica decadenza.
La title track sterza su orizzonti rock in lentissima distorsione,
sembra di vagare tra una nuvola soffice di malinconia e un altare
di circospezione autoriale post-punk. Interessantissimi e assolutamente
da gustare, nei limiti del possibile, in versione live, ove
potrebbero riservare gustose prelibatezze nell'incantare con
la ritmica-strumentale di notevole assiduità ipnotica. Il cantato
italiano femminile estremizza quella sensazione di benevolo
malessere che aleggia sull'intero album, un disco malato dove
la malattia si respira tra le note e i riff di chitarra. Nulla
di originalissimo ma una sana dose di incantevole abbandono
per non trovare risposte, semmai letture alterate del proprio
distorto percorso vitale.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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MARIO
MARINONI
"Disturbo depressivo"
CD (autoprodotto)
Debutto
solista per questo ragazzo di origine barese, ma trapiantato
a Milano. Mario Marinoni ha però una storia musicale già molto
lunga alle spalle: nel 1986 fonda la darkwave band chiamata
Clessidra Debutto di quattro tracce di wave gotica sperimentale.
Nel 92 la band si scioglie dando adito ad esperienze disparate,
dal rock demenziale con "Mario Pasticca e i suoi Pazienti" al
blues. Nel 2007 entra come chitarrista nella band Solarya e
nel 2009 dà vita ad un progetto elettronico commerciale chiamato
Mono. Nel 2010 fonda infine i "Different ways" che ripropone
in chiave elettronica i grandi successi darkwave anni 80. Un
evento doloroso dà infine vita a questo progetto omonimo e probabilmente
autobiografico, che dovrebbe anticipare la prossima uscita dell'album.
Quattro tracce di vita vissuta ai margini della normalità tra
medici e medicinali, malinconiche e originali, che tradiscono
le capacità e l'esperienza di questo musicista che, pur attingendo
a piene mani dalla wave anni 80 la rielabora con originalità
e contaminazioni rumoristiche che però non prevalgono mai: non
sono tracce facili e non rimarranno in testa neanche dopo una
decina di ascolti, vanno gustate con attenzione, ne varrà la
pena.
Sito: http://www.myspace.com/mariomarinoni
(M/B'06)
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MASALA
EP "s/t"
Cdr (Autoprodotto)
Le
cinque tracce di Masala (“Mistura” in linguaggio Hindi) costituiscono
la prima sperimentazione solista ad opera del bravo percussionista
Riccardo Spaggiari di Ataraxia, che approfondisce il lato “etno-ambient”
già presente nel progetto madre filtrando attraverso l’elegante
coesione elettronica di un looper le atmosfere antiche ed ipnotiche
di strumenti quali sansula, handpan, tabla e darbuka. La bravura
di Riccardo nel tessere misticheggianti linee strumentali dal
forte sapore mediorientale con l’ausilio dell’elettronica è
notevole, confermando l’estro già messo in campo dal musicista
reggiano in questi ultimi 9 anni di militanza con la gloriosa
band di Francesca Nicoli. Un valido tassello in più per la già
ampia produzione della famiglia modenese.
Sito:
http://www.riccardospaggiari.com/masala
(Oflorenz)
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MORTIFICATION
TO THE FLESH
"Le Trésor Maudit"
CD (Final Muzik)
Seconda uscita per la Final Muzik dedicata al recupero di valide
band tedesche degli anni '80. I Mortification to the Flesh erano
un trio teutonico dedito a una personale new wave intrisa di elettronica
e industrial. In questa raccolta ci sono sei tracce tratte dall'unica
loro uscita, un Lp del 1988 stampato in sole 300 copie, molto
ricercato dai cultori di vinili che hanno fatto lievitare il suo
prezzo a livelli altissimi. A chiudere la raccolta seguono altre
tre tracce inserite come bonus. Un album ipnotico e intriso d'atmosfere
apocalittiche, fondamentale per gli amanti dell'industrial wave.
La voce di Annett Falkenheiner, unita alla musica di Hubert Haverkamp
e di Imelle Von Dohlen, vi accompagnerà in un lungo viaggio attraverso
i mitici anni '80,quando la musica era vera avanguardia e non
scontata musica steoreotipata come in questi anni in cui chi fa
la maggior parte di industrial non crea assolutamente nulla di
nuovo. Non basta l'aiuto del PC per creare musica vera, ci vogliono
soprattutto idee che purtroppo scarseggiano. Meno male che ci
sono album come questo che ci fanno entusiasmare ancora. Consigliatissimo
;)
Sito:
http://www.finalmuzik.com/
(Nikita) |
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NEIKKA
RPM
"Chain letters"
CD (Alfa Matrix)
Dopo ben 5 anni di silenzio, tornano i newyorkesi
Neikka RPM con la loro mescolanza di gelido industrial e techno/ebm.
Terzo lavoro dai suoni morbosi, chitarre distorte, voci sussurrate
e cattive: Dominique ci incanta con le sue nenie sensuali che
gettano un velo di mistero, mentre Richard ci aggredisce col suo
beat aggressivo ed incessante che si alterna a momenti lenti e
cadenzati, che sono i più oscuri e riusciti dell'album. Per semplicità
si potrebbe dire che gli ultimi "Psychonaut 75" incontrano i primi
"Front 242". Da segnalare la catacombale "No one is beautiful",
la dolce e crudele "Umbra sub noctem" e la riesumazione di "Here's
your revolution". L'edizione limitata con cd extra include i soliti
remix di colleghi come Memmaker, Firemensch, Red Industrie e DCTB.
In conclusione, è complessivamente un discreto lavoro, però troppo
omogeneo, la struttura delle canzoni è un po' troppo uguale a
sé stessa.
Sito: http://www.neikkarpm.com
(M/B'06) |
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NEUROPA
"Plastique people"
CD (Conzoom Records)
Australiani
di Sydney inizialmente dediti alla new wave, con questa versione
espansa del loro quinto full length grazie all'aggiunta di tre
remix, Jason Last e Albert Martinez ci propongono un album di
puro synth-pop mescolato a melodie marcatamente anni '80, sulla
scia di gruppi come Erasure e Human League. La loro ormai decennale
esperienza si sente, eccome: le tracce sono davvero impeccabili,
suoni e vocals perfettamente bilanciati, struttura delle canzoni
sempre dinamica e accattivante, melodie mai scontate. L'album
scorre via piacevolmente senza abbassare mai la guardia: tutte
le canzoni, con quel loro approccio minimal, entrano subito
in testa e si fanno ascoltare dall'inizio alla fine. Episodi
più felici: la title track e "Darkness remains".
Sito: http://www.myspace.com/neuropabiz
(M/B'06)
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NEW
RISEN THRONE
"Loneliness of Hidden structures"
CD (Cyclic Law)
Dietro
questo progetto dark ambient si cela l'italiano Gabriele Panci,
che dopo aver debuttato nel 2007 per la Cyclic Law con il CD
“Whispers Of The Approaching Silence” passa nel 2009 alla gloriosa
Cold Meat Industry con l'album “Crossing The Withered Regions”.
Ritornato alla label delle origini continua il suo percorso
dedicato al dark ambient con questo nuovo album. "Loneliness
of Hidden structures" contiene nove tracce di un'oscurità minimale
raccolte in un'elegante confezione A5. Il brano "New Risen Throne"
è presente in tre versioni delle quali una remixata da Northaunt
e l'altra da Nordvargr. Nononstante questo album non aggiunga
nulla al filone del dark ambient, certamente la struttura sonora
è fatta ad arte. Una musica ambient apocalittica che preannuncia
la fine del mondo.
Sito:
http://www.cycliclaw.com/
(Nikita)
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NEW
WORLD ORDER
"Post-Industrial Spanish Compilation"
CD (GH Records)
Un
ronzio insistente e snervante apre il primo brano di questa compilation
valenciana, imperniata sul contrasto natura e meccanismi industriali
umani/inumani. Rumori e umori naturali si alternano in sequenza,
oscurando il sole nel tentativo di far andare avanti la macchina
vita pur senza i classici elementi essenziali. Il risultato non
è entusiasmante, la pochezza ricalca la pacatezza, senz'altro
è un buon esperimento di "visione oscurantista" opposta al rumore
caotico dell'industrial-ebm, ma al di là di una ragionata critica
musicale non si riesce ad incanalare a pieno nei polmoni questa
nuova sporca rivoluzione. Gli oltre undici minuti di Oscuridad
Macabra rappresentano perfettamente il concetto di silenzio tenebroso.
Un disco che riflette e fa riflettere pur senza colpire e lasciare
segni indelebili nelle profondità dell'anima.
(Matteo "Pinhead" Chamey) |
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NOSTALGIE
ÉTERNELLE
"Notre Début" CD (Final Muzik)
La label di Gianfranco Santoro recupera i brani di questo duo
tedesco attivo dal 1986 al 1991.
In questi 5 anni di attività hanno prodotto per la maggior parte
tapes autoprodotti e hanno partecipato a varie compilation su
nastro. Ora ritornano alla luce per la prima volta su CD grazie
alla Final Muzik, 20 tracce di elettronica minimale ben architettata
che genera un'atmosfera claustofobica e oscura.
L'edizione è stampata in sole 600 copie quindi procuratevi subito
la vostra, cosa aspettate?
Sito:
http://www.finalmuzik.com/
(Nikita)
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OUROBOROS
"Somnium"
CDR (9th Meridian Records)
“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”
recita il retro della cover di questo affascinante concept incentrato
sul Sogno. Il master mind di Ouroboros e della Invisible Eye,
Marco Grosso, si avvale in questo viaggio etereo quanto oscuro
di una nutrita serie di amici/collaboratori di lusso, da Troy
Southgate (HERR) alla soprano Nona Luna di Andromaca, senza scordare
il bravo Daniele Bovo (Monumentum e Runes Order). I riferimenti
a Scienze occulte, Alchimia, Astrologia e Magia trovano nei 60
minuti di Somnium una trasposizione in suoni di natura quasi ultraterrena,
fra voci femminili che paiono giungere da cori angelici, canto
gregoriano, recitati ancestrali ed i caratteristici drones che
han reso la creatura di Marco Grosso una pietra angolare dell’area
nota come dark-ambient (termine forse riduttivo nel suo caso).
D’effetto i rimandi percussivi in “Sepulchretum III”, ove emerge
il tocco marziale degli ispanici Persona, e particolarissima la
cover della sabbathiana “Iron Man”: vi sfido a riconoscerla senza
sapere la posizione in tracklist! Un altro fondamentale tassello
di quella vera e propria esperienza trascendentale di nome Ouroboros.
Sito:
http://www.myspace.com/marcogrosso
(Oflorenz) |
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PERMAFROST
"Stellar Frost"
CDR (Invisible Eye Productions)
Progetto
nato nel 2008 dalla mente di Marco “Ouroboros” Grosso, Permafrost
con i suoi soundscapes esplora nello specifico una tematica
a noi assai cara in ambito di ambient isolazionista, il desolato
mondo dei ghiacci e delle nevi eterne. Non possiamo non cogliere
la comunanza di intenti con le produzioni della brillante label
romana Glacial Movements, che di questo tema ha fatto un vero
e proprio marchio di fabbrica. Dopo i due Cdr della serie “Cold
Visions”, ecco la summa definitiva del “glacial atmospheric”
sound di “Stellar Frost”: la colonna sonora ideale per contemplare
un’aurora boreale, o se preferite la traduzione in suono della
candida, statica immensità regnante ai confini del mondo. Da
avere assolutamente, prima che l’inverno bussi alle porte.
Sito: http://www.myspace.com/permafrostglacial
(Oflorenz)
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PHANTOM
SHIP
"Phantom Ship"
CDR (Invisible Eye Productions)
Il progetto di Roberto Faloci si inserisce a pennello nello stile
tipico della Invisible Eye, evocando tramite l’utilizzo di mortiferi
drones tetre emozioni legate all’aspetto più introspettivo della
mente umana, e nella fattispecie all’universo dell’ inconscio
e dei propri sogni. La manipolazione di field recordings in chiave
assolutamente oscura ma nel contempo con un tocco sinfonico d’ottimo
gusto riesce magistralmente allo sperimentatore perugino, per
il quale l’inossidabile Invisible Eye licenzia un’edizione limitata
su Cdr custodito in accattivante custodia DVD, o per i più “vintage-oriented”,
anche su nastro. 7 tracce imperdibili per chi voglia esplorare
a fondo i lati più misteriosi e nascosti del proprio Io.
Siti:
http://www.myspace.com/invisibleeyeproductions
http://invisibleeyeproductions.blogspot.com
(Oflorenz)
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PHO-NEMA
"Pho-neMa"
CD (autoprodotto)
La
sensazione immediata è di trovarsi di fronte ad un progetto
di eurodance synthpop. La band milanese ama il synth all'inverosimile,
esegue intrecci melodici e ricama col basso sempre in versione
"sintetizzata". Il cantato femminile delicato riflette meccanismi
di velocità sbarazzina nella ritmica e nel pensiero veloce della
sintesi musicale. Una colonna sonora da film italiano futuristico
anni '90. La loro devozione per la materia elettronica non è
mai eccessiva o perlomeno non viene estremizzata al punto da
farsi odiare, il tentativo di rallentare i bmp non deprime la
band che tenta l'approccio pop-romantico stando alla larga da
certa "plastica-pop" facilmente copiabile. La chitarra e il
bass synth alzano il muro sonoro senza mai abbassare le difese,
un buon tentativo di compattezza senza sforare nel qualunquismo.
Sito: www.myspace.com/pho-nema
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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PSY'AVIAH
"Introspection / Extrospection"
CD (Alfa Matrix)
La
band dei belgi Yves Schelpe e Emélie Nicolaï arriva al quarto
full length che, dietro la parola eclettico nascondono un approccio
commerciale come mai prima d'ora: accanto ai soliti beat da
dancefloor abbiamo infatti intermezzi di pianoforte superflui
come in "OK", oppure ospitate di cantanti rap (MC Dééjoohcéé...o
Beyoncé???) di cui davvero nessuno sentiva il bisogno, per finire
con una cover di Shakira, "Timor" (Ohmygod...). L'electro-clash/EBM
industrialeggiante di "Eclectric" sembra soltanto un ricordo
e dove invece si torna alla techno ("Human garbage", "SOS overdose")
questi ragazzi sono a dir poco scontati. "On my own" e "Song
of indipendence" tirano invece su l'album sia per i suoni perfetti
(come in tutto l'album del resto), avveniristici e coinvolgenti,
sia per la ottima voce di Emélie che si trova perfettamente
a suo agio all'atto di creare atmosfere sognanti e malinconiche.
Per il resto calma piatta con qualche ospite di contorno come
Lis van den Akker dei Misery e la meravigliosa Kari Berg. L'edizione
limitata include il classico secondo cd, con una carrellata
di cover degli Psy'aviah stessi ad opera di colleghi come "Leaether
strip" o "Chaos all stars" tanto per citarne un paio.
Sito web: http://www.psyaviah.com
(M/B'06)
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PSYCHOCANDY
"X Temptation"
Download (autoprodotto)
Gli
Psychocandy, da non confondere coi loro omonimi scozzesi, sono
una band dark di Perugia nata nel 99, che ha già all'attivo
6 album e che ha già suonato con gruppi come Diaframma, Meganoidi,
Chrik e Monozid per citarne alcuni. Il sito, con la loro biografia
tradotta in ben cinque lingue dà l'idea della loro spinta esterofila
non solo musicale, ma anche di ricerca di pubblico e quindi
promozionale. L'ispirazione del gruppo è marcatamente inglese
anni 80, ma non ne risente, in quanto il piglio è assolutamente
personale e graffiante, ci sono delle buone idee ed il genere
sicuramente trae nuova vita da loro, grazie soprattutto ai riff
di chitarra molto rock n' roll. Bellissima la ballata "Darkroom",
coinvolgente "Empty desires". C'è ancora del lavoro da fare
per quanto riguarda il livello sonoro che appare troppo caotico
e disomogeneo, non coerente con la proposta musicale e compositiva
fornita, ma non è un problema insormontabile, ci si può arrivare:
forse varrebbe la pena ingaggiare qualche mostro sacro per incidere
il prossimo disco, cosa che farebbe fare lo step forse decisivo
alla band.
Sito:
http://www.psychocandy.biz
(M/B'06)
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avanti
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