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E AKTION
Cluster B
CDR (Naked Lunch)

Dopo l’apparizione in alcune compilation di area (“Shit Noise", “Manuale di Inquinamento Sonoro” e “Kommando Stasi” tra le altre) e l’esordio di natura prettamente promozionale di “Whole”, ecco finalmente la prima official release per Shaytan S e Mor.xiten, duo felsineo/capitolino di terroristi sonici operante sotto il moniker di E Aktion. In uscita su cdr limitato a 50 esemplari per i tipi della giovane label goriziana Naked Lunch Records di Jacopo Fanò, “Cluster B” si ispira alla terminologia medico-scientifica che individua i pazienti affetti dalle cosiddette “personalità borderline”, e nella fattispecie dal disturbo narcisistico della personalità, che conduce il paziente a coltivare un’immagine tanto grandiosa quanto evidentemente distorta di sé stesso, portando alla necessità di cure e trattamenti psico-terapeutici. L’intento del concept si concretizza in maniera eccezionale nel corso del dischetto, ed in particolare in alcuni frangenti (mi vengono in mente “Schizotypal” e “Vampire psycho-affective”), che trasformano in musica/(non) musica il disordine mentale e le angosce alberganti nel disturbato universo interiore del malato. Da rimarcare il lato oscuro-onirico sempre in grande evidenza che permea l’intero lavoro, con l’elemento rumoristico che raramente prende il sopravvento lasciando spazio anzi, in episodi come “Ego Syntonic”, ad una drammatica vena melodica. Da segnalare infine le ultime due tracce, “Violenza sull’ultimo treno per Giardinetti” e “le Bestie di Satana di Tor Pignattara”, indubbiamente ispirate da un goliardico immaginario di vita reale e forti della produzione sapiente di Giovanni Mori, mastermind del progetto aretino Le Cose Bianche, da noi più volte trattato sulle pagine di Rosa Selvaggia.
Info: https://www.facebook.com/pages/E-Aktion/131615666987884?fref=ts
(Oflorenz)

 

 

 

FLUXUS
Mental illness
CD (OPN/Unknown Pleasures Records)

Debutto per gli spagnoli Fluxus, da non confondere con l'omonima band metal/hardcore nostrana, composti da Pedro Peñas Robles e Gijon Mauricio Ibañez Sangés, che si avvalgono della collaborazione eccellente di Arturo Lanz degli Esplendor Geometrico, che presta la sua voce e la sua follia alla traccia più lancinante del cd, "Psychose Maniaco Depressive", benedicendo a modo suo questo straordinario debutto. L'album è una sorta di ricapitolazione delle forme più diffuse di insanità mentale, in cui i Fluxus fanno propria l'idea che fu messa in atto da SPK con "Information overload unit". Da questi ultimi gli spagnoli hanno saputo estrarre tutta la morbosità necessaria, trasferendola su un concept a base di desolante abstract/minimal sulla scia dei primi Haus Arafna, con contaminazioni di elaborata idm come in "Alzheimer", alternati ai contorni di ambient/noise raffinato di "Psicosis". "Paranoia" chiude degnamente con un industrial/dark ambient malato che farà gioire gli estimatori delle uscite più ragionate di Atrax Morgue. Ben fatto anche il packaging cartonato a tre pannelli, sia per la soluzione grafica che per gli accorgimenti estetici adottati. Nessun punto debole.
Sito web: http://opnrecords.bandcamp.com/album/mental-illness
(M/B'06)

 

 

 

 

GEERT KOHLER
Liquid Modern Times
TAPE / CDr (Autoprod.)

Penso che la maggior parte di voi conosca Doktor Pery grazie al suo progetto principale Satanismo Calibro 9, creatura death-industrial nata nel 2007 e divenuta nell'arco di pochi anni una tra le realtá piú interessanti del panorama musicale non conforme nostrano. Ebbene, il nostro agisce dal 2011 anche sotto l'egida di GK, che giunge con questa tape alla sua seconda uscita dopo l'esordio del 2011 con il cdr di 'Morbositá private'. 'Liquid modern times', con una certa dose di sfavillante goliardia é capace di tessere un intero concept su quello che gli inglesi chiamano brillantemente 'Cumshot', culmine del piacere maschile che trova massima realizzazione quando diventa addirittura un 'Mouth Cumshot'! Del resto, come ci spiega l'esaustivo inserto del nastro dal nostalgico taglio 'do it yourself', codeste pratiche di lascivo piacere sono in fondo il momento di massima interazione tra due individui estranei di sesso opposto (o magari non solo?!), soprattutto nei tempi della civiltà modello 2.0 e di sempre piú accentuata spersonalizzazione dei contatti umani. Se amate la snuff-electronic di label come la Murderabilia Records, le lunghe tracce che occupano i due lati di 'Liquid modern times' (notate i geniali doppi sensi del titolo!) saranno una sfida da affrontare senza indugio, abbandonandosi lussuriosamente alle loro derive ambientali elettronico-industriali appena disturbate da momenti di fremiti e sussulti orgasmici. La tape é limitata, e per chi non fosse oramai piú avvezzo ai dispositivi analogici (male!) é prevista anche una versione in cdr.
Info: geertkohler@gmail.com

(Oflorenz)

 

GINEVRA
The pledge
Download (autoprodotto)

Singolo di debutto, disponibile in free download su Soundcloud, per questo progetto electro/darkwave localizzato a Torino, totalmente strumentale, a cui nel frattempo si sono aggiunte altre uscite sempre in free download come "To live and die in L.A." e "Blackened mixtape". Queste prime tracce trascinano inesorabilmente l'ascoltatore verso gli anni 80-90, coi suoni elettronici che hanno pervaso le colonne sonore di film e telefilm fino allo sfinimento. Per voler riportare in auge questo tipo di materiale bisogna amarlo follemente e bisogna saperlo suonare: la mente che si cela dietro a Ginevra pare possedere entrambe le doti, anche se rischia di rimanere confinato in un genere così specifico.
Sito web: https://soundcloud.com/ginevrawords/the-pledge
(M/B'06)

HAND OF DUST
Walk in white
7" (Avant! Records)

7" in arrivo per questo trio danese di Copenhagen che, nato come cover band di Bo Høyer Hansen, suona attualmente una declinazione di dark rock perfetta per un film come Pulp Fiction, che può richiamare alla mente i King Dude. Due sole tracce che fungono da ponte tra il precedente ep "Without grace or glory" e quello che sarà l'lp in uscita prossimamente sempre sotto Avant!. Le due canzoni sono semplicemente perfette, con un suono sporco al punto giusto, evocative ed ispirate anche grazie all'azzeccata interpretazione del cantante, e fanno presagire un ottimo full length di debutto. Non rimane che attendere.
Sito web: https://www.facebook.com/HandOfDust
(M/B'06)

 

 

J ORPHIC
Villa Ardita
CD (Castellum Stoufenburc)

Torna il progetto di Marco De Marco a distanza di quattro anni dall'ultimo convincente "Cum ipse gratia", con un nuovo lavoro che segna un notevole passo avanti dal punto di vista della resa sonora. Ancora una volta limitato a 120 copie, ancora una volta su supporto cdr, l'elegante packaging di questo album, perfettamente in linea con gli stilemi del genere è a cura della Cold Sun Arts. Rispetto al lavoro precedente, più spontaneo e variegato, nello specifico il gruppo si adagia su un martial industrial stilisticamente sugli ultimi lavori di Karjalan Sissit e Sophia, pur non raggiungendone le vette emotive, con un suono sì migliorato, ma eccessivamente asettico e privo dell'impatto nelle sonorità e nei campionamenti che hanno fatto la fortuna di gruppi come Les Joyaux de la Princesse o Der Blutharsch, per il loro sapore antico e logoro, come se fossero prelevati direttamente da polverosi archivi di un tempo che difficilmente tornerà. Album dignitoso, messo insieme con cura e diligenza, ma inferiore alle aspettative.
Sito web: http://www.myspace.com/jorphic
(M/B'06)

 

LAMBWOOL
Vanish

CD (OPN)

Il progetto del transalpino Cyril Laurent ritorna sulle pagine di Rosa Selvaggia grazie a questa edizione limitata a 300 esemplari e custodita in un accattivante package stile 7”, che esce praticamente in contemporanea alla collaborazione con Nicolas Dick “Post”. Di durata intermedia tra il mini ed il full-lenght, “Vanish” riesce nuovamente a catturare l’attenzione con le sua atmosfere dilatate ed oniriche, che ben si sposano con l’artwork di taglio paesaggistico-isolazionista a cura di Jérôme Sevrette (scoprite le sue opere affascinanti su www.photografique.fr ). Lambwool parte come sempre da presupposti di natura ambient per sviluppare trame strumentali in crescendo di rara bellezza, ove le tastiere sono magnificamente supportate in due brani dal violino di Albane Geslain. Un mosaico sonoro che sa unire le rarefazioni di Labraford e Pan American con la spiritualità dei vecchi maestri kraut, come i Popol Vuh di “Aguirre” o “In den garten pharaos”.
Info: http://lambwool.bandcamp.com
(Oflorenz)

 

 

LAMBWOOL & NICOLAS DICK
Post
CD (OPN)

Uscita contemporanea a “Vanish” di cui vi rendiamo conto in queste stesse pagine, “Post” sancisce la prima collaborazione tra il francese Cyril Laurent - in arte Lambwool - ed il conterraneo Nicolas Dick, famoso per essere uno dei membri fondatori dei marsigliesi Kill the thrill: la band nacque alla fine degli anni ’80 ed ebbe l’onore di apparire sui palchi europei a fianco di pesi massimi quali Einstürzende Neubauten, Killing Joke e Young Gods. Dalla metà degli anni ’90 Nicolas ha iniziato una propria attività solista di natura maggiormente ambientale e sperimentale, che l’ha portato alla stesura di un album solista oltre che ad alcune illustri collaborazioni, tra le quali Jim O’Rourke ed ultimamente il nostro Laurent per queste 7 tracce di “Post”. Il sound del dischetto, in uscita ancora una volta per OPN confezionato in cover formato 7” (l’artwork si avvale, come per “Vanish”, dell’arte fotografica di Jérôme Sevrette), rispecchia il tipico stile degli ultimi lavori targati Lambwool, un’ affascinante ed ispirata mixture di cosmica kraut e tessiture ambientali isolazioniste; Lambwool sintetizza in suoni quelli che potrebbero essere i desolati altipiani islandesi e i percorsi antartici della Patagonia, o magari - visto che parliamo di musicisti francesi - le scogliere selvagge di Bretagna e Normandia. Tutto molto bello, cibatevene anche voi su http://lambwool.bandcamp.com e http://www.nicolsdick.com/
(Oflorenz)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LYDIA LUNCH & CYPRESS GROVE
A Fistful of Desert Blues
LP (Rustblade)

Prodotto da Rustblade e uscito a metà Giugno 2014, 'A Fistful of Desert Blues' vede collaborare due grandi artisti che si sono conosciuti al funerale di un loro amico comune; Lydia Lunch è una musicista, performer, scrittrice, cantante e fotografa. Dal 1977 con i Teenage and the Jerks, ad oggi con The Big Sexy Noise, dal No Wave dell'adolescenza alla musa del cinema e della trasgressione, Lydia con i suoi parlati e cantati sempre provocatrice ha esplorato tutti gli aspetti del desiderio femminile ed è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori con i quali sperimentare musica ed illustrare i temi dell'amore, della passione e del desiderio. Cypress Grove (Tony Chmelik) è un chitarrista blues acustico, arrangiatore e produttore di We are only riders e The Journey is Long di Jeffrey Lee Pierce Session Projects (JLPSP) dove hanno partecipato grandi artisti come Nick Cave, Mark Lanegan, Debbie Harry, Steve Wynn, Iggy Pop e Lydia Lunch, dando un tributo al grande Jeffrey Lee Pierce e facendo rivivere la sua musica precursore del Punk di Los Angeles The Gun Club. La collaborazione della Lunch e Grove nel JLPSP nelle due canzoni "My cadillac" e "St. Marks Place" è stata la genesi di 'A Fistful of Desert Blues'. Questo album è una sinfonia dolce e amara di canzoni d'amore in chiave blues e dark . I temi principali sono il lato oscuro dell'amore e l'evasione, la frustrazione di un amore non realizzato, del tradimento, della solitudine devastante, della disperazione, della delusione, dell'ossessione, della vendetta e della violenza. L'album contiene in allegato un DVD con alcuni video dei pezzi, uno 'story book' che mette in sequenza degli eventi che fanno parte di un film surreale e rallentato fino al punto di farci sentire quel vuoto profondo. Le riprese fatte nel 2011 dalla regista Elise Passavant nella zona sud ovest di Almeria in Spagna, dove sono stati girati molti film western negli anni '50 e teatro di guerra civile, propongono scene che sposano perfettamente la musica proposta da Lunch e Grove.
La canzone intro è Sandpit - La chitarra romantica e minimale di Grove e la voce grave e narrante della Lunch parlano di evasione della propria ombra, "non mi troverai più perché sarò trasformata in polvere ed evaporata nel deserto con i venti del diavolo che mi portano via… devo combattere la mia ombra sotto il sole che consuma la sabbia…". Sembra il soundtrack di un film rallentato dove solitudine e silenzio sono nel deserto, le voci sovrapposte e i sussurri con i suoni di tamburi tribali ci portano lontani. Con la partecipazione del chitarrista Mich Cozens, il risultato è un misto di musica blues americana e folk spagnola.
Come back when you're better
- Contiene rabbia, delusione d'amore, ferite aperte, "Il tempo è crudele, le notti lunghe e il tempo guarisce le ferite ma non se sono inflitte da te". I suoni di Grove sono minimali, solo per enfatizzare le parole della Lunch, creando atmosfere sempre più cupe ed oscure.
Devil winds
- Una narrazione tragica, con le chitarre e le tastiere di Grove che danno un tocco folk, "il suono più crudele è il silenzio nel mio letto… il vento del diavolo sulla mia schiena, la notte romperà il mio cuore ma il giorno lo incollerà insieme…". Solitudine, rabbia, delusione d'amore, l'impossibilità di tornare indietro e cambiare il passato, vivere nei rimorsi del presente e nel buio del futuro. La scena delle rovine nel deserto rappresenta perfettamente queste parole e questa musica.
Revolver - Originariamente scritta da Mark Lannegan e dalla ex vocalist di Belle e Sebastien, Isobell Campbel per l'EP Time is Just the Same. Si caratterizza per l'arpeggio della chitarra di Grove e le voci doppie della Lunch; una canzone semplice e dolce, una ballata d'amore, ci trasporta in un passato sospeso nel tempo. La batteria regolare connota quel tempo che passa sempre uguale, come un orologio che non si ferma mai. Beautiful liar - Un altro pezzo che si apre con le chitarre di Grove, inizia dolce e poi si movimenta. La battaglia dei sessi dove si perde tutto il controllo, le conseguenze di un romantico tradimento, con un ritornello che contiene chitarre ipnotiche, psichedeliche e suoni orientali. Al mandolino di Mick Cozens, Grove aggiunge tom e grancassa rendendo il pezzo ancora più drammatico.
I'll be damned - Pezzo blues stile americano, un'altra ballata d'amore; la voce di Grove e le voci sussurranti della Lunch lo rendono ancora più intenso e profondo, un duetto perfetto da brividi. Canzone piena di sofferenza, disperazione, sentimenti profondi, pianti e lacrime.
St.Marks place - Scritto da Jeffrey Lee Pierce e registrato postumo da Mick Harvey dei Pogue per l'album tributo all'artista scomparso, The Journey is Long. Un pezzo rock; la disperazione è amplificata dalla sovrapposizione delle voci della Lunch, provocatrici, femminili e sussurranti. Jericho - Magnifico pezzo rock e tribale ritmato, con le chitarre di James Johnston dei Gallon Drunks, e un testo molto toccante e cinico nei confronti della guerra. Con Jerico l'album diventa più movimentato.
Tuscaloosa - Le voci della Lunch vengono accompagnate dalla voce maschile di Grove e dall'armonica per un effetto country, blues e rock; il pezzo contiene l'assolo della chitarra distorta di Grove che gli da potenza. Ricorda molto lo stile di Jeffrey Lee Pierce. The summer of my disconnect - Le chitarre dissonanti di Grove e il suo magnifico assolo insieme alla voce della Lunch creano un rock che esplode e raggiunge uno stato sublime.
End of my rope - Molto rock ancora una volta si sente l'influenza di Jeffrey Lee Pierce e The Gun Club. L'album si conclude conTb sheets , pezzo ricco di improvvisazioni e parlati, è un rock e blues. Scritto da Van Morrison, il pezzo, con l'armonica e il sassofono di Walter Daniels e le chitarre blues di Grove, inquadra i vocalizzi della Lunch in un mix soffocante, con voci sovrapposte ed effettate molto femminili e provocatrici. I sussurri enfatizzano il sentimento di soffocamento. A Fistful of Desert Blues è un album di una bellezza sublime e straziante nello stesso tempo intenso e profondo, un capolavoro per Lydia Lunch e Cypress Grove.
Da ascoltare nel buio e meditare… Inquietudine, solitudine, deserto che rappresenta l'anima… In questo album ogni singola nota, ogni parola, trova il suo luogo e spazio.
Sito web: http://www.rustblade.com/
(Rita Tekeyan)

 

LUFTH
Distanz und Nähe
Download (Oktaf)

Joerg Schuster debutta col full length di questo suo progetto dopo ben undici anni dal suo primo ed unico ep Tendenzen (!). Non che in tutto questo tempo sia stato con le mani in mano viste le numerose uscite di altri suoi alias, soprattutto Sensual Physics. La notevole durata della gestazione la dice lunga sulla qualità di quello che è un vero e proprio viaggio ipnotico. Raffinate soluzioni dub/downtempo si succedono per cinquantacinque minuti di musica di alto livello. Brani dalla struttura semplice, ma stupefacenti per la loro efficacia, come l'ibrido glitch "Methan on Mars" oppure la delicata "Motion-Emotion" traghettano piacevolmente l'ascoltatore fino alla finale "Zwischen uns der Mund", apoteosi di calma e reiterazione sonora, che conferma fino in fondo le caratteristiche di un lavoro fatto di personalità, ottima preparazione e buona esperienza, anche se privo dei guizzi che rendono gli album indimenticabili.
Sito web: http://www.lllll.org
(M/B'06)

 

M.O.D.
R3mix a?d r3-c0v3r
Download (Gothic World Records)

Dopo il debutto del 2013, che ha sua volta seguiva una lunghissima gestazione durata una decina d'anni, fatta di singoli, mini e collaborazioni, esce il nuovo lavoro degli italiani M.O.D., che non è altro che una raccolta di cover e remix di pezzi precedenti. La band propone un classico ebm/industrial fatto di voci femminili e ritmiche mai troppo serrate ma tuttavia intense, fatte di hard beat e di un uso sapiente delle tastiere. Detto questo, a meno di colmare un vuoto contrattuale, non è chiaro l'intento di produrre un album di dodici tracce dove ben sei sono remix di "Makaber Tanz". Restano felici episodi sia la cover "Paint It Black" dei Rolling Stones, che quella di "Annarella" dei CCCP. Consigliato ai fan più accaniti di "Makaber Tanz".
Sito web: http://www.mod-recordings.com
(M/B'06)