VERSIONE
ITALIANA
ENGLISH
VERSION
Intervista
di Fabio Degiorgi e Nikita
Traduzione
di Fabio Degiorgi
Foto
studio by ukdecay.com
Foto live (concerto
di Bologna) Giancarlo
Donatini
Consegnataci
a tempo di record, praticamente
il giorno successivo all’invio delle nostre domande, quest’intervista
alla rediviva leggenda del post-punk inglese era stata preparata
poco prima del recente tour italiano che ha visto gli UK
Decay a Milano, Bologna e Roma.
In questo viaggio fra passato, presente
e futuro imminente risponde il chitarrista Spon, il quale curiosamente parla di sé sempre in terza persona.
Cosa avete fatto durante questi ultimi 25 anni, dopo lo
scioglimento del 1983 e il progetto Furyo?
Avete suonato in altre band?
Dopo
la separazione alla fine del 1982, Abbo,
Steve Harle e ED ‘Twiggy’
Branch hanno formato una band
chiamata Furyo. Insieme al chitarrista dei Gene
Loves Jezebel,
Albi De Luca, i Furyo hanno tenuto
qualche concerto nel 1983/84, ed hanno pubblicato un paio
di dischi. Steve Spon
si è unito a Mark Bond e Errol
Blythe, entrambi provenienti dai
Ritual, per dar vita agli In Excelsis
insieme al batterista Colin Roxy. Nonostante
le promesse iniziali, sia i Furyo
sia gli In Excelsis si sono sciolti all’inizio del 1985.
Dopo
esserci gradualmente persi di vista l’uno con l’altro, Abbo
ha sviluppato la sua attività di produttore. Ha fondato
la sua label personale Big
Cat Records ed ha prodotto diversi artisti. Oggi fa ancora questo mestiere, principalmente ma non esclusivamente
nel genere classico. Steve Spon si è spostato verso la musica tecnologica e verso cose
più dance. Nei primi anni ’90 ha
fatto diversi dischi sotto il nome The Big Eye,
insieme agli ex Click Click Derek
Smith e Graham
Stronacht. Più tardi ha fatto delle
uscite con il nome Nostramus,
progetto con il quale sta ancora producendo oggi. ED
ha avuto un breve periodo in USA con i Kommunity
FK, poi è diventato bassista di Peter Murphy, e questo per circa 10 anni. Infine, il grande Steve Harle è tristemente deceduto
durante un viaggio in India nel 1995. Era stato ospite dei
Sex Gang Children, e si era messo
anche con altri vari progetti, ma è rimasto disilluso dal
business musicale, così ha cominciato a viaggiare.
Ci
sono differenze fra i ‘nuovi’ e UK Decay
e quelli ‘vecchi’?
Sì
e no! Sicuramente Ray, il nuovo batterista, ha dovuto far un gran lavoro per
riempire il ruolo di Steve. Il
quale era un batterista molto energico ed espressivo, ed
aveva uno stile unico e distintivo. All’inizio pensavo che
fosse quasi impossibile per chiunque rimpiazzarlo, invece
il suo spirito vive nel drumming di Ray,
il quale ha avuto proprio Steve
come mentore e modello.
Come
individui e come gruppo, siamo maturati per più di 25 anni
su più fronti musicali. Da quando ci siamo sciolti nel 1982,
ci siamo mossi tutti verso stili e ruoli diversi. Solo il
bassista ED ha continuato per
molti anni col suo strumento originario. Steve
Spon si è dato alla programmazione
musicale e alla registrazione, lasciando
perdere la chitarra. Abbo
ha abbandonato la voce per fare il manager
musicale. Così collettivamente, abbiamo un’enorme esperienza
potenziale che può essere aggiunta in ogni futuro mix degli
UK Decay. Detto tutto questo,
è stato molto divertente tornare ai nostri precedenti ruoli,
e rispettiamo quella gente che vorrà vedere gli UK Decay come erano nella loro forma originaria.
Come
band, e come uomini, siete vissuti negli anni bui della
Thatcher. Come vedete oggi il vostro paese? Si può ancora
parlare di un declino del Regno Unito?
Sì,
e finalmente siamo usciti dal suo periodo di
oscurità. Ora ci lamentiamo di Gordon
Brown! Penso che il predominante
clima grigio, freddo e piovigginoso che intristisce il Regno
Unito si infiltri nella coscienza
nazionale. Questo, unito al senso della perdita del precedente
potere e alla mentalità isolana, forgia l’ego nazionale,
o lo fa rimpiangere. Un fenomeno diventato
radicato in diversi modi, in accordo con le classi che generano
l’opinione pubblica. L’Inghilterra rischia di scivolare
verso una società basata sulla paura e la sorveglianza,
con un numero di telecamere di controllo per persona maggiore
che in ogni altro paese del mondo. Documenta ogni inezia
come bi-triplicata ed è diventato, come potremmo dire, uno
Stato-burocratico tendente al folle. E’ troppo facile colpire
la tua città o un paese qualsiasi, la verità è cosa posso
fare ‘io’ come individuo per favorire un cambiamento verso
il meglio. ‘V’ come Vendetta, un
recente film, fissa un possibile e non troppo lontano futuro
scenario del Regno Unito, con un terrorista semi-dio che,
imitando Guy Fawkes, fa saltare in aria la
sede del parlamento, nel tentativo di abbattere un governo
totalitario. Egli annuncia “tutti partono con un’idea”,
poi attira ed ispira le masse sventurate alla rivolta finale.
E’
l’ispirazione che è importante qui, si tratta di un originale
film di evasione, ma è un buon parallelo ad aspirazioni analoghe,
specialmente a quelle che stanno dentro alla creatività,
alla musica e alla cultura del declino!
Come
erano
i vostri rapporti con i Crass?
Se non sbaglio avete fatto uscire l’EP “Rising from the dead” per la loro etichetta Corpus Christi, giusto?
Ci
sentivamo in sintonia con il messaggio post-punk-anarco,
il quale è stato incoraggiato dalla
scena ‘do it yourself’. Nei primi tempi producevamo
una fanzine chiamata ‘The Suss’, ed eravamo coinvolti nel primo movimento nazionale
delle fanzines. Alla fine del
1979 abbiamo ospitato un benefit a Luton
per gli scrittori della fanzine ‘Cobalt Hate’incarcerati. Abbiamo invitato
Crass e Poison
Girls, e suonato come supporto,
ma prima avevamo già scritto
molto su di loro nelle fanzines.
Nonostante le voci che elementi del British
Movement (movimento di
estrema destra, n.d.r.)
sarebbero venuti al concerto per picchiare i presenti, la
serata è stata un successo ed abbiamo trovato i ragazzi
in forma. In seguito abbiamo trovato la nostra strada, e
gradualmente abbiamo capito che, sebbene avessimo filosofie
ed opinioni simili, avevamo diversi approcci di comunicazione.
All’inizio del 1982 Penny Rimbaud
dei Crass ci ha telefonato per chiederci se eravamo
interessati a registrare per la loro nuova label
‘Corpus Christi’, fondata come
parallela alla Crass Records, sempre indirizzata
a veicolare il simile messaggio anarco,
ma alternativa alla moda hardcore della Crass.
Nonostante avessimo fondato la UK
Decay Records,
eravamo più che lieti di essere coinvolti ancora con i Crass,
specialmente con la loro nuova mentalità più aperta.
Recentemente
avete pubblicato l’antologia “Death So Fatal” con materiale raro, diteci qualcosa al riguardo.
Adesso state lavorando a qualche brano nuovo?
Sì,
in collaborazione con Paul Rabjohn
della Yak Records.
Paul è stato un grande aiuto durante gli ultimi anni, collezionando
le nostre vecchie registrazioni e in più maniere. Da quando
il sito ukdecay.com è stato lanciato nel
2004, Paul ha raccolto più di 20 registrazioni live e nastri con
rare sessioni
studio. In mancanza della disponibilità del vecchio catalogo,
Paul ci ha suggerito l’idea di un ‘best
of’ di quelle tracce su CD, diventato
“Death So Fatal”.
Ora
abbiamo qualche nuova idea, niente che potremmo dire come
già finito, ma c’è la possibilità di sviluppare tre o quattro
canzoni nuove.
E’
prevista la registrazione di un nuovo album? Diteci qualcosa
sulla nuova edizione di “For Madmen Only”…
Un
album per adesso è un obiettivo lontano,
non l’abbiamo ufficialmente in progetto. Ma
un passo per volta, abitiamo geograficamente distanti l’uno
dall’altro, così le prove sono difficili e costose da pianificare,
e ci servirebbe un aumento di fondi per registrare nuovo
materiale. Però ci stiamo lavorando
su. Il CD “For Madmen
Only” del 2009 sarà la riedizione dell’album uscito originariamente
nel 1981 in vinile, con in più
l’EP “Rising From The Dead” e un paio
di vecchi singoli. Parte del materiale era stato
rimasterizzato da John Loder (il compianto fondatore dei Southern
Studios e tecnico del suono di
molti dischi della Crass Records, n.d.r.) nel 2001. Sarà la nostra prima uscita dal 1983, e
sarà disponibile il 18 maggio 2009. Avrà distribuzione mondiale
e si potrà avere sia tramite mail-order
sia con download dal nostro sito. Di fatto, le prime persone al mondo
in grado di acquistarlo saranno i fans
ai nostri concerti italiani! Così stiamo portando qualche
copia con noi.
Quali
sono le vostre aspettative della
tournée italiana?
Stiamo
aspettando davvero con impazienza le date italiane, avremmo
voluto essere lì già ai vecchi tempi ma
non è successo. Ora stiamo venendo a Roma, poi naturalmente
a Milano e Bologna. Stavo giusto leggendo le cronache degli
Anglosassoni che dominavano la Britannia
medievale, e ogni anno un vescovo o vassallo era inviato
a Roma, andando indietro al periodo romano classico. Così
visitare Roma per un britannico è parte della ricca eredità
del Regno Unito!
Sarà
la nostra prima possibilità di tenere un certo numero di
concerti uno dietro l’altro dopo 27 anni. Una
vera opportunità di accordare i nostri strumenti ancora
una volta. Lasciare che lo spirito si propaghi! Ma soprattutto, contatti! Contatti con la vera gente!
Cosa ne pensate dell'odierna scena dark wave, e quali band vi piacciono?
Un
sacco di quelle che ho visto ed ascoltato sembrano orientate
per i club e i video. Ma penso
che sia il percorso ovunque. Non sto dicendo
che sia un male, ma sicuramente c’è qualcosa che manca in
tutto questo. Ci siamo divertiti molto al Drop
Dead Festival di Lisbona lo scorso anno. C’erano un sacco
di band che avevo visto su Myspace, e ora erano lì in carne ed ossa, c’è stato un vero
senso di collaborazione fra le band e i promoters.
Questa attitudine beneficerebbe sia la nuova scena dark
wave, sia il mondo intero. Cooperazione,
non competizione, per favore! La cosa buona di Myspace
è la facoltà per ogni band di qualsiasi
parte del mondo di proporre un certo numero di proprie immagini
e canzoni in una giusta piattaforma. Piuttosto che ascoltare
le cosiddette band dal nome noto, puoi perdere le ore a
navigare attraverso i profili di gruppi sconosciuti di ogni posto. Prima o poi qualcuno
di loro verrà fuori dall’ombra.
In
alternativa, ci sono alcune interessanti
sonorità dark con un approccio radicale al club berlinese
Schlagstrom (locale specializzato
in industrial, noise ed electro, ndr).
Fra
tutte le band che ho visto al Drop Dead, mi sono piaciuti
più di tutti The Sixteens, c’era qualcosa di un po’ diverso in loro che ha catturato la mia attenzione. Ma
devo dire onestamente che non sono riuscito a vedere tutte
le band che avrei voluto.
Ad essere sinceri, c’è un sacco di roba in circolazione
nella scena dark wave che è piuttosto
buona. Temo tuttavia di dimenticare i nomi specifici a quest’ora.
http://www.ukdecay.co.uk/
http://www.myspace.com/ukdecay
Cartella
Stampa:
Gli
Uk Decay, la band che guidò la marcia del punk dai tre accordi
ad una musica molto più cupa, sinistra e primitiva, suoneranno
dal vivo in Italia. La band favorì la nascita della scena
gothic e positive punk in Gran Bretagna durante gli anni
‘80 conquistandosi consensi e l’interesse della critica.
Quando la scena rovinò nel mainstream la band si sciolse,
lasciando un’ eredità di musica innovativa e una scia di
esplosive esibizioni live nel Regno Unito, Europa e America.
“Sembra passata una vita da quando suonavamo le prime volte
in giro per il mondo con gli Uk Decay” dice il cantante
Abbo. “Avevamo un vero spirito pionieristico, con una musica
e un atteggiamento che ai tempi era audace e nuovo. Ritornare
alla ribalta ora non significa essere nostalgici o provare
a ricatturare qualcosa da lungo tempo perduto, significa
invece mantenere vivo quello spirito. Suoniamo diversamente
dalle altre bands dando tutto ai nostri concerti. Garantiamo
il massimo alle nostre esibizioni.” Alla metà del 2008,
più di 25 anni dopo la loro ultima esibizione dal vivo,
la band si riunisce per un’unica esibizione in occasione
di uno speciale ‘reunion party’ per amici e fans.
Questo concerto trovò immediatamente il suo spazio su Youtube
e in tanti forum della rete. In breve, diversi promoters
iniziarono ad offrire opportunità alla band in tutto il
mondo.
La prima esibizione fuori dal Regno Unito fu al Drop Dead
Festival a Lisbona (2008), come headliner. Qui gli Uk Decay
sono stati acclamati come il ‘ritorno di una leggenda’.
“La reazione del pubblico alla nostra performance al DDF
VI fu assolutamente fantastica,” dice il chitarrista Spon.
“Non mi aspettavo che così tanta gente, che non era nemmeno
nata l’ultima volta che abbiamo suonato, conoscesse i nostri
pezzi così bene. Siamo rimasti davvero toccati.” “Ho sentito
il sangue correre nelle mie vene quando abbiamo citato il
ritorno del ‘genio Decay’ dal primitivo postpunk degli anni
’80, e quando lo abbiamo visto manifestarsi tra migliaia
di creste in un crescendo acustico di celebrazione.”
Leggi
il live report della data di Milano
Leggi
il live report della data di Bologna
Interview
By Fabio Degiorgi & Nikita
What did you do during these last 25 years, after your broke-up
in 1983 and Furyo project? Did you play in some another
band?
After
folding in late 1982, UK Decay’s, Abbo, Steve Harle and
ED ‘Twiggy’ Branch eventually in 1983 formed a band called
Furyo. Together with ex Gene Loves Jezebel guitarist,
Albi de Luca, Furyo played
a small number of shows during 1983/4. They also produced
a couple of records. Steve Spon teamed up with Mark Bond
and Errol Blythe from Ritual,
they were joined by drummer Colin Roxy
to form In Excelsis.
Despite early promise, both Furyo and In Excelsis had
folded by early 1985.
After
that we gradually lost contact with each other, Abbo increased
his activity with management and various production projects.
He formed his own label, Big Cat Records and managed
various artists. Today he is still managing artists, quite
significantly in the classical genre but not exclusively.
Steve Spon moved into music technology and eventually got
into the ‘whole dance thing’. He made several recordings
with ex Click Click members,
Derek Smith and Graham Stronach
under the name of The Big Eye during the early nineties.
Later he released under the name Nostramus, he is
still producing now.
ED
had a short period with USA
band Kommunity FX,
he then went on to play bass for Pete Murphy for his solo
period. All in all, this was for 10 years, on and off.
The
late great Steve Harle, sadly passed
away on a back packing trip to India
in 1995. He had guest-ed with Sex Gang Children and stood
in on a number of other projects but had become disillusioned
with the music business and took to travel.
There
are some differences from the 'new' UK
Decay and the 'old' ones?
Yes
and No! Sure Ray, the new drummer has done a terrific job
in filling in with Steve’s drum role. Steve was a very expressive,
energetic drummer and had a unique and distinctive style.
For that reason, I previously thought it near impossible
for anybody to replace Steve. But the spirit of Steve lives
on in Ray’s drumming, as in real life he was a big role
model and mentor to Ray.
As individuals and as a group, we are 25 plus years more wizened to the
musical multiverse. Since we originally
split the band back in 1982 we have all moved into different
roles and styles. Only ED the bassist, continued for a number
of years on his original instrument. Steve Spon moved into
programming and recording music, putting down his guitar.
Abbo put down his vocal chords and moved into management.
So collectively, we have a huge experience potential that
might be added to any future UK Decay mix.
Having said this, we have all had so much fun returning to our original
roles.
We respect that people will want to see UK Decay how it was meant to be.
As
band, and men, you lived in the dark age of Margaret Thatcher.
Now, how do you see the U.K.? You can always speak about a
real decay for United
Kingdom?
Yep
and somehow we made it through to the other end of her times
of darkness!
Now we moan about Gordon Brown! I think the predominantly grey cold drizzly
weather that blights the UK, permeates the national conscience.
That coupled with the sense of loss of former power and
Island mentality, shapes the national ego, or laments it.
This has become ingrained in different ways according to
the class that generates the opinion. The UK
is in danger of slipping into a fear and surveillances based
society, with more CCTV cameras per person than any other
country of the world. It documents every innuendo in bi-triplicate
and it has become as some would say, a Bureaucracy-gone-Mad Super-Nanny-State
It’s
too easy to knock your home town,
country whatever, the truth is what can ‘I’ as an individual
can do to accommodate a change for the better.
‘V’
for Vendetta’ a recent movie sends up one possible not too
distant future UK scenario, with a demi-god
terrorist imitating Guy Fawkes
blowing up the British Houses of Parliament and attempting
to bring down a totalitarian government. He announces, “Everything starts with an idea” .he
then appeals to and inspires the wretched masses to eventually
revolt.
It’s
the inspiration that is important here,
true an escapist movie but a nice parallel to similar aspirations.
Especially within creativity, music and the culture of decay!
How
your relationship with Crass was? You made the EP "Rising
from the dread" by its Corpus Christi, isn't it?
We felt empathic to the post-punk-anarcho message, which led on from the
DIY scene. In the early days, we produced a fanzine called
The Suss and we got
involved
in the first national fanzine movement. In late 1979 we
hosted a benefit gig in Luton for the jailed writer of the Cobalt Hate fanzine.
We invited Crass and The Poison Girls and played support
to them. Before that we had read so much about them in fanzines.
Despite rumours of the right wing British Movement coming
to beat up on the gig, the evening went ahead successfully
and we got to meet the guys in the flesh. After that we
went our ways and gradually we realised that although we
had some similar philosophies and beliefs, we had different
approaches to the communication.
In early 1982 Penny Rimbaud from Crass phoned us up out of the blue and
asked if we would be interested in recording for Crass’s
new label ‘Chorpus Christi’.
This new label was set up as an alternative platform for bands expressing
the similar anarcho message, but in an alternative to the
normal Crass hardcore fashion. Although we had just set up UK Decay
Records again, we were more than delighted to be involved
with Crass again especially with their new open-mindedness.
|
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Recently
you made the anthology "Death so fatal", with
rare stuff, tell us something
about it. At the moment, are you working to new songs?
Yes in collaboration with Paul Rabjohn from
Yak Records. Paul has been of great help over the last few
years, collating our old recordings and in many other ways.
Since the UK Decay Com website was launched in 2004 Paul
has collected more than twenty odd live recordings and rare
sessions tapes. In the absence
of the formal availability of the back catalogue, Paul suggested
the idea of releasing some of the best of the tracks on
a CD album, this developed into Death So Fatal.
We have some new ideas, nothing we could say is anything like finished
yet but there are possibilities of perhaps developing three
or four new songs. An album is a long way off yet, as we
have not formally set this out as a project. But one step
at a time, we live geographically a long way apart from
each other, so rehearsals are difficult and expensive to
plan and we would need to raise a budget to record any new
material. But we are working on it.
Are
you going to record a new studio album? Tell us something
about the new “For Madmen Only”
edition…
No, the For Madmen Only
2009 CD will be the re release of the former vinyl For Madmen Only originally released in
1981 plus Rising
From The Dread and a couple of the old singles. Some of it was re-mastered,
by the late John Loder in 2001.
This will be our first formal release since 1983. It will
be available May 18, 2009. It will have world wide distribution
and be available as mail order or download on our websites.
In fact the first people anywhere in the world that will
be able to buy it will be at our Italian shows! As
we are bringing some with us.
What
do you expect from the Italian tour?
We
are really looking forward our Italian dates, we wanted
to get there first time round but it didn’t happen. Now
we are coming to Rome and
of course Milan and Bologna.
Just
been reading the Anglo Saxon Chronicles that dominate medieval
Britain
and every year a bishop or vassal is sent to Rome, going right back to the Classical Roman
period. So visiting Rome
for a Brit, is part of the rich UK
heritage!
It
will be our first chance to play a number of gigs back to
back for 27 years
A real chance to tune our engines
once again. Let the spirit unwind!
Above
all, contact! Contact with real people!
What
do you think about the actually dark-wave scene?
Do you like some new band?
A
lot of what I have seen and heard seems club and video oriented.
But I guess that’s the way of the world. I am not saying
that is bad, but surely there is something missing here?
We
had great fun at the recent Drop Dead Festival in Lisbon
last year. There were lots of bands that I had seen on Myspace
and now they where there in the flesh, there was a real
sense of co-operation between the bands and the promoters.
This attitude is would benefit both the new dark wave scene
and the world now. Co-operation, not competition please!
The
good thing about Myspace is the
ability for any band anywhere in the world to host a few
of their images and songs on an equitable platform. Rather
than listen to ‘so-called name bands’, you can spend hours
surfing through a host of ‘unknown’ bands from anywhere.
Every now and then a band will ’jump out’ from the background.
Alternatively,
there are some interesting Dark sounds about with some radical
approaches in the dark wave club side of things, visa Sclaggstrom;
Berlin..
Out
of all the bands I saw at the Drop Dead, I really enjoyed
The Sixteens the most.
There
was something a bit different about them,
that really grabbed my attention. But it must be
said in fairness that I didn’t get to see all the bands
that I would have like to have.
Too
be really fair, there is a lot of stuff out there in the
new dark wave scene that is pretty good. I am afraid that
specific names at this hour however, fail me!
Spon
UK Decay