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Recensioni Dischi Autunno 2012

TALISMANSTONE
Lovecraftopolis

CD (Moonlight Records)

Secondo lavoro per questo terzetto ravennate formato da Erica Bassani (voce, basso), Andrea Giuliani (voce, basso e sitar) e Lucia Centolani (batteria e tabla). La musica proposta, per loro stessa ammissione è un misto di stoner, rock, shoegaze, noise rock, post punk, post hardcore, industrial e metal: togliendo gli attributi più generalisti si può dire che il genere è uno sludge soffocante accompagnato dal sitar che, fungendo da effetto di straniamento, dà valore aggiunto nel senso di una maggiore originalità, marchiando indelebilmente il ritmo delle canzoni e rafforzando il legame con le origini dei mostri dell'Al Azif di Abdul Alhazred. Quattro tracce per ben 48 minuti di musica: i due bassi appesantiscono fortemente le singole tracce che trovano un po' di sollievo nella splendida voce di Erica che si alterna a quella di Andrea che eccede in estremismi vocali death/doom. Niente male nel complesso, vanno senz'altro migliorati l'inglese e la registrazione che deve dare maggiore compattezza all'ottimo sound creato.
Sito web: http://www.talismanstone.it
(M/B'06)

TERRA SELVAGGIA
s/t
CDR (Fallo Dischi/Lotte Tribali)

La cover del dischetto evoca pienamente il moniker ed il concept di Terra Selvaggia, con la sua fitta foresta che emana aromi di black metal e dark ambient. Ma é quest'ultimo a regnare nei tre brani di questo mini limitato a 100 copie, in particolare nell'iniziale "Il peso del mondo", lungo viaggio strumentale foriero di visioni di natura incontaminata, profumi di terra bagnata, di "terra selvaggia" appunto. Toni maggiormente sperimentali e vagamente rumoristici emergono nella finale "300.000 km tra i rami", ove una chitarra molto psych rincorre i synth che paiono voler quasi emulare un theremin impazzito. Attendiamo con curiosità Michele Leo e Painburn all'esordio sulla lunga durata, formato che si adatterà alla perfezione alle suites oscure del duo.
Sito web: http://lottetribalirecords.blogspot.it/2012/06/terraselvaggia-cd-is-distributed-by.html
(Oflorenz)

TESTING VAULT
Connect I cut
EP Download (Looney-Tick Productions)

Daniele Santagiuliana, in arte "dANi/ALvo" ci propone quello che, coi suoi 43 minuti circa è ben più di un ep. Cinque tracce di cui le prime due anticipano l'uscente "Deeper and deeper we went in my amigdala", mentre le ultime tre sono inedite. Il lavoro è dichiaratamente e marcatamente ispirato a gruppi come Current 93, Coil e Premature Ejaculation: musica surreale di difficile ascolto e a modo suo estrema. "Cloud74" e "Colimbli space" ricalcano effettivamente gli esordi di Tibet, in maniera meno oscura, ma sempre tormentata e ricca di sonorità tribali e rituali, che si fondono con il tappeto noise/industrial di sottofondo. Nelle successive tracce l'influenza dei Coil si fa decisamente più ingombrante, ma senza mai prevalere sui C93, al cui stile vocale e declamatorio si ispira fortemente Daniele, che da poco ha adottato la voce come nuovo strumento di espressione. I suoni registrati dal vivo conferiscono intensità e spontaneità a questo lavoro già di per sé valido e non riducibile a mera scopiazzatura, quanto più ad un percorso affine agli artisti succitati, sugli stessi binari, ma con mezzi propri. Chiude la geniale e visionaria "Organ Tunnel". Ottimo lavoro.
Sito web: http://www.myspace.com/testingvault
(M/B'06)

THELEMA
“Live in Florence”
free Download (autoprodotto)

Quale miglior regalo ai propri fans di un album live scaricabile gratuitamente? I Thelema hanno infatti deciso di pubblicare la registrazione del loro concerto tenuto al CPA di Firenze lo scorso 21 gennaio come download gratuito dal proprio sito ufficiale. Non si tratta della prima uscita dal vivo dei nostri, i quali negli scorsi decenni ne avevano già partorite parecchie, un paio su cassetta – perfino il lato B del loro primo demo-tape “Der Golem” era live – ma anche la VHS “The Rise of the Snake” registrata nel 1988 a Verona, e il CD “Night in Kassel” del 1997. Questo “Live in Florence” ci mostra ovviamente la formazione attuale, con gli inossidabili Massimo Mantovani alla voce e Giorgio Parmigiani al basso, presenti fin dalle origini, più Gianluca Artioli alla chitarra e Cristina Atzori alla batteria, che attingono con grande equilibrio fra tutta la discografia ufficiale della band, dal meraviglioso e seminale “Tantra” – dal quale sono tratte “The Book of the Law”, “Rosa Alchemica” e “The Face of the Angel” , tutte e tre eseguite con grande impatto – all’ultimo “La Sangre Real” del 2008, giustamente il disco più omaggiato, passando anche per “The Vision and the Voice”, “Night of Pan” e “Burnt Memories”. In mezzo a questa storia quasi trentennale, le cover di “Suffragette City” di David Bowie e “Girl You Want” dei Devo mi commuovono e mi fanno amare ancora di più i Thelema, che dimostrano di non essere solo un serioso progetto esoterico, ma una band eclettica con una ancor forte essenza (pre e post) punk, sebbene non manchino brani più intimistici dalle tinte psichedeliche, come i bellissimi “Yet to Come” e “Black Whore, Black Mother”. Cosa altro posso aggiungere su “Live in Florence”? La registrazione è molto buona, l’esecuzione così calorosa che in certi momenti sembra di essere lì sotto al palco del CPA, il download è quindi d’obbligo: www.thelemaband.com
(Fabio Degiorgi)

TIC TAC BIANCONIGLIO
Oblio interiore

CD (autoprodotto)

Trio milanese composto da Armando Greco, Cristina Tirella e Matteo Scarafiotti, esordisce con questo ep. I testi cantati in italiano, accompagnano una musica di matrice gothic rock che diventa più oscura e allucinata man mano che le tracce si susseguono. Pessima la registrazione, persino per un debutto low cost, deprime ulteriormente un lavoro già povero: la voce di Cristina è debole, le canzoni hanno una struttura piuttosto sconclusionata ed il suono è pressoché totalmente privo di compattezza ed efficacia. Dopo un primo ascolto la parola che sale alla testa è "sgangherato": questo però non vuol dire: "lasciate perdere", ma piuttosto: "c'è tanto lavoro da fare" per far cambiare idea a tutti, a molti o solo a RS!
Sito web: http://www.facebook.com/pages/tic-tac-bianconiglio/200861923332957
(M/B'06)

TROPIC OF CANCER
Permission of love

12" vinile (Mannequin)

Arrivati al quarto singolo, questa volta su 12" ep limitato a 300 copie, questi californiani ci deliziano con circa quindici minuti di pura malinconia, oscuro incedere come in una delicata processione funebre. Il gruppo che fa capo a Camella Lobo, supportata da John Mendez e Taylor Burch, propone un lavoro fatto di ethereal darkwave, con forti richiami agli anni 80, soprattutto nella resa sonora, pur notevolmente ripulita ed al passo coi tempi. Tre tracce lentissime, piacevoli e da ascoltare ripetutamente in attesa del sospirato full length. Ottimo lavoro, in crescita rispetto al passato, forse grazie al supporto dell'etichetta nostrana, che sembra non sbagliare un colpo.
Sito web: http://www.myspace.com/tropicofcancermusic
(M/B'06)

TSIDMZ
Thule Sehnsucht in der Maschinenzeit Pax Deorum Hominumque

CD (Old Europa Cafe)

Avevamo lasciato il carissimo Sol Mutti al cdr "We are time" uscito nel 2011 per la russa Ufa Muzak, che insieme alle molteplici precedenti collaborazioni con altri autori della scena ed alle due recenti uscite live nel Nord Italia (di supporto a Brighter Death Now a Retorbido e come headliner in occasione del mini festival di Luserna San Giovanni) già faceva presagire ottime potenzialità per il progetto parmense. In effetti il forte orientamento alla collaborazione con altre realtà della grey area risulta ancora una volta linfa vitale (sempre più spesso vorremmo vedere i nostri progetti più amati unire forze ed intenti!) e punto di forza per TSIDMZ, che per l'esordio ufficiale sotto le ali della mitica ed inossidabile Old Europa Cafe si avvale - tra gli altri - della sapienza di Gnomonclast (bellissima la performance di puro neofolk in "Greyhound"), dell'esperienza dei polacchi Horologium, degli ottimi Barbarossa Umtrunk e del nostro Mehmet aka Sala delle Colonne che si prodiga nella finale, sperimentalissima "Pantheon". Futile il tentativo di tracciare coordinate sonore facilmente decifrabili: come si accennava poc'anzi, il disco spazia tra maestosi panorami martial-industrial ed elettronica sperimentale, senza disdegnare elementi di musica etnica e popolare piuttosto che classico neo-folk. Grafica per il digipak a cura della vecchia scuderia Ufamuzak e masterizzazione ad opera di Mister Raison d'Être Peter Andersson, "Pax Deorum Hominunque" é la consacrazione per il progetto del nostro "Uomo d'Acciao", che attendiamo ancora al varco per nuove esibizioni live, magari accompagnato come in passato dagli indimenticabili acts della performer capitolina Nausicaa "Cherie Roi". Una colonna sonora congeniale, come puntualizzano le note interne, al vero spirito eurasiatico, ed al tipo umano che vive e lotta per la sua realizzazione, magari nel ricordo dell' "Ultimo Avatara".
Sito web: http://www.myspace.com/tsidmz http://cherieroi.tumblr.com/
(Oflorenz)

UDDE
Fog 2012

Mini CD (autoprodotto)

Esce autoprodotto questo ep che anticipa l'LP attualmente in fase di registrazione. Udde è il nome del polistrumentista autodidatta dietro a questo progetto: nato a Sassari, ha alle spalle un'esperienza quasi decennale con i Soyland Green, gruppo di prog rock psichedelico scioltosi nel 2010. Con questa nuova band, Udde taglia nettamente con il passato e propone musica che trae spunto dalla wave più fredda, fatta di una batteria asettica e di sintetizzatori analogici amalgamati da chitarre irrequiete e da una splendida voce. Le prime due tracce cavalcano questa tendenza con aperture gelide nello stile dei primi Cure, mentre l'ultima traccia, pur mantenendo lo stesso stile, presenta tracce di alternative rock e risulta aperta ad un pubblico più vasto. Discreto lavoro.
Sito web: http://udde.bandcamp.com
(M/B'06)

UNTO ASHES
Burilas foretold
CD (Projekt)

Gli Unto Ashes (band culto della scena ethereal/medieval americana) finalmente ritornano con la line up originale. Nel disco precedente, “The Blood Of My Lady”, Michael Laird (membro fondatore della band) era rimasto da solo poichè Natalia Licoln ed Ericah Hagle si erano trasferite in Germania abbandonando la band. Infatti, nonostante il disco avesse sonorità molto intime, la musica degli Unto Ashes non aveva più le caratteristiche che li rendeva riconoscibili già dal 1997. Ora che Michel Laird ha recuperato le vecchie compagne di viaggio ci troviamo di fronte un album molto bello. Il sound di “Burilas foretold” è proprio quello che li ha resi famosi e finalmente gli U.A. recuperano il vecchio splendore. Degni di nota sono i brani come "Pilzentanz", ballata d'impronta medieval, "Kathy's song" in cui l'impronta ethereal ricama dolci melodie e "Springs magic" in cui le voci di tutti gli U.A. s'intrecciano in una romantica e melancolica melodia. “Burilas foretold” è un disco piacevole che contiene 15 perle musicali che tutti gli amanti dell'ethereal dovrebbero avere nella propria collezione. Ben tornati U.A., ci siete mancati!
sito web:
www.untoashes.com

http://projekt.com/
(Nikita)

URNA
Larvae

TAPE (Brave Mysteries)

L'emozione é doppia nel recensire questa release dell'ottimo Gianluca Martucci targata 2012: innanzitutto parlare di Urna é sempre un piacere che ricorre costantemente ad ogni nuova uscita, se poi si ha il privilegio di stringere tra le mani l'amato formato della vecchia cara cassetta, il piacere diventa doppio! L'aspetto rituale del progetto cagliaritano si manifesta al meglio in Larvae, mistica summa totale della mente evocativa e visionaria dell'autore, che ci porta ancora una volta ad immergerci in quelle sonorità tanto amate e perdute tra il ritualismo di Sleep Chamber e l'oscurità assoluta dei finnici Halo Manash. L'Asia costituisce tema centrale dell'opera, con la rievocazione di malvagi demoni induisti (Rakshasa) piuttosto che di inquietanti maschere del teatro Noh giapponese (Hannya), senza dimenticare luoghi ed entità sacre al caro popolo tibetano (Lha-Mo). Gong, tabla e campane tibetane spiccano sui soffusi layers elettronici prendendo in taluni frammenti il totale sopravvento, e ci regalano ancora una volta quell' indescrivibile sensazione di annullamento del pensiero e piacevole leggerezza della mente. La tiratura della cassetta licenziata da Brave Mysteries é limitata, in circolazione solo 100 copie.
Sito web: http://www.myspace.com/urna1998
(Oflorenz)

UV PØP
No songs tomorrow

LP (Mannequin)

L'etichetta Mannequin riesuma un'altra perla wave/post-punk degli anni 80, proveniente niente meno che da Sheffield, culla della new wave. Come già in altre occasioni si tratta di un recupero che ha il sapore della giustizia. In primis perché questo gruppo ha avuto meno fortuna di quanto la meritasse: basta provare ad ascoltare le singole tracce per percepire la straordinaria densità di idee ed ispirazione e capire la grande influenza esercitata su altre band contemporanee, per non parlare di quelle successive fino ai giorni nostri. In secundo perché i consumatori finalmente avranno l'occasione di procacciarsi copie originali di questo straordinario lavoro. Gli ingredienti ci sono tutti: voce irresistibilmente malinconica e colma di pathos, sonorità a tratti meccaniche e lo-fi a tratti folk-acustiche (Some win this), una drum machine astratta, tastiere visionarie particolarmente in evidenza in Psalm, uno degli episodi migliori. Episodi più leggeri sono "See you" e "IC", mentre "Sleep don't walk" ci riporta ai prodromi dell'ebm, quella "sana". Chiudono tre pezzi di elettronica ripetitiva e ipnotica che stravolgono per la distanza dalle tracce precedenti. A queste si aggiungono in coda tre bonus track su cui svetta "Amsterdam", ancora una volta un'anomalia rispetto al resto.
Sito web: http://www.uvpop.co.uk
(M/B'06)

VIRIDANSE
“Gallipoli 1915 e le altre storie”
2CD (Oltrelanebbiaeilmare)

Davvero doverosa una ristampa della discografia di questo quartetto piemontese, attivo fra il 1983 e il 1987, ed artefice di due vinili pubblicati dalla Contempo negli anni d’oro dell’etichetta, quando quello che era chiamato “nuovo rock italiano” era caratterizzato da una fortissima influenza delle sonorità new wave e post punk provenienti da oltremanica, che qualcuno ha poi rielaborato in un discorso più personale. Come hanno fatto appunto i Viridanse, la cui evoluzione è evidentissima ascoltando le tracce presenti nei due CD di questa raccolta, che contiene anche interessante materiale inedito.
Partiamo quindi dal primo dischetto, con il Mini LP “Benvenuto Cellini” pubblicato nel 1984 e l’aggiunta di sette brani dal vivo tratti da vari concerti tenuti nello stesso anno. Le quattro tracce del 12” sono ancora intrise di umori darkeggianti, vedi primi Diaframma tanto per citare l’esempio più noto ai più, e comunque il paragone calza a pennello nelle stupende “Vaso cinese” ed “Ultimo canto”. Magari non saranno particolarmente originali se ascoltate oggi con il senno del poi, ma le trovo davvero affascinanti se ci si immerge con il cuore nel pieno di quegli anni. Tralasciando una certa prolissità, tutti i brani hanno una lunghezza media intorno ai sei minuti, i quattro musicisti mostrano già una certa abilità compositiva, sia negli intrecci delle due chitarre sia nella ritmica. Le tracce dal vivo, ben suonate, sono tutte inedite, sebbene “Dolce vita” sia stata poi registrata in una diversa versione per il successivo lavoro in studio. Qui le coordinate sonore sono grossomodo le stesse di “Benvenuto Cellini”, con un sapore ancora più oscuro e ossessivo, ed ho trovato davvero ottime “Nuova dimensione”, “Ixaxar”, “Nella notte” e “Più lontano”, che piaceranno a chi predilige il classico post-punk tenebroso e tribale.
Il secondo CD contiene invece “Mediterranea”, l’LP pubblicato nel 1985, più quattro tracce tratte da un demo del 1987. A un solo anno di distanza da “Benvenuto Cellini”, i Viridanse mostrano una crescita notevole e una personalizzazione tale da collocare il loro primo e unico album tra i dischi fondamentali della scena indipendente italiana degli anni ‘80: come si può immaginare dal titolo, le sonorità si fanno più ariose e solari, pur sopra una matrice che resta saldamente new wave, i brani sono magnetici, ben costruiti e decisamente vari fra loro, come sei il quartetto avesse cesellato la forma-canzone alla perfezione uno per uno, smussando tutte le spigolosità del passato. “Sheherazade”, “Corinna”, “Mediterranea” e “Desiderio di me” sprigionano un’energia ancora oggi attualissima e ho faticato a toglierli dal lettore, “Sulla strada” è una parentesi soft di grande intensità, mentre nella serrata “Deja vu” risplende viva l’eredità post-punk delle origini. Insomma, non riportare alla luce questo LP sarebbe stato un crimine.
Ma dopo tanta bellezza, ci avviciniamo alla fine del decennio e quindi alla fine di quella che per tanti fu una fase creativa unica e irripetibile. Molti gruppi underground – non solo in Italia – ad un certo punto tentarono di approdare al “successo” provando strade più commerciali, ma qualcuno finì con il bruciarsi in brevissimo tempo. Non so dire se fu questa velleità, oppure una spontanea evoluzione unita alla voglia di cambiamento, che spinse i Viridanse nel 1987 ad alleggerire il loro suono con un cantato fin troppo melodioso e chitarre più pulite, a tratti funky, fatto sta che delle quattro canzoni in coda al CD, provenienti da un demo che ne conteneva dodici, salvo solo “Al centro del mondo” e a malapena “Fronte del porto”, mentre le altre due sono davvero insignificanti ed hanno un valore più che altro documentale, dato che l’attività della band si fermò proprio qui. La testimonianza di tale epilogo è comunque irrilevante per la qualità complessivamente altissima di “Gallipoli1915 …”, praticamente un capitolo di Storia della New Wave italiana che i cultori non possono lasciarsi scappare.
(Fabio Degiorgi)

VISIONI GOTICHE
Cancellata dal tempo

Download (-)

Dopo tre anni di silenzio esce il sesto lavoro dei "Visioni gotiche", dodicesimo se si contano anche le colonne sonore realizzate per varie pellicole, principalmente legate al genere horror gotico. Nato nel 2007 da una collaborazione tra Mattia M e Roby Tav, il gruppo propone musica a cavallo tra dark, ambient, electro, horror music e gothic metal e fin dall'inizio si inserisce nel circuito del cinema horror indipendente, settore dal quale proviene Mattia M: questa attività permea tutta la discografia del gruppo ed influenzando notevolmente l'approccio alle singole canzoni. Mattia e Roby si dilettano anche a scrivere intere storie su cui intrecciano le canzoni dei loro album: in quest'ultimo lavoro, rispetto al passato l'approccio squisitamente gotico ed orrorifico lascia spazio a quello fantasy introducendo l'ascoltatore ad un racconto medievale denso di ingenuità concettuali, con argomenti e strutture piuttosto scontati ed un lessico non particolarmente evoluto, una sorta di oscura favola per bambini. La musica rispecchia pienamente questi precetti: la lingua italiana scandisce la storia nelle sue varie fasi (eccetto per la traccia "Sensations" cantata in inglese), alle quali corrispondono altrettante tracce fortemente goth rock, coerenti tra di esse nel genere musicale trattato, ma piuttosto varie e dal sapore etereo e piuttosto commerciale con intermezzi dark ambient da colonna sonora. Niente di eccezionale, ma nemmeno disprezzabile, anche se le sonorità e le idee sono piuttosto datate.
Sito web: http://visioni-gotiche.blogspot.com
(M/B'06)

WAKINYAN
Copal Flow

LP (Backwards)

Non so a quanti di voi il nome Wakinyan dica qualcosa, ma se vi parlassi di Terroritmo, forse qualche vecchio industrialoide drizzerebbe le antenne. Ebbene si, nel 2011 il mitico collettivo italiano nato nel lontano 1991 ha cambiato il proprio logo proprio in Wakinyan, e questo vinile a tiratura limitata (300 copie in colore nero e 50 rosso comprensive di inserti e DVD) segna i primi passi per la nuova creatura, tracciando una strada dai forti connotati rituali ove brillante sperimentazione (incredibilmente ad effetto l'uso delle voci sussurrate, recitate e riverberate), tribalismo ed un mood piuttosto oscuro danno continuità e lustro al già grandioso progetto madre. La ricerca dell'essenza base della musica, ovvero come direbbe il gruppo del "grado zero" della materia musicale, prosegue dunque nel migliore dei modi. A voi non abbandonare il percorso tracciato 20 anni fa, noi consigliamo caldamente di non desistere!
Sito web: http://wakinyan.tk
(Oflorenz)