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Recensioni Dischi Autunno 2012

AAVV
We Will Not Emilia vol. 1
We Will Not Emilia vol. 2
We Will Not Emilia vol. 3

download (autoprodotto)

In seguito al terremoto che ha distrutto una parte dell’Emilia, ben 68 band della scena oscura internazionale, ha deciso di unire le forze per aiutare la popolazione colpita dal sisma. Questa lodevole iniziativa ha dato vita ha tre compilation scaricabili al costo di soli 5 euro cadauna. I soldi raccolti saranno interamente devoluti all’Emilia. “We Will Not Emilia vol. 1” è la compilation più new wave delle tre. Partecipano ben 22 band tra le quiali: Ikon, The Spiritual Bat, Frankestein, Vidi Aquam, Date of Midnight, Horror Vacui, The Brotherhood of Pagans , Yabanci,. Al volume 2 partecipano ben 24 band. Oltre a brani tipicamente dark wave, ci sono tracce elettroniche di band come Gene Loves Jezebel, Spectra Paris, Alien Sex Fiends, Popoi Sdioh, Velvet Condom. Infine chiude questa trilogia il vol. 3. Questa è la compilations più varia infatti le 22 band presenti spaziano dalla dark wave all’elettronica e al folk . Tra le band presenti: Syrian, XP8, Delenda Noia, Monica Richards, Psyche, Tony Wakeford. I tre volumi di “We Will Not Emilia” rappresentano una lodevole iniziativa che oltre ad aiutare la popolazione emiliana rappresenta anche un interessante panorama sull’attuale scena musicale. Quindi se volete fare una buona azione allo stesso tempo ascoltare buona musica supportate questa iniziativa scaricando le tre compilation dal link---- al prezzo di soli 5 euro cadauno.
Link per il download: http://wewillnotfall.bandcamp.com/album/we-will-not-fall-vol-1
(Nikita)

ANGELIC FOE
O ppressed by the Heavens

CD (Prikosnovenie)

Debutto solista per Ann-Mari Thim, celebre voce degli Arcana, gruppo di riferimento nel panorama modern classical/ambient, probabilmente quello che meglio ha saputo raccogliere l'eredità dei Dead Can Dance. Questo lavoro invece, pur attingendo a piene mani dallo stile del gruppo di Peter Bjärgö, ha rispetto ad esso uno stile più variegato: si parte con le prime due tracce che ricordano molto gli Of the Wand and the Moon: l'approccio è decisamente neo-folk e si intreccia con un uso piuttosto sostenuto delle percussioni che scandiscono i momenti più lirici, come in "Senoy, Sansenoy, Semangelof", dove prevale l'eccezionale voce di Ann-Mari, capace di essere estremamente dolce e sussurrata, fino a travolgere per la sua potenza. Migliori episodi sono sicuramente "Love inflamed", "Ardent Lily" e la conclusiva "Daughter of fortitude". Cecilia Bjärgö infine, sempre proveniente degli Arcana, si prende in carico il cover artwork di questo lavoro che esce limitato a 600 copie in formato digipak, dando un ulteriore valore aggiunto a quest'ottimo lavoro.
Sito web: http://www.angelicfoe.com
(M/B'06)

ARTEMIUS
Short Winter
CD (-)

Debutto per il Ferrarese Gianni Medici, che esordisce con tre tracce strumentali su cd, in stile electro/new wave. Tre canzoni senza pretese, dalla struttura molto semplice e dal suono scarno coerente con una produzione demo, dove solitamente sono le idee a contare: si parte con "Slow Sunday", fredda e distante, ideale colonna sonora di una domenica mattina autunnale col solo pensiero di dover rimettersi in quadro dopo il sabato sera per lavorare il giorno dopo. "Hungry" introduce invece ritmi più da dancefloor sempre con una vena pacata di sottofondo. Chiude "In the mirror", l'episodio meglio riuscito che alza il livello della proposta, nettamente più oscuro e cacofonico, getta ombre (fortunatamente) difficili da cancellare sul futuro. Rivedibile.
Sito web: http://www.myspace.com/artemiuslive
(M/B'06)

ASEPTIC VOID
Alone
Download (Sounds Behind The Corner Production)


Mini album per questo progetto solista toscano a base di sontuoso drone, dark ambient e musica concreta. Un troppo breve ma intenso viaggio attraverso pieghe oscure, una specie di valvola di sfogo di un musicista che compone anche colonne sonore per videogame. Un percorso visionario, come ci hanno abituati progetti del calibro di Visions a cui questo si può associare abbastanza facilmente, senza assolutamente sfigurare. Anche se non spicca per originalità, ha sicuramente le carte in regola per crescere e far emergere la propria personalità che è fondamentale se si vuole lasciare il segno in questo ambito.
Sito web: http://www.facebook.com/asepticvoid
(M/B'06)

CANDYA
Altalena di cera

CD (Ark Records)

I partenopei Candya nascono dalle ceneri dei Trees, scioltisi nel 2005: Davide Fusco, Francesco e Nino Candia decidono di rielaborare l'approccio new wave della precedente band, mescolandolo allo shoegaze di gruppi come My Bloody Valentine, Slowdive e Ride con momenti folk sussurrati che possono ricordare i Current 93. Ed il risultato è questo convincente debutto che vede il contributo di nomi come Corrado Videtta (Argine) e Sergio Panarella (Ashram). Lavoro professionale ed elaborato, tutt'altro che immediato, necessita di numerosi ascolti e molta attenzione prima di poter essere assimilato: i tre strumentali spezzettano il disco in tre parti e costituiscono forse gli episodi più riusciti, testimoniando il valore delle composizioni dal punto di vista sia dei testi, in inglese ed in italiano, che della parte suonata. Tracce variegate ma dalle sonorità omogenee, risultano convincenti e pronte a competere a livello internazionale nell'ambito dell'alternative rock ed a fare il grande salto.
Sito web: http://www.myspace.com/candyaband
(M/B'06)

CLARA ENGEL
Tender

LP (Backwards)

Con piacere parliamo di un vinile, oggi cosa rara pur in una fase di apparente ritorno di questo formato tanto amato da feticisti e collezionisti di suoni. 50 copie in vinile rosso e 250 in classico vinile nero, questa la tiratura assai limitata per la oscura singer canadese, che raccoglie nel disco vecchie registrazioni risalenti al biennio 2007/2008. Per l'intero ascolto di "Tender" lo spettro della favolosa Jarboe degli immortali Swans non mi abbandona mai, e non solo per la voce paurosamente somigliante ma anche per quel ritmo paranoico scandito da rullante e chitarra che richiama, pur senza la violenza di allora, proprio gli Swans degli esordi. Una piacevole sorpresa da questa piccola ma valida etichetta nord-americana.
Sito web: http://www.myspace.com/claraengel
(Oflorenz)

CROPCIRCLE
Spectrakular

CDR (Creative Fields)

Mi diceva tempo fa' Cecco - unica mente che si cela dietro il progetto Cropcircle - che la sua label Creative Fields nacque fondamentalmente come tributo all'immenso universo Coil, indubbiamente fonte d'ispirazione per molte anime gravitanti intorno al variegato mondo conosciuto come grey area. Non stupisce dunque che sin dai primi minuti dell'unica super-traccia di 41 minuti che da il titolo all'opera, l'influenza mistica e lisergica dello storico combo inglese aleggi tra le spire cicliche e dilatate di Spectrakular, dischetto che completa a meraviglia quanto di buono avevamo già captato dalle precedenti uscite (sia live che in studio) targate Cropcircle. Se la matrice di base potrebbe esser ricondotta in maniera semplicistica alla cosiddetto dark-ambient/industrial, in realtà la bravura di Cecco sta proprio nel rendere in qualche modo riconoscibile il marchio di fabbrica delle sue uscite, prerogativa questa di un numero non certo esoso di progetti appartenenti all'area di riferimento. 41 minuti che non stancano mai, e che vivono intorno alla metà del percorso un favoloso intermezzo "acquatico" particolarmente affascinante. Il disco é dedicato al pittore Davide Minetti (autore dell'ottimo artwork "astratto" della cover in formato A5) ed all'immortale Steven Stapleton, altro innegabile nume tutelare del musicista di Castellazzo Bormida. Contattatelo per avere la vostra copia presso: www.creativefields.net
(Oflorenz)

DBPIT & XXENA
The return of Mr. Mallory

Download (Ozky E-Sound)

Flavio Rivabella, meglio conosciuto come DBPIT, ovvero "il noto trombettista post-industriale" dà alla luce il suo ultimo lavoro avvalendosi della collaborazione di Arianna Degni, in arte Xxena, sulle parti grafica e visuale, e riporta in auge dopo ben otto anni il signor Mallory, facendolo incorrere in avventure dal sapore "south-parkiano". Mr. Mallory è coinvolto in un'esplosione atomica e, lui che è mancino, perde il braccio sinistro e gli crescono sei braccia destre: anche il suo intelletto si sviluppa e diviene ipersensibile, sempre più inetto a vivere, depresso e spaventato finché in ultimo si finge morto per sfuggire alla sua marcia vita. Dopo il lungo e voluto letargo, torna alla vita: dimentico di quanto può essere meschino e malvagio il mondo si ritrova ad affrontare avidità, violenza, religione e politica per poi decidere se rimanere o andarsene per sempre. Cinque brani dal sapore cyber-noir/industrial-noise, se è possibile dare un'etichetta alla musica contenuta in questo lavoro, tutti estremamente originali, sperimentali e raffinati, dall'andamento ipnotico e subliminale. Contenitore costituito da scatola metallica, dvd, cd 3" ed un coloratissimo booklet compongono questa geniale edizione limitata a 50 copie numerate a mano, impreziosendone ulteriormente il già notevole valore artistico.
Sito web: http://dbpitxxena.altervista.org/the-return-of-mr-mallory.html
(M/B'06)

DRAGOIDE
Low
Download (Sounds Behind The Corner Production)


Marco Pizzamiglio dà alla luce il suo sesto lavoro che arricchisce la sua discografia completamente digitale dell'ennesimo elegante lavoro di glitch/idm/ambient derivata prima della chillout/downtempo. L'atmosfera sognante ed i suoni puliti ci riportano, in perfetta coerenza con la copertina ai momenti che seguono gli acquazzoni primaverili, dove il sole risorge dalle nubi svuotate dalla pioggia e dissoltesi e si intravede un momento di serenità prima del prossimo rannuvolamento. Così come sono solo momentanee le sensazioni di benessere e felicità, questo album cerca di essere l'ideale colonna sonora di quegli istanti in maniera assolutamente riuscita. Sugli scudi "Purple" ed "Osmosis", con il suo feeling psichedelico, perle in un album già di ottimo livello.
Sito web: http://www.dragoide.it
(M/B'06)

DYSTOPIAN SOCIETY
Cages
CD (AF Music)

A breve distanza del demo omonimo, il terzetto toscano esordisce con il suo primo album ufficiale per la tedesca AF Music. Per chi ancora non li avesse ascoltati, i Dystopian Society fanno un post-punk/deathrock dal suono molto grezzo e senza tanti fronzoli, con un piglio punk e testi di carattere sociale che me li rendono automaticamente più interessanti della media delle nuove uscite della scena. Fra le dodici tracce del CD ritroviamo le cinque già presenti sul demo, ovviamente ri-registrate meglio ma senza particolari arrangiamenti, e fra queste spiccano ancora “Last Crusade”, “No Hope” e soprattutto la solenne e conclusiva “The Spiral”, che spiazza a sorpresa con la sua accelerata centrale. Dei brani cosiddetti ‘nuovi’ ho invece apprezzato parecchio “Death Signals” ed “Heretic”, dove i riff di chitarra aggiunti danno un sapore più pieno e più tragico alla voluta uniformità del lavoro, il secondo oltretutto mi ha fatto venire in mente i TSOL, leggenda della prima ondata punk californiana. “Cages” è quindi un buon debutto, che colpisce per la sua spontaneità ed immediatezza.
(Fabio Degiorgi)

ECLETTICA
Dieci
CD (Black Fading)


Lavoro celebrativo di dieci anni di carriera per gli Eclettica, bello il loro sito internet nella grafica, anche se denso solo di proclami e scarno di informazioni su questi ragazzi, in piena linea con questo lavoro che vuol fare da trampolino di lancio per il salto di qualità dai palchi ai salotti buoni della musica che conta. Rock a viso aperto, new wave albionica ed electro si uniscono in un melange dall'appeal commerciale ma non troppo, a rievocare gruppi di maggior successo con però uno stile personale e brani riusciti che testimoniano la saggia strategia di non uscire finora con lavori ufficiali e condensare il meglio in un unico album, che di fatto non contiene passi falsi, e che contiene suoni ed arrangiamenti di buon livello e risulta perfetto per un'audience meno preparata musicalmente e più orientata alla ricerca di melodie accattivanti, che di solito costituisce la maggioranza: i testi, tutti composti in italiano sembrano avallare questa ipotesi ristretta però al solo mercato nazionale. Sugli scudi l'opener, l'energetica "Due giorni", l'evocativa "Oggi no", ma tutte le tracce sono su livelli simili, non ci sono salti nell'arco del cd.
Sito web: http://www.ecletticaofficial.com
(M/B'06)
GHOST SION
Steampunk tales

Mini CD (autoprodotto)


Esce quello che presumibilmente è l'ep di debutto per questo gruppo romano dedito a sonorità electro-wave anni 80, ispirate all'estetica steampunk, come suggeriscono il titolo ed i testi, senza tanti giri di parole. Cinque tracce, per una ventina di minuti di musica gradevole. Ritmi lenti e cadenzati, sensazione di nebbia e gelo: Londra fa da sfondo a questo lavoro. Testi in italiano ed in inglese di buona fattura anche se da migliorare dal punto di vista del bilanciamento e della resa dei suoni e della voce, ma più che dignitosi per un debutto. Buone idee, anche se le influenze del passato sono più che evidenti, pur riviste e personalizzate. Da tenere d'occhio.
Sito web: http://www.myspace.com/ghostsion
(M/B'06)

HEINRICH DRESSEL
Sighing melodies thru the graves

EP vinile (Mannequin)

Esce per Mannequin l'ep in 12" vinile bianco limitato a 300 copie per Heinrich Dressel, gruppo che prende il nome dall'epigrafista tedesco nato a Roma, base dell'etichetta MinimalRome, di cui è proprietario proprio Valerio Lombardozzi, mente (e braccio) dietro a questo gruppo. Lavoro minimal-electro con l'intento celebrativo delle strumentazioni elettroniche vintage che vengono usate a pieno ritmo per venire risucchiati a fine anni '70, inizio '80. Colonne sonore, chill out, funk, psichedelia trovano casa nelle tracce che si susseguono per circa mezz'ora di pura musica senza contributi vocali. Materiale di ottima fattura, ma per specialisti.
Sito web: http://www.myspace.com/heinrichdressel
(M/B'06)

KILLING JOKE
MMXII
CD (Spinefarm Records/Universal)

Non avrei mai immaginato che i Killing Joke sfornassero un altro album in studio a neanche due anni di distanza dall’ottimo “Absolute Dissent”: è vero che, dopo la lunga pausa intercorsa fra “Democracy” del 1996 e il “Killing Joke” del 2003, negli ultimi due lustri i nostri si sono dimostrati piuttosto prolifici, ma è anche normale per una band come loro, con una carriera ultratrentennale alle spalle, aspettarsi quei tre o quattro anni di attesa per nuovo disco. Dai qui il sospetto iniziale che questo “MMXII” fosse un’opera superflua e dettata principalmente da ragioni economiche, già parzialmente dissipato comunque al concerto tenuto da Jaz Coleman e soci a Trezzo lo scorso aprile: lì l’assaggio dei nuovi brani, nonostante il suono caotico da mega evento rock /metal, mi aveva lasciato una buona impressione, che si è confermata successivamente con l’ascolto delle versioni studio. Non aspettatevi un capolavoro, come nei due album precedenti i KJ sembrano essersi ormai adagiati definitivamente su quello stile riconoscibilissimo che è un po’ il riassunto di tutti gli stili che hanno attraversato nella loro lunga attività, oscillando dall’industrial metal (specie nel muro chitarristico) alla new wave malinconica del periodo 1985/’88, passando per il post-punk e l’elettronica. Se “Rapture” sembra uscito direttamente da “Pandemonium” e rappresenta un classico, il singolo “In Cythera” rimanda alla fase più ‘pop’ del gruppo, il periodo fra “Nigh Time” e il mediocre “Outside the Gate”. Devo dire che all’inizio questo brano mi ha fatto storcere il naso, ma con gli ascolti successivi ne ho apprezzata la dolcezza malinconica. La traccia di apertura “Pole Shift” invece, una delle migliori dell’opera, con i suoi quasi nove minuti e con il suo andamento epico/drammatico, l’avrei vista molto meglio come gran finale, ma questo non ne sminuisce il valore. Il resto di “MMXII” scorre dignitosamente su binari già noti, più aggressivi in “Glitch” (uno dei pezzi forti dell’album, in tutti i sensi) e “Corporate Elects”, più ipnotici e rilassati in “Primobile” e nella conclusiva – e per me stupenda – “On All Allows Eve”, senza mai abbandonare quella cupezza che traspare già dalla copertina, dove il paesaggio desertificato sullo sfondo di un teschio confermano l’angoscia dei KJ per le sorti del nostro pianeta. In definitiva, un album ben fatto e godibile, con momenti davvero emozionanti, indirizzato soprattutto a quei fans più sentimentali e non ossessionati dal bisogno di innovazione continua.
(Fabio Degiorgi)

KHN’SHS
Third Eye Staring

CD (M(H)anDrone)

“Drone and heavy Psych”, avverte la pagina Facebook ufficiale del progretto sperimentale genovese facente capo a Stefano Bertoli. E che Drone&HeavyPsych sia! Le tre lunghisisme tracce dell’esordio per questo one-man project ultra sperimentale si immergono magnificamente nella psichedelia più acida dei seventies (soprattutto quella teutonica di matrice “krautrock”) riattualizzandola secondo canoni post-industriali e noise. Le uniche testimonianze di KHN’SHS (pronuncia: Chenshos) esistenti prima dell’uscita di “Third eye staring” si trovavano da qualche tempo perdute in quel mondo sterminato chiamato YouTube, e di certo avevano regalato una gustosa anticipazione dello stroboscopico trip in cui vi andrete ad immergere. Digitate il nome del progetto in YouTube, ed episodi quali “Chimerism”, “Drowning” o la fantasmagorica “Intergalactic Church of Albert Hofmann transmigration” (il titolo la dice tutta) aggiungeranno suggestivi visuals ai soundscapes lisergici generati - con modalità rigorosamente analogiche - dal nostro Stefano. Anche l’ artwork del digipak, licenziato da M(H)anDrone, si rivela accattivamente ed azzeccato nell’ accompagnare la nostra immaginazione verso scenari cosmici e fascinosi. I Cosmic Couriers sarebbero orgogliosi di “Third Eye Staring”, su questo non nutro alcu dubbio!
Sito web: http://www.facebook.com/khnshs?filter=3
(Oflorenz)


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