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Recensioni inverno 2014

ELIAS MATT & (THE) RESCUE MISSION
Conditio humana

CD (Wannsee Records)

Ritornano dopo il debutto datato 1981 e ristampato nel 2011 sotto Wannsee, gli Elias Matt & (the) Rescue Mission. Undici pezzi dalla struttura semplice ed immediata, ma non per questo banali. Al contrario, questi brani di electro-pop/minimal dal sapore eighties scorrono veloci ed accattivanti, con melodie azzeccate, guidati dalle voci di Matt e Stephanie Sagert. Quest'ultima ricorda molto la cantante dei The Cardigans specie nel brano "Imperfect dream", in cui la sua voce fa da struttura portante del brano. Tuttavia è nelle parti in cui ha un ruolo secondario che trova la sua collocazione ideale, o in alternanza alla voce di Elias come vocalist nei ritornelli (Under attack, Berlin surreal), oppure a supporto di essa come nella opener, uno dei brani più riusciti per la sua capacità di racchiudere ed esaltare le individualità del gruppo. Tutti i brani sono ben riconoscibili e non si adagiano su strutture monocordi, la varietà di stili è notevole, con una chitarra che interviene sempre al momento giusto a spiazzare l'ascoltatore ed i suoni sono amalgamati con perizia ed esperienza. Non ci sono punti deboli, c'è ispirazione, tecnica, coerenza, inventiva e capacità compositiva: nulla resta da aggiungere.
Sito web: http://www.eliasmatt.de
(M/B'06)

ELYGE
The inside passage

CDr (autoprodotto)

Debutto solista per William Quattrone dopo gli anni di militanza nel gruppo goth rock/doom metal dei Dakrua. Cinque tracce semplici, di breve durata, a metà strada tra ballate metal e sperimentalismo rock/acustico, che hanno l'intento di esplorare e sperimentare nuovi territori musicali, rimanendo al tempo stesso fedeli alle sonorità che hanno caratterizzato il sound del precedente gruppo di Quattrone, facendone quasi da appendice. Ai primi due pezzi cadenzati e più prevedibili, succede "No wings", dal tono più alternative, mentre la successiva "Tra ieri e il niente" è forse il brano più interessante, sia per le variazioni di ritmi che per il cantato in italiano che dà maggiore enfasi alla voce di William. Niente di nuovo sotto il sole.
Sito web: https://www.facebook.com/pages/Elyge/195892054148
(M/B'06)

ERASSA CONTINTAS
Landscape of emptiness

CD (Pe.Ky.Na Records)

Primo full length che segue e contiene nella sua parte iniziale il mini di debutto "Peel/?", per questa band ferrarese/modenese nata nel 2012, da membri dei Tempo de Mal, Matteo Amadei (chitarra) e Giovanna Malavasi (batteria), a cui si uniscono Sara Zaniboni (voce) e Juri Gozzi (basso). Il gruppo presenta la sua proposta come wave/noise/rock/electro: questo album è prima di tutto rock, con chitarre distorte, ritmi trascinanti ed azzeccati e contaminazioni noise sparse e pesanti, tutt'altro che all'acqua di rose come ci si aspetterebbe dal segmento musicale che oscilla tra l'alternative e la wave. La opener "Camel disease" inizia con un incipit di manifeste radici industrial per poi diventare una canzone rock dalla struttura fin troppo classica e morbida grazie alla soffice voce di Sara, mood che del resto caratterizza quasi tutte le tracce ad eccezione della bizzarra, cosmica e geniale "Legance water", che ha l'unico grande difetto di non durare almeno un paio di minuti in più. Momenti più azzeccati sono certamente "Ezra" con le chitarre a scandire i tempi ed a duettare in maniera impeccabile con la cantante e "Mountain killer" per le sue trovate che incrociano Devin Townsend e gli Uriah Heep. Interessanti.
Sito web: https://www.erassacontintas.com
(M/B'06)

FAVOLE NERE
La metà fuori

CD (autoprodotto)

Tornano questi torinesi a tre anni di distanza dall'ultimo full length e dopo aver speso buona parte dell'ultimo periodo a farsi conoscere in giro per l'Italia, aprendo per Paul Di Anno ed i Sigue Sigue Sputnik. Da subito la sensazione è che le buone impressioni ricavate dall'album precedente siano confermate: canzoni fresche spontanee e trascinanti, entrano in testa subito coi loro ritornelli e cori, dell'ottima Caterina Pritoni, ma soprattutto racchiudono soluzioni interessanti che li staccano nettamente dalla scena wave italiana di matrice rock, da cui traggono spunto. Il dazio pagato ai precursori del genere oramai è un ricordo, grazie alla notevole maturità tecnica mostrata dalla band, che la porta a trovate originali e talvolta superlative. I testi cocciutamente continuano ad essere in italiano, risultano perfetti per queste sonorità nella loro aulica negatività, ma di fatto tarpano le ali dei nostri in un ideale volo verso orizzonti più estesi e forse sono ciò che sinora ha impedito la loro meritata esplosione.
Sito web: https://www.facebook.com/pages/Favole-Nere
(M/B'06)

FRAGMENT
Temporary enlightenment

CD (OPN Records)

Nuovo lavoro per il progetto drone/shoegaze solista del lionese Thierry Arnal, edito su CD in un elegante cartonato a tre pannelli limitato a 500 copie. A partire dalla sua nascita nel 2006, i Fragment hanno all'attivo con questa già quattro full-length, tre split, tre mini e due compilation (!!), sempre sull'onda del post rock e, in passato, dello shoegaze, che qui è oramai tramontato in favore di brani lenti, lentissimi, con ritmiche tipicamente doom al limite del drone, ma con una parte vocale decisamente pop ed un sound piuttosto raffinato. La palese fonte ispiratrice di tutto ciò sono gli Jesu dell'ex Godflesh Justin Broadrick, a cui Arnal attinge a piene mani, riproponendo in maniera egregia qualcosa di già visto, ma risultando piuttosto monotono sulla lunga distanza, sia nelle soluzioni stilistiche che nella parte ritmica, rendendo difficoltoso distinguere i brani dopo i primi ascolti, quasi avesse clonato se stesso nell'atto di clonare i Jesu.
Sito web: https://www.facebook.com/fragment.official
(M/B'06)

[FRAGMENTS]
Evoluzioni

CD (Yalla Records)

Dopo qualche comparsata in un paio di compilation e due singoli anticipatori, debutta Riccardo Spaggiari col suo progetto di musica ambient, sotto l'etichetta italiana Yalla Records. Polistrumenytista di Reggio Emilia, Spaggiari è conosciuto per essere il percussionista degli Ataraxia da almeno quindici anni. Nel caso dei [Fragments], gli strumenti a cui si dedica sono invece l'handpan e i synth oltre a curare ovviamente la parte legata alle percussioni ed ai beat, coadiuvato da Sarc:o e Gualtiero Venturelli alle chitarre. L'album scorre via piacevolmente nel segno del downtempo e del chill out, con sprazzi di post rock ed idm, senza però guizzi particolarmente innovativi o trovate fuori dai canoni, scivolando via tra le dita senza lasciare tracce indelebili, lasciando una sensazione di qualcosa di ben costruito, ma che non riesce a catturare l'attenzione dell'ascoltatore.
Sito web: http://www.fragmentsproject.com
(M/B'06)

IVORIES
In Between

MiniCD (autoprodotto)

I tre componenti dei milanesi Ivories (nati nel 2010) hanno fatto parte in passato di due band degli anni ’80: Jeunesse d’Ivorie e Other Side. I primi apparsi nella mitica compilation “Body Section” di Rockerilla. Il trio è composto da Patrizia Tranchina (voce), Danilo Carnevale (chitarra), Francesco Sindaco (basso). Il loro sound è un rabbioso indie noir tra shoegaze, dream pop e postpunk molto particolare e personale. È in preparazione un album di lunga durata, ma già ascoltando le 4 tracce contenute in “In Between”, si può sperare in un buon lavoro.
Sito web: myspace.com/weareivories
(Nikita)

KLEINGOTT
Deathbed tales

Download (autoprodotto)

A stretto giro dall'ep "Ballads from nowhere", primo lavoro cantato in lingua inglese, ritorna Gerardo Perilli, che continua il suo percorso musicale di neo-folk totalmente autoprodotto. L'approccio resta quello dell'ep, sonorità riverberanti, atmosfere che ricordano i King Dude degli esordi. Le canzoni scorrono via semplici, lineari ed ispirate, scioccanti nella loro maturità ed efficacia dato che Gerardo sostiene di aver iniziato a suonare per la prima volta tre anni fa: lascia interdetti la fortissima carica emozionale delle singole tracce forse un po' troppo uguali l'un l'altra, sia per i suoni che per le linee vocali comunque azzeccatissime. Gerardo è così: semplice, schietto e diretto. Egli racconta la sua storia, non vuole convincere nessuno, né inventare soluzioni nuove, piuttosto utilizzare la musica come mezzo di espressione privilegiato, come i suoi maestri Death In June e Current 93. Detto questo il lavoro non è una mera scopiazzatura, bensì una rielaborazione personale dei gruppi già citati, ma anche di Of The Wand and The Moon con passaggi cadenzati che possono portare alla mente gli Arcana ed il martial folk in genere. Album piacevole che conferma le belle sensazioni avute con l'ep precedente.
Sito web: https://www.kleingott.net
(M/B'06)

LAMBWOOL
A sky through the wall

2 CD (OPN)

One-man project scaturito nel 2005 dalla mente brillante del transalpino Cyril Laurent (già artefice dei precedenti progetti Moon Revolution e The soul lives in Berlin), Lambwool giunge al suo quarto lavoro con questo doppio cd che sin dalla bellissima grafica, un collage di desolati ed oscurissimi paesaggi, anticipa il favoloso viaggio cosmico e profondamente meditativo partorito dalla mente di Cyril. Le 7 tracce del dischetto, impreziosite da ulteriori 11 "Rare and unreleased tracks" se vorrete accaparrarvi il doppio in tiratura limitata, si muovono tra l'ambient nerissimo che fu marchio di fabbrica della prima Cold Meat, ed i paesaggi sonori già patrimonio di altri progetti passati della scuderia francese, su tutti i grandi Fin de Siècle. Un disco che ascolterei volentieri in occasione di un viaggio tra le lande desolate della Patagonia, o magari durante una passeggiata invernale lungo le scogliere della Bretagna.
Sito web: http://opnrecords.bandcamp.com/album/a-sky-through-the-wall
(Oflorenz)
MONUMENTS
Age

LP (Mannequin Records)

La Mannequin prosegue nella riesumazione di tesori sepolti ed irreperibili dei gloriosi anni ottanta, che hanno visto la nascita e spesso la prematura scomparsa di band wave/minimal di altissimo livello. E' il caso dei Monuments, band torinese creata nel 1981 da Mauro Tavella e Andrea Costa e che ha al suo attivo sostanzialmente una sola uscita discografica, risalente al 1984, che è appunto quella in questione. Questo album era già contenuto in una raccolta uscita nel 2008 ad opera della Anna Logue Records, che invero conteneva molto materiale inedito. Questa nuova ristampa su LP limitato a 300 copie accontenta coloro i quali non sono riusciti ad accaparrarsi la compilation, né tanto meno il debutto, riproponendo la medesima copertina del debutto e due bonus track risalenti al medesimo periodo, una delle quali, "Veiled lady" totalmente inedita. Musicalmente il lavoro si colloca nella scia di New Order e Kraftwerk ed è stato indicato da alcuni critici come miglior album electro-pop italiano di sempre, giudizio forse esagerato, ma che dà sicuramente l'idea dell'alto livello di questo album che risorge a nuova vita.
Sito web: http://www.mannequinrecords.com
(M/B'06)

MUSUMECI
Schwarz Morge

LP (Mannequin Records)

Altro gruppo synth/wave di metà anni 80 riesumato dalla Mannequin, che dimostra un amore viscerale ed incontrastato per i gruppi nostrani, specie i meno conosciuti: la band torinese in questione fu fondata nel 1985 da Mauro M., ex chitarrista dei Rude Pravo, e Franco G., rumorista degli Errata-S-Corrige, a cui si unirono in seguito Laura G. (Rude Pravo) e Paul C. (K. Position). Questa uscita su lp limitato a 300 copie raccoglie i due introvabili demo "Schwarz Morgen" e "Zusammen", rispettivamente del 1985 e 1986. Nel lato A dove si colloca "Schwarz Morgen", la musica proposta risente ovviamente del peso degli anni, soprattutto nella compattezza e nella resa dei suoni, ma è un bel ritorno al passato, con soluzioni stilistiche interessanti e tuttora spendibili, sulla scia di gruppi come D.A.F., Severed Heads o Liaisons Dangereuses, ma sempre originali: i beat piuttosto duri raramente vengono sacrificati alla ricerca della melodia. La storia cambia passando al lato B del disco dove si colloca il secondo demo Zusammen fortemente più evoluto ed avanguardistico, probabile vera ragione di questa dissepoltura della Mannequin. I beat lasciano più spazio a melodie sperimentali che anticipano di qualche decennio le evoluzioni electro. Sito web: http://www.mannequinrecords.com
(M/B'06)

NETHERWORLD
Alchemy of Ice

CD (Glacial Movements)

Glacial Movements, per chi non lo sapesse, é la label capitolina guidata proprio dal mastermind di Netherworld Alessandro Tedeschi, che oramai dal 2006 si é ricavata una solida nicchia nell'ambito dell'area d'avanguardia maggiormente legata alla miglior ambient-music di taglio minimale ed isolazionista. Ispirata dalle profonde suggestioni legate all'immaginario tanto gelido quanto affascinante delle lande più estreme e desolate del pianeta, Glacial Movements trasmette - per così dire - "l'estetica sonora" delle nevi eterne grazie ad uno splendido collage di lavori che ha annoverato, tra gli altri, Francisco López, Aidan Baker di Nadja, i Rapoon di Robin Storey, la creatura Lull del fondatore dei Napalm Death Mick Harris, ma anche Retina, Stormloop, BVDUB e moti altri. "Alchemy of Ice" é l'ultimo lavoro di Netherworld, progetto personale di Alessandro, e ci regala l'ennesima "molecola" sonica del sempiterno ghiacciao chiamato Glacial Movements, conducendoci in sei, lunghi capitoli di cristallina bellezza ove le trame dilatate della ambient music inventata da Eno si amalgamano alla perfezione in una serie di infinite spirali cosmiche alla Lustmord. Per questo lavoro, Alessandro ha utilizzato tra l'altro dei fields-recordings registrati in alcune caverne sotterranee del Lazio, la sua regione. "Alchemy" infine é dedicato a Gianluigi Gasparetti, per tutti Oöphoi, venuto a mancare nell'aprile di questo 2013. Ambient Music for Glaciers.
Sito web: http://www.glacialmovements.com/gmcat7.htm
(Oflorenz)

NIGHTBREEDER AND THE WINTERMOON ORCHESTRA
Chapter I: A black comet shineth on the new age of witchcraft

CD (Arcane Witchcraft Coven, Crash&Burn Record)

Ritorna Simone Giorgini, tastierista dei Darkend aka Antarktica, col suo poliedrico progetto solista. La scintilla che ha azionato gli ingranaggi di questo progetto è la sua passione per la scrittura di novelle che, combinata con la sua formazione di pianista classico amante di metal e colonne sonore, ha fatto scaturire ancora una volta una sorta di racconto in note a supporto del primo capitolo della saga "The mysteries of Gordon Pym island", scritta dallo stesso Giorgini. L'opera in sé è una vera e propria composizione a metà tra musica classica colonna sonora e atmosfere tipicamente black metal, a cui contribuisce una orchestra spettrale per stessa definizione del suo direttore Simone, poiché fatta di archi, fiati e cori virtuali. L'album paga forte tributo, oltre che a Tchaikovsky in maniera manifesta con la cover tratta dal celeberrimo lago dei cigni, soprattutto ai gruppi metal nelle parti ambientali e orchestrali (saltano subito alla mente i primi Limbonic Art o i Summoning), tuttavia spingendosi ben oltre in ambito compositivo e venendo fuori con qualcosa di particolare, egregiamente coadiuvato da un'ottima resa dei suoni.
Sito web: https://www.facebook.com/Nightbreeder.and.the.Wintermoon.Orchestra
(M/B'06)

NIGHT SINS
To London or the lake
LP (Avant!)

Dopo il debutto a fine 2012, ritorna questo gruppo di Philadelphia, sempre sotto Avant! e sempre in vinile, limitato a 500 copie. Kyle Kimball, la mente dietro a questo progetto, tira le fila di un lavoro che ancora una volta riporta in auge le sonorità più tetre che hanno costellato gli anni 80 sulla scia dei Sisters of Mercy. Qui sono i synth a dettare legge e rappresentano coi loro fraseggi e le loro aperture, il marchio di fabbrica di un gruppo che, nonostante abbia nella celebrazione di un genere confinato nel passato il suo leit Motiv, non difetta certo di personalità. Quando si sente un lavoro del genere e si capisce che la band ha talento, si auspica una crescita ulteriore che porti ad una evoluzione in qualcosa di veramente nuovo. Però poi si finisce per amare queste melodie così azzeccate e così perfettamente amalgamate alla voce ed alla resa sonora tanto che, per una volta, resta la nostalgia del passato.
Sito web: https://www.facebook.com/nightsins
(M/B'06)

NG
92012
CD (Disques de l’Europe Morte)

77 minuti e 25 secondi: tanto basta a 3Vor per ripercorrere la storia di una vita, oltre 20 anni di entusiasmante avventura con il suo progetto Northgate poi diventato, nel 2007, semplicemente NG. E le 13 tracce del dischetto, che include anche un posterino con un bellissimo disegno dell’albero genealogico di Northgate tra il 1992 ed il 2012 (come il titolo dell’opera ci ricorda), ripercorrono effettivamente per intero l’evolversi stilistico-musicale della creatura di Trevor, andando addirittura a rituffarsi con “Metatron” nelle radici più lontane del demo mai realizzato nel 1992 che avrebbe teoricamente anticipato la storica tape d’esordio “Statuae Curaeque Coniunctio”, uscita allora per la label meneghina “L’Alternative Dramatique” di Anthony Duman. Ed i Weltschmerz di Duman non sono l’unico progetto con cui si intreccia la storia di NG, come la terza traccia “Long Black Wires” ci rammenta immediatamente; Claudio Dondo con i suoi Runes Order, Cecco Cropcircle, il mio concittadino Fabrizio Modonese Palumbo (Larsen, Blind Cave Salamander, Almagest!, XXL ed innumerevoli altre illustri collaborazioni) ed ovviamente la grande Camerata Mediolanense, gruppo nel quale presta da anni la sua voce di baritono e le percussioni, sono stati tasselli fondamentali nell’accompagnare Trevor sulla lunga strada di Northgate. Davvero entusiasmante ripercorrere questa storia avvincente lasciandosi trasportare dalle arie dilatate e psichedeliche, a tratti avanguardistiche e sperimentali, dei tredici capitoli di “92012”, dischetto impreziosito dal consueto lavoro grafico di grand’ effetto ad opera di Luisa “Aimaproject”. Un pezzo di storia della ‘grey area’ e della scena indipendente nostrana, da recuperare senza indugio!
Info: northgate34@hotmail.com
Sito web: http://ngmusic3.bandcamp.com/album/ng92012
(Oflorenz)