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ELIAS
MATT & (THE) RESCUE MISSION
Conditio humana
CD (Wannsee Records)
Ritornano
dopo il debutto datato 1981 e ristampato nel 2011 sotto Wannsee,
gli Elias Matt & (the) Rescue Mission. Undici pezzi dalla
struttura semplice ed immediata, ma non per questo banali.
Al contrario, questi brani di electro-pop/minimal dal sapore
eighties scorrono veloci ed accattivanti, con melodie azzeccate,
guidati dalle voci di Matt e Stephanie Sagert. Quest'ultima
ricorda molto la cantante dei The Cardigans specie nel brano
"Imperfect dream", in cui la sua voce fa da struttura portante
del brano. Tuttavia è nelle parti in cui ha un ruolo secondario
che trova la sua collocazione ideale, o in alternanza alla
voce di Elias come vocalist nei ritornelli (Under attack,
Berlin surreal), oppure a supporto di essa come nella opener,
uno dei brani più riusciti per la sua capacità di racchiudere
ed esaltare le individualità del gruppo. Tutti i brani sono
ben riconoscibili e non si adagiano su strutture monocordi,
la varietà di stili è notevole, con una chitarra che interviene
sempre al momento giusto a spiazzare l'ascoltatore ed i suoni
sono amalgamati con perizia ed esperienza. Non ci sono punti
deboli, c'è ispirazione, tecnica, coerenza, inventiva e capacità
compositiva: nulla resta da aggiungere.
Sito web: http://www.eliasmatt.de
(M/B'06)
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ELYGE
The inside passage
CDr (autoprodotto)
Debutto
solista per William Quattrone dopo gli anni di militanza nel
gruppo goth rock/doom metal dei Dakrua. Cinque tracce semplici,
di breve durata, a metà strada tra ballate metal e sperimentalismo
rock/acustico, che hanno l'intento di esplorare e sperimentare
nuovi territori musicali, rimanendo al tempo stesso fedeli
alle sonorità che hanno caratterizzato il sound del precedente
gruppo di Quattrone, facendone quasi da appendice. Ai primi
due pezzi cadenzati e più prevedibili, succede "No wings",
dal tono più alternative, mentre la successiva "Tra ieri e
il niente" è forse il brano più interessante, sia per le variazioni
di ritmi che per il cantato in italiano che dà maggiore enfasi
alla voce di William. Niente di nuovo sotto il sole.
Sito web: https://www.facebook.com/pages/Elyge/195892054148
(M/B'06)
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ERASSA
CONTINTAS
Landscape of emptiness
CD (Pe.Ky.Na Records)
Primo
full length che segue e contiene nella sua parte iniziale
il mini di debutto "Peel/?", per questa band ferrarese/modenese
nata nel 2012, da membri dei Tempo de Mal, Matteo Amadei (chitarra)
e Giovanna Malavasi (batteria), a cui si uniscono Sara Zaniboni
(voce) e Juri Gozzi (basso). Il gruppo presenta la sua proposta
come wave/noise/rock/electro: questo album è prima di tutto
rock, con chitarre distorte, ritmi trascinanti ed azzeccati
e contaminazioni noise sparse e pesanti, tutt'altro che all'acqua
di rose come ci si aspetterebbe dal segmento musicale che
oscilla tra l'alternative e la wave. La opener "Camel disease"
inizia con un incipit di manifeste radici industrial per poi
diventare una canzone rock dalla struttura fin troppo classica
e morbida grazie alla soffice voce di Sara, mood che del resto
caratterizza quasi tutte le tracce ad eccezione della bizzarra,
cosmica e geniale "Legance water", che ha l'unico grande difetto
di non durare almeno un paio di minuti in più. Momenti più
azzeccati sono certamente "Ezra" con le chitarre a scandire
i tempi ed a duettare in maniera impeccabile con la cantante
e "Mountain killer" per le sue trovate che incrociano Devin
Townsend e gli Uriah Heep. Interessanti.
Sito web: https://www.erassacontintas.com
(M/B'06)
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FAVOLE
NERE
La metà fuori
CD (autoprodotto)
Tornano
questi torinesi a tre anni di distanza dall'ultimo full length
e dopo aver speso buona parte dell'ultimo periodo a farsi
conoscere in giro per l'Italia, aprendo per Paul Di Anno ed
i Sigue Sigue Sputnik. Da subito la sensazione è che le buone
impressioni ricavate dall'album precedente siano confermate:
canzoni fresche spontanee e trascinanti, entrano in testa
subito coi loro ritornelli e cori, dell'ottima Caterina Pritoni,
ma soprattutto racchiudono soluzioni interessanti che li staccano
nettamente dalla scena wave italiana di matrice rock, da cui
traggono spunto. Il dazio pagato ai precursori del genere
oramai è un ricordo, grazie alla notevole maturità tecnica
mostrata dalla band, che la porta a trovate originali e talvolta
superlative. I testi cocciutamente continuano ad essere in
italiano, risultano perfetti per queste sonorità nella loro
aulica negatività, ma di fatto tarpano le ali dei nostri in
un ideale volo verso orizzonti più estesi e forse sono ciò
che sinora ha impedito la loro meritata esplosione.
Sito web: https://www.facebook.com/pages/Favole-Nere
(M/B'06)
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FRAGMENT
Temporary enlightenment
CD (OPN Records)
Nuovo
lavoro per il progetto drone/shoegaze solista del lionese
Thierry Arnal, edito su CD in un elegante cartonato a tre
pannelli limitato a 500 copie. A partire dalla sua nascita
nel 2006, i Fragment hanno all'attivo con questa già quattro
full-length, tre split, tre mini e due compilation (!!), sempre
sull'onda del post rock e, in passato, dello shoegaze, che
qui è oramai tramontato in favore di brani lenti, lentissimi,
con ritmiche tipicamente doom al limite del drone, ma con
una parte vocale decisamente pop ed un sound piuttosto raffinato.
La palese fonte ispiratrice di tutto ciò sono gli Jesu dell'ex
Godflesh Justin Broadrick, a cui Arnal attinge a piene mani,
riproponendo in maniera egregia qualcosa di già visto, ma
risultando piuttosto monotono sulla lunga distanza, sia nelle
soluzioni stilistiche che nella parte ritmica, rendendo difficoltoso
distinguere i brani dopo i primi ascolti, quasi avesse clonato
se stesso nell'atto di clonare i Jesu.
Sito web: https://www.facebook.com/fragment.official
(M/B'06)
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[FRAGMENTS]
Evoluzioni
CD (Yalla Records)
Dopo qualche comparsata in un paio di compilation e due singoli
anticipatori, debutta Riccardo Spaggiari col suo progetto di
musica ambient, sotto l'etichetta italiana Yalla Records. Polistrumenytista
di Reggio Emilia, Spaggiari è conosciuto per essere il percussionista
degli Ataraxia da almeno quindici anni. Nel caso dei [Fragments],
gli strumenti a cui si dedica sono invece l'handpan e i synth
oltre a curare ovviamente la parte legata alle percussioni ed
ai beat, coadiuvato da Sarc:o e Gualtiero Venturelli alle chitarre.
L'album scorre via piacevolmente nel segno del downtempo e del
chill out, con sprazzi di post rock ed idm, senza però guizzi
particolarmente innovativi o trovate fuori dai canoni, scivolando
via tra le dita senza lasciare tracce indelebili, lasciando
una sensazione di qualcosa di ben costruito, ma che non riesce
a catturare l'attenzione dell'ascoltatore.
Sito web: http://www.fragmentsproject.com
(M/B'06) |
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IVORIES
In Between
MiniCD (autoprodotto)
I tre componenti dei milanesi Ivories (nati nel 2010) hanno
fatto parte in passato di due band degli anni ’80: Jeunesse
d’Ivorie e Other Side. I primi apparsi nella mitica compilation
“Body Section” di Rockerilla. Il trio è composto da Patrizia
Tranchina (voce), Danilo Carnevale (chitarra), Francesco Sindaco
(basso). Il loro sound è un rabbioso indie noir tra shoegaze,
dream pop e postpunk molto particolare e personale. È in preparazione
un album di lunga durata, ma già ascoltando le 4 tracce contenute
in “In Between”, si può sperare in un buon lavoro.
Sito web: myspace.com/weareivories
(Nikita)
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KLEINGOTT
Deathbed tales
Download (autoprodotto)
A
stretto giro dall'ep "Ballads from nowhere", primo lavoro
cantato in lingua inglese, ritorna Gerardo Perilli, che continua
il suo percorso musicale di neo-folk totalmente autoprodotto.
L'approccio resta quello dell'ep, sonorità riverberanti, atmosfere
che ricordano i King Dude degli esordi. Le canzoni scorrono
via semplici, lineari ed ispirate, scioccanti nella loro maturità
ed efficacia dato che Gerardo sostiene di aver iniziato a
suonare per la prima volta tre anni fa: lascia interdetti
la fortissima carica emozionale delle singole tracce forse
un po' troppo uguali l'un l'altra, sia per i suoni che per
le linee vocali comunque azzeccatissime. Gerardo è così: semplice,
schietto e diretto. Egli racconta la sua storia, non vuole
convincere nessuno, né inventare soluzioni nuove, piuttosto
utilizzare la musica come mezzo di espressione privilegiato,
come i suoi maestri Death In June e Current 93. Detto questo
il lavoro non è una mera scopiazzatura, bensì una rielaborazione
personale dei gruppi già citati, ma anche di Of The Wand and
The Moon con passaggi cadenzati che possono portare alla mente
gli Arcana ed il martial folk in genere. Album piacevole che
conferma le belle sensazioni avute con l'ep precedente.
Sito web: https://www.kleingott.net
(M/B'06)
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LAMBWOOL
A sky through the wall
2 CD (OPN)
One-man project scaturito nel 2005 dalla mente brillante del
transalpino Cyril Laurent (già artefice dei precedenti progetti
Moon Revolution e The soul lives in Berlin), Lambwool giunge
al suo quarto lavoro con questo doppio cd che sin dalla bellissima
grafica, un collage di desolati ed oscurissimi paesaggi, anticipa
il favoloso viaggio cosmico e profondamente meditativo partorito
dalla mente di Cyril. Le 7 tracce del dischetto, impreziosite
da ulteriori 11 "Rare and unreleased tracks" se vorrete accaparrarvi
il doppio in tiratura limitata, si muovono tra l'ambient nerissimo
che fu marchio di fabbrica della prima Cold Meat, ed i paesaggi
sonori già patrimonio di altri progetti passati della scuderia
francese, su tutti i grandi Fin de Siècle. Un disco che ascolterei
volentieri in occasione di un viaggio tra le lande desolate
della Patagonia, o magari durante una passeggiata invernale
lungo le scogliere della Bretagna.
Sito web: http://opnrecords.bandcamp.com/album/a-sky-through-the-wall
(Oflorenz) |
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MONUMENTS
Age
LP (Mannequin Records)
La Mannequin prosegue nella riesumazione di tesori sepolti ed
irreperibili dei gloriosi anni ottanta, che hanno visto la nascita
e spesso la prematura scomparsa di band wave/minimal di altissimo
livello. E' il caso dei Monuments, band torinese creata nel
1981 da Mauro Tavella e Andrea Costa e che ha al suo attivo
sostanzialmente una sola uscita discografica, risalente al 1984,
che è appunto quella in questione. Questo album era già contenuto
in una raccolta uscita nel 2008 ad opera della Anna Logue Records,
che invero conteneva molto materiale inedito. Questa nuova ristampa
su LP limitato a 300 copie accontenta coloro i quali non sono
riusciti ad accaparrarsi la compilation, né tanto meno il debutto,
riproponendo la medesima copertina del debutto e due bonus track
risalenti al medesimo periodo, una delle quali, "Veiled lady"
totalmente inedita. Musicalmente il lavoro si colloca nella
scia di New Order e Kraftwerk ed è stato indicato da alcuni
critici come miglior album electro-pop italiano di sempre, giudizio
forse esagerato, ma che dà sicuramente l'idea dell'alto livello
di questo album che risorge a nuova vita.
Sito web: http://www.mannequinrecords.com
(M/B'06) |
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MUSUMECI
Schwarz Morge
LP (Mannequin Records)
Altro
gruppo synth/wave di metà anni 80 riesumato dalla Mannequin,
che dimostra un amore viscerale ed incontrastato per i gruppi
nostrani, specie i meno conosciuti: la band torinese in questione
fu fondata nel 1985 da Mauro M., ex chitarrista dei Rude Pravo,
e Franco G., rumorista degli Errata-S-Corrige, a cui si unirono
in seguito Laura G. (Rude Pravo) e Paul C. (K. Position).
Questa uscita su lp limitato a 300 copie raccoglie i due introvabili
demo "Schwarz Morgen" e "Zusammen", rispettivamente del 1985
e 1986. Nel lato A dove si colloca "Schwarz Morgen", la musica
proposta risente ovviamente del peso degli anni, soprattutto
nella compattezza e nella resa dei suoni, ma è un bel ritorno
al passato, con soluzioni stilistiche interessanti e tuttora
spendibili, sulla scia di gruppi come D.A.F., Severed Heads
o Liaisons Dangereuses, ma sempre originali: i beat piuttosto
duri raramente vengono sacrificati alla ricerca della melodia.
La storia cambia passando al lato B del disco dove si colloca
il secondo demo Zusammen fortemente più evoluto ed avanguardistico,
probabile vera ragione di questa dissepoltura della Mannequin.
I beat lasciano più spazio a melodie sperimentali che anticipano
di qualche decennio le evoluzioni electro. Sito web: http://www.mannequinrecords.com
(M/B'06)
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NETHERWORLD
Alchemy of Ice
CD (Glacial Movements)
Glacial Movements, per chi non lo sapesse, é la label capitolina
guidata proprio dal mastermind di Netherworld Alessandro Tedeschi,
che oramai dal 2006 si é ricavata una solida nicchia nell'ambito
dell'area d'avanguardia maggiormente legata alla miglior ambient-music
di taglio minimale ed isolazionista. Ispirata dalle profonde
suggestioni legate all'immaginario tanto gelido quanto affascinante
delle lande più estreme e desolate del pianeta, Glacial Movements
trasmette - per così dire - "l'estetica sonora" delle nevi
eterne grazie ad uno splendido collage di lavori che ha annoverato,
tra gli altri, Francisco López, Aidan Baker di Nadja, i Rapoon
di Robin Storey, la creatura Lull del fondatore dei Napalm
Death Mick Harris, ma anche Retina, Stormloop, BVDUB e moti
altri. "Alchemy of Ice" é l'ultimo lavoro di Netherworld,
progetto personale di Alessandro, e ci regala l'ennesima "molecola"
sonica del sempiterno ghiacciao chiamato Glacial Movements,
conducendoci in sei, lunghi capitoli di cristallina bellezza
ove le trame dilatate della ambient music inventata da Eno
si amalgamano alla perfezione in una serie di infinite spirali
cosmiche alla Lustmord. Per questo lavoro, Alessandro ha utilizzato
tra l'altro dei fields-recordings registrati in alcune caverne
sotterranee del Lazio, la sua regione. "Alchemy" infine é
dedicato a Gianluigi Gasparetti, per tutti Oöphoi, venuto
a mancare nell'aprile di questo 2013. Ambient Music for Glaciers.
Sito web: http://www.glacialmovements.com/gmcat7.htm
(Oflorenz)
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NIGHTBREEDER AND THE WINTERMOON ORCHESTRA
Chapter I: A black comet shineth on the new age of witchcraft
CD (Arcane Witchcraft Coven, Crash&Burn Record)
Ritorna
Simone Giorgini, tastierista dei Darkend aka Antarktica, col
suo poliedrico progetto solista. La scintilla che ha azionato
gli ingranaggi di questo progetto è la sua passione per la
scrittura di novelle che, combinata con la sua formazione
di pianista classico amante di metal e colonne sonore, ha
fatto scaturire ancora una volta una sorta di racconto in
note a supporto del primo capitolo della saga "The mysteries
of Gordon Pym island", scritta dallo stesso Giorgini. L'opera
in sé è una vera e propria composizione a metà tra musica
classica colonna sonora e atmosfere tipicamente black metal,
a cui contribuisce una orchestra spettrale per stessa definizione
del suo direttore Simone, poiché fatta di archi, fiati e cori
virtuali. L'album paga forte tributo, oltre che a Tchaikovsky
in maniera manifesta con la cover tratta dal celeberrimo lago
dei cigni, soprattutto ai gruppi metal nelle parti ambientali
e orchestrali (saltano subito alla mente i primi Limbonic
Art o i Summoning), tuttavia spingendosi ben oltre in ambito
compositivo e venendo fuori con qualcosa di particolare, egregiamente
coadiuvato da un'ottima resa dei suoni.
Sito web: https://www.facebook.com/Nightbreeder.and.the.Wintermoon.Orchestra
(M/B'06)
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NIGHT
SINS
To London or the lake
LP (Avant!)
Dopo
il debutto a fine 2012, ritorna questo gruppo di Philadelphia,
sempre sotto Avant! e sempre in vinile, limitato a 500 copie.
Kyle Kimball, la mente dietro a questo progetto, tira le fila
di un lavoro che ancora una volta riporta in auge le sonorità
più tetre che hanno costellato gli anni 80 sulla scia dei
Sisters of Mercy. Qui sono i synth a dettare legge e rappresentano
coi loro fraseggi e le loro aperture, il marchio di fabbrica
di un gruppo che, nonostante abbia nella celebrazione di un
genere confinato nel passato il suo leit Motiv, non difetta
certo di personalità. Quando si sente un lavoro del genere
e si capisce che la band ha talento, si auspica una crescita
ulteriore che porti ad una evoluzione in qualcosa di veramente
nuovo. Però poi si finisce per amare queste melodie così azzeccate
e così perfettamente amalgamate alla voce ed alla resa sonora
tanto che, per una volta, resta la nostalgia del passato.
Sito web: https://www.facebook.com/nightsins
(M/B'06)
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NG
92012
CD (Disques de l’Europe Morte)
77
minuti e 25 secondi: tanto basta a 3Vor per ripercorrere la
storia di una vita, oltre 20 anni di entusiasmante avventura
con il suo progetto Northgate poi diventato, nel 2007, semplicemente
NG. E le 13 tracce del dischetto, che include anche un posterino
con un bellissimo disegno dell’albero genealogico di Northgate
tra il 1992 ed il 2012 (come il titolo dell’opera ci ricorda),
ripercorrono effettivamente per intero l’evolversi stilistico-musicale
della creatura di Trevor, andando addirittura a rituffarsi
con “Metatron” nelle radici più lontane del demo mai realizzato
nel 1992 che avrebbe teoricamente anticipato la storica tape
d’esordio “Statuae Curaeque Coniunctio”, uscita allora per
la label meneghina “L’Alternative Dramatique” di Anthony Duman.
Ed i Weltschmerz di Duman non sono l’unico progetto con cui
si intreccia la storia di NG, come la terza traccia “Long
Black Wires” ci rammenta immediatamente; Claudio Dondo con
i suoi Runes Order, Cecco Cropcircle, il mio concittadino
Fabrizio Modonese Palumbo (Larsen, Blind Cave Salamander,
Almagest!, XXL ed innumerevoli altre illustri collaborazioni)
ed ovviamente la grande Camerata Mediolanense, gruppo nel
quale presta da anni la sua voce di baritono e le percussioni,
sono stati tasselli fondamentali nell’accompagnare Trevor
sulla lunga strada di Northgate. Davvero entusiasmante ripercorrere
questa storia avvincente lasciandosi trasportare dalle arie
dilatate e psichedeliche, a tratti avanguardistiche e sperimentali,
dei tredici capitoli di “92012”, dischetto impreziosito dal
consueto lavoro grafico di grand’ effetto ad opera di Luisa
“Aimaproject”. Un pezzo di storia della ‘grey area’ e della
scena indipendente nostrana, da recuperare senza indugio!
Info: northgate34@hotmail.com
Sito web: http://ngmusic3.bandcamp.com/album/ng92012
(Oflorenz)
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