Le origini di un gruppo,
di qualsiasi gruppo, sono sempre un po avvolte nella leggenda.
Nel presente caso la leggenda vuole un proletario disoccupato e arrabbiato,
Jeremy Coleman, in fila allufficio collocamento di Londra con
un amico, tra la fine del 78 e linizio del 79. Stanco
o divertito dalle lamentele di Coleman sui malesseri di questo mondo
(o perlomeno dellInghilterra thatcheriana) lamico disse
qualcosa del genere: devo assolutamente farti conoscere un tipo,
portandolo poco dopo in un appartamento di periferia. Tra Coleman
e il tipo, certo Paul Ferguson, batterista, sembra che lintesa
sia stata immediata: i due avevano capito che dovevano fare musica
insieme, qualcosa, secondo le loro parole, come il suono della
terra che vomita.
La
cronaca, invece, riferisce che Coleman e Ferguson suonassero già insieme
nella Matt Stagger Band, in effetti il gruppo dorigine di Ferguson,
al quale Coleman si aggiunse come tastierista. Ma la personalità litigiosa
e debordante di Coleman lo rese immediatamente incompatibile con la
leadership di Stagger, col risultato che il nostro abbandonò presto
il gruppo portando via con sé Ferguson. I due, successivamente, misero
su un giornale locale il seguente annuncio: Want to be part
of the Killing Joke? Total Publicity - Total Anonymity - Total Exploitation
(difficilmente traducibile con Vuoi far parte dello Scherzo
che Uccide? Totale pubblicità totale anonimato totale
sfruttamento).
Così facendo trovarono i musicisti Kenneth Walker per le chitarre
e Martin Glover al basso: lo Scherzo che Uccide era nato! I primi
brani ad essere composti furono Malicious Boogie, Wardance
(in una versione più edulcorata e tranquilla rispetto
a quella conosciuta), Pssyche e Nuclear Boy, che costituivano
lossatura dei loro concerti insieme a cover dei gruppi punk
più celebri (loro cavallo di battaglia era Bodies dei Sex Pistols).
Spostatisi a Notting Hill, i quattro cominciarono a registrare le
loro composizioni finanziati, sembra, dalla ragazza di Coleman di
allora. Il primo prodotto
uscito del loro studio artigianale fu un 10 pollici contenente 3 brani:
Turn to Red, Nervous System e Are You Receiving?,
era il mese di ottobre 1979. In onore del loro brano Malicious
Boogie chiamarono la loro personalissima etichetta discografica
Malicious Damage, ma in realtà dovettero versare del denaro alla Island
perché li distribuisse. Anche i loro nomi erano diversi, secondo la
moda degli pseudonimi tipica del punk, ora cerano: Jaz
Coleman a voce e tastiere, Geordie (Walker) alla chitarra
e Glover Youth al basso (chi era rimasto fedele al suo
nome sembrava il solo Paul Ferguson).
Per entrare nel merito, i brani, seppur piacevoli, perfettamente in
linea con i tempi che correvano ed addirittura moderatamente innovativi,
non erano certo quel gran che. Turn to Red cominciava con una
sventagliata di chitarra distorta per poi stabilizzarsi su un ritmo
sostenuto e continuo. In effetti una voce molto effettata dava al
pezzo un aspetto decisamente reggae, accentuato anche dalla chitarra
quando da rumorista/distorta voleva farsi ritmica. Un pezzo bello
e piacevole, basato sui ripetuti effetti degli strumenti: da quelli
ritmici della batteria a quelli elettrici della chitarra, da quelli
elettronici del synth agli echi e riverberi della voce.
Anche Nervous System, perfettamente introdotta dal basso, aveva
un andamento reggaeggiante, con la voce rauca e rabbiosa di Coleman
perfettamente inserita. Tuttavia il ritornello era piacevole, certamente
aperto ed armonico, quindi assolutamente nulla di oscuro o, men che
meno, difficile. Più tosto linizio distorto prima e con chitarra
ritmica serrata poi di Are You Receiving, anche se poi la voce
si adattava molto agli stilemi del punk. Un bridge aperto, che introduceva
un ritornello ripetuto, certo non aiutava loriginalità o lessere
di tendenza del brano, meglio la parte centrale lievemente rumorista
(ma purtroppo molto breve). Una variante quasi-parlata evidenziava
un aspetto di impegno politico e sociale dei Killing Joke, certamente
inedito in altri gruppi cui venivano paragonati; una chitarra fortemente
effettata prima dellultimo ritornello è la cosa migliore del
brano.
Un brano bello, comunque, di un gruppo deciso, forte, con le idee
chiare. Soprattutto ciò che distingueva i Killing Joke da altri gruppi
post-punk (come ad esempio i Clash, cui tendevano ad assomigliare)
era la straordinaria ricchezza ed originalità degli arrangiamenti,
non usuale in una band con così poca esperienza. Effetti di distorsione
e ritardi, riverberi, sintetizzatori elettronici o altre tastiere,
davano origine ad un orizzonte cromatico di suoni multiformi ed affascinanti.
Infatti, pochi giorni dopo luscita del 10 (e della sua
versione ai normali 7 del 45 giri, contenente però solo i primi
due brani), nel mese di novembre 79 uscì il loro Ep (a 12 pollici)
Almost Red, che fu incredibilmente apprezzato dal dj John Peel,
il quale non esitò ad invitarli al suo programma. Questo diede loro
una potenzialità di ascolto insperata, che portò ad un successo forse
imprevedibile. Fu così che un gruppo bravo ma in linea con altri,
autore di azzardi eccessivi e normalmente non fruttuosi, che anzi
avrebbero presto portato al fallimento dellimpresa (la registrazione
e pubblicazione a proprie spese del materiale), si ritrovò a godere
di un successo e di unaudience straordinari, elementi che fecero
stravolgere anche i loro rapporti con la Island. Forse la mossa azzeccata
dellEp fu proprio lunico inedito, la title-track, quellAlmost
Red dalla tastiera molto dance ed il timbro vocale più arrabbiato.
Una sorta di punk-dance aggressiva, insomma. Qualcosa stava cambiando.
Con i successivi
concerti Jaz Coleman mise meglio a fuoco la sua proposta artistica.
Al popolo punk (o post tale) piaceva ballare, certo, ma a lui questo
non bastava. Voleva giustamente veicolare un messaggio di impegno
e di denuncia sociale e per far ciò poteva solo aumentare la dose
di aggressività dei suoi brani. E questo non poteva che far aumentare
un senso di minaccia costante, quasi di oppressione dei brani stessi,
caratteristiche che li fecero assimilare alla compagine gotica. Nel
marzo dell80 la Malicious Damage, sola, fece uscire il singolo
Wardance/Pssyche e finalmente i Killing Joke apparvero
in tutto il loro potenziale distruttivo.
Wardance iniziava con un malato colpo di tosse, interrotto
da effetti sonici a loro volta interrotti dal ritmo serrato degli
strumenti, punk ma con effetti elettronici di sottofondo. La voce
era mostruosamente trasformata: poco più di un rantolo rabbioso, tranne
nel ritornello (anche in questo caso la ripetizione del titolo) affidato
al coro dei musicisti con batteria tribale. Una matassa di veleno
acido, ballabile ma schiacciante. Il retro, Pssyche, era un
punk-rock aggressivo ma più convenzionale, anche nelluso della
voce. Belli comunque gli effetti sonici degli arrangiamenti dei quattro,
capaci di sprigionare, nella fissa ripetitività delle loro strutture,
unenergia crescente. Le urla psicotiche di Coleman facevano
il resto.
Il successo entusiasmante
del singolo lanciò i Killing Joke in una bruciante e sorprendente
carriera, caratterizzata dalle intemperanze caratteriali del loro
leader. Profeti dellurlo sociale, dellangoscia urbana
e del dolore esistenziale della sconfitta, il loro stile claustrofobico,
ripetitivo e pesante aveva anticipato di parecchi anni il rock a venire.
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