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VISAGE
@ Kindergarten /Redrum di Bologna, 12 giugno 2010

Notte Decadence con Strange

Testo by Gabrydark
Foto by Giancarlo Donatini

In una calda notte estiva, il 12 giugno scorso, al Kindergarten /Redrum di Bologna, si è tenuta una serata Decadence.
La location divisa in due piani , sistemata di recente dallo stesso staff del Decadence, sotto la direzione di Carlo , è adatta per ospitare uno spettacolo vario con dj set, performance sadomas , rubbers dolls and Co, e ospiti di rilievo impegnati in live . Non può mancare chi ha voglia di trascorrere una serata diversa e divertirsi in modo originale ascoltando ottima musica, ammirando un pubblico fuori dai consueti canoni di una disco, magari entrando a far parte di esso per una volta, abbigliandosi in maniera adeguata come richiesto dal dress code, se non altro rigorosamente in nero, pena l’esclusione o la spogliazione. Così eccoci in quel luogo per vedere e sentire i Visage, ma non solo… Subito una “sorpresa “: uomini e donne entrano da zone diverse e le donne si trovano a passare su un uomo disteso a terra! All’interno il locale pullula di gente, che diventa sempre più numerosa. Sul palco si esibisce all’inizio un giovane dalle sembianze che ricordano Cristo, vittima di un” chirurgo” che gl’infigge nel corpo parecchi uncini da cui partono corde alle cui estremità sono appese delle candele accese, una performance per stomaci robusti, e la sua sofferenza è accompagnata dal sound scuro e malinconico di una cantante, la cui voce intensa, acuta suscita emozioni , proiettandoci in un’atmosfera onirica e mesmerizzante , accentuata da una folla eclettica di dark, cyberpunk, uomini e donne in abiti vittoriani , Lolite gotiche o fetish in pvc, emo e shene queen e pellicce indossate su tute intere in lattice o maschere antigas che nascondono il volto, nonostante il clima già torrido dell’esterno.

A questo punto sulla mezzanotte o forse più tardi ( il tempo in quel luogo non scorre come nella realtà) entra Steve Strange, voce maschile e leader dei Visage.
I Visage sono un un gruppo musicale Sinthpop/ New Wave formatosi nel 1978 a Londra collegato al movimento New Romantic nascente nei primi anni del 1980.
Il gruppo era composto tra gli altri, da Billy Currie , Midge Ure e dal frontman, Steve Strange. I primi due poi sono stati anche membri degli Ultravox. I Visage tra il !1980 il 1984 pubblicarono tre album Visage (1980), The Anvil (1982) e Beat Boy (1984).
Il primo album fu sicuramente quello di maggior successo, grazie al singolo Fade to gray (che è ancora oggi simbolo del movimento "New Romantic"). Nel secondo album le "vocazioni disco" vennero amplificate in brani famosi come Damned don't cry e Night train, ma le vendite iniziarono a diminuire e al terzo album il gruppo si divise.
Ciò segnò anche un momento di pausa per lo strano personaggio androgino di Steve Strange (vero nome Steve Harrington), che in seguito ha fatto parlare molto poco di sé. Solo recentemente, nel 2004, è tornato alla ribalta con una formazione nuova mantenendo però il nome di Visage.
In questa serata si esibisce da solo e canta su base programmata i maggiori successi che furono degli anni ’80; non ha più l’aspetto che lo aveva caratterizzato nel passato: il look è sobrio, ricercato, ma classico , come quello di un signore ormai adulto e perfettamente inserito nella società borghese. Comunque ce la mette tutta per divertire chi si è spostato dalle altre zone del locale sotto il palco per ascoltarlo . Il pubblico è numeroso e pronto a supportare Strange con applausi , urla di giubilo e balli scatenati ad ogni brano da lui cantato . Però sarà il caldo, sarà la mancanza del resto della band , ma ci appare un tantino sottotono . il concerto non dura molto e ormai scamiciato e abbondantemente sudato, Strange se ne va. La gente applaude e si accinge ad attendere un bis che però non c’è . Come biasimarlo? Ha consumato tutta la sua energia anche per contrastare un caldo a cui lui nordico, non deve essere tanto abituato.
La notte continua con robusti e corroboranti dj set, più electro e contemporaneo al piano inferiore, anni ’80 a quello superiore, mentre il flusso della gente non accenna a diminuire, anzi sembra aumentare e si gira con lentezza da un luogo all’altro seguendo la “corrente”.
Il nero Decadence viaggia ancora una volta a gonfie vele trasgressivo ed impudente, seducente ed irriverente.