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RECENSIONI DISCHI

KARMA IN AUGE
Rituali ad uso e consumo
CD (Fonoarte/Danze Moderne)

Dopo circa tre anni, ritornano questi ragazzi di Taranto, che confermano le ottime sensazioni avute col loro debutto, mostrando di aver maturato un suono evoluto rispetto agli esordi rock/wave, che si mescola con sonorità alternative/indie in maniera decisamente personale e dà vita a canzoni cantate in italiano, evocative, ispirate e che hanno personalità. I testi costituiscono la parte forse più interessante, trasudano intelligenza e malinconia, sagge riflessioni sul mondo moderno e soprattutto quello che i KIA si trovano davanti nella loro quotidianità pugliese. Sugli scudi le prime tre tracce, l'ascolto dell'album non stanca mai grazie a canzoni semplicemente belle, riuscite e mai noiose, ad una registrazione azzeccata che equilibra bene strumenti e parte cantata dell'ottimo Salvatore Piccione. Ottimo lavoro, grande crescita rispetto al passato, ancora grandi margini di miglioramento.
Sito web: http://www.karmainauge.it
(M/B'06

KARSTEN HAMRE
Through Alien Eyes - Volume I
CD (Black Mask Media)

Torna con un nuovo lavoro Karsten Hamre, artista estremamente prolifico dedito a svariati progetti come Arcane Art, Dense Vision Shrine, Veiled Allusions, Defraktor ed il più famoso Penitent, tutti facenti capo al genere ambient nelle sue svariate declinazioni. Questo lavoro non fa eccezione e dà solo un assaggio di un'opera corposa che vedrà la luce dal punto di vista del supporto fisico a giugno di quest'anno. Si tratta di un doppio cd della durata di circa due ore allegato ad un libro di 128 pagine, che uscirà in tre formati differenti, A5, A4 ed A3 in diverse tirature, da 300 a 50 copie. Le quattro tracce disponibili per il momento, tracciano i solchi di un sontuoso dark ambient desolato, che odora di civiltà perdute ed antichi culti, ma che non "punge". La sensazione complessiva è che, stante l'evidente difficoltà di aggiungere qualcosa o semplicemente di emergere in un genere simile, i singoli artisti integrino la loro proposta con materiale di volta in volta sempre più raffinato ed elitario, perdendo però il nucleo originale della loro proposta: la musica.
Sito web: http://www.myspace.com/karstenhamre
(M/B'06)

LAST MOVEMENT
Nebula CDR promo 2011
Psychic Sun CDR promo 2012
(autoproduzione)

I Last Movement arrivano da Roma che in passato è stata la capitale della dark wave italiana e che ha visto nascere interessanti band della scena oscura. “Nebula” è il primo promo del combo romano, dieci tracce che mischiano dark psichedelico a cold wave. La line-up di questo promo è composta da Antonio Mauro fondatore del progetto, chitarra e voce ed ex Avant Garde e Cureproject, Andrea Adesso alla batteria, Stefano Fanu chitarra (ex Blackmondays e Simon Dreams in Violet) e Giovanni De Giorgi al basso (ex Sunomi). I brani del disco sono interessanti ma penalizzati purtroppo dal mixaggio. Infatti la voce risulta molto bassa e poco percettibile, e la chitarra, troppo in primo piano sovrasta tutto sacrificando l'impatto dei brani. Dopo l'uscita di “Nebula” ci sono stati vari cambi nella formazione. Infatti nella registrazione di “Psychic Sun”, il successivo promo, la band diventa trio e vede oltre a Antonio Mauro e Andrea Adesso la partecipazione al basso di Marzio Micheloni. In questo promo ci sono solo tre tracce, per fortuna favorite da un mixaggio migliore. Infatti ora ci si rende conto delle grandi potenzialità dei Last Movement, una band promettente che dovrà fare attenzione ad assicurarsi un buona produzione per far valorizzare le proprie qualità.
Sito web: http://www.myspace.com/thelastmovement
(Nikita)

LE COSE BIANCHE
Parabused

CD (Whispering Eye Recordings)

Ennesimo lavoro per questo progetto solista che ha base in Arezzo, fondato nel 2008 e che ha già alle spalle più di una decina di lavori tra full length e split. L'album in questione porta alla luce sonorità che pagano forte tributo all'opera del defunto Corbelli, in una sorta di summa visuale, musicale e concettuale di quella che è stata l'evoluzione di Atrax Morgue, senza però toccarne le punte estreme. La stessa forza nichilista si inizia a intravedere già dalla copertina che ritrae una bambola bendata e fatta a pezzi, ritratto perfetto di qualcosa che è relegato nel passato, ascrivibile ad una violenza morbosa ed inattesa, proprio come fu Atrax Morgue e come è adesso LCB. Suoni analogici, oscurità e campionamenti da film come "L'esorcista" e "Blue Movie" costituiscono il nucleo fondante di questo lavoro dove tutto è osceno e violento nella maniera più perversa e bassa, dove si scava nei vizi dei maniaci e della cosiddetta gente per bene. Amatelo.
Sito web: http://lecosebianche.blogspot.it
(M/B’06)

LVPI GLADIVS
Lucania
MCD (Castellum Stoufenbourc)


I tamburi rullanti e marziali di “Massacro” introducono l’esordio del quintetto lucano che con questi 5 brani (più due remix ad opera di Spreu und Weizen e Waffenruhe) dedica un vero e proprio tributo alla propria terra di origine. In realtà le tracce di “Lucania” risalgono addirittura al lontano 2003, ma per varie vicissitudini solo oggi, grazie alla teutonica Castellum Stoufenburc, vedono meritatamente la luce su supporto ufficiale. Tra suggestioni eroiche, impressioni evoliane e ricordi bucolici della terra natia il mini di LG fa onore allo stile tipico dei maestri tedeschi come Sonne Hagal e Darkwood, e si distingue per un package di rara cura ed eleganza dalla grafica in bianco e nero che si sposa magnificamente con l’apertura “a portafoglio” e la fascetta verticale recante il logo del progetto. Presente nella confezione - che ricordiamo conta una stampa in tiratura limitata di sole 100 copie - anche il badge plastificato del gruppo. Per chi non lo sapesse infine, ben tre dei componenti di LG formano, con l’aggiunta della cantante Saralux, i più noti Hidden Place, regalando alla piccola cittadina di Pisticci il primato di contare addirittura due gruppi attivi sulle scene italiane di oggigiorno.
Sito web: : http://www.facebook.com/lupigladius?fref=ts
(Oflorenz)

MARLAT
Ruvidacenere
CD (SFEM/The Lads Production)

L’esordio ufficiale di questo valido quintetto emiliano, fondato nel 2010 da musicisti con precedenti esperienze e già intervistato sul nostro sito, è un mini album con sei brani di grande presa, dove la matrice dark wave / new wave viene attualizzata da sonorità decisamente contemporanee, come il tipico basso sporco in bella evidenza, e vari inserti elettronici a creare uno spesso muro sonoro insieme alle chitarre. La voce di Filippo, e ancora più quella di Francesca, hanno invece uno stile particolarmente pulito e melodioso, forse più vicino a un certo rock italiano che sconfina nella musica leggera. Il connubio di questi elementi genera comunque una proposta di qualità ed accessibile ad un pubblico ben più ampio dei puristi dei generi citati all’inizio (fra i quali mi ci metto pure io, sebbene come recensore cerco di essere il più obiettivo possibile): l’augurio è quindi che i Marlat possano raccogliere i meritati frutti del loro impegno e della loro bravura.
Sito web: http://www.myspace.com/marlatband
(Fabio Degiorgi)

METAL MUSIC MACHINE
Hate for the human race
Download (Gothic World Records/Metalmorfosi Production)

Nati nel 2004 dalle menti di Pietro Zanetti e Rudy Dalla Mora, ex Templebeat, storica band di rock industriale dei primi anni 90, i Metal Music Machine arrivano al quarto album. La base musicale su cui si fonda questo lavoro è certamente quella electro-industrial metal con approcci decisamente originali: in "My label says" sembra di ascoltare una ballata degli Aerosmith in chiave crossover/industrial metal con voci abrasive alternate alle clean vocals di Chicca De Piccoli che spadroneggia per tutto l'album conferendo un effetto straniante per il vivo contrasto con gli arpeggi potenti di chitarra su un tappeto industriale, permeando l'atmosfera con venature gothic che a causa dell'approccio punk/nu metal della band non prendono mai il sopravvento, se non forse in "Out of grace". Tutto l'album celebra la tecnologia, la modernità e la disumanizzazione, dalla copertina alla registrazione che privilegia i suoni alle voci. Cavalcate ritmiche di chitarra costantemente accompagnano l'ascoltatore per tutta la durata dell'album, senza mai colpire nel segno e risultando noiose e appiattite man mano che il tempo scorre. Sugli scudi la voce di Chicca, la proposta sicuramente fuori dagli schemi e l'ottima registrazione; carenti le idee destabilizzanti, che sono fondamentali.
Sito web: http://www.myspace.com/metalmusicmachine
(M/B'06)

MUSHROOM’S PATIENCE
Road to Nowhere
CD (SPQR/Klanggalerie)

Ricordo ancora oggi il mio primo incontro con la creatura di Raffaele Cerroni aka Dither Craf, era l’ormai remoto 2001, ed il disco lo sperimentale “Roma, Wien”. In realtà il progetto capitolino esiste addirittura dagli anni 80, anche se il debutto ufficiale su vinile avviene solo nel 1991, con il mitico “Dicer’s Oath”. Da allora di acqua sotto i ponti (e di uscite a nome MP) ne é passata parecchia, e per questo full lenght nuovo di zecca Raffaele e Vinz Aquarian (Mr. Ballo delle Castagne nonché master mind della label SPQR) si avvalgono della collaborazione di un variegato ensemble di musicisti, goliardicamente definito “The Tractor Train Orchestra”. Tra di loro la singer di Roma Amor Euski ed il Circus Joy Mario F.O.B., mentre la masterizzazione finale é affidata a Diego Banchero, più che mai stretto collaboratore di Vinz negli ultimi tempi. “Road to Nowhere” é un disco dal taglio molto meno rumoristico-sperimentale di quanto ci si potrebbe attendere, e si rivela un “viaggio notturno” che veleggia piuttosto su atmosfere soffuse, sospese e minimali, riecheggianti a tratti i vecchi, cari Novy Svet (ascoltate la title track). Le partiture folk di “Christmas Asleep” o “Du hast Sugo auf der Wange” paiono quasi far rivivere la stagione d’oro del folk psichedelico dei seventies di Fairport Convention e compagni, mentre non mancano intermezzi più cosmici e sperimentali come ad esempio “Red Light”, davvero molto Sci-fi Party! Un disco da ascoltare di notte, magari in viaggio su di una autobahn interminabile, senza una meta precisa, una “road to nowhere”...
Sito web:
http://www.facebook.com/pages/Mushrooms-Patience/65514446857
(Oflorenz)

NG
Dance of the avantgardes
CD (Disques de l'Europe Morte)

Nuovo lavoro per NG, ex Northgate, gruppo nato nel 1992 fondato da Evor Ameisie altrimenti noto come Trevor, cantante e percussionista dei Camerata Mediolanense, che vede questa volta il contributo di Fabrizio Modonese Palumbo e Manguss alle chitarre, Libracub al basso e Bue dietro le pelli. L’album è totalmente autoprodotto per l’etichetta “Disques de l'Europe Morte” creata da Trevor stesso, al fine di non porre alcun tipo di vincolo al flusso di coscienza musicale degli attori intervenuti per l’occasione, i quali hanno raccolto a loro stessa detta tutte le influenze raccolte nell’arco della loro esistenza. Intento perseguito con successo, vista la collocazione totalmente fuori dal tempo e dai generi di queste otto tracce: siamo nella zona grigia a cavallo tra ambient in stile Ulver, riuscite ballate come "Crimson anger" miscuglio di Nick Cave e Faith No More di "King for a day", spruzzate di idm che si alternano a parti suonate che spesso indulgono in mantra ripetitivi ed a lenta evoluzione, con l'intento di trascendere. Materiale per palati raffinati, non immediato, meritevole di trovare posto nelle avanguardie di spicco della scena italiana ed europea.
Sito web: http://www.myspace.com/3vor
(M/B06)

OUROBOROS
Sancta Sanctorum
MiniCDR 3” (Neve Micro)

Il formato 3”, qui custodito in un mini-case tipo DVD, é davvero una piccola chicca da collezione, e la Neve Micro (prosecuzione della storica Invisible Eye) di Marco Grosso ci propone in questa veste - dopo il recente “Azzurrina” a nome Snowfade - l’ultimissimo parto targato Ouroboros. “Sancta Sanctorum” é un’unica traccia di 17 minuti ove i drones oscuri di Marco duettano a meraviglia con la bellissima voce di Desirée degli iberici Persona, per un’ennessima, azzeccata collaborazione tra la creatura esoterica di Marco e le migliori voci femminili della scena: ricordiamo la recente partnership con la fiorentina Verdiana Raw, ma anche in passato la soprano Ilaria Taroni, la portoghese Morgana Duvessa, Marionita Paige, Andromaca ed Agratha. Immergiamoci dunque, con “Sancta Sanctorum”, tra le pieghe della storia, ed in particolare in quella che per la religione ebraica era l’area sacra per eccellenza: lì veniva custodita l’Arca dell’Alleanza, e solo il Sommo sacerdote poteva accedervi, nel giorno dello Yom Kippur.
Sito web:
http://ouroboros-esoteric.blogspot.it/
http://nevemicromusic.bandcamp.com
(Oflorenz)

PHANTOM LOVE
s/t

LP (Mannequin)

La Mannequin, label specializzata nell’ambito wave, promuove l’ennesimo interessante debutto, questa volta ad opera dei Phantom Love. 12” limitato a 300 copie, composto di quattro tracce di fredda musica cosmica strumentale, sulla scia di Tangerine Dream, Brian Eno, Klaus Schulze. Si parte con “Lotus”, che proprio come nel celebre mito legato al fiore, è una traccia di totale oblio con ritmi dettati da beat elettronici che si mescolano a gelidi suoni di sinth ripetitivi ed in lenta evoluzione. “Odeon columns” rallenta ulteriormente il ritmo e si sposta su lidi affini al dark ambient perdendo quasi del tutto le connotazioni wave. “Psychic June” è invece più legato a sonorità eighties e mantiene il feeling gelido che pervade tutto il lavoro. “Tropical illness” segue la scia di “Odeon columns” e chiude questo lavoro che, pur essendo riuscito, aggiunge poco alla scena odierna e non lascia sufficienti spunti per capire davvero il valore di questa band.
Sito web: https://www.facebook.com/MannequinRecords
(M/B'06)

PSYCHO KINDER
Democratiche ipocrisie
CD (autoprodotto)

Nuovo ep che segue il buon esordio omonimo, anch'esso autoprodotto dal terzetto maceratese, che può essere assimilato a gruppi della wave italiana anni 80 come Litfiba e Diaframma. Anche in questo caso la tiratura è di sole 100 copie e riporta le due tracce del debutto, "2009" e la nietzschiana "Un uomo", a cui si vanno ad aggiungere "Per non impazzire", "Democratiche ipocrisie" e "Spelonche". "Democratiche ipocrisie" è per stessa ammissione della band il loro manifesto teorico, atto d'accusa idealista contro il sistema delle grandi democrazie che nasconde spesso e volentieri grandi squilibri sociali ed ingiustizie. Le nuove canzoni non cadono di tono rispetto agli esordi, ma non segnano neanche una particolare evoluzione, a testimoniare che le coordinate stilistiche sono solidamente definite fin dall'inizio, quindi i fan della wave di un certo tipo possono serenamente prendere possesso di questo buon prodotto in attesa del sospirato full length.
Sito web: http://www.myspace.com/psycho-kinder
(M/B06)

SIEGFRIED
Cemento e acciaio
CD (Blucher record)

In un'edizione extralusso di grande impatto visivo il nuovo CD dei Siegfried, una band di Sassuolo attiva già dal 2009 che ha alle spalle un Cdr di debutto. L’album vede la collaborazione di Mercy e Francesco La Rosa degli IANVA che compongono l’intro strumentale “Fronte occidentale” di forte impatto e di atmosfere alla Morricone. Altro ospite è Dario Parisini (Disciplinatha) alla voce e chitarra in “Isola Felice”. Se nelle prime cinque tracce le atmosfere, di forte impatto, rimandano alla new wave e al post punk, da “Appunti sul volo” ci si trova di fronte ad una realtà rock cantautoriale che, soprattutto a causa del cantato, non mi esalta più di tanto. Finalmente, dalla decima traccia “Cemento e acciaio”, ci troviamo di fronte ad atmosfere musicali decisamente più oscure e coinvolgenti e che attirano la mia attenzione e che soddisfano il mio gusto. Degna di nota anche “L’ora scarlatta”. Il disco verrà accolto molto bene soprattutto dai chi ama le tematiche trattate dalle liriche. Degna di nota è la grafica di Simone Poletti che ha impreziosito l'elegante confezione dell'album.
Sito web: http://www.facebook.com/pages/Siegfried
(Nikita)

STARDOM
Danze illiberali
CD (Fonoarte)

Giunto al secondo album, il quartetto di stanza a Milano, cerca di portare avanti la bandiera della wave italiana, che ha avuto una maggiore acclamazione negli anni '80 con band come Diaframma, Litfiba, CCCP, ma che ancora, dopo ben trant'anni, rimane nel DNA degli amanti del genere che ne traggono ancora ispirazione. Nonostante questo, gli Stardom cercano una via più personale ma che ben sottolinea l'influenza della new wave '80. I brani del nuovo disco che mi hanno colpito di più sono “Díistinto” e “Basso consumo”, ma in tutte le loro tracce le liriche siano la punta di forza della band. La line-up di “Danze illiberali” vede Riccardo Angiolani “RCD” (voce), Antonio Fiorita “Fafnir” (chitarra, chitarra synth, voci), Cristina Corti (chitarra, voci) e Oliver Pavicevic (basso, basso synth, synth, voci). Inoltre all'album hanno collaborato anche Tullio Carleo (batteria), e nel brano “Magazzini Criminali” i due componenti dei Cineteca Meccanica che sono Davide De Santis (voci) e Alessandro Ruberto (synth). “Danze illiberali” è certamente più maturo del precedente “Soviet della Moda”. Questo album si può considerare un'evoluzione della new wave che vira in certi punti verso il rock alternativo, quindi è adatto ad un pubblico eterogeneo. Ritengo che non si debba essere schiavi di un genere ma che ci si debba evolvere personalizzando al massimo la propria musica. Ammiro questo album degli Stardom e spero che sia ben accolto e non bistrattato da una scena troppo restrittiva e che purtroppo segue la moda del momento.
Sito web: http://www.stardom.it/
(Nikita)

STYLE SINDROME
s/t
LP (Synthetic Shadow Rec.)

E’ sempre bello ricevere in redazione dei vinili da recensire, soprattutto se poi si tratta di un disco interessante come questo degli Style Sindrome, band romana, attiva già nei primi anni ‘80, caratterizzata da un sound che richiama molto i Siouxsie and the Banshees del periodo di “Juju” e “Join Hands”. La band capitolina, dopo aver fatto uscire due demotape, nel 1981 e 1982, ha partecipato alla mitica compilation “Gathered” (con “Waving in the dark”) edita da Rockerilla e poi ristampata qualche anno fa in CD da Spittle record. Negli anni '80 dopo aver fatto concerti in tutta Italia appaiono anche a “Mister Fantasy” contenitore musicale cult dell'epoca. Ma parliamo del disco! Gli Style Sindrome hanno ben pensato di riportare alla luce, con questo vinile, sette brani registrati 30 anni fa ed estratti dai loro due demo-tape autoprodotti, ormai introvabili. I brani non hanno perso d’impatto nel tempo, anzi hanno acquistato valore. “Pressing desire”, “We two”, “Shining”, “A mysterious design” sono quelli che preferisco. Questo album, oltre a ricordare chi erano i Style Sindrome, è un biglietto da visita della band che si è da poco riformata. Questo vinile è un gioiello che tutti i cultori della dark wave dovrebbero avere nella loro collezione.
Sito web: http://www.stylesindrome.it/
(Nikita)

SYMBIOSI
Il tempo
CDr (SF Records)

Ritornano dopo la compilation uscita nel 2011 e ben quasi trent’anni di attività i Symbiosi, gruppo storico della scena italiana rock/wave. Album limitato a 250 copie, è sostanzialmente una sorta di mini che celebra il ritorno sulle scene della band con delle nuove canzoni, farcite con vecchi brani, cioè "Tempo di vivere", "Solo" e "Desideri", per la durata totale di circa mezz'ora. Canzoni rigorosamente in italiano in quanto a detta della band sono intraducibili: questo è effettivamente un aspetto peculiare della band a cui piace giocare con termini desueti od inusuali per tenere viva l'attenzione dell'ascoltatore: in realtà non vi è questa necessità per la semplicità ed immediatezza dei brani che riprendono lo stile degli anni 80 rendendo sostanzialmente impalpabile il salto temporale, cosa che li farà amare dai nostalgici e scartare da chi è in cerca di sonorità più moderne.
Sito web: http://www.facebook.com/Symbiosi
(M/B06)

TWO MOONS
Live 23.06.12
CDR (Swiss Dark Nights)


Prosegue la collana dei “bootleg ufficiali”, limitati a 100 copie, pubblicati dalla Swiss Dark Nights di Valerio Lovecchio, con le registrazioni dei migliori concerti organizzati dalla label nel Canton Ticino. Questa volta tocca ai Two Moons, siciliani operativi a Bologna, che avevano esordito nel 2012 con un buon album dal titolo “Colors”. Nell’esibizione tenuta a Ponte Tresa qui immortalata, alla quale avevo oltretutto assistito personalmente, ritroviamo quasi tutti i brani dell’album in studio più quattro inediti davvero validi, in particolar modo “Clouds”, dalla bellezza rara e struggente. Nel complesso la dark wave del quartetto, malinconica e onirica ma mai troppo oscura, rende bene anche in versione live, perché se la band utilizza ampiamente basi elettroniche nei propri brani, esse rimangono sempre in sottofondo, lasciando pieno spazio alla classica formazione basso-chitarra-batteria acustica-voce, in grado di creare un flusso sonoro caldo e avvolgente. Un plauso ai Two Moons quindi, e a Valerio per il suo continuo e appassionato impegno a favore della musica indipendente, sempre più raro da trovare ai giorni nostri.
Sito web: http://www.swissdarknights.ch
(Fabio Degiorgi)

VANGUARD
Goodbye
free download (Conzoom Records)

Esce un nuovo ep degli svedesi Vanguard scaricabile gratuitamente sul sito della Conzoom Records, che propone due remix dell'omonima traccia ad opera di Enrico Cibulka e People Theatre, tratta dallo riuscito "Sanctuary" e soprattutto offre l'occasione alla band di presentare due nuove canzoni, probabilmente perché non riescono a raggiungere a breve una massa critica tale da uscire con nuovo album. Le nuove tracce non spostano di molto le coordinate stilistiche del gruppo che si assestano su un synth pop/ebm commerciale, ma sicuramente confermano le ottime capacità del gruppo in sala di registrazione, visti i suoni perfettamente bilanciati e la sapiente scelta dei colleghi ai remix. Le due tracce inedite, "Crown of pain" e "So hard" sono entrambe riuscite, evocative, fredde al punto giusto e fanno ben sperare per i fan del synth-pop da dance floor.
Sito web: http://www.vanguardofficial.com
(M/B'06)

WINGLORD
Heroica
CD (Arktos)
The chosen one CD (Arktos)

La Arktos, cooptati i Winglord, è partita con la ristampa dei due lavori, che costituiscono la discografia di questo act svedese formatosi nel 2010, propugnatore di un martial/modern classical al limite della colonna sonora di kolossal, genere in costante ascesa in termini di uditorio e, come sempre succede, in costante discesa come qualità media delle proposte. Pur essendo sostanzialmente analoghi come sonorità ed attitudine i due album sono notevolmente diversi nel loro svolgimento: Heroica è sostanzialmente un poema epico, una moderna Eneide, basata su sonorità classiche ottenute tramite tastiere, epica nella sua totalità, dove passaggi parlati e cori marziali dipanano la storia di un eroe, dai suoi inizi fino alla sua consacrazione (“Intraverunt Principles,” “Hope & Glory”), le sue battaglie (“Hird,” “For the Love of a Mother,” “Hammer Stone,” “Benighted”), la sua morte (“The Death of Æneas”, “To Suffer Woes”, "Contemplum") ed il suo passaggio nell'aldilà (“Island of the Blessed”). "The Chosen One", che ne costituisce l'ideale seguito, presenta invece una struttura paragonabile ad una vera e propria sinfonia di musica classica, in cui spariscono quasi completamente le narrazioni, i cori epici, mentre le tematiche rimangono sostanzialmente invariate: ancora una storia di nobili eroi, che accorrono questa volta a difendere un popolo oppresso, trionfando come nella migliore tradizione cinematografica. I due lavori risultano piuttosto prolissi e prolassati nelle loro tessiture, ed è proprio il punto su cui devono lavorare i Winglord per poter migliorare nell'efficacia della loro proposta, oltre a potenziare il loro sound, troppo snello e asettico per le tematiche che propongono.
Sito web: http://www.winglord.com/Winglord.html
(M/B06)

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