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KARMA
IN AUGE
Rituali ad uso e consumo
CD
(Fonoarte/Danze Moderne)
Dopo
circa tre anni, ritornano questi ragazzi di Taranto, che confermano
le ottime sensazioni avute col loro debutto, mostrando di
aver maturato un suono evoluto rispetto agli esordi rock/wave,
che si mescola con sonorità alternative/indie in maniera
decisamente personale e dà vita a canzoni cantate in
italiano, evocative, ispirate e che hanno personalità.
I testi costituiscono la parte forse più interessante,
trasudano intelligenza e malinconia, sagge riflessioni sul
mondo moderno e soprattutto quello che i KIA si trovano davanti
nella loro quotidianità pugliese. Sugli scudi le prime
tre tracce, l'ascolto dell'album non stanca mai grazie a canzoni
semplicemente belle, riuscite e mai noiose, ad una registrazione
azzeccata che equilibra bene strumenti e parte cantata dell'ottimo
Salvatore Piccione. Ottimo lavoro, grande crescita rispetto
al passato, ancora grandi margini di miglioramento.
Sito
web: http://www.karmainauge.it
(M/B'06
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KARSTEN
HAMRE
Through
Alien Eyes - Volume I
CD
(Black Mask Media)
Torna
con un nuovo lavoro Karsten Hamre, artista estremamente prolifico
dedito a svariati progetti come Arcane Art, Dense Vision Shrine,
Veiled Allusions, Defraktor ed il più famoso Penitent,
tutti facenti capo al genere ambient nelle sue svariate declinazioni.
Questo lavoro non fa eccezione e dà solo un assaggio
di un'opera corposa che vedrà la luce dal punto di
vista del supporto fisico a giugno di quest'anno. Si tratta
di un doppio cd della durata di circa due ore allegato ad
un libro di 128 pagine, che uscirà in tre formati differenti,
A5, A4 ed A3 in diverse tirature, da 300 a 50 copie. Le quattro
tracce disponibili per il momento, tracciano i solchi di un
sontuoso dark ambient desolato, che odora di civiltà
perdute ed antichi culti, ma che non "punge". La sensazione
complessiva è che, stante l'evidente difficoltà
di aggiungere qualcosa o semplicemente di emergere in un genere
simile, i singoli artisti integrino la loro proposta con materiale
di volta in volta sempre più raffinato ed elitario,
perdendo però il nucleo originale della loro proposta:
la musica.
Sito
web: http://www.myspace.com/karstenhamre
(M/B'06)
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LAST
MOVEMENT
Nebula CDR promo 2011
Psychic
Sun CDR promo 2012
(autoproduzione)
I
Last Movement arrivano da Roma che in passato è stata la capitale
della dark wave italiana e che ha visto nascere interessanti
band della scena oscura. “Nebula” è il primo promo del combo
romano, dieci tracce che mischiano dark psichedelico a cold
wave. La line-up di questo promo è composta da Antonio Mauro
fondatore del progetto, chitarra e voce ed ex Avant Garde
e Cureproject, Andrea Adesso alla batteria, Stefano Fanu chitarra
(ex Blackmondays e Simon Dreams in Violet) e Giovanni De Giorgi
al basso (ex Sunomi). I brani del disco sono interessanti
ma penalizzati purtroppo dal mixaggio. Infatti la voce risulta
molto bassa e poco percettibile, e la chitarra, troppo in
primo piano sovrasta tutto sacrificando l'impatto dei brani.
Dopo l'uscita di “Nebula” ci sono stati vari cambi nella formazione.
Infatti nella registrazione di “Psychic Sun”, il successivo
promo, la band diventa trio e vede oltre a Antonio Mauro e
Andrea Adesso la partecipazione al basso di Marzio Micheloni.
In questo promo ci sono solo tre tracce, per fortuna favorite
da un mixaggio migliore. Infatti ora ci si rende conto delle
grandi potenzialità dei Last Movement, una band promettente
che dovrà fare attenzione ad assicurarsi un buona produzione
per far valorizzare le proprie qualità.
Sito
web:
http://www.myspace.com/thelastmovement
(Nikita)
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LE
COSE BIANCHE
Parabused
CD
(Whispering Eye Recordings)
Ennesimo
lavoro per questo progetto solista che ha base in Arezzo,
fondato nel 2008 e che ha già alle spalle più
di una decina di lavori tra full length e split. L'album in
questione porta alla luce sonorità che pagano forte
tributo all'opera del defunto Corbelli, in una sorta di summa
visuale, musicale e concettuale di quella che è stata
l'evoluzione di Atrax Morgue, senza però toccarne le
punte estreme. La stessa forza nichilista si inizia a intravedere
già dalla copertina che ritrae una bambola bendata
e fatta a pezzi, ritratto perfetto di qualcosa che è
relegato nel passato, ascrivibile ad una violenza morbosa
ed inattesa, proprio come fu Atrax Morgue e come è
adesso LCB. Suoni analogici, oscurità e campionamenti
da film come "L'esorcista" e "Blue Movie" costituiscono il
nucleo fondante di questo lavoro dove tutto è osceno
e violento nella maniera più perversa e bassa, dove
si scava nei vizi dei maniaci e della cosiddetta gente per
bene. Amatelo.
Sito
web: http://lecosebianche.blogspot.it
(M/B’06)
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LVPI
GLADIVS
Lucania
MCD (Castellum Stoufenbourc)
I tamburi rullanti e marziali di “Massacro” introducono l’esordio
del quintetto lucano che con questi 5 brani (più due remix ad
opera di Spreu und Weizen e Waffenruhe) dedica un vero e proprio
tributo alla propria terra di origine. In realtà le tracce di
“Lucania” risalgono addirittura al lontano 2003, ma per varie
vicissitudini solo oggi, grazie alla teutonica Castellum Stoufenburc,
vedono meritatamente la luce su supporto ufficiale. Tra suggestioni
eroiche, impressioni evoliane e ricordi bucolici della terra
natia il mini di LG fa onore allo stile tipico dei maestri tedeschi
come Sonne Hagal e Darkwood, e si distingue per un package di
rara cura ed eleganza dalla grafica in bianco e nero che si
sposa magnificamente con l’apertura “a portafoglio” e la fascetta
verticale recante il logo del progetto. Presente nella confezione
- che ricordiamo conta una stampa in tiratura limitata di sole
100 copie - anche il badge plastificato del gruppo. Per chi
non lo sapesse infine, ben tre dei componenti di LG formano,
con l’aggiunta della cantante Saralux, i più noti Hidden Place,
regalando alla piccola cittadina di Pisticci il primato di contare
addirittura due gruppi attivi sulle scene italiane di oggigiorno.
Sito web: : http://www.facebook.com/lupigladius?fref=ts
(Oflorenz) |
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MARLAT
Ruvidacenere
CD (SFEM/The Lads Production)
L’esordio
ufficiale di questo valido quintetto emiliano, fondato nel
2010 da musicisti con precedenti esperienze e già intervistato
sul nostro sito, è un mini album con sei brani di grande presa,
dove la matrice dark wave / new wave viene attualizzata da
sonorità decisamente contemporanee, come il tipico basso sporco
in bella evidenza, e vari inserti elettronici a creare uno
spesso muro sonoro insieme alle chitarre. La voce di Filippo,
e ancora più quella di Francesca, hanno invece uno stile particolarmente
pulito e melodioso, forse più vicino a un certo rock italiano
che sconfina nella musica leggera. Il connubio di questi elementi
genera comunque una proposta di qualità ed accessibile ad
un pubblico ben più ampio dei puristi dei generi citati all’inizio
(fra i quali mi ci metto pure io, sebbene come recensore cerco
di essere il più obiettivo possibile): l’augurio è quindi
che i Marlat possano raccogliere i meritati frutti del loro
impegno e della loro bravura.
Sito
web:
http://www.myspace.com/marlatband
(Fabio Degiorgi)
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METAL
MUSIC MACHINE
Hate for the human race
Download (Gothic World Records/Metalmorfosi Production)
Nati
nel 2004 dalle menti di Pietro Zanetti e Rudy Dalla Mora,
ex Templebeat, storica band di rock industriale dei primi
anni 90, i Metal Music Machine arrivano al quarto album. La
base musicale su cui si fonda questo lavoro è certamente quella
electro-industrial metal con approcci decisamente originali:
in "My label says" sembra di ascoltare una ballata degli Aerosmith
in chiave crossover/industrial metal con voci abrasive alternate
alle clean vocals di Chicca De Piccoli che spadroneggia per
tutto l'album conferendo un effetto straniante per il vivo
contrasto con gli arpeggi potenti di chitarra su un tappeto
industriale, permeando l'atmosfera con venature gothic che
a causa dell'approccio punk/nu metal della band non prendono
mai il sopravvento, se non forse in "Out of grace". Tutto
l'album celebra la tecnologia, la modernità e la disumanizzazione,
dalla copertina alla registrazione che privilegia i suoni
alle voci. Cavalcate ritmiche di chitarra costantemente accompagnano
l'ascoltatore per tutta la durata dell'album, senza mai colpire
nel segno e risultando noiose e appiattite man mano che il
tempo scorre. Sugli scudi la voce di Chicca, la proposta sicuramente
fuori dagli schemi e l'ottima registrazione; carenti le idee
destabilizzanti, che sono fondamentali.
Sito web: http://www.myspace.com/metalmusicmachine
(M/B'06)
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MUSHROOM’S
PATIENCE
Road to Nowhere
CD (SPQR/Klanggalerie)
Ricordo
ancora oggi il mio primo incontro con la creatura di Raffaele
Cerroni aka Dither Craf, era l’ormai remoto 2001, ed il disco
lo sperimentale “Roma, Wien”. In realtà il progetto capitolino
esiste addirittura dagli anni 80, anche se il debutto ufficiale
su vinile avviene solo nel 1991, con il mitico “Dicer’s Oath”.
Da allora di acqua sotto i ponti (e di uscite a nome MP) ne
é passata parecchia, e per questo full lenght nuovo di zecca
Raffaele e Vinz Aquarian (Mr. Ballo delle Castagne nonché
master mind della label SPQR) si avvalgono della collaborazione
di un variegato ensemble di musicisti, goliardicamente definito
“The Tractor Train Orchestra”. Tra di loro la singer di Roma
Amor Euski ed il Circus Joy Mario F.O.B., mentre la masterizzazione
finale é affidata a Diego Banchero, più che mai stretto collaboratore
di Vinz negli ultimi tempi. “Road to Nowhere” é un disco dal
taglio molto meno rumoristico-sperimentale di quanto ci si
potrebbe attendere, e si rivela un “viaggio notturno” che
veleggia piuttosto su atmosfere soffuse, sospese e minimali,
riecheggianti a tratti i vecchi, cari Novy Svet (ascoltate
la title track). Le partiture folk di “Christmas Asleep” o
“Du hast Sugo auf der Wange” paiono quasi far rivivere la
stagione d’oro del folk psichedelico dei seventies di Fairport
Convention e compagni, mentre non mancano intermezzi più cosmici
e sperimentali come ad esempio “Red Light”, davvero molto
Sci-fi Party! Un disco da ascoltare di notte, magari in viaggio
su di una autobahn interminabile, senza una meta precisa,
una “road to nowhere”...
Sito web:
http://www.facebook.com/pages/Mushrooms-Patience/65514446857
(Oflorenz)
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NG
Dance
of the avantgardes
CD
(Disques de l'Europe Morte)
Nuovo
lavoro per NG, ex Northgate, gruppo nato nel 1992 fondato
da Evor Ameisie altrimenti noto come Trevor, cantante e percussionista
dei Camerata Mediolanense, che vede questa volta il contributo
di Fabrizio Modonese Palumbo e Manguss alle chitarre, Libracub
al basso e Bue dietro le pelli. L’album è totalmente
autoprodotto per l’etichetta “Disques de l'Europe Morte” creata
da Trevor stesso, al fine di non porre alcun tipo di vincolo
al flusso di coscienza musicale degli attori intervenuti per
l’occasione, i quali hanno raccolto a loro stessa detta tutte
le influenze raccolte nell’arco della loro esistenza. Intento
perseguito con successo, vista la collocazione totalmente
fuori dal tempo e dai generi di queste otto tracce: siamo
nella zona grigia a cavallo tra ambient in stile Ulver, riuscite
ballate come "Crimson anger" miscuglio di Nick Cave e Faith
No More di "King for a day", spruzzate di idm che si alternano
a parti suonate che spesso indulgono in mantra ripetitivi
ed a lenta evoluzione, con l'intento di trascendere. Materiale
per palati raffinati, non immediato, meritevole di trovare
posto nelle avanguardie di spicco della scena italiana ed
europea.
Sito
web: http://www.myspace.com/3vor
(M/B’06)
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OUROBOROS
Sancta Sanctorum
MiniCDR 3” (Neve Micro)
Il
formato 3”, qui custodito in un mini-case tipo DVD, é davvero
una piccola chicca da collezione, e la Neve Micro (prosecuzione
della storica Invisible Eye) di Marco Grosso ci propone in
questa veste - dopo il recente “Azzurrina” a nome Snowfade
- l’ultimissimo parto targato Ouroboros. “Sancta Sanctorum”
é un’unica traccia di 17 minuti ove i drones oscuri di Marco
duettano a meraviglia con la bellissima voce di Desirée degli
iberici Persona, per un’ennessima, azzeccata collaborazione
tra la creatura esoterica di Marco e le migliori voci femminili
della scena: ricordiamo la recente partnership con la fiorentina
Verdiana Raw, ma anche in passato la soprano Ilaria Taroni,
la portoghese Morgana Duvessa, Marionita Paige, Andromaca
ed Agratha. Immergiamoci dunque, con “Sancta Sanctorum”, tra
le pieghe della storia, ed in particolare in quella che per
la religione ebraica era l’area sacra per eccellenza: lì veniva
custodita l’Arca dell’Alleanza, e solo il Sommo sacerdote
poteva accedervi, nel giorno dello Yom Kippur.
Sito web:
http://ouroboros-esoteric.blogspot.it/
http://nevemicromusic.bandcamp.com
(Oflorenz)
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PHANTOM
LOVE
s/t
LP
(Mannequin)
La
Mannequin, label specializzata nell’ambito wave, promuove
l’ennesimo interessante debutto, questa volta ad opera dei
Phantom Love. 12” limitato a 300 copie, composto di quattro
tracce di fredda musica cosmica strumentale, sulla scia di
Tangerine Dream, Brian Eno, Klaus Schulze. Si parte con “Lotus”,
che proprio come nel celebre mito legato al fiore, è
una traccia di totale oblio con ritmi dettati da beat elettronici
che si mescolano a gelidi suoni di sinth ripetitivi ed in
lenta evoluzione. “Odeon columns” rallenta ulteriormente il
ritmo e si sposta su lidi affini al dark ambient perdendo
quasi del tutto le connotazioni wave. “Psychic June” è
invece più legato a sonorità eighties e mantiene
il feeling gelido che pervade tutto il lavoro. “Tropical illness”
segue la scia di “Odeon columns” e chiude questo lavoro che,
pur essendo riuscito, aggiunge poco alla scena odierna e non
lascia sufficienti spunti per capire davvero il valore di
questa band.
Sito
web: https://www.facebook.com/MannequinRecords
(M/B'06)
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PSYCHO
KINDER
Democratiche ipocrisie
CD
(autoprodotto)
Nuovo
ep che segue il buon esordio omonimo, anch'esso autoprodotto
dal terzetto maceratese, che può essere assimilato
a gruppi della wave italiana anni 80 come Litfiba e Diaframma.
Anche in questo caso la tiratura è di sole 100 copie
e riporta le due tracce del debutto, "2009" e la nietzschiana
"Un uomo", a cui si vanno ad aggiungere "Per non impazzire",
"Democratiche ipocrisie" e "Spelonche". "Democratiche ipocrisie"
è per stessa ammissione della band il loro manifesto
teorico, atto d'accusa idealista contro il sistema delle grandi
democrazie che nasconde spesso e volentieri grandi squilibri
sociali ed ingiustizie. Le nuove canzoni non cadono di tono
rispetto agli esordi, ma non segnano neanche una particolare
evoluzione, a testimoniare che le coordinate stilistiche sono
solidamente definite fin dall'inizio, quindi i fan della wave
di un certo tipo possono serenamente prendere possesso di
questo buon prodotto in attesa del sospirato full length.
Sito
web: http://www.myspace.com/psycho-kinder
(M/B’06)
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SIEGFRIED
Cemento e acciaio
CD (Blucher record)
In un'edizione extralusso di grande impatto visivo il nuovo
CD dei Siegfried, una band di Sassuolo attiva già dal 2009 che
ha alle spalle un Cdr di debutto. L’album vede la collaborazione
di Mercy e Francesco La Rosa degli IANVA che compongono l’intro
strumentale “Fronte occidentale” di forte impatto e di atmosfere
alla Morricone. Altro ospite è Dario Parisini (Disciplinatha)
alla voce e chitarra in “Isola Felice”. Se nelle prime cinque
tracce le atmosfere, di forte impatto, rimandano alla new wave
e al post punk, da “Appunti sul volo” ci si trova di fronte
ad una realtà rock cantautoriale che, soprattutto a causa del
cantato, non mi esalta più di tanto. Finalmente, dalla decima
traccia “Cemento e acciaio”, ci troviamo di fronte ad atmosfere
musicali decisamente più oscure e coinvolgenti e che attirano
la mia attenzione e che soddisfano il mio gusto. Degna di nota
anche “L’ora scarlatta”. Il disco verrà accolto molto bene soprattutto
dai chi ama le tematiche trattate dalle liriche. Degna di nota
è la grafica di Simone Poletti che ha impreziosito l'elegante
confezione dell'album.
Sito
web:
http://www.facebook.com/pages/Siegfried
(Nikita) |
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STARDOM
Danze illiberali
CD (Fonoarte)
Giunto
al secondo album, il quartetto di stanza a Milano, cerca di
portare avanti la bandiera della wave italiana, che ha avuto
una maggiore acclamazione negli anni '80 con band come Diaframma,
Litfiba, CCCP, ma che ancora, dopo ben trant'anni, rimane
nel DNA degli amanti del genere che ne traggono ancora ispirazione.
Nonostante questo, gli Stardom cercano una via più personale
ma che ben sottolinea l'influenza della new wave '80. I brani
del nuovo disco che mi hanno colpito di più sono “Díistinto”
e “Basso consumo”, ma in tutte le loro tracce le liriche siano
la punta di forza della band. La line-up di “Danze illiberali”
vede Riccardo Angiolani “RCD” (voce), Antonio Fiorita “Fafnir”
(chitarra, chitarra synth, voci), Cristina Corti (chitarra,
voci) e Oliver Pavicevic (basso, basso synth, synth, voci).
Inoltre all'album hanno collaborato anche Tullio Carleo (batteria),
e nel brano “Magazzini Criminali” i due componenti dei Cineteca
Meccanica che sono Davide De Santis (voci) e Alessandro Ruberto
(synth). “Danze illiberali” è certamente più maturo del precedente
“Soviet della Moda”. Questo album si può considerare un'evoluzione
della new wave che vira in certi punti verso il rock alternativo,
quindi è adatto ad un pubblico eterogeneo. Ritengo
che non si debba essere schiavi di un genere ma che ci si
debba evolvere personalizzando al massimo la propria musica.
Ammiro questo album degli Stardom e spero che sia ben accolto
e non bistrattato da una scena troppo restrittiva e che purtroppo
segue la moda del momento.
Sito
web:
http://www.stardom.it/
(Nikita)
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STYLE
SINDROME
s/t
LP (Synthetic Shadow Rec.)
E’
sempre bello ricevere in redazione dei vinili da recensire,
soprattutto se poi si tratta di un disco interessante come
questo degli Style Sindrome, band romana, attiva già nei primi
anni ‘80, caratterizzata da un sound che richiama molto i
Siouxsie and the Banshees del periodo di “Juju” e “Join Hands”.
La band capitolina, dopo aver fatto uscire due demotape, nel
1981 e 1982, ha partecipato alla mitica compilation “Gathered”
(con “Waving in the dark”) edita da Rockerilla e poi ristampata
qualche anno fa in CD da Spittle record. Negli anni '80 dopo
aver fatto concerti in tutta Italia appaiono anche a “Mister
Fantasy” contenitore musicale cult dell'epoca. Ma parliamo
del disco! Gli Style Sindrome hanno ben pensato di riportare
alla luce, con questo vinile, sette brani registrati 30 anni
fa ed estratti dai loro due demo-tape autoprodotti, ormai
introvabili. I brani non hanno perso d’impatto nel tempo,
anzi hanno acquistato valore. “Pressing desire”, “We two”,
“Shining”, “A mysterious design” sono quelli che preferisco.
Questo album, oltre a ricordare chi erano i Style Sindrome,
è un biglietto da visita della band che si è da poco riformata.
Questo vinile è un gioiello che tutti i cultori della dark
wave dovrebbero avere nella loro collezione.
Sito
web:
http://www.stylesindrome.it/
(Nikita)
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SYMBIOSI
Il tempo
CDr
(SF Records)
Ritornano
dopo la compilation uscita nel 2011 e ben quasi trent’anni
di attività i Symbiosi, gruppo storico della scena
italiana rock/wave. Album limitato a 250 copie, è sostanzialmente
una sorta di mini che celebra il ritorno sulle scene della
band con delle nuove canzoni, farcite con vecchi brani, cioè
"Tempo di vivere", "Solo" e "Desideri", per la durata totale
di circa mezz'ora. Canzoni rigorosamente in italiano in quanto
a detta della band sono intraducibili: questo è effettivamente
un aspetto peculiare della band a cui piace giocare con termini
desueti od inusuali per tenere viva l'attenzione dell'ascoltatore:
in realtà non vi è questa necessità per
la semplicità ed immediatezza dei brani che riprendono
lo stile degli anni 80 rendendo sostanzialmente impalpabile
il salto temporale, cosa che li farà amare dai nostalgici
e scartare da chi è in cerca di sonorità più
moderne.
Sito
web: http://www.facebook.com/Symbiosi
(M/B’06)
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TWO
MOONS
Live 23.06.12
CDR (Swiss Dark Nights)
Prosegue la collana dei “bootleg ufficiali”, limitati a 100
copie, pubblicati dalla Swiss Dark Nights di Valerio Lovecchio,
con le registrazioni dei migliori concerti organizzati dalla
label nel Canton Ticino. Questa volta tocca ai Two Moons, siciliani
operativi a Bologna, che avevano esordito nel 2012 con un buon
album dal titolo “Colors”. Nell’esibizione tenuta a Ponte Tresa
qui immortalata, alla quale avevo oltretutto assistito personalmente,
ritroviamo quasi tutti i brani dell’album in studio più quattro
inediti davvero validi, in particolar modo “Clouds”, dalla bellezza
rara e struggente. Nel complesso la dark wave del quartetto,
malinconica e onirica ma mai troppo oscura, rende bene anche
in versione live, perché se la band utilizza ampiamente basi
elettroniche nei propri brani, esse rimangono sempre in sottofondo,
lasciando pieno spazio alla classica formazione basso-chitarra-batteria
acustica-voce, in grado di creare un flusso sonoro caldo e avvolgente.
Un plauso ai Two Moons quindi, e a Valerio per il suo continuo
e appassionato impegno a favore della musica indipendente, sempre
più raro da trovare ai giorni nostri.
Sito
web:
http://www.swissdarknights.ch
(Fabio Degiorgi) |
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VANGUARD
Goodbye
free
download (Conzoom Records)
Esce
un nuovo ep degli svedesi Vanguard scaricabile gratuitamente
sul sito della Conzoom Records, che propone due remix dell'omonima
traccia ad opera di Enrico Cibulka e People Theatre, tratta
dallo riuscito "Sanctuary" e soprattutto offre l'occasione
alla band di presentare due nuove canzoni, probabilmente perché
non riescono a raggiungere a breve una massa critica tale
da uscire con nuovo album. Le nuove tracce non spostano di
molto le coordinate stilistiche del gruppo che si assestano
su un synth pop/ebm commerciale, ma sicuramente confermano
le ottime capacità del gruppo in sala di registrazione,
visti i suoni perfettamente bilanciati e la sapiente scelta
dei colleghi ai remix. Le due tracce inedite, "Crown of pain"
e "So hard" sono entrambe riuscite, evocative, fredde al punto
giusto e fanno ben sperare per i fan del synth-pop da dance
floor.
Sito
web: http://www.vanguardofficial.com
(M/B'06)
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WINGLORD
Heroica
CD
(Arktos)
The
chosen one CD
(Arktos)
La
Arktos, cooptati i Winglord, è partita con la ristampa
dei due lavori, che costituiscono la discografia di questo
act svedese formatosi nel 2010, propugnatore di un martial/modern
classical al limite della colonna sonora di kolossal, genere
in costante ascesa in termini di uditorio e, come sempre succede,
in costante discesa come qualità media delle proposte.
Pur essendo sostanzialmente analoghi come sonorità
ed attitudine i due album sono notevolmente diversi nel loro
svolgimento: Heroica è sostanzialmente un poema epico,
una moderna Eneide, basata su sonorità classiche ottenute
tramite tastiere, epica nella sua totalità, dove passaggi
parlati e cori marziali dipanano la storia di un eroe, dai
suoi inizi fino alla sua consacrazione (“Intraverunt Principles,”
“Hope & Glory”), le sue battaglie (“Hird,” “For the Love
of a Mother,” “Hammer Stone,” “Benighted”), la sua morte (“The
Death of Æneas”, “To Suffer Woes”, "Contemplum") ed
il suo passaggio nell'aldilà (“Island of the Blessed”).
"The Chosen One", che ne costituisce l'ideale seguito, presenta
invece una struttura paragonabile ad una vera e propria sinfonia
di musica classica, in cui spariscono quasi completamente
le narrazioni, i cori epici, mentre le tematiche rimangono
sostanzialmente invariate: ancora una storia di nobili eroi,
che accorrono questa volta a difendere un popolo oppresso,
trionfando come nella migliore tradizione cinematografica.
I due lavori risultano piuttosto prolissi e prolassati nelle
loro tessiture, ed è proprio il punto su cui devono
lavorare i Winglord per poter migliorare nell'efficacia della
loro proposta, oltre a potenziare il loro sound, troppo snello
e asettico per le tematiche che propongono.
Sito
web: http://www.winglord.com/Winglord.html
(M/B’06)
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(recensioni
A-I)
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