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Intervista a Marcello Michelotti, fondatore e cantante della band storica fiorentina

a cura di Gabrydark

fotografie by Giancarlo Donatini


Dopo il concerto (31 Ottobre 2009, ndr), una breve attesa, il tempo di riprendersi un attimo, poi veniamo chiamati da Balleggi nel backstage, dove Marcello, molto disponibile, nonostante la comprensibile stanchezza, ci concede un’intervista. Seduto sul divano, non appare affatto provato dall’esibizione , ma in forma smagliante.

Gabrydayk: Ciao, grazie per la tua disponibilità e complimenti per il live : a te come sembra che sia andata la serata qui a Bologna?
Marcello: Mi sembra che sia andata bene, ci siamo divertiti noi ed anche il pubblico e questo è molto importante, divertirsi a fare le cose.

Come mai in pieno successo avete abbandonato? Che cosa vi ha spinto a ricostituire il gruppo?
Ci sono state delle esperienze personali. Tuttavia non abbiamo mai in realtà abbandonato il mondo della musica ... Quando è poi uscito nel 2005 il cofanetto “Boxed” con tutta la nostra discografia in 7 cd + booklett che è stato un vero successo, abbiamo trovato lo stimolo giusto per ricostruire il gruppo con i componenti che hai visto staser : Piero Balleggi, Nardo Lunardi e Leo Martera , perché ci siamo resi conto che ci divertiamo a suonare insieme.

Secondo te questo revival della New Wave è dato dalla povertà di nuove proposte o dalle sempre attuali sonorità di questa musica?
Ho la sensazione che comunque ci sia stata un’evoluzione anche nel sound anni ’80: è sicuramente una sonorità facile da ascoltare, accattivante, ma non è rimasta ferma alle origini. Voglio dire che questo successo non nasce da una nostalgia degli anni passati, ma piuttosto li vedo come un punto di partenza : non è tutto finito lì, ma piuttosto tutto è cominciato di lì, da una musica alternativa, che mantiene la sua portata di novità ed intelligentemente va avanti evolvendosi coi tempi.

Infatti a Firenze negli anni ’80 eravate un gruppo innovativo forse il più “europeo” di tutte le band di allora
Vero. Ci siamo sempre sentiti europei : il nostro tipo di proposta musicale ha avuto costantemente un buon riscontro all’estero , ad esempio in Germania . Questo dovuto anche al fatto che non abbiamo mai smesso di suonare e perciò non è invecchiato il nostro stile.

Dammi invece un giudizio sulla musica italiana di oggi, che ne pensi?
La musica italiana a livello del pop ha raggiunto dei buoni risultati . Spesso però vi è carenza di stile , intendendo sperimentazione . Ciò non è imputabile alla musica italiana in sé Manca . forse lp stimolo . Ci sono varie fonti d’ispirazione con riferimenti precisi , ma non puoi uscire da certi limiti. A livello generale ci sono delle situazioni create dalla commercializzazione che non permettono forse delle sperimentazioni.

O forse manca la volontà : tutti vogliono il successo subito senza gavetta . Invece negli anni’ 80 la parola d’ordine era sperimentare ; si faceva musica ovunque, anche nelle cantine.
Sì, e si conoscevano le proposte attraverso il passaparola o le fan-zine, oggi scomparse..
Ora c’č un po’ troppo “usa e getta”, gruppi o cantanti che hanno un guizzo e poi spariscono. Queste cose vanno sofferte , vissute . Ora c’č Internet , che informa ed è importante sì , ma è comunicazione veloce , oggi c’č, domani lascia a il posto ad altro. Negli ’80 i gruppi rimanevano perché cercavano di dare un buon prodotto duraturo per l’ascolto sia nei testi ricercati, interessanti ,sia nel sound studiato ed approfondito. Con questo non nego però che anche oggi non ci siano delle cose che mi piacciono e che ascolto volentieri, come ad esempio gli Interpol..

Mi piacerebbe che tu mi facessi una cronistoria delle fonti musicali che ti hann
o più ispirato
Bene. Negli anni ’70 ascoltavo musica tedesca elettronica, più quella urbana che cosmica per intenderci, mi piacevano i Neu ! Negli ’80 ascoltavo i Cabaret Voltaire e la classica
New Wave, i Joy Divisio , ma soprattutto i Killing Joke, che sono stati fondamentale fonte d’ispirazione. Oggi ascolto molta musica interessante. Non amo l’EBM , perché non non ci sono emozioni in essa, preferisco la melodia.

Quali sono i vostri obiettivi nel presente e quali nel futuro ?
Obiettivo immediato è suonare , perché ci piace questa situazione. Oltre ai pezzi del cd Rituals, abbiamo anche materiale nuovo, per un disco inedito nel futuro. Sono soddisfatto di quello che faccio … sono riuscito a sentirmi fresco nel fare delle cose per piacere . Non mi sento gli anni che ho addosso , come Neon non abbiamo pressioni, ci divertiamo , perché ci piace farlo e siamo proprio per questo ben amalgamati. Ci sentiamo estranei al fenomeno della medializzazione generale e ne siamo felici

Grazie Marcello , ora ti lasciamo al giusto relax , grazie per l’intervista e la conversazione. Il prossimo impegno?
Naturalmente un live il 14 novembre a Padova. Grazie a voi e a presto.

 

Leggi il live report del concerto di Bologna, 31 Ottobre 2009

 

Data pubblicazione 19 Novembre 2009