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NEON
Locomotiv Club, Bologna, 31 Ottobre 2009

testo by Gabrydark
fotografie by Giancarlo Donatini

Il 31 ottobre 2009 al Locomotiv di Bologna si è tenuto un concerto dei Neon, band la cui storia iniziò a Firenze nel 1979 quando il cantante Marcello Michelotti si esibì insieme al musicista Stefano Fuochi al Banana Moon club. Di lì iniziò l’avventura dei Neon, che da duo, nel corso degli anni ’80 attraverso numerosi cambi di formazione , si trasformò nella band, il cui ultimo e assetto guidata dal leader storico Marcello ancora oggi apprezziamo con Piero Balleggi, tastierista e voce, Leo Martera, batterista, Nardo Lunardi, chitarrista. Il gruppo rappresentò l ‘avanguardia della nouvelle vague non solo fiorentina, ma anche italiana. Il loro stile unico, stimolante e fortemente europeo , dalle sonorità wave, miscelate alle ossessività energiche della musica elettronica , alle atmosfere oscure e malinconiche delle melodie e delle parole è da considerarsi icona di un periodo vitale e ricco di fermenti.
L’ album Rituals, uscito nel 1985 fu e rimane pietra miliare nella lunga stagione dei loro live e dei loro successi considerato come una delle poche e valide alternative alla musica italiana pop di quei tempi e degli anni a seguire. Poi un periodo di sosta dei live per varie ragioni., ma non delle pubblicazioni : infatti nel 2006 esce il cofanetto Boxed con tutta la loro discografia, ristampato già tre volte! Forse stimolati da tale successo dopo 20 anni di assenza dalle scene nel 2007 i Neon tornano ad esibirsi con la line up originale , partecipano quest’anno al Fano Moonlight Festival e finalmente approdano a Bologna, un graditissimo evento per chi, come noi , li aveva seguiti nei loro successi precedenti.
Il locale è affollato quando escono sulla scena e iniziano il live con un pezzo sostenuto e vitalissimo come “ The same ritual “; l’incanto che sapevano creare un tempo si ripete : la voce di Marcello è calda e piena , forse ancora meglio di un tempo , c’è infatti in essa una grande intensità espressiva , ed interpreta magistralmente pezzi superlativi come “Runnin”, “Dark Age” e la fantastica “Isolation “. Lo seguono senza risparmiarsi gli altri componenti della band sempre vivaci nel loro sound che fonde ritmi rockeggianti a suoni electro wave non invasivi, grazie alla ricerca costante della melodia . Il pubblico li segue partecipando appieno alla serata che si snoda senza interruzioni, con proposte di pezzi sempreverdi che non sembrano aver subito il peso degli anni .
Ci regalano emozioni coinvolgenti. Marcello ha carisma naturale, sa catturare l’attenzione senza sforzo, senza eccessi scenici , ma pacatamente grazie alla passione, con cui interpreta la musica.
Si capisce che i Neon stanno divertendosi e questo divertimento lo trasmettono anche a noi che li seguiamo , incapaci di stare fermi , seguendo i loro ritmi .
Sono parecchi i pezzi che vengono suonati , ma devo sinceramente dire , che durante la loro performance il tempo sembra essersi fermato e quando giungono al termine dello spettacolo , dispiace veramente di non potere sentire il concerto di nuovo , tutto daccapo...
Non manca un bis, anch’esso strepitoso, con “Red light” ed una cover dei The Normal, “ Warm leatherette “ e con la “ pelle “ ancora bruciante per il ballo salutiamo i Neon con molti applausi mentre escono dal palco .

 

SCALETTA DEL CONCERTO

the same ritual
sacrifice
runnin
last chance
sentimental love
boxes
harry
information of death
dark age
spiders
my blues is you
isolation
lobotomy


I bis sono stati:

red light
warm leatherette (cover dei the normal)

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