GARBO
Nel Vuoto
CD / LP (Incipit
records/EGEA)
“Guarda quanta gente pesa poco o niente dentro le
città…”
introduce
‘Come Pietre’, brano d’apertura dell’ottimo “Nel
Vuoto”, lavoro che segna il gradito ritorno su
disco per
Garbo. Il nuovo album, sedicesimo in
studio per l’artista milanese che vanta alle sue
spalle 42anni di carriera, segue agli unanimi
consensi ricevuti dopo il mini tour celebrativo di
quel “A Berlino…Va Bene” pietra miliare
dell’allora nascente New Wave Italiana, corrente
della quale Renato Abate è stato tra le figure più
rilevanti. Prima dell’esposizione dei contenuti,
mi preme sottolineare come Garbo dopo gli anni
alla EMI e alla Polygram, costellati da numerose
partecipazioni ai Festival Italiani più
rappresentativi, scelga volutamente di confinarsi
in quella che può definirsi, per ovvie ragioni,
‘Scena Indipendente’, scelta che accrescerà il suo
audience di estimatori anche tra i più giovani
colleghi del nuovo Rock “Made in Italy”. “Nel
Vuoto” mantiene quella singolarità esistenziale,
talvolta decadente, prerogativa dei testi che
hanno caratterizzato l’intera produzione del
cantante/cantautore; otto canzoni per circa 40
minuti di musica, osservando ed approfondendo la
società attuale. Un’attenta riflessione su quel
‘vuoto’ culturale, d’idee, che genera un disagio
sociale collettivo e di conseguenza un isolamento
dalla realtà, condizioni passive quasi
terapeutiche.
“Uno dei principali
obbiettivi dell’intero progetto è quello di
raggiungere un’ideale curvatura spazio-tempo tale
da permettere di attraversare
passato/presente/futuro attraverso il suono la
parola e l’immagine nell’arco di pochi minuti o
secondi”(Garbo)
Condiviso con
Roberto Colombo, Luca Urbani, Eugene e i Drieu (la
band dello storico manager Francesco Morra
Mormile), il disco suona proprio così, tra
passato/presente/futuro, in un climax che rimanda
alle fredde atmosfere berlinesi di fine anni ’70
influenzate da Eno/Bowie, a canzoni Pop/Wave
sempre raffinate (la title-track ricorda gli Aztec
Camera di ‘Knife’), fino a soluzioni di ricerca
sperimentale, venendo naturale l’accostamento con
i Maestri Battiato o Sakamoto. Difficile stabilire
un ordine di preferenza tra i diversi momenti come
difficilmente il 2023 potrà regalarci altri lavori
di qualità come “Nel Vuoto”; Garbo, con la
linearità del suo linguaggio sempre funzionale e
comunicativo, trova l’ennesima conferma. Sito:
https://www.facebook.com/GARBOpaginaufficiale
(Luca
Sponzilli)
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