CARNAGE
VISORS
“Carnage
visors” rimane, all’interno della discografia Cure, un elemento
sui generis, particolare e (apparentemente) minore.
Tuttavia questa composizione, partorita da una delle primissime
formazioni (Smith, Gallup, Tolhurst), rappresenta una sorta
di gioiellino che, ancorché
priva della voce di Robert Smith, brilla di luce propria.
Che “Carnage visors” rappresenti un’opera strumentale si è
già capito, ora cerchiamo di capire la sua importanza
all’interno della cureteca del fan ed un poco della sua genesi,
così particolare.
Partiamo dal formato. Inutile cercare tra i vinili presenti
alle fiere del disco o nei più moderni cd (anche se
con le “Deluxe edition” l’instrumental di cui sopra è
stata inserita come bonus track di “Faith”): nella versione
originale “Carnage visors” era sulla vecchia e odiata/amata
musicassetta. Se, infatti, l’album del 1981 uscì con
le sue otto tracce in versione Lp, la sopraccitata cassetta
conteneva un lato A con l’intero album, ed un lato B con la
strumentale, oggetto della presente recensione.
Nel
1981 Robert Smith decise che poteva fare a meno del gruppo
di supporto durante i concerti della band e questa decisione
portò ad escogitare qualcosa che riempisse lo spazio
di tempo prima dell’entrata in scena dei Cure.
Venne arruolato Ric Gallup (fratello di Simon e bassista del
gruppo) per realizzare un cortometraggio animato; la sua visione
avrebbe anticipato i concerti del PICTURE TOUR 1981.
Al cortometraggio “Carnage visors” mancava una colonna sonora
che il gruppo realizzò a tempo di record il 16 marzo.
Si legge che la registrazione si caratterizzò per un’autentica
bolgia alcolica. I tre Cure iniziarono le registrazioni aiutati
da una notevole quantità di bottiglie di vino. Le ultime
ore di lavoro vennero ultimate praticamente dal solo Robert
Smith che si occupò di suonare ogni strumento, mentre
il ruolo degli altri si limitò a quello di passa bicchiere.
Sarebbe facile pensare al risultato finale come ad un qualcosa
di approssimativo o banale, invece “Carnage visors” fu la
degna e migliore anticipazione sonora del concerto dei Cure.
Se, infatti, si ascolta la mezz’ora scarsa della colonna sonora,
ci sono proprio tutti gli elementi distintivi di “Faith”,
terzo capitolo discografico della band. Una chitarra tagliente
ed una ritmica potente in cui il basso diventa davvero fragoroso
completano un sound a cui, questa volta, si perdona l’assenza
di voce.
Per ciò che concerne il film di Ric Gallup (che pare
essere stato girato nel garage del bassista) non ci sono,
purtroppo, molte immagini in circolazione, anche se stando
a quanto riportato, ogni membro della band dovrebbe possedere
ancora una copia autentica.
Se si eccettuano i pochi fortunati che videro “Carnage visors”
durante gli spettacoli del 1981, ai più curiosi rimane
la ricerca su youtube per apprezzare qualche stralcio del
filmato originale in cui compaiono i celebri omini stilizzati
di Ric Gallup.
A tutti gli altri resta l’ascolto di un’eccellente colonna
sonora divenuta cult e l’immaginazione per quella folle seduta
di registrazione, a cui ognuno di noi avrebbe voluto assistere
e partecipare.