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Foto di
Giancarlo Donatini To stay alive: a method è il titolo del film che ha vinto il
Biografilm Festival 2017. Con
la premiazione di questo film si è conclusa la tredicesima edizione del Festival, ormai un appuntamento di respiro internazionale a
Bologna, caratterizzato da un vasto programma di proiezioni( cento film divisi
in varie sezioni), che ha coinvolto dal 9 al 19 giugno cinque sale del centro
cittadino, i concerti dal vivo del Biografilm
park, gli appuntamenti quotidiani
all'Oratorio S. Filippo Neri con ospiti di fama nell'ambito cinematografico,
la cui lunga lista è stata aperta da
Pierce Brosnan, seguito dal grande regista Peter Greenaway, da Sabina
Guzzanti,ed altri ancora, intervistati tutti dal Direttore del festival Andrea Romeo e dalla giornalista Marta Perego. Molte
anche le sezioni tematiche tra cui una,
dedicata al cinema europeo, ha visto proiettato in anteprima internazionale il
film Cherchez la femme del regista
francese Sou Abadi , una storia
ironica e divertente sul radicalismo religioso; altra proiezione in anteprima
italiana è stata La danseuse di Stephanie Di Giusto , che racconta la
storia di Loie Fuller, celebre nella Parigi del Novecento per la “serpentine
dance”. Anche qui la protagonista è stata prelevata dalla musica , infatti la
ballerina è interpretata da Soko,
che, madrina del Festival, si è
esibita la sera dell'inaugurazione in uno scatenato Dj set
al Biografilm park, rassegna
musicale nel Parco del Cavaticcio accanto alla cineteca Lumière. Vorrei ricordare anche nella sezione Biografilm art alcune opere interessanti come la biografia sulla nascita di un'opera di Bill Viola ( Bill Viola: the road to St. Paul's) e Manifesto in cui Cate Blanchett interpreta tredici ruoli diversi, ognuno dei quali celebra un movimento artistico-letterario o politico con monologhi costruiti attraverso le frasi dei rispettivi Manifesti.
Tanti anche gli eventi musicali degni di nota che,organizzati dal Locomotive club in parallelo con il Festival, tutte le sere hanno attirato moltissimi spettatori. Fra tutti i concerti vorrei ricordare quello di Chrysta Bell,cantante e modella americana, nuova musa di David Lynch, che parteciperà alla nuova serie di Twin Peaks. In
tour europeo la cantante ha presentato in anteprima il suo secondo album “We dissolve”, registrato insieme a John Parish, produttore storico di PJ Harvey , con le collaborazioni di Adrian Utley dei Portishead, il
tastierista Geoff Downes (Yes) e Stephen O'Malley. Bellissima la voce sensuale
, accom pagnata dalle movenze affascinanti di una persona abituata a
calcare passerelle e cast dei video girati dal grande regista, con il quale
collabora da tempo per le sue canzoni. Nei
pezzi cantati durante il live si notano maggiori influssi rock, jazz , soul ed
anche trip- hop: in Devil Inside Me, ballata
lenta , in Planet Wide, dai suoni ipnotici ,in Gravity si avverte una sempre più intensa personalità, che emerge
con melodie ricercate e svincolate dalle eteree atmosfere ambigue ed elettroniche
del primo album, più di Lynch che di Chrysta.
Il sound appare sempre più orientato verso PJ Harvey e anche Nick Cave
con toni suadenti, complessi giri di chitarre e una bellezza elegante e coinvolgente , che non guasta affatto. Concludendo, si è assistito ad un bel concerto e ad una prova rassicurante per un significativo presente ed un futuro che s'immagina appassionante per noi grazie alla” più bella aliena di sempre “, come la definì David Lynch quando la vide per la prima volta.
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