Quandè che una scena
musicale raggiunge la maturità? Finora ci si è sempre espressi
con termini tipo la neonata generazione dark o la
nuova scena gotica, ma quandè che si può definire questa
non più nuova, quandè che ci si può riferire ad
una scena dark tout court? Generalmente una scena musicale
si considera matura allorquando, alla prima, si aggiunge
una seconda generazione di artisti che, nata da poco, fa la sua comparsa
discografica. Per quella gotica ciò avvenne nella stagione 1981/82.
Le decine, anzi forse le centinaia di giovani band inglesi nate dal
1980 non potevano non essere influenzate, almeno in parte (si veda
il discorso fatto a suo tempo sullheavy metal), dalla devastante
portata della scena gotica. Non solo, ma tipico della seconda generazione
dark, rispetto alla prima, fu proprio il conformarsi a quello che
stava emergendo come nuovo stile, cercando di aggiungere
la loro particolare personalità, ma purtroppo, nella maggior parte
dei casi, riducendo al minimo le invenzioni. Questo ci permetterà
di continuare con questopera in modo ancora consultabile, altrimenti
diventerebbe unenciclopedia ingestibile (oltre che forse inscrivibile),
appunto scartando i casi meno artisticamente rilevanti. Come del resto
già si è fatto con alcuni membri della prima generazione che, comunque
essendo tali, avevano raggiunto risultati degni di nota, come i Crispy
Ambulance, i Comsat Angels, o gli A Certain Ratio dei
primi tempi (i cosiddetti Joy Division funky), mentre di proposito
si sono trascurati esempi ancora troppo legati alla scena punk, come
i Damned (foto sinistra), gli Stranglers
o i Crisis.
A proposito dei Comsat Angels,
in realtà fautori d'una sorta di new wave malinconico/romantica, va
detto che proprio in questi giorni uscirono con il bellissimo Sleep
no More,
fortemente consigliato ad un pubblico dark.
Insomma, la successiva seconda generazione dark aveva già la pappa
pronta: una scena completamente strutturata, allinterno della
quale bastava (o era necessario, dipende dal talento) trovare il proprio
stile e la propria nicchia. Cosa che ovviamente non tutti i gruppi
furono in grado di fare, ma che certamente riuscì a personaggi del
calibro dei Sisters of Mercy, o dei Christian Death. Come già accennato,
degli altri, di quelli che si appoggiavano programmaticamente ad un
dark di maniera, qui si cercherà di parlare il meno possibile,
a meno che la ragione del loro ingresso nella storia del genere non
sia legata a motivi extra-artistici
Ma che aspetto aveva la scena oscura nel settembre del 1981? Ovviamente
le sue sfaccettature erano tante quante i gruppi che ne facevano parte,
che passavano da un eccesso di residuo punk (ovvero gruppi sostanzialmente
punk con influssi oscuri, come i già citati Damned), a realtà sostanzialmente
new wave ma con assonanze funeree (come occasionalmente sono stati
i Sound o gli Stranglers), a strani incroci con il commerciale ed
il new romantic (i nascenti Sad Lovers and Giants, i Gene Loves Jezebel).
Inoltre venivano spesso assimilati ai dark sia i tecnocrati
Gary Numan e John Foxx, che gli industriali Cabaret Voltaire
e Throbbing Gristle, ai quali in quegli anni stavano aggiungendosi
gli incredibilmente devastanti teutonici Einstürzende Neubauten (foto
sotto).
Tuttavia coloro che effettivamente
si possono definire parte della scena si potevano suddividere in:
- Depressi (o dark strictu
sensu): capitanati dai Cure, dopo la morte di Ian Curtis si troveranno
ad essere sempre meno. In qualche modo potevano appartenervi, fino
a quel momento, i PIL, mentre tra i migliori saranno gli A Certain
Ratio (appunto perché straordinariamente simili, soprattutto nelle
linee vocali, ai Joy Division).
- Soprannaturali (o gotici): la madre era Siouxsie, il padre Peter
Murphy. I figli saranno dozzine, caratterizzati da un piglio più aggressivo
e post-punk, con tematiche tratte dalla letteratura e dal cinema gotici.
- Ferocissimi: ne facevano parte soprattutto Birthday Party e Killing
Joke. Anzi, quasi esclusivamente: allinfuori di questi, infatti,
il sotto-genere tenderà a stagnare.
- Inclassificabili, cioè esperimenti assurdi, come i Virgin Prunes,
o unici, come i Tuxedomoon. Fra tutti, questi furono i più creativi.
Nella stagione in esame,
dal secondo tipo di artisti (i soprannaturali o gotici) si staccherà
una scuola che seguirà le orme degli UK Decay, più fisici,
più live, certamente più punk, sebbene non mancassero
influenze di altri gruppi rumorosi, come i Birthday Party o i Virgin
Prunes, o addirittura più goliardici come gli Adam &
the Ants. Questa corrente, o costola del dark, prenderà appunto
il nome di positive punk.
Altra caratteristica peculiare di questa stagione sarà il sorgere,
come parte integrante della seconda generazione dark, finalmente
di diverse band provenienti dagli USA. Sia chiaro: non è che oltre
oceano il rock fosse stato totalmente esente dalle suggestioni che
tanto oscurarono le band inglesi. Tuttavia, a prescindere dalla
miglior condizione psicologica (ed economica) media del giovane
americano, che non stava conoscendo il nero di prospettive
davanti al quale si trovava il coetaneo inglese, negli Stati Uniti
cera stata una tradizione musicale troppo importante ed antica
(tra blues-rock e garage) perché potesse essere spazzata via dallondata
punk. Persino il fenomeno punk in america, ed il post- che ne seguì,
ebbe unimportanza minore che in Inghilterra, anche perché
arrivato a fenomeno new wave già in stato di evoluzione avanzata
(anzi, come già è stato visto, in America il punk era una delle
correnti della new wave).
Fu così che le suggestioni orrorifiche americane, oltre che nei
maestri ma ormai troppo europei Tuxedomoon, si sublimarono
nel rockabilly emaciato dei Cramps, nel punk disperato dei Germs,
nella furia metallica dei 45 Grave o nello shock-hardcore dei Misfits.
O gli stessi Flesh Eaters, giustamente definiti dal Morelli tra
i simboli pulsanti dellinquietudine macabra legata allhardcore.
Per non parlare del surf-punk sprezzante e sarcastico
dei losangeleni Adolescents, così importante per il gotico di là
da venire. Un rock più violento, quindi, più maschio,
forse più disperato (o esasperato), comunque più decisionista, attivo, interventista rispetto
a quello anglosassone.
Oppure semplicemente troppo diverso da uno stile che, ad un certo
momento, stava cominciando a caratterizzare la scena. È il caso
dei Gun Club, ad esempio, che in questa stagione usciranno con leccellente
Fire of Love: perché non possono essere definiti dark? Proviamo a seguire
le indicazioni date nel paragrafo
introduttivo: in qualche modo sono imparentati col punk e le loro
liriche parlano di degrado, morte, esseri delloltretomba.
Forse perché troppo influenzati dal blues, come potrebbe obiettare
il critico zelante di turno? E i Birthday Party, allora? Se ci sono
loro non cè nessuna buona ragione di escludere gli ottimi
Gun Club (foto sotto); o solo scuse pretestuose: talvolta i Birthday
hanno avuto cadenze più funeree, poi sono nati prima, quando
la scena era più indefinita, poi hanno operato a Londra. Mestiere ingrato
Forse proprio per questo, cioè per lemergere
di una seconda generazione, durante questa stagione si assiste a qualche
piccolo segno, come dire?, di disagio da parte della prima. Innanzitutto
i PIL: il loro silenzio durava ormai da mesi, e sarebbe durato ancora
a lungo. Incredibile che una band tanto importante affidasse le
sue apparizioni a progetti collaterali (tipo i
Brian Brain di Atkins) o alle sempre più surreali dichiarazioni
di Lydon al NME. Oltre al loro, cè da registrare un certo
disagio da parte dei Birthday Party: Nick Cave e compagni cominciavano
a dimostrare una certa insofferenza quando paragonati alla scena
gotica. Furono i primi ad inaugurare un atteggiamento che, poco
per volta, investirà tutti i gruppi della prima generazione
dark (e buona parte di quelli della seconda), ovvero lostentazione
di non appartenenza a nessuna scena, con un certo disprezzo per
quella gotica in particolare.
I Birthday Party, proprio per sottolineare la cosa, pubblicarono
alla fine di luglio del 1981 un singolo intenzionato
a canzonare latteggiamento oscuro dei dark: Release the
Bats (significativamente liberate i pipistrelli)
/ Blast Off. Definito da Cave un
brano che avrebbe potuto scrivere Presley oggi, in realtà
Release the Bats si apre con una batteria potente e sgangherata
e gli urli animalesco-gutturali di Cave. Ma poi allimprovviso
vira effettivamente in una sorta di rocknroll assurdo
e sconnesso, sebbene potente e sinistro, anche nei testi stranamente
carnali («cool machine», «sex vampire», «horror
bat»), urlati con una voce ora esasperata, ora bassa e minacciosa.
Ma peggio ancora saprà fare Blast Off, una carica
furibonda e forsennata, una cavalcata delirante nella mente di un
pazzo che distrugge più libri che può. Con questi due brani, ma
soprattutto col primo (con i suoi espliciti riferimenti a pipistrelli,
horror e sesso), e contro ogni loro intenzione, i Birthday Party
si conquistarono a furor di popolo un posto eterno nellolimpo
del rock gotico.
Tuttavia sarà un altro lepisodio che segnerà in modo indelebile
la stagione in corso, finendo per condizionare pesantemente tutta
la storia del dark. Levento fu creato da un gruppo di ragazzetti
annoiati, capitanati da certo Jon Klein da Bristol, leader di un
gruppo dark abbastanza secondario e prescindibile, gli oggi dimenticati
Specimen. Gruppo come mille nella Londra dellepoca, forse
più mediocri di altri, non riuscivano a trovare un posto dove suonare.
In effetti allora a Londra
mancava totalmente un luogo dedicato alla scena oscura, fu così
che Jon Klein e compagni presero in affitto il mercoledì sera un
vecchio club in via di fallimento, certo qual Gargoyle, aperto ben
dal 1927 in Dean Street. Era il luglio del 1982. Da allora le serate
del mercoledì al Gargoyle si chiamarono Batcave, o grotta
del pipistrello,
il celebre rifugio di Batman. Ed evento epocale fu.
In realtà le serate Batcave non nacquero come prettamente dark:
i ragazzi avevano bisogno di un posto dove far suonare gli Specimen
e volevano proporre la miglior musica alternativa da 10 anni a quella
parte. David Bowie, Roxy Music, T-Rex, un taglio molto glam, quindi.
Anche larredamento era decisamente appariscente:
lacci, cuoio, immagini da film degli anni 30 (soprattutto film di
mostri). E le attività? Di certo poco comuni: incontri di lotta
nel fango, spettacoli di mangiafuoco, cabaret di travestiti. Forse
fu proprio questo taglio fetish e libertario ad attrarre
lì i dark. Ma poi, come si diceva, il dark era la cosa più tosta
e trendy del momento
A sentire Klein, la prima sera il locale aveva una fila allingresso
lunga 200 metri. Non sappiamo se credergli. Di certo qualcosa di
incredibilmente importante era nato.
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