Pocanzi sè detto
che lheavy metal fu lunico genere rock che sopravvisse
integralmente alla rivoluzione punk, anzi ci furono anni (77-78) in
cui i gruppi musicali erano principalmente o punk o heavy metal. Non
solo, ma si è aggiunto che con le sue caratteristiche occultiste e
mortuarie spesso questo "stile" ha rappresentato unalternativa
al dark che, essendo derivato dal punk, veniva considerato un genere
per musicisti incapaci (mentre il metal esigeva notevoli capacità
tecniche).
Ma
fu veramente così? In effetti lheavy metal si è sempre fregiato
di effettacci grandguignoleschi, uno per tutti la celebre faccia di
mummia degli Iron Maiden, che tuttavia rimase giusto una trovata iconografica
(come i teschi dei già citati Grateful Dead). Ma esaminiamo la questione
più da vicino, prendendo in considerazione larte e la poetica
dei gruppi metal più oscuri. Come ad esempio i Blue Öyster
Cult.
Nati a New York nel 70 come gruppo hard rock, ma evolvendo in
una direzione sempre più metal fino a diventare alfieri del genere,
i Blue Öyster Cult seppero fondere il chitarrismo heavy con atmosfere
così tipicamente gotiche da renderli veramente un caso a parte. Dopo
il 77 divennero una vera e propria alternativa al dark sul suo
stesso terreno.
Il loro primo album del 1972 era un perfetto blues-rock psichedelico
in stile Cream, segnato dalle chitarre a più strati di Donald Buck
Dharma Roesen, dalla voce demoniaca di Eric Bloom e dalle tastiere
jazzate in sordina di Allen Lanier, a volte più folk e melodico,
a volte più beat e rocknroll.
Molto più hard, fino a sfiorare lheavy, sarà il secondo album,
Tyranny and Mutuation del 73. Certo cerano
sempre morbide ballate (Wings Wetted Down), ma latmosfera
generale era quella del rocknroll più scatenato, come
in The Red and the Black o nei loro primi pezzi veramente oscuri:
Hot Rails to Hell diventerà una delle pietre miliari dellhard
rock demoniaco.
Ma il loro primo vero e proprio album oscuro sarà il successivo
Secret Treaties ('74). Le loro canzoni si fanno sempre
più sporche, macabre ed inneggianti al Male (Career of Evil),
il sound viene dilatato e rallentato (Subhuman), gli assoli
di Dharma si fanno sempre più lancinanti (Harvester of Eyes
e ME 262), cesellando i più feroci racconti dellorrore
dellheavy metal. Satanisti come i Rolling Stones, indulgono
in pose macabre e teatrali anche filo-naziste, esagerando ogni tipo
di provocazione e di inno al negativo.
A questo punto, però, diventano delle star ed ogni loro disco è doro
o di platino. Davanti alle orde che affollano i loro concerti perdono
molto del loro mordente, guadagnando però in raffinatezza compositiva
ed in ricerca melodica. I suoni si ammorbidiscono, gli arrangiamenti
si fanno più complessi, diventano più musicisti e meno commedianti
ed occasionalmente riescono ancora a comporre qualche inno gotico,
come Death Valley Nights e Nosferatu.
Con lavvento del dark è come se si fossero sentiti minacciati
sul loro stesso terreno. Aumentarono allora i toni e resero ancor
più roboante la loro retorica horror, talvolta fino al ridicolo ed
allautoparodia. Sempre per non rimanere indietro rispetto al
rock gotico, introducono tuttuna serie di nuove figure e personaggi
nei loro testi, tratti soprattutto dallespressionismo tedesco
e dal cinema del terrore. Ci saranno così gli
album Cultosaurus Erectus (dell81) con Black
Blade e Monsters, così contrassegnate dalle tastiere futuristiche
di Lanier e Fire of Unknown Origin (sempre '81) con
Veterans of Psychic Wars e Joan Crawford, il loro
ultimo classico gotico. Ma ormai il processo era cominciato: perderanno
sempre più grinta e mordente e comporranno via via canzoncine sempre
più insipide.
Insomma, campioni dei riff più urticanti ed epidermici, sinceri studiosi
di occultismo e musicisti veri e versatili, di loro dice lo Scaruffi:
il Grand Guignol dei B.Ö.C. ha avuto il grosso merito di tener
issata la bandiera del male nella fase di transizione dal '68 al '77,
quando di simili pirati si era persa la pasta.
Al di qua dellAtlantico,
invece, i campioni dellheavy più horror furono i Judas Priest.
Il loro lavoro però si basò principalmente su una rielaborazione delle
strade già anticipate dagli Stones e battute da Black Sabbath prima
e B.Ö.C. dopo. Immagine da sacerdoti dellorrore, design delle
copertine molto curato, cominciarono con lhard beat di Rocka
Rolla, nel 1974 (lanno in cui lhard rock cominciava
a tramontare). I loro capolavori gotici vedranno
la luce nel '76 sull'Lp Sad Wings of Destiny, con
la lunga e complessa Victims of Changes, ancora imbevuta di
un hard melodrammatico alla Led Zeppelin e con The Ripper,
descritta come una melodia da cabaret terrorizzata da macabri
arabeschi di chitarra. La loro carriera non si discosterà molto
dai loro modelli doltreoceano e da dischi energici contenenti
ancora qualche perla oscura, come Sinner del '77 e
Beyond the Realm of Death del '78, arriveranno ad un rock
più futuribile (e ad un look più sadomaso), con arrangiamenti più
curati e meno truci.
Si può dire, insomma, che i Judas Priest furono i fondatori dellheavy
metal dark britannico, i primi degni eredi dei Black Sabbath. Il loro
sound doltretomba, il loro look fatto di borchie e cuoio nero,
il canto satanico di Rob Halford e i testi violenti daranno presto
origine ad un cliché tante volte pedissequamente imitato.
Ma
alla fine, gruppi come i B.Ö.C. ed i Judas, anzi tutti i gruppi heavy
con il loro atteggiamento guerresco, macho e maschilista, coshanno
dimostrato? Certo, è vero che il metal è stato il più importante genere
rock ad essere sopravissuto allattacco del punk.
Chi scrive ha sentito con le sue orecchie, allora, affermare cose
del tipo: a me piace tutto il rock, dai Beatles alla loro naturale
evoluzione: gli Iron Maiden e gli AC/DC.
Ma se gli argomenti erano gli stessi (sangue, esoterismo, paura e
morte), sono state le sensibilità ed i punti di vista ad essere estremamente
diversi. Diciamo opposti. Sensibili, deboli, depressi e perdenti (o,
al limite, estasiati) i dark; muscolosi, grandguignoleschi,
guerrafondai, boriosi gli heavy metal. Non ne erano lalternativa,
ma semplicemente lespressione di una stessa esigenza (da studiare
sociologicamente e psicologicamente) su un tuttaltro piano.
Se largomento è il medio evo, i dark ne erano i tristi bardi,
i metal i barbari guerrieri. I dark gli alchimisti solitari, i metal
i preti inquisitori. I dark pittori dalle linee delicate (sebbene
spesso rabbiose, di una rabbia data dallimpotenza), i metal
rozzi muratori (sebbene capaci di costruire cattedrali). Insomma,
ai dark la sensibilità e lintelligenza, ai metal la boria e
la forza bruta.
Se quella fosse stata la sola naturale evoluzione del rock,
allora linvasione del punk non ha potuto fare che
bene. Anche allheavy metal stesso.
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