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DATE
AT MIDNIGHT
"No Love"
CD (Manic Depression rec.)
Finalmente il combo romano, dopo il mini CD di debutto edito dalla
In The Nightime e grazie alla label francese Manic Depression
rec, ha l'occassione di rilasciare questo CD album.
Molte band gothic rock hanno calcato la scena romana (Artica,
Holylore, More, Simon Dreams In Violet, etc) che ha ormai una
lunga tradizione, così anche i DAM, consapevoli di questo, con
"No love"cercano di farne parte senza stravolgerne il genere.
L'album contiene 11 tracce senza fronzoli e che rivelano lo spiccato
amore verso il gothic rock. Molto belle le parti di chitarra e
interessante la scelta di aggiungere, alla maggior parte d brani
cantati in inglese, due tracce cantate in italiano "Idillio e
Tenebra" e "Vanità".
Certamente chi ama questo tipo di musica troverà nei Date at Midnight
una valida band.
Sito: http://www.dateatmidnight.com/
(Nikita) |
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DAWN
AND DUSK ENTWINED
"A l’aube des jours ancièns"
CD (Aube et Crépuscule)
Il
progetto transalpino di David Sabre rievoca sin dal 1995 atmosfere
di antiche glorie e maestose passioni, tessendo le trame dell’ideale
colonna sonora degna di coronare l’incontro tra storia e mitologia
europea. Da “Mith, Faith, Belief” a “Fin de Siècle” il percorso
del gruppo francese non ha mai registrato cedimenti o cadute
di stile, ed il freschissimo “A l’aube des jours anciènes”,
in uscita verso la fine di ottobre di questo 2011 che volge
ormai al termine, non fa altro che cesellare l’ennesimo capitolo
di una saga davvero degna di attenzione. Le percussioni marziali
che sembrano catapultarci nel mezzo di un esercito in marcia,
il suono evocativo del corno inglese e la calda voce di David
sono una volta di più il marchio di fabbrica di D&DE; non c’è
che dire, la Francia non è prodiga di progetti vicini al mondo
neo-folk ed affini, ma i pochi gruppi d’area provenienti dall’Esagono
(pensiamo ai mitici Les Joyaux de la Princesse, a Tribe of Circle
o ai vecchi Dernière Volonté) difficilmente tradiscono le aspettative.
Vi auguriamo innumerevoli albe e tramonti di questo genere.
Sito: http://www.myspace.com/dawnduskentwined
(Oflorenz)
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DIFFUZION
"Winter cities"
CD (Alfa Matrix)
Seconda
uscita dopo il debutto nel 2008, per i bielorussi Diffuzion,
autori di una musica a cavallo tra techno-pop ed ebm, come usuale
per i gruppi sotto Alfa Matrix. La copertina fa da subito presagire
la fredda elettronica che ci coglierà ascoltando questo album:
questa volta però, rispetto al precedente, il livello compositivo
guadagna maggiore maturità e personalità proponendo canzoni
che spaziano da momenti più industriali come "C.S.", che può
richiamare a tratti i Clock DVA, remixata in due versioni differenti,
rispettivamente da Autodafeh e Acylum, ad alcuni più darkwave
("The One" o la stessa "Winter cities") il tutto condito dalla
solita fondamentale e carismatica voce della cantante Xev. Come
sempre per i collezionisti esiste anche l'edizione limitata
con bonus cd zeppo di remix di gruppi come Mortal void, Psy'Aviah,
e [De:Ad:Cibel], nonché una cover di "Here is the house" dei
Depeche Mode. Complessivamente un album sopra la media, ma che
non è ancora in grado di emergere definitivamente però, visti
i progressi rispetto al primo lavoro, è lecito aspettarsi molto
dal loro futuro.
Sito: http://www.diffuzion.org
(M/B'06)
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DONAMORTE
"Donamorte"
Download (Gildrome)
Attivi
già da circa un anno esordiscono sotto la netlabel Gildrome
che, a quanto sembra, esordisce a sua volta con l'EP di questi
calabresi. Il gruppo è composto da Armando Ammerata (detto Armand
Donamorte appunto) alla voce, Garmo (cantante dei Lost Reality)
a curare la parte elettronica e Kekko (sempre dei Lost Reality)
alla chitarra. Quattro tracce di trance/gothic rock/wave di
discreto livello né troppo estrema, né troppo commerciale, né
troppo calda, né troppo fredda. Il cantato appare sempre molto
preciso, senza sbavature, si integra alla perfezione con la
parte suonata in perfetto equilibrio, come da consumati lupi
di mare. Niente di nuovo sotto il sole, però l'inizio è promettente
e possono riservare sorprese con le prossime uscite.
Sito: http://www.donamorte.it
(M/B'06)
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DOWNHEAD
"EP 2011"
Download (autoprodotto)
Debutto
di mezz'ora scarsa per questo trio lombardo che suona un discreto
stoner/metal à la Soundgarden o più precisamente la sua declinazione
più prossima, gli Audioslave. Apre Waver che mette subito in chiaro
il buon livello compositivo e strumentale della band, ma anche
la poca voglia di osare e piuttosto il desiderio di celebrare
ciò che musicalmente è già stato. "Black as me" ribadisce il concetto,
riuscitissima, anche se siamo nel già sentito. Un breve intermezzo
con "Point zero" e poi si riparte con la solita intro di chitarra,
l'attacco di batteria e poi la voce e via col ritornello. "Today
is not yesterday" propone una classicissima ballata rock. Chiude
"Nazca" riprendendo il discorso delle prime tracce, ma discostandosene
sensibilmente. Ottima musica da birreria, nulla di più per ora.
Attendiamo fiduciosi che tirino fuori le palle, musicalmente parlando
ovviamente, visto che le premesse ci sono tutte.
Sito: http://www.myspace.com/downheadrocks
(M/B'06) |
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DREAM
AFFAIR
"Endless days"
LP (Avant!)
Dopo
il singolo uscito nel 2010 debuttano questi newyorkesi, band
composta da Hayden Payne (chitarra, voce), Abby Echiverri (synth,
violino e voce) e Frank Deserto (basso), autori di un piacevole
connubio di wave, minimal e post punk, nella migliore tradizione
legata a gruppi storici come Sister of Mercy e Bauhaus, da cui
attingono a piene mani. Niente di eclatante da segnalare, arrangiamenti
molto puliti, voce maschile e femminile che si alternano ricche
di tristezza, depressione e pathos, il tutto molto piacevole
e riuscito: tra gli episodi migliori si possono citare "Drifting"
e "No use hiding" anche se le tracce viaggiano tutte più o meno
sullo stesso livello.
Sito web: http://dream-affair.com
(M/B'06)
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DYSKINESIA
CD "Dalla nascita"
Download (Frohike Records)
Tornano
i piacentini col loro secondo full length e questa volta virano
in maniera più decisa verso il post rock abbandonando l'attitudine
doom/drone metal dei precedenti lavori. L'album è "invernale",
dalle atmosfere fredde e rarefatte: la voce si materializza
raramente e quando lo fa è quasi un riverbero della chitarra
che regna sovrana e detta i tempi delle tracce che si snodano
per i circa 45 minuti di quest'album. Il disco è ispirato e
spontaneo, grazie al fatto che è stato registrato quasi completamente
dal vivo in studio, ai Giardini Sonori. Le tracce si susseguono
senza particolari acuti, ma risultano piacevoli e ben strutturate
anche se si somigliano tra loro, eccezion fatta per la quarta
che porta il titolo dell'album ed ha carattere più sperimentale
e si avvicina di più al passato drone/noise della band. Questo
lavoro è per il momento disponibile solo in formato digitale:
originale la decisione di Frohike che ha indetto una raccolta
fondi per coprire le spese di un'edizione fisica in digipak,
limitata, numerata ed assemblata a mano, che permetterà ai donatori
di ricevere direttamente a casa le copie dei cd.
Sito: http://www.myspace.com/dyskinesiaeutanasia
(M/B'06)
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DYSTOPIAN
SOCIETY
“s/t”
CDR EP (Autoproduzione)
Nikita
mi ha passato questo lavoro d’esordio dicendo “ti piacerà di
sicuro”, e aveva ragione. Il terzetto fiorentino ha tutti gli
ingredienti per i miei gusti: un suono scarno fra post-punk
e american gothic, ritmiche tribali ed una voce adeguata che
non scimmiotta nessuno. A volte poche note di basso e chitarra
combinate nella giusta maniera possono dire molto di più di
ridondanti stratificazioni. Se i brani più punkeggianti ,“The
City With No Name” e “Last Crusade”, sanno forse ancora un po’
di acerbo, è in quelli più ispirati ed ipnotici, “The Spiral”
e “No Hope”, che i D.S. danno il meglio. Ho apprezzato anche
la grafica dell’EP, scarna come il suono, con citazione dal
capolavoro “Metropolis” di Fritz Lang, e pure il nome del gruppo
mi piace particolarmente. Teniamoli d’occhio per il futuro,
la loro strada può essere solo in salita.
Sito: www.myspace.com/dystopian_society
(Fabio Degiorgi)
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ELVATORIUM
"Message from the black sun constellation"
CDR (Invisible Eye Productions)
Elvatorium
nasce nel 2006 grazie all’unione di intenti, portata avanti
a distanza, tra lo statunitense Tom Maggio ed il polacco Radek
Kordasiewicz, cui in una seconda fase si aggiunge alle parti
vocali anche l’inglese Troy Southgate, noto ai più per il progetto
gravitante in area neofolk H.E.R.R. Realizzato originariamente
dalla netlabel Amduscias nel 2008 come file scaricabile online,
“Message…” trova nuova vita grazie a questa riproposizione a
cura della Invisible Eye di Marco Grosso, sotto forma di cdr
limitato arricchito anche dalla terminale bonus track “Gaze
into the abyss”. Ai tappeti armonici di cosmico dark ambient
si sovrappongono occasionalmente linee di sax ed il marziale
recitato di Troy, mentre è proprio la traccia bonus a differenziarsi
stilisticamente con una linea ritmata di basso dall’ottimo effetto.
Una validissima partnership trans-oceanica in definitiva,senza
dubbio meritevole di questa rinascita su supporto fisico voluta
da Invisible Eye.
Sito: http://www.myspace.com/elvatorium
(Oflorenz)
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ERP
"Caos"
LP (Au toprodotto)
Affascinante
release per il progetto romano facente capo ai fratelli Vallejo,
coadiuvato per l’occasione da Guido Zen alle tastiere (autore
tra l’altro di due tra i 7 brani del dischetto) e dalle due
vocalist Laura Ruggieri e Francesca Luce. Se in senso lato ERP,
gruppo attivo dai primi anni 90, appartiene senza dubbio alla
scena elettronica sperimentale, in realtà gli elementi e le
sfaccettature presenti in episodi quali “Sul filo dell’Eternità”
piuttosto che su “Akher-al-Nahr” sono davvero molteplici, attraversando
trasversalmente con gran disinvoltura trip-pop, trance, musica
cosmica e suggestioni progressive. Bassi in grande evidenza
e un utilizzo delle voci femminili a tratti a mo’ di strumento
aggiunto, fanno quasi sembrare ERP una versione nostrana degli
albionici Ozric Tentacles, magari un po’ meno psichedelica e
con un tocco di eleganza in più. Da quanto desumo dalle info
interne allegate alla mia copia su cdr-promo, “Caos” è disponibile
solamente in vinile, recuperatelo scrivendo a http://www.myspace.com/erproma
oppure press@erp-music.com,
ne vale la pena!
(Oflorenz)
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FASSBINDER
F+
"Fail again. Fail better"
Download (Jamendo)
Pochissime
informazioni reperibili in rete per questo gruppo italiano,
che però fa davvero grande musica, tra l'altro scaricabile gratuitamente
dal sito dell'etichetta Jamendo. Si ritorna agli anni 80 con
il sound tipico dei primi The Cure, New Order e la voce ispirata
da David Byrne dei Talking Heads. Il titolo dell'album promette
circa 50 minuti di decadenza conditi da sonorità impeccabili
ed ispirate: la musica è davvero il pezzo forte perché, anche
se palesemente retrò, incorpora subdolamente contaminazioni
post rock all'avanguardia ed i vari strumenti si amalgamano
perfettamente tra di loro senza mai penalizzare la voce del
cantante. "Workaholic" è sicuramente il miglior pezzo dell'album,
una canzone come non se ne sentivano da un po' e "Dozing" riverberante
e funebre lascia il segno con le sue ritmiche depressive. Davvero
un peccato che si sappia così poco di loro: fatevi sentire!
Sito web: http://www.jamendo.com
(M/B'06)
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FATHER
MURPHY / HOW MUCH WOOD WOULD A WOODCHUCK CHUCK IF A WOODCHUCK
COULD CHUCK WOOD?
"s/t"
split 7" (Avant! Records)
Split
di due canzoni, una a testa, per questi due gruppi italiani.
I primi, dopo le prime due uscite per l'americana Aagoo (le
versioni in vinile) e la Boring Machines (le edizioni in CD)
e le parole di apprezzamento di personaggi del calibro di Julian
Cope, Deerhoof e Michael Gira, ci propongono una cover dei Velvet
Underground, "Jesus", sottoforma di mantra rituale. I secondi,
torinesi dal nome non memorizzabile da una mente sana, ci deliziano
invece con del dark folk cadenzato, triste e meraviglioso a
un tempo, che promette davvero bene. Due ottimi colpi messi
a segno dalla Avant!.
Sito::
http://www.myspace.com/reverendmurphy
http://www.myspace.com/hmwwawciawccw
(M/B'06)
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FATA
"Diviso2"
CD (E&F Record)
Dopo
l'EP di debutto "Urban" del 2006 ed il primo full length "La percezione
del nero" del 2008, torna questo gruppo di Carpi, nel modenese.
Siamo a metà tra la wave italiana di CCCP e primi Litfiba, con
meno acidità e più elettronica. L'album è piacevole, si fa ascoltare
le atmosfere non sono particolarmente lugubri, ma piuttosto malinconiche,
viene da pensare che con questo lavoro i nostri vogliano sfondare
la barriera del buon gruppo per approdare a quello della realtà
a livello nazionale, giacché per l'estero c'è ancora tempo vista
la scelta di cantare in italiano. Il sound ricrea le atmosfere
anni 80 risultando però obsoleto, non "riempie", ma lascia spazio
alla voce. Anche le melodie risentono pesantemente delle influenze
anni '80 senza riuscire a distaccarsene per creare qualcosa di
veramente nuovo. Tutto questo fa sì che i Fata guadagnino punti
e seguito dei nostalgici, ma si precludano a priori una buona
fetta di potenziale pubblico affamato di avanguardie.
Sito: http://www.fataband.it
(M/B'06) |
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le
FORBICI DI MANITU'
"Preti pedofili"
CD (Sussidiaria)
Esce
per Sussidiaria il nuovo disco del gruppo emiliano fondato da
Manitù Rossi, che annovera tra le sue fila Vittore Baroni, giornalista
pioniere della scena industriale mondiale. LFDM è presente da
quasi trent'anni sulla scena sperimentale italiana, oscillando
dalla trance-ambient al rock gotico, dal lounge pop all'elettronica
radicale. Quest'ultimo lavoro in chiave abstract/ambient, una
traccia di circa 16 minuti, esce in tiratura limitatissima di
50 copie in formato cd o scaricabile in vari formati digitali.
Il titolo provocatorio ed il percorso musicale fanno subito scattare
nella testa il paragone con i Teatro Satanico degli esordi: purtroppo
questo paragone va tutto a discapito degli emiliani, incapaci
di esprimere in quest'ultimo lavoro un feeling davvero marcio,
oscuro e sardonico a un tempo, come si può invece ricavare dal
cartonato che ospita il cd. E' anche vero che un mini talvolta
è poco significativo, ma contiene anche l'embrione delle idee
principali, che qui latitano. Sito: http://www.myspace.com/leforbicidimanitu
(M/B'06) |
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GLOOM
SEANCE
"Horrible Tales"
CDR (Invisible Eye Productions)
Limitato
a sole 50 copie come gran parte delle produzioni su cdr di Invisible
Eye, “Horrible Tales” riepiloga la storia di GS raggruppando
l’iniziale tape “The black vault” edil successivo cd single
“Gargoyle”, impreziosendo il tutto con la bonus del 2011 “The
demonic recall”. Il progetto horror-ambient del varesino Vault
si ispira per sonorità alle suggestioni introspettive dei maestri
del dark ambient nordico quali Raison d’Etre, ma anche – a livello
estetico - al mondo occultoe demoniaco di seminali progetti
della storia italica, Death SS su tutti. Se taluni episodi vivono
di sinistri effetti ambientali da film noir, altri frangenti
ricalcano la strada già percorsa dai paladini della scuola Cold
Meat Industry piuttosto che Cold Spring, per uno dei dischi
probabilmente più ostici tra quelli della scuderia aretina.
Un viaggio di sola andata tra i meandri dei nostri incubi più
reconditi.
Sito: http://www.myspace.com/thegloomseance
(Oflorenz)
Esce
finalmente sotto l'etichetta aretina Invisible Eye, specializzata
in musica di matrice esoterica, tutto in formato digitale e
limitato a 50 copie, dopo l'esordio su cassetta e il secondo
lavoro su cd 3", la raccolta di Gloom Seance che include questi
due lavori, "The Black Vault" e "Gargoyle", più una traccia
inedita, "The demonic recall". Per chi non lo conoscesse questo
progetto localizzato niente mento che in Vaticano, è capitanato
da Vault mente e tuttofare di questa one-man band di oscuro
horror dark ambient. Per dare un'idea di cosa ci attend si può
dire che ci sono notevoli affinità con "VII" del gruppo partenopeo
Urna, anche se il discorso esoterico in questo non sembra essere
sviluppato se non in minima pare e sempre legato a tematiche
squisitamente orrorifiche e spettrali. Per tutto il cd sembra
di muoversi in oscure cripte e cimiteri abbandonati: tutto concorre
a creare un'atmosfera macabra e morbosa, come riusciva meravigliosamente
ai film dell'orrore di Fulci o Zeder di Pupi Avati. Tenete d'occhio
questo gruppo.
(M/B'06)
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avanti
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