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CLAN OF XYMOX
@ Pop Corn, 10 Dicembre 2011, Marghera (VE)

Testo by Gabrydark
Foto di Giancarlo Donatini

Il tour degli olandesi Clan of Xymox in Italia, prevedeva solo due date in dicembre , il 10 a Marghera e l’altra data a Roma. Non si poteva perdere assolutamente il loro live che avrebbe avuto come tema principale i brani del CD uscito nel 2009 In love we trust e dell’album uscito nel 2011 Darkest hour Ed allora eccoci avviati verso la meta più vicina a Bologna, il Pop Corn di Marghera con una punta di scetticismo più che altro dettato dal nome un po’ frivolo del locale , che non sembrava adatto ad una band Dark wave …Invece, sorpresa!, la location è assolutamente giusta, un edificio industriale,vicino al porto, perfettamente ristrutturato e con una buona acustica, frequentato da un popolo “nero” elegante e raffinat, anche se un tantino distaccato durante lo spettacolo.

La serata inizia con una band di supporto, The Shimmer, un combo di chitarra ,basso e synth d’ispirazione New Wave, con ritmi alla White lies, voce alla Editors, ottimi rif di basso e chitarra ed una dose equilibrata di elettronica. Molto intriganti, secondo la mia opinione, i brani Star birds e The name of love. Sicuramente una band da seguire per gli appassionati del genere.

A mezzanotte circa entrano i Clan of Xymox e subito l’atmosfera si carica di attesa per la novità dell’assenza delle componenti femminili, Mojca Zugna e Yvonne De Ray, sostituite da un solo, ma poliedrico e vivace tastierista. La voce inconfondibile di Ronny Moorings, fondatore del gruppo, inizia il live con Stranger e un sound in cui la componente elettronica diventa fondamentale e non solo complementare alle due chitarre , suonate dallo stesso Moorings e da Usai, che si esbisce anche come bassista. La capacità di sperimentare varie sonorità, dalla Wave all’Electro-goth, appare evidente dall’alternarsi in scaletta di brani romantici e decadenti come Hail Mary, incentrata sull’idea di preghiera, Emily, una canzone d’amore dedicata come molte altre canzoni ad una donna fittizia, che trascende la realtà per esprimere gli aspetti più intimi e profondi dei sentimenti; invece brani come She did not answer, Delete o ancora My chicane, tratti da Darkest hour, sono molto più vicini ad un suono Goth teutonico, più aggressivo e contaminato da toni EBM, ben amalgamati ad una traccia sostenuta di Wave.
Non meno entusiasmante è l’interpretazione della cover di Bowie, Heroes, anch’essa arrangiata con un ritmo più nordico e mosso rispetto all’originale. Applausi e richieste di bis concludono la parte centrale dell’esibizione. I Clan O.X. escono dal palco per poi rientrare ben due volte successivamente e regalarci alcuni classici del repertorio fra cui i miei preferiti Louise, This World, Back door, A day .

Nel complesso si è assistito ad un bellissimo e ricco live all’insegna della professionalità della band olandese, che non sbagliano mai un colpo, perché mantengono sempre una prospettiva ispirata, fresca e curiosa che li identifica come un gruppo storico della musica oscura, ma pronto ad esplorarne tutti gli ambiti senza preconcetti; una band di valore a cui Ronny Moornings ha saputo dare sicuramente un’ineguagliabile identità.

Track list :

1.Stranger

2.Love got lost

3.She did not answer

4.In love we trust

5.Hail Mary

6.Emily

7.Jasmine and Rose

8.Delete

9.Chicane

10. Heroes

11.No tomorrow

Bis:

12. Farewell

13. Louise

14. This world

15. Back door

16. A day

17. Innocent