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CLAN OF XYMOX
Transilvania Live, Bassano del Grappa (Vicenza), 3 Aprile 2004

UNA PICCOLA PARENTESI:
Finalmente!!!!! Finalmente cosa, direte voi? Finalmente riesc
o a vedere il mio secondo concerto al Transilvania di Bassano, dopo ripetuti tentativi andati a vuoto in quantospesso i concerti saltavano all'ultimo momento, ma proprio all'ultimo. Inoltre anche provando a telefonare o nessuno informava dell'annullamento della data, o non rispondevano adducendo scuse banali all'arrivo (tipo ci hanno rubato i cellulari!!!) MAH!!!. Poi pur essendo il Transilvania di Bassano un locale completamente nuovo, annovera un obbrobrio a dir poco monumentale: "La colonna di Bassano" così da me soprannominata. Cosa??? Eh si avete letto bene la colonna e ripeto "LA COLONNA" che si staglia orgogliosa esattamente sul e al centro del palco con una precisione millimetrica!!! Direi geniale. Infine il costo mostruoso del concerto (15 euro con una consumazione degna del Grande Puffo) e di qualsiasi bevanda alcolica o analcolica, nonché il buio inquietante in alcune parti del locale che ha permesso ad alcuni di giocare a mosca cieca.

IL CONCERTO:
Pur essendo arrivato molto tardi (23:30) ho trovato il "Trans" praticamente vuoto e questo mi ha sorpreso alquanto.
Immaginavo che gli olandesi Clan of Xymox attirassero una folla pazzesca di deliranti dark-wave-fans. Mi sono sbagliato anche questa volta, forse sono vecchio e non ci capisco più niente! Veniamo al concerto premettendo di non essere un fan sfegatato della band ma un buon apprezzatore di Ronnie e company.
I C.O.X. si presentano abbastanza mestamente di fronte ad un pubblico di non più di 120-150 persone, di cui solo la metà era sotto il palco. Look rigorosamente dark-gothic-fetish (esattamente come mi aspettavo), Ronnie voce e chitarra, Mario (?) chitarra, Mojca al basso e una tastierista incredibilmente bella.
La premessa è buona, ma dopo poco la noia mi avvolge come probabilmente almeno la metà del pubblico presente, e questo di certo non mi ha facilitato nel tentativo di riconoscere le canzoni. Non un sorriso, non una movenza (su tutti: Mojca e la tastierista, due veri monoliti), non un'emozione e sguardi persi nel nulla hanno caratterizzato la performance dei C.O.X. forse ed eccessivamente calati in una parte tristemente dark. Il tutto coadiuvato da una base di batteria altissima, molto dance-oriented, che copriva le chitarre (sembravano non essere
suonate), e delle linee di basso esageratamente incolori, che si limitavano a sottolineare e a seguire le ritmiche della cassa. Sembrava di non vedere un concerto, ma di sentire un cd. Questo non significa che Ronnie (il cui cantato caldo e profondo sia stato impeccabile) e band abbiano suonato male, anzi sono stati perfetti, ma l'anima di un gruppo si vede soprattutto dal vivo, e loro sembravano non averla.
Pochi i momenti che hanno emozionato ("A day" e "Louise") un esiguo pubblico, che alla fine del concerto non ha nemmeno avuto la forza di richiamare la band per un bis, se non dopo essere stata (e molto timidamente) spronata da un organizzatore che evidentemente ci teneva che i C.O.X. si meritassero il timbro di uscita.


(testo e foto by Noctiluca, noctiluca@katamail.com)

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