CLAN
OF XYMOX + PULCHER FEMINA,
21 aprile 2002, Milano (Transilvania Live).
E'
doveroso spendere qualche parola sul gruppo di apertura della
serata, i romani Pulcher Femina. Togliendo la sfiga di alcuni
problemi tecnici alle basi, di cui non sono stati responsabili,
mi ha piuttosto deluso il tipo di performance che hanno proposto.
Non mi aspettavo certo di vedere una band vera e propria sul
palco, però l'effetto karaoke era piuttosto evidente: voce
dalvivo su basi registrate, una tastierista
che faceva finta di suonare (come fecero quelle dei Das Ich
a febbraio in questo stesso posto!), e pure la voce femminile
palesemente pre-registrata! Sarò ripetitivo fino alla nausea,
ma non riesco proprio a capire il senso di questi 'concerti'!
Certi progetti farebbero miglior figura a pubblicare solo
dischi...e sono tanti, tantissimi. Riguardo poi alla musica
'suonata' dai Pulcher Femina questa sera, non hanno eseguito
nessun brano dal primo album "Fallen Angels" (un grande esempio
di electro-dark romantico), ma solo le canzoni della
svolta synth-pop orecchiabile, che personalmente non ho gradito.
Passando ai Clan of Xymox, si sono esibiti con una formazione
allargata a cinque elementi, infatti c'era anche un secondo
chitarrista, abbastanza giovane, con un ruolo piuttosto secondario.
Nel momento in cui hanno iniziato il Transilvania era divenuto
strapieno, ma non poteva essere diversamente, vista la grossa
popolarità di cui ancora godono in questo ambiente, anche
in Italia. A differenza dei Pulcher Femina, gli olandesi (come
avevano già dimostrato sul doppio cd live) non hanno rinnegato
il proprio passato, ed hanno eseguito qualche brano tratto
dai primi due album, i leggendari "Clan of Xymox" e "Medusa",
anche se ovviamente la maggior parte provenivano da "Creature"
e successivi. Essendo la prima volta che assistevo ad un loro
concerto, non ho potuto fare paragoni, eppure mi sono sembrati
un po' freddi e scolastici....sarà forse che non ho apprezzato
molto il gothic-rock leggermente lezioso che hanno iniziato
a suonare dopo essersi riformati (da vecchio dark-waver preferirò
sempre il suono delle origini), sarà l'immobilità quasi totale
dei componenti ed il loro look gotico-zarreggiante (magari
non lo è, ma sembra calcolato), sarà che dopo aver visto i
Damned nello scorso dicembre farò fatica ad emozionarmi ancora
a quel livello, ma non posso dire di aver assistito ad un
concerto strepitoso. Questo non vuol dire che i C.O.X. siano
stati deludenti: hanno fatto egregiamente il loro lavoro,
dimostrando professionalità ed umanità. Visto il panorama
desolante, concerti come il loro sono comunque un toccasana,
e poi non si può pretendere sempre il
massimo! (FABIO D.)
I
Clan Of Xymox nei camerini del Transilvania Live insieme ai
nostri collaboratori Daniele, Chiara (che hanno fatto un'intervista
uscita sul n°XXVI di Rosa Selvaggia) e Fabio D.
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