The
VANISHING + BETTINA KOESTER
Free
muzik - Brescia 24 Aprile 2005
testo
e foto by Nikita
ATTO
I: l'antefatto
Mi
rammarico di aver scoperto così tardi questo straordinario
gruppo. Avevo già sentito parlare bene dei Vanishing in giro,
ma spesso ci sono molti gruppi "idealizzati" e alla fine del
tutto poco originali.
Non essendomi ancora capitato tra le mani un loro disco, finalmente
riesco a sentirne un brano, tratto dal nuovo album, grazie
a una nota compilation italiana. Mi rendo subito conto della
loro originalità! Finalmente, nel marasma di nuovi gruppi
della cosidetta scena "death rock", un nome degno di nota.
Piazzo così, nella mia scaletta da dj, "Lovesick" che, presa
subito bene dal pubblico danzante dello Shelter, mi permette
di riproporla spesso, e con grande gioia ed entusiasmo, alle
mie serate.
ATTO
II: la rivelazione
A causa di impegni irrevocabili mi sono perso la loro data
milanese di febbraio, ma appena scopro che ritornano in Lombardia,
con una data a Brescia, accorro senza esitazione all'evento,
reso ancora più mitico e accattivante dalla presenza di Bettina
Koester (leader delle leggendarie Malaria). Sarà forse un
segno del destino?
Entrati al Free Muzik scopriamo un locale molto bello e intimo,
grazie anche ad un arredamento sui toni del blu e del rosso.
Ci
ritroviamo in pochi ad aspettare che i Vanishing entrino in
scena, dove, tra volti conosciuti e non, pian piano il locale
si riempe e finalmente sul tardi inizia lo spettacolo.
Nell'attesa ci rendiamo conto anche dell'ottima qualità dell'impianto
che diffonde una musica molto gradevole. Ci troviamo di fronte
ad un palco scarnissimo, ridotto all'essenziale. Finalmente
inizia la prima parte del concerto. Bettina Koester e Jesse
(vocalist dei Vanishing) invadono la scena dove, con l'ausilio
di basi elettroniche e solo due sassofoni, danno vita ad una
performance unica e sopra ogni aspettativa. L'adrenalina sale
alle stelle e ci troviamo ad assistere ad una prima parte
di concerto molto intenso che raggiunge fasi estremamente
punkeggianti in cui tutto è concesso. Nessun sacrificio da
parte di Bettina e Jessi, che con grande grinta e sfrontatezza
ci regalano emozioni fortissime grazie a brani graffianti
ed energici. Riesco a riconoscere solo un brano delle Malaria,
estremamete stravolto ma non distrutto.
Sono ormai stralunato e rapito dall'adrenalinica dimensione
che le due cantanti assumono sul palco. Ma non è finita...
ecco apparire sul palco Brian, batterista dei Vanishing, che
dà inizio alla loro esibizione. Bettina non li abbandona ma
rimane a dare il suo contributo. Inizia così un'esibizione
shock difficilissima da descrivere a parole, un susseguirsi
di emozioni fortissime e sconvoglenti. La batteria serrata,
le basi elettroniche, i due sassofoni e le voci delle due
vocalist
creano un'atmosfera irripetibile, tanto sognata ma totalmente
inaspettata. Un match sonoro che non dà tregua fino alla fine
del concerto.
Una grinta da fare invidia a tanti frontman che pensano solo
a truccarsi e al bel vestito. Una band che non demorde e che
dà il massimo, nonostante il pubblico, abbastanza numeroso,
sia distante di alcuni metri dal palco. Nello spazio lasciato
libero però solo pochi valorosi (tra cui il sottoscritto)
si dimenano come impossessati dal loro sound energico. Un'esibizione
così mi mancava da tempo...
Dopo essermi procurato il promo della band, per la recensione
che uscirà su RS, e fatti alcuni acquisti "vinilici" al banchetto
(gentilmente autografati e disegnati da Bettina e Jessi),
torniamo felici a casa, senza sapere che...
ATTO
III: la fortuna ...
abbiamo assistito ad uno dei loro ultimi concerti, dato che
il duo ha deciso d'intraprendere strade diverse impegnandosi
in nuovi progetti. La notizia è shoccante e ne rimaniamo molto
scossi, siamo rammaricati che un gruppo così valido, dopo
soli due album, si sciolga. Tuttavia ci riteniamo fortunati
ad aver assistito ad un loro concerto così inaspettatamente
ricco di pathos ed energia.
Ben vengano meteore come i Vanishing, che credono nella musica
e la elevano ad un così alto livello.
Cosa ci rimane ora? Solo bands che propongono dieci album
di fila uno uguale all'altro... C'est la vie!
Ma si vuole essere ottimisti o forse sognatori e pensare che
certamente un'altra meteora ci renderà ancora per un attimo
felici.
Basta solo aspettare.