TWO
MOONS
Intervista di Gabrydark
Foto di Giancarlo Donatini
Two
Moons I colori delle emozioni.
Una bella serata di fine Aprile , il tepore primaverile alle porte
, ci vede seduti ad un tavolino fuori dal Candy bar di Bologna, insieme
ai Two moons, che di lì a poco si esibiranno in un live.
Ciao , ragazzi . Mi fa piacere incontrarvi
per due chiacchiere sul vostro progetto Colors. Ma prima di tutto
presentatevi.
Siamo in quattro, anche se stasera uno di noi, dovrà ascoltare, perché
qui non è possibile suonare la batteria: l'ambiente non lo consente.
Comunque io sono Mister Rips, alias una delle due lune,alias Giuseppe,
bassista, campionamenti e guitar, Emilio, l'altra luna, la voce, Angelo,
il batterista ed infine Vincenzo, chitarra e campionamenti. Il gruppo
nacque per caso nel 2009.Siamo tre siciliani della stessa città, Agrigento,
di cui due abitanti qui a Bologna ed uno, che abita con la famiglia
ad Arezzo e ci raggiunge per i concerti. Le prove le facciamo attraverso
Internet: è un continuo scambio tra di noi e dobbiamo ringraziare
la tecnologia per questo. In due anni abbiamo avuto parecchie soddisfazioni.
Il Contest a Firenze è andato molto bene e abbiamo fatto tanti concerti
anche fuori d'Italia. Siamo stati in Svizzera ed in Germania, anche
a Berlino.
Sento
che vi date parecchio daffare e vorrei che mi parlaste anche dei vostri
live multisensoriali a quanto ho visto. Che cosa vi aspettate da un
live e cosa significa rispetto all'album ?
Nei
concerti c'è una trasmissione di emozioni ed un coinvolgimento delle
persone che vi assistono grazie anche ai video che produciamo. Abbiamo
avuto un riscontro molto positivo con un cartoon realizzato da una
compagnia di video canadese, che ha vinto premi vari ed uno anche
ad Hollywood il cui autore David Krupicz è considerato uno dei migliori
del genere a livello mondiale. Le musiche che lo accompagnano sono
quelle del nostro E:P. The first moon. Onda Rock l'ha definito disco
rivelazione del 2010, nonché pietra miliare dei migliori dischi di
tutti i tempi.
Complimenti
e scusa se è poco ! A questo proposito parlatemi della genesi di Colors
e delle novità rispetto all'E.P.
Colors
è un album, che ci sta dando soddisfazione per il suono che volevamo
costruire. La scelta del nome è stata ponderata e voluta per discostarci
dall'etichetta di gruppo dark anni '80: le radici sono quelle, tuttavia
c'è la ricerca di qualcosa di nuovo ed attuale, con l'inserimento
di suoni nuovi, elettronici, pur mantenendo gli strumenti della band
classica. L'album è stato autoprodotto per darci la libertà di costruirlo
come volevamo. In Italia siamo nell'ambito di un " non mercato". Inoltre
noi consideriamo il gruppo un'azienda o una famiglia , siamo tutti
collaboratori, una catena di montaggio, in cui ognuno di noi ha dei
ruoli ben definiti . Emilio si muove bene nel mondo del marketing,
tiene le pubbliche relazioni ed è anche un video maker. Io (n.d.r.Giuseppe)
e Vincenzo ci occupiamo della composizione e del suono in armonia
assoluta. In fondo quello che ci avrebbe dato un'etichetta è assai
poco, forse una spinta pagando, e comunque avremmo dovuto rinunciare
a qualcosa di nostro. Via Internet ci si muove bene: così abbiamo
organizzato 40 concerti in Toscana, Emilia, Veneto ed altre regioni.
In Sicilia invece ancora no; ma ci arriveremo da vincitori, da conquistatori.
Come lavorate ? Ci sono prima i testi
e poi le musiche o il contrario?
Facciamo
tutto in alchimia da un input che ci dia la partenza giusta . Andiamo
a sensazione, c'è un'interazione fra noi. Ci sentiamo ogni giorno,
perché questa comunicazione può diventare un suono ed un'immagine
può essere utilizzata per un'esperienza multisensoriale, tra vista
ed udito. Il nostro obiettivo è creare emozioni e poesia.
Quali
sono i gruppi che vi hanno influenzato per i testi e per la musica?
Naturalmente gli anni '80: il post punk, i Bauhaus, Joy Division.
Ma ascoltiamo tutto: anche gli anni '70, Pink Floyd, Einsturzende.Tutto
ciò che è musica disturbata e non solo quella. Tutto ciò che ascolto
e leggo porta un contributo. Vincenzo invece appartiene agli anni
'90, la musica dei Nirvana per capirci .
Bene
:a questo punto è d'obbligo chiedervi quali sono i vostri progetti
per il futuro.
Progetti
futuri? Suonare, suonare, suonare. Ci piacerebbe collaborare per colonne
sonore di film. Emilio è un artista visivo, come ho già detto, io
dipingo , perciò auspico interazioni, come abbiamo già avuto con artisti
visivi . Poi stiamo lavorando al secondo album. Nei nostri sogni c'è
anche quello di realizzare con l'E.P. e il primo album, un vinile.
Il vinile non finirà mai: è bello toccarlo e guardare la copertina,
che è studiata accuratamente. Molte copertine dei vinili del passato
sono da collezione, vere opere d'arte! Anche noi abbiamo cercato di
curare al massimo la veste grafica del CD: la copertina è stata realizzata
da una pittrice, Alexa Invrea, conosciuta durante un concerto all'Arteria,
le cui opere erano lì esposte. Il suo modo di dipingere si collega
bene al nostro concept album. L'angelo della copertina indica la purezza
della nostra arte,ed anche i colori sfumati, delicati, mettono a nudo
i nostri sentimenti più puri, mentre il giallo pastello è la luce
diffusa senza ombre. Abbiamo sentore dalle recensioni e dalla risposta
del pubblico ai livedi essere sulla strada giusta; quindi continueremo
ad essere coerenti con la nostra ricerca di approfondimento di musica
e testi. Emilio legge ed ama Oscar Wild. Io altri autori, tra cui
Pirandello. Siamo attratti da Pirandello, dal paradosso,cioè qualcosa
di forte in mezzo al testo che non ci si aspetta. I nostri testi non
raccontano, ma descrivono, sono english style, sensazioni in parole.
Ci piace un po' di astrattismo. Cerchiamo di bilanciare testi e musica
. Giochiamo sulla ripetizione, sul suono che ti abbandona e ti avvolge
continuamente come un'onda, come un labirinto che ti porta nel mondo
dei Two Moons!
Grazie della vostra disponibilità ! E'
arrivata l'ora di trascinare il pubblico e noi di Rosa selvaggia nel
labirinto del live .Arrivederci al prossimo album.
Grazie a te .Andiamo a divertirci !
Two
Moons
"Colors"
(autoprodotto)
Il primo album del gruppo bolognese, uscito di recente agli inizi
del 2012 , è uno di quei cd che più lo ascolti, più ti piace e
più lo vorresti ascoltare. Nove tracce, di cui ognuna possiede
una sua peculiarità,unite tra loro dai testi, tanto che questo
lo si
può definire senza dubbio un Concept album, che ci offrono una
band in stato di grazia compositiva ed esecutiva. Un bel progetto
di ricerca musicale che intreccia alle trame del darkwave melodico,
i fili ossessivi del postpunk, generando un sound ricco di spunti
innovativi. A ciò si uniscono basi elettroniche soft e ben calibrate
che non soffocano l'esecuzione strumentale. Da Stars a Colors,
che dà il titolo all'album, la voce di Emilio Mucciga si dispiega
in note pastose e virili, che ben armonizzano con l'accompagnamento
energico del basso di Taibi, della chitarra di Brucculeri e della
batteria di Argento. In Moon that watches me si aggiunge alla
voce maschile , la morbida gentilezza della voce di Francesca
Bono, in un contrappunto vibrante ed in crescendo: uno dei brani
più belli ed emozionanti del cd a mio giudizio. Colors è un prodotto
intelligente che conferma la serietà professionale della band,
già evidente nel primo album, e che merita di essere ascoltato
per scoprire una realtà musicale emergente ed in costante evoluzione
.
(Gabrydark) |