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XXV WAVE GOTIK TREFFEN
Leipzig, 13/16 Maggio 2016

Testo e foto by Oflorenz & Nikita


Treffen bagnato Treffen fortunato? Il proverbio così suggerirebbe, visto il tempo quasi invernale della XXV edizione di questa ormai storica quattro-giorni gotica mondiale. In realtà, pur essendosi rivelato ancora una volta un’esperienza tutta da vivere ed unica nel suo genere, quest’ultimo Treffen ci ha messo a dura prova concentrando la gran parte degli eventi musicali che avremmo voluto gustarci nella giornata di domenica, costringendoci dunque a dolorose scelte forzate.
Per il sottoscritto niente da fare quindi per Nordvargr, Endless Asylum e Deutsch Nepal nei sotterranei del Moritzbastei, nessun party fantasmagorico in compagnia di Welle:Erdball al Kohrlabizirkus, ed ahimè nemmeno la favolosa Anna Von Hausswolff sotto il cupolone del Volkspalast. Ma non ci lamentiamo, gli eventi prescelti non sono certamente stati da meno, e l’aver incontrato come ogni anno gli amici tedeschi, francesi, spagnoli ed italiani di altre regioni lontane dal nostro Piemonte, ha più che compensato le dolorose rinunce di questa maledetta ‘Black Sunday’.

(Oflorenz)

 

Il WGT 2016 è stato il quarto Festival al quale ho assistito.
Un Festival un po' faticoso a causa del maltempo ma soprattutto per il calendario dei concerti in quanto tutti i live che mi interessavano sono stati riuniti nella giornata di sabato e gli orari spesso si sono accavallati. Ma il giorno che più mi ha fatto patire è stato l'interminabile lunedì poiché, avendo solo due live a cui ero interessato ad assistere, le ore non passavano mai. Veramente faticoso! Ma veniamo alle recensioni!
(Nikita)

 

 

 

 

VENERDI' 13 MAGGIO

 

THE PROTAGONIST (S)
Volkspalast Kantine
Il progetto di Magnus Sundström, alquanto parco di uscite (solamente tre dal 1998, tra le quali un EP) ed assai raramente attivo in sede live, conferma quanto di buono avevano dimostrato gemme come “A Rebours” e “Songs of Experience”, tra arie sinfonico-apocalittiche marziali e dilatazioni ambientali di ampio respiro ove la basi sono supportate dalle tastiere suonate dalla compagna, tra l’altro visibilmente incinta. Il tutto supportato da visuals tratti da misconosciute pellicole di probabile epoca ’70/80 dal sapore quantomai perverso e misterioso.
Poco da fare, la Svezia raramente tradisce!
(Oflorenz)

IN THE NURSERY (UK)
Volkspalast Kuppelhalle
La professionalità e la bravura dei gemelli Humberstone non é una novità, e lo show sotto la grandiosa cupolona del Volkspalast lo conferma ancora una volta. Il seminale progetto di Sheffield, che si propone sotto forma di quartetto con la bravissima Dolores alla voce, fa un regalo speciale al suo foltissimo ed affezionato pubblico proponendo addirittura alcune chicche risalenti alla primigenia fase ‘post-punk’ (1983/86), precedente al loro successivo e prolungato impegno nella scrittura di opere maggiormente strutturate e ‘colte’, non di rado destinate alla funzione di colonna sonora per produzioni televisive e cinematografiche. Chitarra tagliente e basso pulsante, ci godiamo frammenti di ‘When cherised dreams come true’ e ‘Twins’, andando a dormire stanchi ma felici al termine di questa prima giornata di WGT.

(Oflorenz)


Da anni desideravo tantissimo assistere ad un live degli In the Nursery e finalmente eccoli qui al WGT.
Scaletta meravigliosa che mi
ha entusiasmato già dai primi brani. La band decide infatti, con mio grande stupore, di ripercorrere brano dopo brano la propria carriera ormai trentacinquennale. Ho così la fortuna di poter ascoltare live alcuni dei brani che negli anni 80 mi avevano emozionato tra questi la bellissima “Mystery” A sottolineare la bravura della band ha contribuito anche la location in cui il live si è svolto. Infatti gli ITN hanno suonato sotto la cupola del Volkpalast.
La band si è sactenata fin dai primi attimi avvolgendo tutti noi in un'atmosfera decisamente postpunk in cui il vigore di chitarra e basso lasciavano spesso spazio al suono di tamburi e synth decisamente più rituali. Senza dubbio il miglior live a cui ho assistito in questo WGT.
(Nikita)

PETER MURPHY (GB)
Agra

Questo è la terza volta che vedo un lives olista dell'ex canatante dei Bauhaus.
Peter Murphy sale sul palco dell'Agra e subito si nota la sua gran classe che sempre lo ha contraddistinto. Non ha perso per nulla il suo grande impatto scenico e fin da subito la sua nobile figura ci riconferma che grande animale da palcoscnica sia ancora Peter Murphy. Ripropone alcuni brani dei Bauhaus, come "Telegram Sam", "Passion Of Lovers ", "In the flat Field!, "Ziggy Stardust", "Hollow Hills", "King Volcano" She's in parties", alternati ai suo classici. Emozionante quando imbracciata la chitarra acustica suona “All we ever wanted” dei Bauhaus. Piacevole anche questo live in cui Peter Murphy, che non ha per nulla perso il suo carisma, incanta il numeroso pubblico presente all'Agra.
(Nikita)

SABATO 14 MAGGIO


FROZEN FACES (S)

Loki Found. Studios
Per il terzo anno consecutivo, la grande Loki Foundation ci regala un piccolo Treffen all’interno del Treffen, organizzando una serie di gustosi appuntamenti pomeridiani presso la sua sede di Dufour Strasse, aperti peraltro anche al pubblico non in possesso del ticket WGT.
Per il primo dei tre pomeriggi l’ospite d’onore é l’inesauribile Lina Baby Doll, che sotto i costanti fumi alcolici delle innumerevoli birre ingurgitate suona un estratto di una trentina di minuti dalla vecchia produzione a nome Frozen Faces, progetto che accompagnò l’attività di Deutsch Nepal nel triennio 1997/99 per poi risorgere con un novello 10” per ‘Hau Ruck!’ nel 2005.
Pur con qualche evidente difficoltà nella gestione dei suoi dispositivi magnetici (probabilmente dovuta all’eccessivo tasso alcolico!) il buon Peter riesce a portare a termine lo show regalando alcuni spunti più che convincenti, grazie anche alla sua innata simpatia con cui sa sempre farsi perdonare i momenti ricorrenti di black-out alcolico!

(Oflorenz)


ROSARUBEA (I)
Schauspielhaus
Il gruppo fondato nel 2011 da Daniela Bedeski, che tutti ricorderete in qualità di storica singer della Camerata Mediolanense sino al 2013, suona per la seconda volta sotto le volte dalla favolosa Schauspielhaus, teatro che si manifesta ancora una volta tra le locations più eleganti ed impressionanti dell’intero Treffen. Progetto che ha nel suo DNA un forte connubio tra musica, poesia ed arti visive, Rosarubea esordisce in occasione di questo XXV WGT con la sua nuova formazione sotto forma di sestetto includente oltre Daniela, Yann Turrini e Marco Bosio (presenti dalla fondazione) le new entry Mauro Franceschini, Davide Andreoni e Francesco Chimenti, per un vero e proprio ensemble avanguardistico capace di fondere le arie neo-classiche apprezzate nelle precedenti occasioni a nuove derive spazianti tra fine elettronica, psichedelia (forse non a caso il gruppo già amava riproporre la Grace Slick dei Jefferson Airplane) ed oscure ballads alla Nick Cave. Notevoli tra le altre la lisergica riproposizione di “König” di Nico, la potente “Window Pain” e la rivisitazione in chiave elettro di "A Blue Bird in a Scarlet Spring”, brano già presente nel primo lavoro ‘The fire and the rose’ e riproposto in questa nuova veste nell’ultimo ‘Chrysalide’. La novella incarnazione di Rosarubea, supportata da magnifici visuals dalla forte impronta visionaria, merita la calorosa risposta da parte del numeroso pubblico della Schauspielhaus, e lascia intravedere nuovi, intriganti percorsi artistici tutti da scoprire.
(Oflorenz)

SIGUE SIGUE SPUTNIK (GB)
CHRIST VS WARHOL (USA)
LENE LOVICH BAND
(USA)
TRAGIC BLACK (USA)
CINEMA STRANGE
(USA)
Täubchenthal


I Sigue Sigue Sputnik , storica band inglese è la prima band ad aprire la giornata di oggi al Täubchenthal. In questa location, secondo me una delle migliore con Volkspalast e Schausspielhaus, passerò tutta la giornata. Il programma di oggi porta un gran pubblico e la grande affluenza ad ogni singolo concerto fa si che spesso le porte vengano bloccate poiché il locale troppo pieno.
Ad aprire le danze sono i SSS che si presentano in quattro e da subito coinvolgono il pubblico con un live veramente rock'n'roll. Energia allo stato puro! Tra i brani "Love Missile F1-11", "Sci-Fi Lover", "Success" e "The Jean Genie" cover di David Bowie. La giornata promette veramente bene!

Il secondo live è quello dei Christ vs Wahrol, una band americana molto potente. Si capisce subito la vena postpunk della band che con grande energia e un sound che si ispira ai primi Siouxsie and the Banshees (periodo "The Scream") conquista e carica il pubblico presente in sala.
Potenza e coinvolgimento alle stelle. Tra i brani live "Cross of Lorraine", "Exactly the Right Time", "Spooky Action [at a distance]", "The Trigger", "Fade", "A Drop in the Ocean" .


Icona degli anni '80, Lene Lovich è ritornata negli ultimi anni a calcare le scene. Nononstante siano passtai più di 40 anni dal suo debutto musicale la Lovich ha ancora la carica di una ventenne nononstante sia nata nel 1949.
Istrionica e decisamente "sopra le righe" si dimena come un animale impazzito saltando senza tregua da una parte all'altra del palco.
Tra i brani in scaletta ho potuto gustare "The Freeze", "Light", "New Toy", "Angels" e, ovviamente, la bellissima "Bird"!
Un'artista che non delude e che consiglio a tutti di vedere dal vivo!


I Tragic Black sono un trio americano (chitarra, basso, voce e drum machine) attivo dal 2000 e che ha realizzato 4 album e 3 EP.
I primi brani eseguiti sono molto veloci e la band si scatena sul palco con grande energia che coinvolge il pubblico presente in sala.
Tuttavia il loro sound decisamente "Death Rock" mi appare troppo monocorde e poco personale nonostante la band sappia “tenere" molto bene il palco. Tra i brani eseguiti: "Horrifier", "Newspeak (Room 101)" e la cover dei Christian Death "Deathwish".


Se oggi il Täubchenthal era già strapieno nel momento in cui inizia il live dei Cinema Strange la situazione degenera e diventa quasi impossibile respirare. Il loro live è decisamente il migliore della giornata soprattutto per il fatto che la band ha dimostrato ancora una volta la sua grande professionalità e ha trasmesso al pubblico presente una grande energia.
Si sentiva la loro mancanza e spero che questo concerto non sia soltanto un evento straordinario ma che la band torni presto suonare e magari produca anche un nuovo album.
Per la gioia del pubblico in scaletta: "Greensward Grey", "Dead Eyes Open", "Speak, Marauder!", "I Remember", "Unlovely Baby".
Con i Cinema Strange si conclude questa giornata e come sempre il Täubchenthal non delude
(Nikita)

DOMENICA 15 MAGGIO


FJERNLYS (D)
Loki Found. Studios
In occasione del secondo appuntamento pomeridiano di marca Loki va in scena una delle punte di diamante della label di Lipsia. Progetto trasversale includente Knut Enderlein di Inade, Johannes Riedel di Circular e la valida collaboratrice nota sotto lo pseudonimo di CKS, Fjernlys ha partorito quattro splendidi album nel decennio 2005/2015. Per questo ‘early-show’ nel basement della Loki il trio ci fa viaggiare con una quarantina di minuti sotto forma di unica suite, spaziante tra dilatate derive cosmiche ma abile ad avventurandosi anche in territori di confine con il vecchio ‘shoegaze’ di marca britannica (Slowdive su tutti), grazie soprattutto allo stile morbido e soffuso del cantato di Knut.
Dopo lo show ci intratteniamo nell’accogliente seminterrato della Loki, tra birrette ‘Astra’ offerte a prezzi popolari dai padroni di casa ed immancabili foraggiamenti vinilici di splendida musica ‘deep-ambient’. Un evento nell’evento, il Loki-Treffen, capace oramai di attirare un selezionato ma numeroso pubblico di affezionati.
(Oflorenz)

DIRK IVENS (B)
WINTERKÄLTE (D)
ESPLENDÓR GÉOMETRICO (E)
Täubchenthal

La domenica, come si diceva in apertura di servizio, é la giornata delle scelte dolorose, e per il sottoscritto l’istinto dice Old EBM & Rhytmic Noise! L’ex fabbrica della periferia ovest riconvertita nell’enorme area denominata Täubchenthal ci fa scoprire l’ennesima, impressionante location dedicata alla musica underground nella città sassone, sorprendendoci ancora una volta per il numero e la qualità di impianti di ogni genere disseminati ovunque nella capitale del WGT.

Un Dirk Ivens più in forma che mai, a dispetto dell’età certamente non più verde, va l’assalto della marea umana assiepata sotto il palco con un muscolare ‘Best Of’ dei suoi progetti storici, indubbiamente tra le pietre miliari della cosiddetta old-school EBM nella quale il Belgio ha sempre recitato un ruolo da gigante. Camicia nera aperta sul petto come da tradizione, Dirk balla e si dimena armato di megafono snocciolando una serie fulminante di estratti dalla discografia di Dive, Klinik, Absolute Body Control e Blok 57, coinvolgendo il pubblico in un pogo potente che risucchia velocemente le prime file sotto il palco. Il climax si raggiunge con le evergreen di sempre, da ’Sick in your mind’ a ‘Give me your hands’ ed ‘Obsession’, che esauriscono le ultime energie dei fans scatenati, la gran parte dei quali (incluso chi scrive) non proprio più ragazzini!


Giusto il tempo per una birra e guadagniamo la transenna per i padroni di casa, Udo Wiessmann ed Eric de Vries, in arte Winterkälte. Il progetto fondato dal mastermind della Hands é un’esperienza di suono totale e totalizzante, un vortice ‘Drum’N’Noise’ (non a caso il titolo di un loro album) che fa letteralmente tremare i muri in mattoni del Täubchenthal celebrando nel modo migliore il venticinquennale della granitica coppia di Dortmund!

A chiudere questa serata all’insegna dei suoni più intransigenti di marca rhytmic-industrial un altro mitico duo, questa volta da Madrid: Esplendór Géometrico. Vera istituzione della scena dal lontano 1982 (fino al 1990 furono un quartetto), autori di una nutrita serie di uscite in studio e live tra le quali molte su nastro, la premiata coppia italo-iberica Saverio Evangelista/Arturo Lanz é un’ autentica forza della natura, da apprezzare in sede live ancor più che nell’ascolto casalingo. Saverio serioso come sempre, fermo nella sua postazione dietro le macchine a dirigere le ‘geometriche danze’, lascia spazio allo scatenato Lanz che si tuffa verso il pubblico più volte, con la visibile preoccupazione dello staff tedesco intento ad impedirgli di infortunarsi o strappare il cavo del microfono. La bellissima immagine di Arturo fradicio di sudore che ingoia il microfono emanando urla belluine mi accompagna tra i desolati isolati della zona ovest di Lipsia verso la fermata della Linea 3, stanco morto, con le orecchie che sibilano, ma felice come un bambino.
Questo é il WGT, sudore e passione.

(Oflorenz)

VALHALL
AND ALSO THE TREES (GB)
THE LENGENDARY PINK DOTS
(GB/NL)
Schauspielhaus

Anche oggi location meravigliosa: lo Schauspielhaus. Sono qui per vedere gli And also the Trees e The Legendary Pink Dots. Nella stessa giornata suonano anche i Valhall un duo che non conoscevo e cha fa un misto di dark ambient ed elettronica.
La band non mi ha fatto impazzire in quanto ritengo che un palco troppo grande non sia adatto a loro. Sarebbe stato meglio farli suonare in un posto più intimo. Inoltre ora preferisco le band che suonano strumenti veri e quindi vedere 2 persone in piedi che "spipolano" senza suonare una nota mi annoia mortalmente.
Decisamente il live più noioso a cui ho assistito.

A questa edizione del WGT gli And Also the Trees si esibiranno ben due volte con line up differente e soprattutto con perfromance differente. Quella di oggi, che si chiama “Brothers of Trees" farà brani acustici e intimi mentre gli AATT domani avranno un assetto più "rock".
Ora però mi dedico ai “Brothers of Trees". Il live inizia con un'esibizione solista, alla chitarra, del vocalist Simon Huw Jones. Durante questo brano salgono sul palco uno alla volta gli altri musicisti (il sassofonista, il batterista, il bassista e il secondo chitarrista).
Un live molto intimista avvolto da un'atmosfera rilassante ed onirica creata soprattutto dalla maestria dei musicisti. Ottima esibizione che ci ha regalato chicche storiche come "Winter Sea", "The Woman on the Estuary" "The Beautiful Silence".

Dopo gli AATT ecco salire sul palco del Schauspielhaus i Legendary Pink Dots. Ben 12 anni fa al Transilvania live di Milano avevo assistito ad un loro concerto che mi aveva lasciato senza parole e entusiasmato. Questa volta però non posso dire la stessa cosa.
Pur apprezzando la lo bravura e professionalità questo live dei TLPD non mi ha ne coinvolto ne conquistato perchè, nonostante sia conscio del fatto che ogni loro disco sia un mondo a se stante, questa volta li ho trovati veramente poco incisivi. Tuttavia non posso non riconoscere alla band il merito di aver sempre seguito e rincorso la propria ispirazione spaziando tra generi diversi. Mi ha fatto comunque piacere ascoltare live "Page Aquarian” e "Mirror Mirror".

(Nikita)


PIL (GB)
Agra

Appena finiti i live al Schauspielhaus mi precipito all'Agra per sentire John Lydon e soci. Non vedevo l'ora perchè avevo ancora in mente la meravigliosa performance alla quale avevo assistio cinque anni fa ad Azzano Decimo, vicino Udine. Furono strepitosi. Purtroppo qui al WGT i Pil mi deludono parecchio.
Lydon è decisamente sotto tono, appesantito e molto lontano da quel cantatnte carismatico e folle che ricordavo. Inoltre a peggiorare la situazione l'acustica dell'Agra è decisamente scadente.
I PIL oltre ai classiconi "The Order of Death" , "Religion" e "This is not a love song" suonano anche altri brani del nuovo repertorio. Probabilmente una giornata no per John Lydon e soci. A questo punto un po' deluso e molto stanco non mi resta che andare a dormire perchè il giorno dopo sarà l'ultimo di questo lunghissimo festival.

(Nikita)



LUNEDI' 16 MAGGIO



HAVAN (CDN)

Loki Found. Studios

Solo all’ultimo ho ricondotto il moniker Havan al patron della canadese Cyclic Law, storica label dedita all’esplorazione della materia dark-ambient ed affini sin dal 2002, stabilitasi dal 2015 a Berlino. Vidi Frédéric Arbour anni fa in azione con il suo progetto principale Visions, ed ero all’oscuro della sua attività come Havan, con cui ha peraltro prodotto un unico CD-Ep monotraccia nel 2013.
I quaranta minuti della sua performance nell’accogliente antro della Loki, opportunamente ‘aromatizzato’ da incensi e candele profumate, ci avvolgono in un’ oscura ambient rituale impreziosita dall’utilizzo di dispositivi auto-costruiti in metallo, fonti di riverberi e feedback che contribuiscono a cesellare un mosaico sinfonico oscuro e rituale.
(Oflorenz)


CUT HANDS (UK)
Volkspalast Kuppelhalle
Immagino William Bennet non necessiti di presentazioni per chi legge: classe 1960, membro fondatore di Whitehouse nel 1980, ha dato vita nel 2011 al suo personale percorso con la nuova creatura Cut Hands, one-man project influenzato dalle ritmiche tribali vicine al Voodoo haitiano ed alla musica percussiva animista dell’Africa Centrale. Tutto ciò traghettato in un ardito connubio con beats elettronici ripetitivi ed ipnotici, accompagnati in sede live da azzeccati visuals a tema, che danno vita ad una nuova forma - se così si può definire - di world-music post industriale.
Ritmi che inducono a muoversi, e la risposta del Volkspalast (non troppo affollato a causa della giornata tradizionalmente più vuota del lunedì) non si fa attendere.
(Oflorenz)

CHRISTINE PLAY VIOLA (I)
LAMENT
(D)
Altes Landratsam

Ultima giornata a Lipsia e anche quella con il programma più misero per me infatti ho in programma solo il live live dei Test Dept al quale tengo molto. Non sapendo cosa fare nell'attesa decido di andare ad una location vicino alla stazione, l'Altes Landratsamt dove scopro che suonano i Christine Play Viola (foto sotto, prima a sinistra) una delle poche band italiane presenti quest'anno al WGT. Già su disco non mi avevano colpito a causa del loro gothic rock monocorde e ora che li ho visti dal vivo posso dire che hanno confermato la mia prima impressione. I brani sono troppo simili tra loro e non mi trasmettono nulla. Ma questa è un mio giudizio personale che non cincide con quello del pubblico presente che invece è stato rapito dalla band.
Tra i brani suonati stasera"Slaughter of the black sun" e "Murderous Dementia" .


A seguire un gruppo a me sconosciuto: Lament. Band di Lipsia (
oto sotto, prima a destra). Nulla di che. Voce alla Robert Smith, sound decisamente indie e apparentemente band alle prime armi. Non mi piacciono e così scappo al Volkspalast per andare a vedere gli ultimi 2 concerti.
(Nikita)


THOROFON (D)
Volkspalast Kantine
Winterkälte non sono gli unici a festeggiare il XXVennale quest’anno, tocca anche ai padroni di casa Thorofon, storico act elettro-industrial fondato da Anton Knilpert e presto coadiuvato dalla compagna Isabelle Wörner, dal 2003 attiva anche e soprattutto come Geneviève Pasquier.
La coppia di ‘Musick Wreckers’ (altro loro pseudonimo) confeziona un live set degno di una celebrazione così importante, che ad una carrellata delle loro migliori killer-tracks unisce uno spettacolo ‘hard’ potente e coinvolgente. Ad un mood grezzo e diretto che ricorda in più di un’occasione gli storici Suicide, si sommano i duetti sul palco di Anton e della sempre sensuale (seppur appesantita) Geneviève con una ballerina completamente nuda e mascherata, per la gioia di noi perversi industrialoidi voyeurs…!
Un’ora di bombardamento sonico al fulmicotone presentato in maniera cabarettistica in stile vagamente Die Form, un modo più che degno - per il sottoscritto - di chiudere in grande il sipario su questo XXV WGT !

(Oflorenz)

Conoscevo già Geneviève Pasquier, ma non questo progettodi cui fa parte, i Thorofon. E' stata una bella rivelazione, un live molto intenso, sound tra ebm old school e ritmi alla "Suicide", con performace teatrale in cui una perfomer completamente nuda ammalia gli spettatori.
Ho preferito però i brani cantati da Geneviève che quelli cantati da
Anton Knilpert.
Mea Cupla per non averli conosciuti prima.
(Nikita)


TEST DEPT. (GB)
Volkspalast

Finalmente ecco i tanto attesi Test Dept. Ottimo finale per questo WGT.
Lo storico gruppo inglese festeggia i 35 anni di attività e sono felice di poter assistere al loro live in una maestosa location come il Volkpalast.
Il live si apre con l'esibizione di una decina di percussionisti che suonano alcuni rullanti accompagnati da una batteria più rock e in seguito da due timpanisti. L'atmosfera marziale e imponente fa da contorno all'elettronica raffinata creata dalle macchine di Graham Cunnington e Paul Jamrozy, fondatori storici del progetto. Le proiezioni video arricchiscono questo live già coinvolgente, intenso maestoso e decisamente emozionante.
Potete rivedere questa performance, una delle più belle a cui ho assistuito a questo WGT, in questo link youtube https://www.youtube.com/watch?v=VyRoLpwFuE4
(Nikita)