Reportage
by Scream
Lunedì
16 Maggio 2005
Ultimo giorno di questa stupenda realtà parallela che è il
WGT, e per l’occasione ritorniamo al Parkbuhne, per una serie
di concerti interessanti che si concluderanno con gli Ain
Soph all’ Anker in serata.
Assistiamo al concerto di Nebelhexe e dei Qntal (dei quali
vi ha parlato con dovizie di particolari il compagno Of Lorenz,
e che mi trova in completa sintonia), intramezzati dalla presenza
sul palco dei NFD. Alla fine dei Qntal mentre alcuni di noi
si trasferiscono all’Anker per posizionarsi nelle prime file
per lo show degli italiani Ain Soph, il sottoscritto rimane
al Parkbuhne per vedere ed ascoltare il concerto dei britannici
Skeletal Family.
Il gruppo ha recentemente pubblicato un nuovissimo album dal
titolo orientaleggiante “Sakura” e quindi quale migliore occasione
per gustarsi le nuove tracce dal vivo.
All’uscita sul palco la band inglese viene accolta da applausi
ed entusiasmo maggiore rispetto alla loro esibizione dello
scorso anno. L’inizio ci regala subito la bellissima Lies
tratta dai loro pretendenti lavori. La cosa che ci stupisce
subito è l’interpretazione vocale di Claire, molto diversa
da quella “metallara” dell’anno prima. In effetti anche nel
nuovo disco il suo modo di cantare è cambiato parecchio, indirizzandosi
verso intonazioni che hanno fatto la storia degli SF, e la
conferma che anche dal vivo si sia intrapresa questa strada,
non può che farmi contento. Il brano seguente è la prima traccia
di Sakura, Faithless Whore, un brano ipnotico dove il basso
di Trotwood ricama melodie che sembrano avere bloccato il
tempo.
Nuovamente un salto all’indietro con la stupenda She Cries
Alone, dove la voce di Claire si supera riunendo il passato,
il presente ed il futuro degli Skeletal Family. Del nuovo
album vengono inoltre realizzate Delerium, la stupenda ballata
con accelerazioni tipicamente post-punk Waiting, All My Best
Friends e Only Sometimes.
Un’esibizione convincente ed emozionante, di una band che
ha ritrovato un’identità precisa e che nuovamente è in grado
riprendere il cammino dove era stato bruscamente interrotto.
Come cornice al concerto il sottoscritto ha scoperto la presenza,
nel banchetto del gruppo, del VCD “Skeletal Family Live At
Sheffield 1984” concerto realizzato precedentemente solo su
VHS. Cosa volere di più? Terminati gli acquisti mi muovo in
direzione dell’Anker per vedere gli Ain Soph.
Questa nuova location non l’avevo ancora visitata e si rivela
essere una degna sostituta dell’ Haus Leipzig. Il contorno
al concerto infatti è il medesimo, ovvero, teutonici in divisa
militare completa, soldatesse con tanto di bustina in testa,
rune e simboli che richiamano un passato germanico non molto
“simpatico” e purtroppo mai sopito. Dopo aver raggiunto Of
ed essermi gustato un wurstel alla viennese, ovvero semplicemente
bollito, da intingere nella senape con una fettina di pancarré
di accompagnamento, mi piazzo in prima fila per il concerto
dei nostri.
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La
musica proposta dagli Ain Soph è
molto varia,
da brani oscuri ed industriali ad altri in stile cantautorale,
passando attraverso una cover di Ragazzo di Strada,
brano lanciato dai Corvi e recentemente ripreso da Tonino
Carotone. E vedere tedeschi in divisa nazista andare in visibilio
per brani come questo mi sembra una cosa irreale, tanto da
farmi pensare che forse non capendo le parole non sanno neppure
cosa stanno ballando, convinti che sia un brano dedicato a
rinverdire i fasti del loro recente passato.
A fine concerto, la consapevolezza che anche per quest’anno
i quattro giorni magici sono terminati, riporta alla luce
la stanchezza di questi giorni e quindi con il prode OF ci
si incammina velocemente verso l’albergo, ben consapevoli
che ci attenderà un triste ritorno alla realtà italiana.
Ma domani è un altro giorno….
foto
by Scream