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CLAN OF XYMOX @ PARKBUHNE
Sabato 29 Maggio 2004

testo e photo by Oflorenz

Lo show degli Xymox giunge alla fine di una bella quanto stancante giornata trascorsa sotto il sole del Parkbuhne, ed iniziata ben 5 ore prima con gli sperimentalissimi messicani Veneno para las Hadas. Il sole sta tramontando, lasciandoci finalmente un po' di respiro, e galvanizzati dalla bella performance delle Diva Destruction accogliamo i 4 olandesi con un fragoroso applauso.
Alle loro spalle campeggia il flag con il bel logo circolare della band, mentre in alto i riflettori colorati finalmente iniziano a farsi notare, non più sovrastati dall'abbagliante luce di questa limpida giornata estiva. Ero particolarmente curioso di mettere alla prova la band di Ronny, apparsa ultimamente, in diverse occasioni, alquanto svogliata e deludente dal vivo. Il recente show romano ad esempio ha deluso parecchio le aspettative, con un gruppo apparso spesso statico e quasi apatico on stage.
Devo dire che la prova è stata brillantemente superata: Ronny e Mojca, sicuramente a livello scenico le due figure di spicco del gruppo, ci hanno regalato un'ora e un quarto assolutamente convincente, riscattandosi dalle ultime opache prestazioni live che avevano un pochino oscurato la loro fama di cult band della scena dark di più vecchia data.
Ronny si è mosso bene sul palco, dimostrando un'ottima intesa con il pubblico, che balla e si diverte lungo tutto lo show, ed anche la track list è stata all?altezza della serata. Oltre a proporre alcuni estratti dall'ultimo "Farewell", fra cui la ballabilissima title track, il gruppo ha riproposto tutte le gemme del passato, che hanno certamente contribuito a rendere grande il dark sound degli anni '80 e '90.
Come dimenticare "A day", per non parlare di "Michelle" piuttosto che di "Jasmine and Rose", da sempre intramontabili cavalli di battaglia che ancora una volta hanno saputo infiammare la nera platea accorsa in massa al Parkbuhne. Unica assente, fra i vecchi pezzi piu' famosi, la bellissima "Stranger", forse sacrificata a favore di qualche brano più recente tratto dall'ultimo cd e dal precedente "Notes from the Underground". Da notare l'assenza della batteria classica a favore di una seconda chitarra suonata da Paul Whittlesea, con tastiere e drum machine affidate nelle retrovie alla bella Denise Djikstra. Nelle prime file la cosa fa storcere il naso a più di un fan, ed effettivamente nel genere in questione la classica batteria da gruppo rock di solito dà una marcia in più. Ma questa sera un alone magico accompagna la performance dei nostri, per cui non facciamo caso più di tanto alla mancanza di piatti e gran cassa. Quando il Clan termina l'ultimo bis fra l'ovazione del numerosissimo pubblico, raccogliamo le poche energie residue per correre verso l'Agra, dove sta per consumarsi un rito da noi attesissimo: la storica reunion dei Klinik di Dirk Ivens e Marc Verhaegen!

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