The SPIRITUAL BAT
In
attesa di vederli il 23 Marzo sul palco del TNT club a Milano, per
la rassegna "15 anni di Rosa Selvaggia", leggiamo questa
interessante intervista alla band death rock di Frosinone.
Intervista
by Nikita
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Ciao
benvenuti sulle pagine di Rosa Selvaggia, come prima
domanda una mia curiosità: perchè avete scelto di
modificare il nome da "Spiritual Bats" in "The Spiritual Bat"? Perchè
non lasciare il nome originale o cambiarlo del tutto?
D: E’ semplice. Volevo mantenere la continuita’ con il mio
passato. Era giusto cambiare, perche’ non c’era piu’ l’altro membro
del nucleo, Matteo. Ma personalmente sentivo che volevo continuare
cio’ che stavo facendo. Cosi’ goliardicamente, semplicemente, ho
cambiato dal plurale al singolare. Come dire che proseguo il mio
percorso.
Avete fatto molte date negli Stati Uniti, volete raccontarci
come è andata? Quali sono state le difficoltà, le
soddisfazioni, etc. E se avete qualche curioso aneddoto da raccontare
ai nostri lettori.
Ci fai una domanda sulla quale, veramente, si potrebbe rispondere
con un libro... Diciamo che i due tour americani ci hanno dato un’esperienza
unica, l’idea di viaggio che diventa realta’ su diversi livelli,
dal piano iniziatico-spirituale a quello pratico-materiale, l’incontro
con persone che diventano, se non famiglia, come in alcuni casi,
almeno comunita’. Le difficolta’ sono state tante. In tour - specie
se lungo due mesi come quello del 2010, tutto all’insegna del “fai-da-te”,
insieme ai nostri compagni di viaggio, i Sullen Serenade -bisogna
riuscire a coordinare budget, logistica, promozione, far fronte
ad imprevisti, umori, stanchezza… ma tutti noi siamo rimasti segnati
per sempre da un’esperienza memorabile. Abbiamo fatto un percorso
con una sorta di forma di segno dell’infinito, partendo dal Texas
e da costa a costa.
Qualche aneddoto. A San Francisco nel 2009 ci salta la prima data.
Panico: un promoter poco serio disdice a pochi giorni, in favore
di un ‘grosso nome’ che pare ci abbia rifiutato come gruppo spalla
anche in un’altra occasione. Un gruppo di altri giovanissimi promoter
con cui eravamo in contatto, in pochi giorni ci trovano un’altra
venue, salvando la data... e ospitandoci alla grande… Siamo rimasti
amici da allora.
Nel 2010 abbiamo fatto Denver-Seattle in una tirata. A Denver prima
di partire avevamo fatto un giro notturno in un parco in centro,
dove abbiamo avvistato due volpi. Circa 2200 km, 26 ore di viaggio.
Arrivati a Seattle siamo stati accolti con buona birra artigianale
prodotta dai nostri amici promoter - che gia’ conoscevamo dall’anno
precedente - e poco dopo scortati allo studio della C89.5, una radio
FM che ci ha intervistato in diretta, cosi’ come eravamo, stanchi
morti, reduci dal viaggio e pure un po’ brillotti. Le foto di questi
viaggi si possono vedere fra i miei album su Facebook (Rosetta)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1512602650594&set=a.1512595330411.2069364.1100242336&type=3&theater
Vi
piacerebbe in futuro collaborare con qualche band o musicista?
Un po’ lo abbiamo fatto, in maniera sporadica. In Through
The Shadows c’erano il batterista Alessio Santoni e il maestro Bruno
Paolo Lombardi al flauto. Su Cruel Machine ancora Alessio, su alcuni
brani, e Tyves Oben dalla Germania come co-autore sul brano The
Other Side. La risposta e’ decisamente si’. Vogliamo fortemente
avere una band completa dal vivo, e non escludiamo anche la possibilita’
di collaborazioni in studio. Il tipo di musica che facciamo e’ per
umani musicisti e veri strumenti! Speriamo di riuscire a trovare
presto persone compatibili sia musicalmente che ‘logisticamente.’
Al momento abbiamo degli amici che si sono offerti di lavorare con
noi negli USA, e non vediamo l’ora di farlo. Ma ci piacerebbe trovare
altrettanto anche piu’ vicino!
Qual'è
il vostro brano che preferite in assoluto?
Come si fa a preferire un brano…. Ogni brano e’ come un figlio,
ha una sua propria vita, e cerchi di farlo sviluppare nel miglior
modo possibile… Alcuni brani continui a svilupparli, anche dopo
l’uscita del CD, senti che vuoi o puoi raccontare meglio una sfumatura…
o magari ci sono brani che accompagnano meglio certi momenti, perche’
nascono da situazioni analoghe… e diventano una sorta di rituale
per superare dei momenti particolari, o per viverli in pieno.
Quali sono i vostri ultimi ascolti?
Ultimamente abbiamo ascoltato con piacere un programma, Necromanteion,
di Oskar Terramortis, in cui c’erano Fields Of The Nephilim, The
Eden House, Killing Joke… Ascoltare, uno dei grandi piaceri della
vita… E’ una cosa terribile che troppo spesso siamo costretti a
scegliere tra ascoltare o suonare, o comunque occuparci di un qualche
aspetto del nostro progetto musicale. Ci piacerebbe frequentare
piu’ serate, ascoltare musica spensieratamente. Sentiamo la mancanza
di un ascolto piu’ dedicato, assorto…. Ma anche la mancanza dell’ascoltare
musica live. Ci piace anche scoprire cose ancora a noi sconosciute,
nuove o datate che siano.
Come sta andando il vostro ultimo CD "Cruel Machine" ? Come
è stato accolto dal pubblico e dalla stampa?
Oramai
si vendono pochi dischi, pensate che il CD fisico avrà ancora
breve durata oppure continuerà a essere prodotto in futuro?
Ci sembra che stia andando bene.
Ci sono arrivate tante ottime recensioni in diverse lingue, e anche
reazioni spontanee di fan che hanno iniziato a seguirci partendo
da Cruel Machine. Grazie alla Danse Macabre siamo arrivati a molte
piu’ persone, anche molte radio, compilation e molti DJ. E’ chiaro
che il nostro genere non e’ per le masse, ma siamo sorpresi del
fatto che molti, in diverse parti del mondo, abbiano fatto una descrizione
molto visiva, quasi pittorica, o cinematografica, dell’intero album.
Questo e’ molto importante per noi.
L’idea di CD ormai non e’ piu’ quella di ascolto, ma quella di possedere
un oggetto raro, frutto di artigianato, che vada dalle mani dell’artista
alle mani del fruitore. E’ comprensibile che con i tempi che corrono
non tutti possono permettersi di comprare CD e comunque e’ molto
piu’ facile scaricarli. Ma molte copie si vendono ai concerti, spesso
autografate, come a dire che chi si porta a casa un tuo CD si porta
un pezzettino di te, e ti lascia il suo supporto, ti da un suo contributo
per continuare.
Di
cosa parlano i testi di "Cruel Machine" ?
In
poche parole, di viaggio: nel tempo, nelle varie dimensioni, nella
psiche, nell’illusione. A volte vogliono essere rituali, di esorcismo
o esortazione….
Siete
di Frosinone, città del Death Rock italiano, oltre a voi
ci sono state altre due bands: Chants of Maldoror e Human Disease.
Che fine hanno fatto queste due bands? Ci sono ora altri nuovi progetti
dark nella vostra città?
Questa
espressione e’ stata usata altre volte. Effettivamente in quel di
Frosinone si potrebbe quasi parlare di un movimento, con tre gruppi
deathrock e un gruppo pittorico, Gli Alchimisti, alle spalle. Chants
of Maldoror e Human Disease si sono sciolti, purtroppo. Ma avevano
dato lustro all’Italia e a Frosinone. Abbiamo incontrato diverse
persone in giro per il mondo che avevano grande stima degli COM
(i quali, tra l’altro, lasciano un album ad oggi ancora inedito).
Loren e David stanno lavorando ad un nuovo progetto, chiamato Sorry,
heels. Lien degli HD ha un gruppo che si chiama Sex Chair Provider.
Non siamo al corrente di altri gruppi nella nostra citta’…
Avete suonato in varie parti del mondo, dove vi siete trovati
meglio sia come organizzazione che come accoglienza del pubblico?
Per organizzazione, potremmo dire Zellverfall 11, Germania, senza
sorprendere nessuno. Ma anche Klinke Arts VZW in Belgio. Pero’ bisogna
dire che i nostri Wardance se la cavano egregiamente (cito Grotesque
Modena e Derschattenzirkus/Exenzia a Prato) e i nostri Khem quando
ci hanno ospitato a Taranto. Gli Americani sono abbastanza organizzati,
non sempre, ma molto passionali sia come organizzazione che come
pubblico.
Il 23 Marzo suonerete per la prima volta a Milano, cosa vi
aspettate da questo concerto? Cosa invece si devono aspettare gli
spettatori milanesi?
Ogni live e’ diverso, non sappiamo mai cosa aspettarci,
o piuttosto, pensiamo che sia meglio non aspettarsi nulla, ma dare
e basta. A Milano vogliamo dare noi stessi. Speriamo di emozionarci
e di toccare qualcuno con qualche emozione.
www.reverbnation.com/thespiritualbat
www.myspace.com/thespiritualbat
Booking: wardance.it
the
SPIRITUAL BAT
“Cruel Machine” CD
(Danse Macabre)
Sono
passati tre anni dal precedente album dell’ormai storico progetto
di Frosinone, il quale, con differenti formazioni e lo stesso
nome al plurale, anticipò di qualche anno quell’ondata deathrock
europea proliferata poi agli inizi del nuovo millennio. Anche
in questo nuovo “Cruel Machine” Dario Passamonti si occupa
di chitarre, basso, tastiere e della composizione musicale,
mentre Rosetta Garri del canto, dei testi e del programming
(solo in alcuni brani c’è un batterista ospite, Alessio Santoni).
Il risultato è un disco ottimamente realizzato sotto ogni
aspetto, con 13 brani che catturano al primo ascolto, tutti
classici nel loro genere. Sono anche contento di sentire il
cantato di Rosetta presente dalla prima all’ultima traccia:
il pur buonissimo “Through The Shadows” era per quasi metà
strumentale, e già allora auspicavo di valorizzare di più
una voce stupenda e perfettamente adatta a queste atmosfere
oscure. Con un lavoro così diventa difficile citare canzoni
migliori di altre, visto il livello costantemente alto fin
dalle iniziali “Cruel Machine” e “Thunderstorm”. E allora
segnalo giusto la serrata “Sento”, in quanto è l’unica in
italiano, esperimento peraltro ben riuscito, e la delicata
“The Other Side”, perché spezza la tensione dell’album proprio
a metà. Rivendicando orgogliosamente la continuità con le
proprie origini, i nostri ci propongono pure nuove versioni
di tre brani tratti dai due CD degli anni ’90 degli Spritual
Bats: riascoltiamo quindi “Tormented Body”, “Crucifixion”
e “Sacrament”, belle oggi come allora. Con “Cruel Machine”
avrete la conferma definitiva di quanto la creatura di Dario
e Rosetta abbia spessore internazionale: al di là del tour
tenuto l’anno scorso negli USA, essa è un vanto per l’Italia
che anche all’estero possono invidiarci.
Sito web: www.reverbnation.com/thespiritualbat
(Fabio Degiorgi)
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