The
SHIMMER
Intervista
di Lara Bertoglio
Un
anno fa scrissi per la prima volta dei The Shimmer, giovane band veneta
che di strada in questo lasso di tempo ne ha fatta e parecchia anche.
Nati alla fine del 2009 da Riccardo Pasquale (voce, basso, programming)
e Massimo Culpo (Max, chitarra, synth), il gruppo ha saputo coadiuvare
la passione per le sonorità new wave britanniche con melodie
tipiche degli anni ‘80 traducendo alla perfezione questo viaggio onirico
nel primo cd autoprodotto “New
days”.
-
E' passato un anno esatto ragazzi e vi ritrovo sorridenti e soddisfatti.
Un album all’attivo che sta riscuotendo un grande successo, la vittoria
del Gothic Room e un nuovo progetto in cantiere, ma che avete "combinato"
in questi ultimi mesi?
P
– Direi che gli ultimi sei mesi sono stati piuttosto intensi;
lo scorso 10 dicembre abbiamo aperto il concerto dei Clan of Xymox
ed è stato uno dei giorni più importanti che abbiamo
vissuto come band, forse proprio da lì si è aperto un
nuovo ciclo per The Shimmer. Quella sera capimmo che anche
i nostri pezzi potevano piacere a qualcuno, lo dico senza presunzione.
Dopo
poco tempo, col freddo dell’inverno, ci siamo "rinchiusi"
nel nostro piccolo studio, iniziando la stesura di nuove canzoni al
quale stiamo lavorando tuttora, alcune di loro hanno giˆ visto il
live. In
seguito abbiamo dato vita ad una piccola collaborazione con dei vecchi
amici di una scuola di musica
di Montecchio Maggiore (qui vicino a noi), realizzando un piccolo
EP-live, con quattro pezzi inediti; dovrebbe uscire anche quellò
un giorno!
M
– Non ci siamo più fermati, inolte aggiungo la partecipazione
alla fase regionale dell’Arezzo Wave; eravamo stati selezionati
come rappresentanti del vicentino assieme ai Gleamer, purtroppo
non è andata bene, ma è stato interessante conoscere
Ivan Zollet di Radio Base che ha un po’
profetizzato il nostro percorso nell’ambiente dark italiano!
P
– Già, e poi èarrivato il The Gothic Room!
E non dimentichiamoci la collaborazione con Darkitalia!
-
Mi verrebbe da dire fatica e sudore fino al raggiungimento della meritata
vittoria...o mi sbaglio?
M
– Il Gothic Room è stata indubbiamente un’esperienza
dura e molto forte, però siamo stati molto determinati e coerenti
fin dal primo istante e dal primo chilometro percorso per andare a
suonare a Moncalieri.
P
– Ricordo di aver parlato con Michelangelo dei The RIP di
questa cosa; e lui, dopo la prima serata disse che ci avevamo proprio
creduto, "…si vedeva."..
-
Riccardo vi siete rinchiusi in studio per comporre nuove melodie,
i testi di New Days sono intrisi di sentimento e arrivano dritti al
cuore perchè di quello parlano, si avverte quasi una nota biografica
e si percepisce anche l’importanza che hanno per voi canzone dopo
canzone; nel nuovo album cambierà qualcosa?
P
– Si, devo dire che stanno diventando sempre piè importanti.
Non ho delle pretese poetiche,
non sono uno scrittore moderno e non mi identifico con uno stile (non
sono mai
stato bravo in lettere alle superiori…). . Ad ogni modo, mi piace
scrivere i testi delle
nostre canzoni!
Di
sicuro non sono testi ermetici, con dei significati troppo celati;
preferisco un modo
di scrivere più diretto, più simile a me. In New
Days, i testi parlano di esperienze
personali, con la tematica dell’amore in testa e in coda. C’è
anche un riferimento pi "chimico" come in Star Birds;
ma il messaggio che volevo trasmettere è che, nonostante tutte
le sfortune che una persona può incontrare, se c’è l’amore
ci si può salvare. Sulle orme di quel film dove si diceva "…non
può piovere per sempre".
Nel
nostro nuovo lavoro, invece, le tematiche sono diverse, c’è
sicuramente più varietà.
I testi rimangono diretti, molto figurativi, toccando temi di tutti
i giorni; senza voler
essere subdoli, si parla anche di questa triste situazione sociale
ed economica.
-
Parlando ancora di canzoni quali sono quelle al quale siete più
legati, mi riferisco all'album New Days.
M
– Silene e poi Star Birds perchè da l“ ho capito
che era possibile andare avanti.
P
– House of Love e Lullaby for You perchŽ sono le
due facce opposte della stessamedaglia.
M
– Between you
and Us! Ma del disco nuovo e non ne possiamo
parlare.
-
Tempo fa rimasi affascinata dalla professionalitˆà con il quale
era stato girato il video di Star Birds: le luci, i colori, le ombre,
la musica, tutto risultava in sintonia, stessa cosa per The name of
love, una collaborazione quella con Michele Piazza che vi ha dato
lustro, avete scelto un fotografo-videomaker
di tutto rispetto insomma. Come è nato questo azzeccato connubio?
P
– Conosciamo Michele da molti anni. Se devo essere sincero, quando
mi parlava di questo suo "progetto" come videomaker ero
alquanto perplesso e francamente continuavo a vederlo nei panni del
cantante che avevo sempre visto fino a quel momento.
A
gennaio del 2011, con il master di New Days tra le mani, dovevamo
cercare un modo efficace per promuoverlo, quale occasione migliore
se non un videoclip del singolo?
Massimo, quindi, fece il suo nome per realizzare il
video di Star Birds, ero entusiasta per il fatto di dover girare
un video, ma, appunto, un po’ sulle mie per quanto riguarda le sue
abilità di regista. E invece mi sbagliavo … di brutto!! é
bastato poco per convincere me e Massimo sulle sue reali capacità
, nel nostro sito abbiamo dedicato una pagina a tutte le clip girate
insieme. Michele ha sempre voluto ascoltare attentamente il pezzo
prima di girare cercando di entrare in sintonia con il testo della
canzone. Realizzare il video di Star Birds è stata un’esperienza
memorabile; eravamo tantissimi: mi ricordo Silene al computer con
start-pausa e "da capo", Paolo alla macchina del fumo, Karim
al muletto-braccio meccanico, Alberto e Laura intenti alle foto del
set; c’erano anche alcuni ospiti al banchetto con cibo e bevande calde,
faceva veramente freddo e poi naturalmente Massimo ed io; tutti quanti
eravamo agli ordini di Michele. La cosa buffa èche sia per
lui che per noi èstata la prima volta, ma il risultato èstato
davvero soddisfacente.
Siamo
stati così contenti che per The Name Of Love siamo andati
sul sicuro puntando tutto su di lui. Con la complicità di Valentina,
Chiara, Alex Hendrick e del Bad Memories abbiamo creato un
bel video che rappresenta in tutto e per tutto il nostro progetto
musicale lo utilizziamo tuttora
come biglietto da visita in linea con la musica che proponiamo; ha
carattere di cortometraggio ed è accattivante, per questo piace.
Saremo
prevedibili ma anche per il prossimo lavoro ci affideremo a Michele!
La nostra
collaborazione è nata per caso e senza aspettative, possiamo
dire di avergli fatto
da cavia, ma visti i risultati che ben vengano le sperimentazioni.
E' stato un onore e una fortuna lavorare con lui. Michele
ha notevolmente allargato il suo giro di conoscenze e collaborazioni
negli ultimi mesi entrando in contatto con diversi artisti italiani;
credo quindi che tutti questi risultati e i consensi raccolti fino
ad ora siano la prova lampante delle sue capacità e pensare
che il primo video l’ha realizzato con The Shimmer è
ancora più magico!
-
Quindi Massimo per la gioia di chi vi segue nuovi video all’orizzonte?
M
– Certo che sì! Si spera per la fine dell'estate, forse anche
prima. Il pezzo su cui lavorare è già stato scelto.
-
Ho notato che siete molto impegnati anche sul fronte live, tante date
e tante emozioni con un pubblico che pian piano impara a conoscervi
anche "virtualmente"
M
– Noi ci emozioniamo sempre, ogni volta prima di salire sul palco
c’è sempre agitazione. Suonare davanti a una sola persona o
a cento può sembrare diverso, in realtà la sensazione
per noi èla medesima, cerchiamo di catturare e donare queste
emozioni anche a chi ci sta davanti. Non
abbiamo ancora un nostro pubblico, (almeno credo…), , ci sono dei
ragazzi che ci seguono durante i nostri concerti, gente di Varese
e di Torino, siamo molto affezionati a loro e la cosa è reciproca.
E’
stimolante notare che anche il pubblico della rete tramite la nostra
pagina di Facebook interagisce con noi direttamente; sempre più
persone passano anche per il nostro sito, ma la dimensione di questi
eventi è ancora abbastanza contenuta.
-
Massimo tempo fa ti chiesi con quale band ti sarebbe piaciuto condividere
il palco e il sogno degli Xymox si è avverato, ora ti chiedo
nuovamente con quale/i band vorrebbero suonare i The Shimmer in un
futuro non troppo lontano? (che sia di buon auspicio)
M
– La risposta scontata sarebbe con i Depeche Mode, The
Cure; ma invece vorrei guardare alla scena musicale più
vicina al nostro progetto e quindi mi viene da dire Editors,
The Maccabees e White Lies.
-
Siete super attivi anche in questa torrida estate con progetti da
realizzare e ghiotte novitˆ, che ci dobbiamo aspettare per l’autunno?
P
– Il nuovo video arriverà presto seguito poi dal nuovo
disco, forse uscirà entro la fine dell’anno!
Ci
piacerebbe interagire con un sacco di altri gruppi; abbiamo conosciuto
i Delenda Noia
e non ti nascondo che mi piacerebbe molto collaborare con loro, magari
con una cover!
M
– A me interesserebbe collaborare con Hatria Beata Beatrix
per una cover o addirittura
comporre una canzone da presentare insieme.
P
– Ho il pallino di voler collaborare con Andy... chi lo
sa?
-
Dietro a una band ci sono sempre tante persone vicine o lontane che
anche solo con un gesto regalano un sostegno impagabile, immagino
che anche per i The Shimmer sia stato cosi. Chi vorreste ringraziare
per il supporto e la vicinanza?
M
– Tutta la mia famiglia, piccolo cucciolo incluso! Vorrei ringraziare
anche alcuni amici che hanno creduto in noi e che si sono dimostrati
sempre schietti e obiettivi nel criticarci come musicisti. Maurizio
di Darkitalia perchè ci ha dato la possibilità
di crescere come band e l’opportunità di suonare in
posti magnifici, concedendoci anche dei passaggi in radio, ha creduto
nel nostro progetto e ci ha regalato una buona dose di fiducia e coraggio.
Maurizio, Darkitalia, Valentina e tutti gli altri, mi scuso
se non li cito tutti, sono stati degli ottimi compagni di viaggio
e noi abbiamo sempre cercato di ripagare questa loro fiducia con la
massima serietà.
Vorrei
ringraziare anche Riccardo (Pasqua), perch è senza di lui non
ce l'avrei mia fatta!
P
– Io dico grazie a tutta la mia famiglia, a chi mi sta vicino
nel vero senso della parola e che ha capito che "sta musica"
è una parte di me e la rispetta senza soffocarla. é
vero: di amici ce ne
sono tanti (come dice Massimo), ma pochi ti sostengono quando sei
in difficoltà. E'
giusto ringraziare tutti quelli che abbiamo conosciuto durante i nostri
concerti, includendo anche tutti i gestori dei locali e gli organizzatori.
Volevo
ringraziare i vecchi compagni di avventura: Vanni, Samuele, Fabio,
perchè senza
di loro non avrei iniziato questo percorso e anche quelli nuovi, come
MOP (grazie
per le casse!). Volevo
ringraziare anche gli artisti che ci hanno lasciato e che ci ispirano
con la loro musica.
Spesso rubiamo da loro ma non ringraziamo abbastanza.
E
io ringrazio voi per la gentilezza e il sorriso che mi regalate ogni
volta che ci sentiamo, spero di ascoltare presto il nuovo lavoro.
Lara
Bertoglio
Sito
web: www.theshimmer.it