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SUICIDE
Locomotiv Club, Bologna, 1 Settembre 2010

testo e foto by Giancarlo Donatini

Si sa in 30 anni molta acqua passa sotto i ponti le situazioni mutano. E' impensabile che Alan Vega e Martin Rev i due componenti dei Suicide siano gli stessi delle serate al CBGB; che i loro live attuali siano pieni di quella carica che sprigionava alla fine degli anni settanta, quando a New York si formava quella scena musicale formata da band e musicisti della no wave, forma musicale che si contrapponeva agli schemi piu classici e influenti della new vawe. I Suicide nacquero parallelamente a gruppi come DNA, Mars, Lydia Lunch, James Change, ma si differenziarono per la loro personalità e il sound, che caratterizzò non solo un periodo, ma un'epoca, la loro musica era la colonna sonora di tutte le paranoie e le nevrosi che invadevano parte di generazione che popolava sia le metropoli sia i piccoli centri urbani, un sound alienante che non lasciava spazio al respiro al ragionamento.
La loro data al Locomotiv di Bologna è l'unica in Italia, merito agli organizzatori, quando arrivo il locale è quasi pieno alle 23.30 i due salgono sul palco, nel frattempo il pubblico pigia intorno è segno che è pieno, molti sono arrivati da fuori regione.
Martin Rev con i suoi occhiali psichedelici si piazza alla sinistra del palco dove sono sistemate le tastiere, Alan Vega con berettino in testa prede posto al cento del palco è il meno in forma dei due, con "Ghost Rider" iniziano il live che li porterà a ripercorrere il percorso di quel mitico primo album datato 1977 passando tra 'Rocket USA' e 'Johnny'.
La cosa che colpisce è l'entusiasmo dei presenti sotto il palco, questo ravviva il concerto che arriva alla fine dopo neanche un ora scarsa durante la quale sono piu' le sigarette fumate da Alan Vega che i pezzi interpretati.