SPIRITUAL
FRONT + PSYCHO D-VEIN,
1° marzo 2003, Magenta (MI), Ideal.
Secondo appuntamento per la rassegna Atto IV Live all'Ideal
di Magenta, organizzata proprio da "noi" di Rosa Selvaggia.
Aprono gli Psycho D-Vein, interessantissimo gruppo post-punk
di Brescia. Con loro sembra di fare un tuffo nel passato glorioso
di fine anni '70/primi anni '80, sia per le sonorità, sia
per l'immagine volutamente scarna e statica della band, formata
solo da un bassista, un chitarrista/cantante e una drum machine.
Il loro primo promo mi aveva colpito in modo particolare,
dato che si ispirava, senza clonarli volgarmente, a Joy Division,
Suicide, Cabaret Voltaire e ad altri nomi che all'epoca rivoluzionarono
davvero la storia del rock (inteso in senso lato ovviamente).
Anche dal vivo gli Psycho D-Vein non mi deludono affatto,
con i loro brani coinvolgenti, i suoni grezzi al punto giusto
ed un basso molto flangerizzato alla Peter Hook, che a volte
viene suonato come strumento solista. Oltre al materiale dei
due promo (a pochi mesi di
distanza dal primo ne hanno già realizzato un altro che ci
consegneranno questa sera) eseguono anche alcune cover, fra
le quali "Caucasian Walk" dei Virgin Prunes,
in una versione molto serrata. Promossi in pieno quindi, peccato
per il pubblico assolutamente esiguo: capisco che questa band
sia sconosciuta ai più e che coloro che abbiano voglia di
sbattersi per sentire un gruppo nuovo non pompato dalle riviste
si contino sulle dita di una mano, ma, oltre al fatto che
l'ingresso è pure gratuito, il secondo nome della serata è
Spiritual Front, sebbene in versione "ridotta" (Simone è accompagnato
solo da un secondo chitarrista)! Già, proprio quello (o quegli)
Spiritual Front osannato ovunque nei circuiti della "scena"...evidentemente
i suoi presunti numerosi ammiratori vivono principalmente
al di sotto del Po (quando gli S.F. suonarono al Castello
di Arceto nell'aprile del 2002 infatti il locale era pieno).
Comunque Simone se ne sbatte, e con la sua consueta simpatia
suona tranquillamente per i pochi intimi presenti. I brani
sono tratti più o meno da tutta la discografia, comprese alcune
anteprime di un prossimo lavoro. Anche in versione unplugged
lo trovo decisamente migliore dal vivo che su disco (considerando
"Nihilist Cocktails..."), la voce è molto più calda e vibrante,
inoltre le battute che il nostro scambia col pubblico fra
un brano e l'altro contribuiscono a rendere più piacevole
l'esibizione (finalmente qualcuno che non si prende troppo
sul serio e che non deve recitare la parte dell'artista impenetrabile
per forza), che dura circa mezz'ora. Bravo ed essenziale anche
il chitarrista "elettrico" che accompagna Simone, sebbene
il volume del suo strumento sia forse troppo basso rispetto
a quello della chitarra acustica.
Alla fine però la scarsissima presenza di pubblico contribuirà
all'annullamento
della rassegna Atto IV Live e quindi verranno cancellati tutti
gli altri concerti già in programma, tra i quali Northgate
e Lily's Puff. Qualcuno in seguito avrà goduto per questo
fatto, a molti non gliene sarà fregato niente (tanto è pieno
di serate danzanti in provincia di Milano per i "veri dark"),
mentre qualcun altro avrà poi visto un deserto analogo a quello
di stasera manifestarsi altrove (con i Gothica al Transilvania
tanto per fare un esempio), e purtroppo lo dovrà rivedere
ancora molte volte... (testo Fabio D./ foto: Erzsbeth &
Nikita)
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