Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

 

SOPHIA + ENDLESS ASYLUM + PETER BJÄRGÖ

9 ottobre 2010, Les Citrons Masqués, Yverdon Les Bains (Svizzera)

testo e fot by M/B'06

Dopo i fasti del Triumvirat, evento di due giorni che ha annoverato tra i suoi protagonisti gruppi del calibro di Les Joyaux de La Princesse, Blood Axis, :Of the Wand and the Moon: e Ianva, sabato 9 ottobre Les Citrons Masqués in collaborazione con Sonorités Obscures ospitano nuovamente un concerto storico: il ritorno sulle scene di Sophia, esponente fondamentale del filone martial industrial, che ritorna sulle scene dopo un silenzio durato 6 anni. Sophia è il progetto di Peter Bjärgö, musicista poliedrico attivo davvero su tutti i possibili fronti musicali. Da polistrumentista e voce con gli Arcana, suo gruppo principale che affonda le radici nella musica più evocativa dei Dead Can Dance, a chitarrista nei Tyrant (black metal), bassista nei Meanwhile (hardcore/punk) passando per i Crypt Of Kerberos (death metal). Da citare anche la collaborazione con Markus Pesonen nei leggendari Karjalan Sissit, e quella con Thomas Petterson degli Ordo Equilibrio nel progetto neo-folk Victoria. Questo concerto rappresenta il secondo a breve distanza di tempo e rilancia di fatto sulle scene il gruppo svedese che ha in cantiere una nuova uscita discografica ed una ristampa di tutti gli album precedenti sotto Cyclic Law e fa da apripista per il nuovo progetto omonimo, chiamato appunto Peter Bjärgö.
Ad accompagnare Sophia, gli Endless Asylum degli spagnoli Sathorys Elenorth & Lady Nott, autori di una morbosa mescolanza di power electronics, ambient e industrial. Questo gruppo è solo l’ultimo di una serie di progetti del duo, e cioè Narsilion, Ordo Funebris e Der blaue Reiter. Endless Asylum esplora il lato oscuro della mente umana ed il mondo dei luoghi abbandonati, dando seguito al suo progetto fotografico chiamato "Silent Places. A dark journey across the solitude, sadness and eternal silence”.
Si comincia quindi col progetto omonimo Peter Bjärgö in cui a Peter e Ia, si affianca Sathorys che si occupa della parte strumentale, quindi tastiere e tamburo a cornice (Bodhrán), a cui si aggiunge in un secondo tempo Lady Nott col suo violino discreto, che esalta senza sovrapporsi l'atmosfera creata dal connubio delle voci di Peter e Ia: le sonorità sono estremamente evocative ed affini agli ultimi Arcana, di cui viene proposta una nuova canzone in anteprima, che riprende il discorso dove è stato interrotto con l'ultimo album "Raspail".
A questa prima mezz'ora segue l'esibizione di Endless Asylum, dove si piomba di colpo in un'ambientazione oscura e negativa. Le immagini proiettate parlano di edifici abbandonati in cui la luce penetra da vetrate rotte ad illuminare ciò che ora è lasciato a se stesso in mezzo alla polvere e ai calcinacci, mentre muri sonori di rumore ci riempiono la testa. L'incubo continua attraverso le immagini che riprendono il video di "Schizophrenia", tratto dal debutto "Beyond mental illness", in cui un uomo ed una donna si torcono imbrigliati in una camicia di forza in preda ad emozioni miste in cui prevale la paura. Lo stato mentale dei due è evidentemente poco stabile come lo è la musica che lo accompagna in cui il sottofondo industriale si alterna alle percussioni ritmate dei due spagnoli, in un'alternanza di sonorità ambientali e momenti più dissonanti ed aggressivi.
Si arriva quindi ai Sophia che, supportati da Per Åhlund, ci ripropongono una carrellata dei pezzi che hanno fatto letteralmente da colonna sonora del genere, come ad esempio Herbstwerk o Pride. La performance è tanto semplice quanto efficace, la musica è apparentemente molto diretta e stupisce l'impatto emotivo che procura, ma se la si ascolta bene ci si accorge della sua notevole struttura e "densità". Ho avuto occasione di parlare personalmente con Peter ed ho scoperto una persona riservata, ma amichevole, con grande capacità di trasmettere emozioni attraverso la sua musica: dalle sue parole si capisce che la sua volontà è di creare arte e lo fa con la massima passione possibile unita al suo grande talento e grazie all’aiuto fondamentale della moglie Cecilia (Ia), parte integrante di Arcana e Sophia, come cantante ed alle percussioni. Bentornati dunque a Sophia ed aspettiamo con ansia il nuovo album!