Con la città di Ferrara
mi lega da tempo un certo feeling per via dei
numerosi eventi musicali che puntualmente ivi si
tengono ogni anno e presenziando (per mio gusto)
ai più interessanti. In occasione del “Summer
Festival 2022” quindi non potevo perdermi il
ritorno in Italia di Thom Yorke con il suo nuovo
progetto “The Smile” scegliendo la data del Tour
in terra estense . Il frontman dei Radiohead è un
volto noto da queste parti ed in passato avevo già
avuto modo di vederlo all’opera in veste solista
sul palco ferrarese.
La serata è mite,
appena ventilata e l’accogliente Piazza del centro
storico verso le 21:00 inizia pian piano ad
affollarsi; alle 21:45 Yorke accompagnato dal fido
Jonny Greenwood e dal batterista Tom Skinner (Sons
Of Kemet) dopo aver salutato il pubblico in un
italiano quasi perfetto inizia la performance
suonando senza concessioni, a parte il programmato
Encore, per un’ora e mezza. Lui e Jonny si
alternano al basso ed alla sei corde oltre alla
parte piano/tastiere e sulle capacità di
quest’ultimo vorrei concisamente soffermarmi:
Greenwood ha uno stile unico ed una tecnica
sopraffina tali da poter suonare, senza alcun
problema, in qualsiasi gruppo e qualsiasi genere,
convinzione la mia che va ben oltre le sue doti da
affermato polistrumentista e circa la genialità
dei Radiohead ne ho scritto sufficientemente in
passato e non sono distante da ritenerli l’ultima
grande formazione, per ordine di tempo, della
Storia del Rock. Quanto al Concerto i tre hanno
presentato il loro album “A Light For Attracting
Attention” completando la setlist con le nuove
“Bending Hectic” “Bodies Laughing” “Just Eyes and
Mouth” “Under Our Pillows” allargata ulteriormente
da “Feeling Pulled Apart by Horses” canzone
appartenente al repertorio solista di Yorke e
confermando le ottime impressioni destate su
disco.
Un live/concept
particolarmente apprezzato dal pubblico (con buona
parte di presenza straniera) attento e molto più
incline all’ascolto che non alla tecnologia a
dimostrazione che se la musica coinvolge il resto
lascia il tempo che trova. A questo punto è
doveroso chiedersi se gli Smile avranno un seguito
discografico, idee e presupposti non mancano (i
nuovi brani) ma da Sir. Thom Yorke è lecito
aspettarsi di tutto…o forse è arrivato il momento
di riaccendere le frequenze Radiohead? |