SATORI JUNK Venezia CDr
(Industrial Ölocaust Recordings)
Il quartetto milanese ritorna dopo ben sei anni di
silenzio con questo brano singolo da oltre
mezz’ora che celebra la peste seicentesca a
Venezia, evento che ne decimò la popolazione,
dando la stura a delitti e nefandezze di ogni
genere. Il pezzo fu registrato ai tempi del covid
19 e solo ora vede la luce: questi due eventi
risultano strettamente connessi e sicuramente
il
primo fu inestimabile fonte di ispirazione per
questo lavoro. Musicalmente i nostri virano su
atmosfere più quiete rispetto ai primi due album
maggiormente influenzati dal rock psichedelico e
dal doom metal anni ‘70. Il brano consiste in due
lunghe suite: nella prima riff di chitarra si
mescolano ad un affascinante uso retrò delle
tastiere, intervallati dai pezzi di pianoforte di
Luke, reminiscenze dei Faith No More più
raffinati, con le frasi riportate sul libretto
declamate probabilmente da Luke stesso: non è
specificato chi si occupa della parte vocale
perché in effetti non ci sono pezzi cantati. La
seconda parte invece lascia spazio ai
sintetizzatori uniti alla batteria in un classico
incedere tipicamente seventies che sfocia e si
conclude con un emozionante lungo assolo di
chitarra. L’album riesce piacevole e ben fatto,
probabilmente meno sulfureo rispetto agli intenti
della band, visionario e con un tocco di
malinconia.
Sito Web:
https://satorijunk.bandcamp.com/album/venezia
(M/B’06)
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