ROMA
AMOR
10 aprile 2013, Arterìa, Bologna
Testo
by Gabrydark
Foto
by Giancarlo Donatini
Roma
Amor ...il gioco di parole nel nome scivola melodioso ed evocante
le note dei brani, intensi qualsiasi tema trattino, eseguiti da
questi funamboli del dark cabaret, della chanson: Euski ,
la voce carismatica, Michele Candela, fisarmonica e basso,
Roberto Zabberoni , armonica a bocca e mandolino, un misto
di strumenti della tradizione per riportarla alla luce attraverso
la musica.
Bello
e coinvolgente il concerto dei Roma Amor all'Arterìa
di Bologna, nell'ambito di MoB (Molecole Bolognesi) di fronte
ad un pubblico attento,r apito dal sound ispanico o francese che
caratterizza le loro ballades sull'amore battagliero, disperato,
oscuro, di donne romagnole sanguigne e passionali che disseminano
l'album “Femmina”, a cui è dedicato il live.
S'incidono
nella nostra mente le storie drammatiche della Belda , della
Guerriera, della Zirinelda, storie forti, dai ritmi
spagnoleggianti di tanto amore che è pronto al sacrificio
o di tanto odio che spaventa, che porta alla morte chi ha la sfortuna
di contemplarlo.
C'è
malinconia sottile nel destino crudele di Azzurrina, il cui
pianto ancora risuona nelle segrete del castello di Montebello;
un sentore di amori nascosti, di solitudine nella canzone francese
Les amants de Saint Jean, o in Amsterdam, di
Brel , ma conosciuta attraverso la versione inglese di Bowie e così
cantata, ricordo indelebile nel corso degli anni.
La
memoria del tempo che fu, vissuto o assaporato attraverso i racconti,
ci unisce ai pensieri di Euski, che canta ad occhi chiusi, persa
nelle sue melodie, nelle sue storie , mentre bagnati da una luce
calda, i due musicisti l'accompagnano, assorti sui loro strumenti,
che cambiano di volta in volta.
Brividi
sulla pelle quando si leva la voce roca , sensuale di Euski in Occhi
neri, lo spirito che cerca occhi scuri, ardenti di quella passione
che permea Mon amour o Le Coeur au chaud. Brividi
suscitati da dodici storie senza tempo in sospeso fintanto che non
vengono chiuse definitivamente dal bis, richiesto con insistenza
.
Euski
ci dona l'ultima emozione con un brano di parecchi anni fa, ma che
ogni volta ripropone il suggestivo inanellarsi delle sensazioni
nate dalla vita vera, “ A cosa pensi ”, la morte, la vita, la tristezza,
la gioia l'amore … con quel timbro scuro, incredibile per quel corpo
sottile, etereo, che si nutre della forza della poesia.