XX
WAVE GOTIK TREFFEN
Leipzig
(D) 9-13 Giugno 2011
Le
memorie di: M/B'06 (testo e foto)
Venerdì
10 Giugno
T.A.G.C.
(The Anti Group Communications) @ Pantheon (Kuppelhalle)
Ospiti
d'eccezione alla prima giornata del Treffen sono i britannici
TAGC, gruppo seminale della scena industrial anni '80, che
tornano in occasione del concerto dei Clock DVA con cui hanno
in comune il loro geniale fondatore Adi Newton. Appena arrivati
rimaniamo subito a bocca aperta per l'allestimento del palco:
una sorta di cubo aperto in alto, le cui pareti laterali,
fatte di una specie di tessuto semitrasparente fungeranno
da schermi per la proiezione delle immagini del video. Le
tracce proposte ci fanno attraversare diverse epoche della
carriera multiforme del gruppo attraverso tracce del passato
in stile wave/industrial fino a composizioni più recenti
di drone/ambient in stile Loki Foundation, pezzi glitch/rhythmic
noise e contaminazioni di cori tibetani e musica indiana.
Il tutto condito da immagini tratti da simboli esoterici,
antiche illustrazioni di creature mitologiche o di gemelli
siamesi deformi. Chiude degnamente il concerto "Iso-Erotic
Calibration", pezzo classico del repertorio industrial della
band.
OWLS
@ Pantheon (Kantine)
Nuovo
progetto che vede l'incontro di Tony Wakeford a Eraldo Bernocchi,
due personaggi che hanno scritto rispettivamente la storia
del neo-folk inglese e dell'industrial esoterico italiano.
L'attesa per vedere cosa possa creare l'incontro di due personaggi
così diversi e creativi è forte, ma dopo le
prime note diventa chiaro che ci troviamo di fronte a qualcosa
che è assimilabile ai primissimi Sol Invictus che ancora
portavano dentro la vena industriale dei Death In June. In
questo caso però è proprio la parte rumoristica
che sembra prendere il sopravvento, ma senza prevalere grazie
alla voce inconfondibile di Wakeford che riesce a mantenere
i singoli pezzi sempre sui labili binari della forma-canzone.
Clock
DVA @ Pantheon (Kuppelhalle)
I
Clock DVA, ossia Adi Newton e accoliti, sfruttano il set dei
T.A.G.C., che permette di utilizzare nel migliore dei modi
sia la forma circolare del Pantheon, sia di regalare la migliore
visuale al maggior numero di persone. A differenza dell'Anti-group
i nostri ci regalano una tirata nel segno del noise/industrial
ritmato, quasi ad evidenziare che Clock DVA è diventato
a tutti gli effetti un progetto electro/industrial, lasciando
ai TAGC il carico delle derive sperimentali. L'effetto è
un ridimensionamento dei primi in favore dei secondi, fermi
restando gli innumerevoli capolavori che dovrebbero far parte
della collezione di ognuno, su tutti "Buried dreams".
Sabato
11 Giugno
Helheim
@ Alte Messe
Dalla
Norvegia uno dei primi esponenti del Viking Metal, sbarca
a Lipsia e ci propone una carrellata dei suoi pezzi a cavallo
di tutta la sua discografia quasi ventennale. Pezzi storici
come "Jernskogen" o ancora "Nattravnens Tokt", ci riportano
indietro nel tempo e si incrociano coi nuovi lavori che non
hanno perso niente in purezza e attitudine di un gruppo perennemente
sottovalutato. L'adrenalina arriva alle stelle quando V'gandr
scende tra il pubblico e si lancia in un headbanging senza
smettere di suonare e chiudendo il concerto tra le ovazioni
generali.
Feindflug
@ Agra Hall
Attesissimi,
non deludono minimamente le aspettative di una folla totalmente
in delirio dal primo all'ultimo minuto. Vengono annunciati
da uno speaker, quasi fossero il campione del mondo di pugilato
e non a caso i ragazzi lavorano ai fianchi la folla (ci saranno
4.000 persone!), bombardandola col loro noise/industrial ritmato,
non è assolutamente possibile starli a guardare immobili.
I pezzi sono estremamente catartici e marziali, chiunque può
apprezzarli, dal fanatico della musica industrial al patito
dell'EBM ed è proprio questo il segreto del loro successo.
Domenica
12 Giugno
Narsilion
@ Pagan Village
Progetto
ethereal/folk dei prolifici e poliedrici catalani Sergio e
Nuria (Der Blaue Reiter, Endless Asylum, Lugburz, Ordo Funebris),
che si avvale per l'occasione del supporto alle percussioni
di Lesley Malone e Caroline Jago (Seventh Harmonic, Sol Invictus)
ed alla voce della simpatica e validissima Cecilia Biärgo
(Arcana, Sophia). Sergio (Sathorys Elenorth) si divide tra
tamburo, Mac e le parti cantate con la solita professionalità,
mentre Nuria (Lady Nott) suona il violino e la voce femminile.
Le singole canzoni sono estremamente piacevoli ed orecchiabili
e ci riportano nell'Arcadia, la terra delle fate, fungendo
da ideale colonna sonora in questo viaggio onirico.
Visions
@ Schaubühne Lindenfels
Apre
la serata Frédéric Arbour, proprietario della
canadese Cyclic Law, nonché, in questo caso, raffinato
creatore di musica ambient corroborata da proiezioni di immagini
a colori alternativamente molto caldi e molto freddi, che
si dispiegano sullo schermo secondo simmetrie ad asse verticale.
L'ora in cui si svolge non attira molto pubblico e permette
di gustare lo spettacolo con la dovuta concentrazione. Ne
esce fuori un viaggio al limite tra sogno e realtà
.
C.3.3.@
Schaubühne Lindenfels
C.3.3.
è il progetto dell'ex Test Dept., Paul Jamrozy, frutto
della sua esperienza su progetti musicali con giovani ragazzi
alla Her Majesty’s Prison Reading. C.3.3. è altresì
il numero di cella dove Oscar Wilde fu rinchiuso nel carcere
di Reading sotto l'accusa di atti osceni, ed è anche
lo pseudonimo usato da Wilde per firmare "The Ballad of Reading
Gaol", poema che parlava dell'esecuzione di Charles Thomas
Wooldridge, a cui assistette durante il periodo carcerario,
da cui Jamrozy trae il suo concept in chiave ambient/industrial
che, come Wilde, ci parla degli orrori della prigione per
un condannato, come metafora della difficile situazione del
genere umano: il set è a tinte estremamente fosche
e man mano scorrono sullo schermo proiezioni di disegni di
strutture carcerarie dove né colore né speranza
albergano.
Sophia
+ Karjalan Sissit @
Schaubühne Lindenfels
L'accoppiata
Sophia – Karjalan Sissit, ovvero Peter Bjärgö e
Markus Pesonen non è inedita in quanto Peter ha supportato
più volte Markus nella realizzazione degli album dei
Karjalan Sissit. Qui si dividono il palco con 6 canzoni a
testa raggruppate tre a tre, che ci forniscono il meglio del
repertorio dei due gruppi, ovvero martial industrial della
migliore fattura. Nei pezzi dei Sophia, Markus assiste Stefan
Eriksson, Peter e la moglie Ia alle percussioni, per poi scatenarsi
nel momento in cui tocca ai Karjalan Sissit con le sue grida
assolutamente estreme, in cui arriva a perdere completamente
la voce. Si alternano quindi pezzi immortali e evocativi di
Sophia come "Herbstwerk", in alternanza a momenti marci ed
oscuri di Pesonen come "Tää on katastrofi, Saatana", la cui
furia travolge ed esalta il pubblico accorso numeroso.
Esplendor
Geometrico @ Werk II – Hall A
Il
duo italo-spagnolo come sempre fa ballare e divertire il numeroso
pubblico giunto per l'occasione con le sue tracce industriali
ritmate che accompagnano tutta la serata, in cui Arturo Lanz
ci regala le sue solite grida laceranti col microfono letteralmente
cacciato in gola e tenuto solamente coi denti. Lo spettacolo
è davvero coinvolgente ed estremo ad un tempo, una
specie di estremismo per le masse.
Lunedì
13 Giugno
Aun
@ Pantheon (Kantine)
Inaugurano
la serata al Pantheon questi canadesi capitanati da Martin
Dumais, unico membro effettivo, che sembrano anticipare quello
che sarà un po' il main theme della serata, focalizzata
sul drone ambient che oramai si spartiscono Cyclic Law, di
cui questi fanno parte, e Loki Foundation. Immagini di ampi
spazi e archeologia industriale ci accompagnano insieme a
pezzi più o meno ritmati, sicuramente interessanti
di questo fin troppo prolifico artista, che non sembra aggiungere
niente di nuovo.
In
The Nursery @ Pantheon (Kuppelhalle)
Gli
"In The Nursery" riempiono la Kuppelhalle come era lecito
attendersi, e ci regalano una splendida apertura di serata
con la loro musica a cavallo tra modern classical e darkwave,
che li ha resi celebri. Puntuale e trascinante, la cantante
Dolores Marguerite ci accompagna per tutto il viaggio coadiuvata
dagli ormai tradizionali tamburi da parata e timpani suonati
da Klive H. e David, uniti alla parte di programming e tastiere
gestita sapientemente da Nigel H. Concerto sicuramente riuscito,
che forse avrebbe meritato uno spazio più grande
.
Lustmord
@ Pantheon (Kuppelhalle)
Brian
Williams sembra un piccoletto dall'aria insignificante, ma
quando si attacca al suo Mac diventa una vera e propria macchina
da guerra, simbolo vivente del drone ambient di cui è
il legittimo padre e padrone. Assolutamente devastante la
sua performance con l'abuso di frequenze che mandano letteralmente
in paranoia le prime file, tanto che la gente ai piedi del
palco cerca di spostarsi per avere tregua, ma invano: le vibrazioni
pervadono tutta la sala e le casse non reggono tanto che per
ben due volte inesorabili "click" interrompono per qualche
frazione di secondo il suono. Fantastiche le immagini proiettate,
il maestro resta insuperato.
Inade
@ Pantheon (Kantine)
Sontuosi
e quasi surreali, trascendono il palco e il concerto stesso,
lenti e cadenzati nella loro sequenza di movimenti. Con la
loro musica maestosa, che negli anni si è spostata
sempre più sul dark ambient a scapito dei primi lavori
più industrial/black hole, gli Inade si ritrovano sempre
un passo avanti a quasi tutti i loro colleghi, segnando il
passo dell'evoluzione di un genere in continua ascesa di pubblico.
Va a ruba al banchetto il loro Box nuovo di zecca che include
un live dal package elegante in classico stile Loki ed una
T-Shirt, il tutto limitato a 300 copie. (foto by Oflorenz)
PEOPLE