ROME
Anthology
CD (Trisol)
I
Rome celebrano i primi dieci anni di carriera con questa antologia
di venti brani a metà tra certo neo-folk marziale e folk/rock
di matrice americana. Il progetto di Jérôme Reuter si avvale
dal 2009 del fondamentale contributo del polistrumentista
Patrick Damiani e del violinista Nikos Mavridis, entrambi
già in forza a "L'Âme Immortelle" e "Sopor Aeternus": la formula
è ormai costante e monolitica, piuttosto commerciale e melensa
che distingue nettamente i lussemburghesi dai loro colleghi
della scena, pur adagiandosi su stilemi che ormai affliggono
gran parte della scena. Le vette d'intensità emotiva raggiunte
da gruppi come Forseti e Of The Wand And The Moon purtroppo
rappresentano mete irraggiungibili per il gruppo di Reuter
che, distaccandosi scientemente dalla scena neo-folk europea
propriamente detta e volendo creare una particolare nicchia
a lui più congeniale, strizza l'occhio ad un uditorio esteso
anche oltre oceano e forse meno avvezzo a queste sonorità.
Detto questo, la scelta dei singoli brani è azzeccata e traccia
un quadro ben definito e coerente di ciò che i Rome hanno
fatto nel corso di questo decennio, andando a toccare pressoché
tutta la discografia della band, e costituendo un'ottima base
di partenza per chi voglia conoscere questo gruppo senza comprarsi
tutte le loro uscite ed avvicinarsi a questo genere.
Sito web: https://www.facebook.com/romeproject
(M/B'06)
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SIMON
BALESTRAZZI
Asymmetric Warfare
CD (Azoth)
Terrorismo, guerriglia urbana, guerriglia sonora. Un assioma
che rappresenta pienamente quest’ultimissima uscita a nome Simon
Balestrazzi, fresca ed attuale più che mai vista la concomitanza
del disco – peraltro
casuale - con i tragici eventi parigini agli onori di tutte
le cronache di questo fosco novembre 2015. Ispirato dall’enorme
quantitativo di materiale audio/video sull’attività dell’ISIS
pubblicato sul Web sin dallo scorso 2014, lo sperimentatore
cagliaritano ha lavorato seguendo un interessante processo di
rielaborazione delle molte fonti reperibili on line, opportunamente
integrate con una serie di field-recordings e soundscapes di
propria creazione; un intenso processo di rivisitazione di materiale
documentale tratto direttamente dalla nostra storia contemporanea,
messo in atto tramite un vero e proprio arsenale (mai termine
fu più adeguato!) di dispositivi elettronici e meccanici spazianti
tra rudimentali synths analogici e congegni ben poco convenzionali
quali dischi metallici amplificati, superfici sonorizzate e
vecchi microfoni. “Asymmetric Warfare” non necessita di tempi
eccessivi per esprimere il proprio messaggio: i suoi trentacinque
minuti al vetriolo sono più che sufficienti a trasmettere la
giusta tensione (sia d’esempio il lento crescendo di “Moving
Targets”) ed il senso di oppressione che il concept necessariamente
porta con sé. Non manca - e non guasta - qualche breve parentesi
di pura materia concreta ove ruvidissimi “micro-suoni” vengono
sconquassati da violente esplosioni noise (la fulminea “Improvised
Explosive Devices”), mentre la terminale “Armed Truce” ci assale
lenta ma inesorabile con il suo attacco in basse frequenze destinate
ad esplodere in disturbanti clangori di radio-frequenze provenienti
dai teatri d’azione mediorentali. Con “Asymmetric Warfare”,
titolo che da il là alla sua nuova label proprietaria “Azoth",
Simon dimostra non solamente quanto possa essere interessante
il connubio fra attualità e musica d’avanguardia, ma anche che
produrre “non music”, ebbene sì, è un’arte per nulla scontata.
Info: https://soundcloud.com/simon-balestrazzi
(Oflorenz) |
LOST
FAIRY REALM
Lost fairy realm
CDr (Psychotic Release)
Debutto
del nuovo progetto di Emanuele Lago: nato come nuova uscita
di Black Mountains Chronicles, le sue sonorità sensibilmente
diverse hanno convinto il loro creatore ad adottare uno specifico
moniker e rendere il concept indipendente. Il nome che rievocan
ambienti incantati, fatti di folletti e creature fatate, non
deve trarre in inganno: in realtà Emanuele non perde il suo
carattere oscuro nemmeno qui. Ne risulta un lavoro di dark
ambient gelido ed isolazionista attraversato da loop e riverberi
che danno una direzione rumoristica alla componente field
recording che permea gran parte dell'album. Purtroppo la registrazione
è piuttosto scarna e apparentemente inadatta al tipo di sonorità
proposte, attutendo l'efficacia di pezzi ben congeniati, che
ne escono indeboliti e monocordi: d'altro canto, per quella
che potrebbe essere forse descritta come una eterogenesi dei
fini, tale registrazione ha il risvolto positivo di conferire
ai singoli brani un tono desolato ed alienante, che trova
la sua realizzazione in brani come "Lullaby in the rosary"
e "Awakening?".
Sito web: https://www.facebook.com/emanuele.lago.52
(M/B'06)
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BLACK
MOUNTAINS CHRONICLES
My Lolly; or, the shadow of her former self
CDr (Psychotic Release)
Nuovo capitolo del progetto principale di Emanuele Lago, che
esce sotto la sua etichetta Psychotic Release, sia su cdr che
cassetta. L'album si disloca come d'abitudine tra sonorità ambient
e industrial attingendo a tematiche horror e fantasy: questa
volta, l'oggetto delle attenzioni di Emanuele è invece la sua
gatta che si muove apparentemente a suo agio tra modelli fisici
molecolari. Ciò non deve far concludere che spiragli di luce
si siano infiltrati nella coltre di oscurità che normalmente
pervade i lavori di Emanuele: le ambientazioni sono infatti
tetre, a base di field recording naturalistici e frequenze tenui
e disturbanti allo stesso tempo. Lamenti disperati in mezzo
a loop minimali e clangori creano una sorta di vuoto soffocante,
dando all'album il giusto feeling che purtroppo risente ancora
una volta di una registrazione poco efficace. Sarebbe interessante
avere l'opinione della gatta.
Sito web: https://it-it.facebook.com/Tombstone-Black-Mountains-Chronicles-156149521196273
(M/B'06) |
SLOGUN
/ WERTHAM
By Blood:In Blood
CD (Old Europa Café / Elettronica Radicale Edizioni)
1996: esce in Italia per Murder Release “Born to rise hell”,
primo nastro di Marco Deplano, in arte Wertham. Nello stesso
anno negli Stati Uniti John Balistreri sancisce la nascita di
Slogun con la sua cassetta “Sacrifice unto me”, licenziata da
Circle of Shit. Mi piace pensare che Marco e John abbiano voluto
celebrare una “fratellanza di sangue” di ventennale durata con
questa uscita congiunta co-prodotta da Old Europa Café e dalla
label di Marco, Elettronica Radicale. Perfettamente equilibrato
tra i due progetti (tre tracce per Wertham, tre per Slogun ed
il resto composto a quattro mani), “By Blood:In Blood” è un
assalto all’arma bianca dal primo all’ultimo minuto, vera e
propria summa del verbo power-electronics che ha consacrato
nel tempo Wertham e Slogun nel gotha dell’area elettronica tradizionalmente
più oltranzista e senza compromessi. Le parole urlate con rabbia
dalla coppia italo/americana sono taglienti come schegge acuminate,
ed in alcuni episodi (“Giustizia privata”, “Infamy never pays”)
non risparmiano pensieri di (giusta) vendetta nei confronti
di chi – nella vita - si ricopre di infamia e viltà. “Nessun
rispetto per chi sgarra, nessun riguardo per chi calpesta la
mia terra”, questo é Wertham, ben lontano dalla falsa moralità
imperante ai giorni nostri. “Truth stands on the side of the
offended, even if the law sticks with the offender”, ribadisce
Balistrieri, concetti tanto sacrosanti quanto spesso disattesi
con sempre più allarmante frequenza. Mentre scrivo queste righe,
apprendo che probabilmente Slogun e Caligula031 (l’altro progetto
di Marco) saranno tra i protagonisti del prossimo Congresso
di Old Europa Café pianificato da Rodolfo Protti per la primavera
del 2016. Con “By Blood” nel lettore non ci faremo trovare impreparati,
questo è poco ma sicuro. Wertham & Slogun: true heavy-electronics,
since 1996.
Info: https://soundcloud.com/elettronicaradicale
caligula031@gmail.com
(Oflorenz) |
DRIFT
Black devotion
LP (Avant!)
Debutto
su 12" per il progetto della giovane (bella) e talentuosa
londinese Nathalia Bruno. Sei tracce per poco più di venti
minuti di musica, che attinge influenze da nomi storici come
Depeche Mode, Slowdive e Cocteau Twins, ma mettendo sul tavolo
tanta personalità e l'esperienza accumulata col precedente
gruppo Phosphor co-fondato da Nathalia. Pezzi synth-pop piacevoli
si alternano a immersioni in abissi di pura oscurità che si
rifanno alla wave più disperata e sognante come "Dreams in
silkscreen". Le gelide tastiere fungono da fil rouge, permeando
insieme alla voce di Nathalia le singole tracce e conferendo
una calma distaccata e malinconica a brani piuttosto diversi
tra loro, dalla opener da dancefloor a rievocazioni in pieno
stile wave anni'80 come "Mirage" o "Say it right". Ennesima
bella scoperta per la Avant! che non sbaglia un colpo.
Sito web: https://www.facebook.com/driftwithtime
(M/B'06)
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JET
NOIR
The hall of ghosts
CD (autoprodotto)
Quarta uscita per questo one (wo)man project, della nostra cantautrice,
nonché polistrumentista e modella londinese. Precedentemente
parte dei Naked Lunch come synth player e backing vocals, ha
deciso di intraprendere la sua carriera solista nel 2013. Benché
duri circa 46', questo è di fatto un ep con cinque remix delle
quattro nuove tracce. Il genere trattato è progressive goth:
per chi non fosse avvezzo a questi termini, se si vuole prendere
questo lavoro come riferimento, si tratta di una mescolanza
di tutti cliché goth possibili. Musicalmente siamo a metà strada
tra electro-ebm, trance e techno, mentre per quanto riguarda
tutto il resto abbiamo trucco pesante, latex, pelle nera e così
via. Molta banalità, poca creatività, ed è un peccato visto
che non sono disprezzabili né il canto, né il modo di suonare.
Sito web: https://www.facebook.com/TheJetNoir
(M/B'06) |
HIJOKAIDAN
Emergency stairway to Heaven
CD/LP (Cold Spring Records)
Ritorna
uno dei primissimi progetti noise giapponese con un nuovo
album sotto Cold Spring in formato vinile 12" picture disc
e cd, limitato a 750 copie. Il progetto è attualmente formato
da uno solo dei due fondatori, e cioè Jojo Hirosige, insieme
a Junko, Toshi Mikawa ed al batterista Okano Futoshi. Il 12"
costituisce di fatto il nuovo materiale in studio, che è sostanzialmente
una performance sonora di rumore a base principalmente di
chitarre e batteria, la prima suonata con ampio uso di distorsioni
e feedback condita da un approccio free jazz per la seconda.
Nel cd invece sono raccolti due live del 2014 a Nagoya e Shibuya,
meno freddi e più violenti e diretti, con i livelli delle
chitarre molto alti a coprire quasi tutto il resto. Meno intransigente
delle performance a cui ci ha abituato in passato, almeno
dal pu nto di vista musicale, quest'ultimo lavoronella parte
in studio, ricorda gli sperimentalismi degli Æthenor di Sullivan
e O' Malley, interessante, ma davvero poco digeribile per
il suo almeno apparente disordine: il caos puro e semplice
prevale su qualsiasi altro concetto, come già nel caso del
collega Masami Akita (Merzbow). Le singole tracce sono una
specie di mantra rituale in fondo poco efficace rispetto a
gruppi come Prurient o Brighter Death Now, che fanno delle
dissonanze estreme, ma anche dei violenti cambi di tempo il
loro marchio di fabbrica.
Sito web: http://www.kt.rim.or.jp
(M/B'06)
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MORENO
PADOAN
Until the numbness
CD (Xonar Records)
Debutto
solista per Moreno Padoan sotto l'omonimo moniker: noto per
i suoi progetti in ambito industrial/noise, come Artcore Machine
e Otur Boyd e per la sua etichetta di musica liquida sotto la
quale esce anche questo album, Moreno sforna un lavoro che si
distacca nettamente dalla sua usuale produzione: pulite tessiture
elettroniche si incrociano armoniosamente con discrete aperture
di pianoforte che pervadono tutto l'album, tra contaminazioni
drone e idm come fughe necessarie prima di ritornare alla calma.
La varietà di stili è, sempre in ambito ambient/downtempo, piuttosto
estesa e sfumata, come tipicamente capita a chi ha a che fare
con molti gruppi in termini di produzione o collaborazione,
ma è ovvia caratteristica anche di chi è molto creativo e non
vuole sentirsi ingabbiato in uno specifico genere. Ne risulta
un album tutt'altro che dispersivo o sconnesso, come potrebbe
temere chi si appresti ad ascoltarlo, sapientemente assemblato,
ricco di ispirazione e pezzi accattivanti e talvolta sorprendenti.
Sito web: https://www.facebook.com/moreno.padoan.74
(M/B'06) |
NERONOIA
Mi piaceva una vita
CD (Eibon Records)
Quarto
lavoro per il progetto di Mauro Berchi e Gianni Pedretti,
il primo proprietario della Eibon e parte della band industrial/darkwave
Canaan, il secondo già parte del folle combo Pervas Nefandum,
ma soprattutto elemento del duo Colloquio, di cui ritroviamo
influenze sia nell'impostazione che nell'approccio cantautorale.
La differenza con quest'ultimo si trova principalmente nelle
sontuose tessiture elettroniche che pervadono le singole tracce,
più scarne e dilatate, con una vena dark ambient marcata ed
oscura: la sepolcrale voce di Pedretti a cui si unisce un'altra
voce femminile, entrambe sempre lente e scandite, beneficiano
delle doti polistrumentistiche di Berchi, che aggiunge le
ambientazioni ispirate dai lavori coi Canaan. "Mi piaceva
una vita" è la storia di un pazzo che sussurra i suoi disagi
e le sue esperienze morbose, attraverso le parole e la grande
poesia che Pedretti da sempre crea, supportato egregiamente
da Berchi. Non resta che sedersi ed ascoltare questa storia.
Sito web: http://www.neronoia.tk
(M/B'06)
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IUGULA-THOR
Opera
CD (Old Europa Café / Elettronica Radicale Edizioni)
Meritoria
operazione portata avanti congiuntamente da Old Europa Cafè,
Elettronica Radicale Edizioni di Marco “Wertham” Deplano e
Lake Shark Harsh Noise, “Opera” è la ristampa in CD – in versione
ampliata – dell’omonima tape uscita nel lontano 1996. Oggetto
di difficile reperibilità, il prezioso nastro di Chiaravalli
(già originariamente uscito su Old Europa) diventa nuovamente
disponibile regalandoci venti minuti di succosi bonus tratti
dalle cosiddette “Sex Cuts” sessions del 2008, un’accattivante
grafica “alchemica” a cura di Deplano ed un interessante intervento
di Mr. “The Rita” Sam Mc Kinlay. “Opera” è un classico non
solo di Iugula-Thor, ma anche della scena heavy-electronics
di casa nostra, e se l’attacco con la title-track e la successiva
“Offertorium” lambisceterreni prossimi all’ harsh-noise é
con il trittico “Alleluia”/”The Eternal Ruler”/”Resurrected
is Evil” che il genio malato e blasfemo di Chiaravalli si
esprime al top, de-strutturando e violentando musiche sacre
e trasformandole in raccapriccianti anthems che in chiesa
difficilmente passerebbero! Sono 300 esemplari, se non siete
in possesso del nastro originale non fatevelo sfuggire per
nessun motivo.
Info: https://soundcloud.com/elettronicaradicale
caligula031@gmail.com
(Oflorenz)
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EXIT
TO EDEN
II
CD (autoprodotto)
A distanza di ben cinque anni dal full-length di debutto, esce
il nuovo album degli austriaci Exit to Eden, anticipato due
anni fa dall'ep "Hiding the light" che conteneva i singoli "Vampire
vice" e "Neon sun". Alfieri del goth n' roll, i nostri dimostrano
di sapere il fatto loro e di non essere in realtà così rigidi
sull'argomento: pur essendo assolutamente riconoscibile e inquadrabile,
la loro proposta musicale si concede interessanti divagazioni
in ambito alternative rock e anche attraverso sonorità e vocals
piuttosto corpose e vicine al metal. Attraverso brani ispirati,
ben suonati e una registrazi one che accentua la resa sonora
grazie ad un ottimo bilanciamento dei suoni, gli ETE strizzano
l'occhio alla vasta audience metallara, con sonorità meno depresse
rispetto alla scena da cui partono, pur rimanendo fortemente
ancorati allo zoccolo duro dei loro fan ed ai paesi tedescofoni.
Sito web: http://www.exittoeden.at
(M/B'06) |
IAM{X}
Metanoia
Download (Ja.La Media Activities)
Esce il sesto album in studio per Chris Corner, cofondatore
della band trip-hop Sneaker Pimps da cui sono nati gli Iamx,
suo progetto solista, senza soluzione di continuità, ad un
punto tale che alcuni degli ultimi brani dei primi sono stati
utilizzati nei primi due album dei secondi. Oltre ad essere
un ottimo compositore, polistrumentista video-artist e produttore,
Chris è una delle figure chiave del panorama electro-rock
mondiale: i suoi lavori si distinguono per la rara qualità
di essere innovativi e caratterizzati da una forte carica
emotiva. Attraverso questo lavoro, il sesto full length in
studio, Corner ha fatto capire di aver ridefinito l'equilibrio
tra la sua vita privata e quella musical-lavorativa, fondendole
in questo album e facendone una sorta di terapia che sposta
in avanti nel tempo l'asticella della sperimentazione e della
ricerca artistica e personale del musicista. Undici tracce
che possono essere viste come l'incrocio tra i Nine Inch Nails
ed i Muse, con relativi cambiamenti di umore e lampi di genio.
Dopo l'opener "No maker made me" a base di accattivanti break
beat, arriva l'indimenticabile "Happiness", già oggetto di
uno dei due video che circolano in questi giorni insieme e
a "Oh cruel darkness embrace me" dal groove irresistibile,
in cui la magica voce di Corner si fonde con ritmi synth-pop.
Con "Insomnia", Corner mostra ancora una volta le grandi capacità
della sua voce capace di rauche grida come, in questo caso,
di acuti celestiali e ricchi di passione. "Surrender" è una
ballata electro emozionante che suggella sul finire questo
lavoro ancora una volta molto interessante. I ritmi si quietano
nella finale "Wildest wind" in cui Corner duetta con Janine
Gezang, vocalist di supporto già presente in diverse vesti
nelle diverse uscite precedenti.
Sito web: http://iamxmusic.com
(M/B'06)
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KURAI
KESHIKI
Mozaiku
CDr (Psychotic Release)
Seconda
uscita sia su cassetta che su cdr per Emanuele Lago sotto
il monicker Kurai Keshiki che, a differenza degli altri progetti
Black Mountains Chronicles e Lost Fairy Realm, è incentrato
principalmente su ambientazioni field recording a cui vengono
sovrapposte campionature di interventi vocali. Cinque tracce,
di cui le prime tre costituiscono il nucleo per oltre 50 minuti
sui totali 55: la lunghissima suite iniziale da 27 minuti,
in cui imperversano suoni tetri e sotterranei, la successiva
con atmosfere boschive che ripiombano nell'oscurità di aree
abbandonate, la terza infine con un piglio più drone, ma sempre
piuttosto impalpabile. Il Giappone ed i diorami fanno da sfondo
a questo album criptico e scarno, sostanzialmente privo di
sonorità elettroniche, con alternanza di echi e rumori lontani
che richiamano sotterranei ed angoscia: lontani da strutture
organiche, ricade in un ambito a suo modo estremo e di difficile
lettura ed assimilazione.
Sito web: https://www.facebook.com/emanuele.lago.52
(M/B'06)
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