DANIELE
BRUSASCHETTO
Rapida e indolore
CD (Bosco Rec)
Dopo
quasi vent'anni di attività, Brusaschetto riedita la sua penultima
fatica a circa sette mesi di distanza, limitandone la tiratura
sempre a 100 copie, in un packaging cartaceo originale, soprattutto
per quel che riguarda la copertina che racchiude un insetto
morto intrappolato in colla vinilica, a fungere da moderna
ambra, e che forse costituisce il vero collo di bottiglia
nella tiratura di questo lavoro. Artista piuttosto prolifico,
da mediamente un'uscita all'anno, Daniele ha fin dagli esordi
gettato sulla scena industrial sperimentale italiana e non,
la propria visione delle cose e la sua maniera di affrontare
la composizione dei singoli brani, con costante originalità.
Testi visionari, nichilisti e stranianti concepiti rigorosamente
in italiano, ed un piglio cantautorale che ricorda molto Battiato,
fanno da corollario ad una mescolanza dei più svariati generi,
dall'industrial all'alternative rock, passando per noise,
wave, krautrock e ambient, che si succedono e si alternano
in maniera netta nei singoli brani. Questi ultimi hanno tutto
sommato una struttura abbastanza stabile e ripetitiva: trame
industrial/ambient, salvo qualche sfuriata come in coda a
"Voci di bambino", fanno da sfondo a declamazioni stralunate
che sembrano quasi una specie di guida disillusa ad affrontare
la realtà.
Tessuti musicali che, se presi da soli, come nel caso dello
strumentale "Iglu" che ricorda da vicino gli Ulver di "Perdition
city", sono pezzi interessanti ma che peccano di poca originalità
e nel caso di "La deriva", sentono anche un po' il peso degli
anni. Chiude "Svanire", finale appropriato che ricorda alcune
derive di Nový Sv?t.
Sito web: http://www.danielebrusaschetto.net
(M/B'06)
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GHOST SION
Tesla
CD (-) I
Ghost Sion, progetto solista nato nel 2007 dall'omonimo mastermind
Sion, il quale si occupa di tutti i numerosi strumenti utilizzati
nell'album nonché dei testi, danno seguito all'ep "Steampunk"
del 2012con questa nuova uscita. Il lavoro questa volta prende
spunto dalla figura di Nikola Tesla, genio assoluto e precursore
delle scoperte nel campo dell'elettromagnetismo, per gettare
uno sguardo disilluso e malinconico sulla civiltà industriale
moderna, come analogamente fatto da SKR Project con Teslavisions
2.3. Rispetto a quest'ultimo, l'intento non è però celebrativo
degli effetti contrastanti del progresso tecnologico del mondo,
ma si concentra piuttosto sui suoi effetti negativi.
Va detto subito che il passo in avanti rispetto al debutto è
sensibile: questa volta i singoli pezzi centrano perfettamente
dal punto di vista dell'impatto emozionale, le tematiche proposte.
Musicalmente parlando, l'evoluzione verso musica più atmosferica,
pur conservando la delicatezza del debutto, inquadra la band
in un contesto più adeguato e forse raffinato, a cui si unisce
un netto miglioramento della resa sonora.
Il lavoro è corposo, musica ambient sperimentale, lenta e minimale
di non semplice assimilazione, complice la notevole lunghezza
del lavoro, ben quattordici tracce per cinquantotto minuti di
ascolto.
Interessante.
Sito web: https://www.facebook.com/ghostsion
(M/B'06) |
M.O.D.
Le dios mechanische
CD (-)
Full length di debutto per questo duo italiano formato da
Maryhell e Vhelena, dedito a sonorità electro-dark/ebm dall'approccio
futuristico, che può essere ricondotto stilisticamente a gruppi
come Psy'Avaiah, Unter Null e Combichrist.
M.O.D. è l'acronimo di Maryhell Oxygen Destroyer, ispirato
dal film "Godzilla" del 1954, che riconduce alla passione
del duo per le ambientazioni fantascientifiche di film come
Alien o Blade Runner, ma anche alle ritmiche incalzanti proposte
che mirano a lasciare senza fiato l'ascoltatore. Quest'uscita
funge anche da summa dell'attività sinora compiuta, includendo
la riedizione dei brani apparsi sulla demo "Entzweit Gesicht",
i singoli "Freaks", "Es la hora electronica", "Le dios mechanische"
e "Gothic world" e traccia la direzione di evoluzione della
band, forte della maggiore esperienza maturata, da cui derivano
pezzi più strutturati e dal suono corposo, come "Psychic trap",
forse il migliore tra le nuove proposte.
C'è ancora molto lavoro da fare dal punto di vista della creatività
e varietà della proposta, ancora troppo monolitica, cosa sicuramente
non facile in questo genere, ma gli strumenti per farlo sono
pronti e saldi nelle mani di Vhelena e Maryhell.
Sito web: https://www.mod-elektro.tk
(M/B'06)
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OUROBOROS
The Book of The Sacred Magic of Abramelin The Mage
TAPE / CD (GH Records)
L’interpretazione in musica del “Libro di Magia Sacra di Abramelin”
costituisce un capitolo a sé stante
nell’ambito della vasta discografia di Marco Grosso e del suo
primario progetto Ouroboros; pur trattandosi infatti di un campo
assai familiare ed affine al musicista aretino, questa interpretazione
sonora del fondamentale lavoro sulla magia cerimoniale risalente
al XIV secolo, é stato appositamente commissionato dalla label
iberica GH Records, e mai scelta poteva ricadere sulla persona
più indicata: com’é noto a chi lo segue da tempo nel corso della
sua attività con la Invisible Eye prima, con Neve Micro oggi,
Marco é cultore ed esperto di esoterismo e magia cerimoniale
da tempo, e ben prima di questo lavoro su commissione ne ha
veicolato suggestioni ed elementi nelle oscure opere musicali
dei suoi svariati progetti,
Ouroboros in primis. Tradotto anche da Mathers (uno dei più
noti scrittori esoteristi, nonché maghi britannici), l’opera
di Abramelin é famosa tra gli iniziati per la particolare potenza
dei suoi testi, non peraltro venne spesso citato come primaria
influenza da personaggi di assoluto rilievo, e non certo ignoti
a chi segue il nostro genere musicale, come Aleister Crowley.
Otto i brani che accompagneranno l’approfondimento di questo
testo seminale, per chi avrà il desiderio e le capacità di affrontarlo,
o che semplicemente fungeranno da colonna sonora meditativa
e ricca di oniriche suggestioni per tutti gli altri, come del
resto le passate produzioni a nome Ouroboros ci hanno oramai
abituato da quasi due lustri.
Il lavoro esce in cd ed anche nel sempre intrigante formato
analogico su nastro, custodito in un prezioso involucro in ciniglia
nera.
Precisazione finale: per un refuso tipografico i dettagli all’interno
del booklet accreditano anche Arcanum in veste di performer,
mentre l’intero lavoro é ad opera di Marco Grosso. Vi anticipiamo
che questa partnership Ouroboros / GH Records é destinata a
proseguire: Marco contribuirà infatti con un proprio brano al
futuro tributo dedicato dalla label spagnola al tema del Sacro
Graal. Da seguire con attenzione.
Info: www.gradualhate.info
(Oflorenz) |
RUNES
ORDER / CROPCIRCLE
Split CDr (Creative Fields Rec.)
Dopo lo split con Ouroboros, ecco una nuova collaborazione
tutta piemontese tra il nostro Cecco Cropcircle (anche mastermind
di Creative Fields) ed un altro peso massimo della scena dark-ambient
nazionale, il mitico Claudio Dondo in arte Runes Order.
Proprio quest’ultimo apre lo split con la sua lunga suite
“Verso l’inizio (Il cerchio si chiude)”, titolo che farebbe
presagire la parola fine alla lunga parabola di Runes Order,
iniziata la bellezza di 23 anni fa. Noi sinceramente ci auguriamo
non sia così, visto lo splendido viaggio in balia delle infinite
spirali ipnotiche che Claudio ancora una volta é in grado
di regalarci nel corso dei trenta minuti di “Verso l’inizio”;
coadiuvato da Alex De Siena (sua attuale compagna in Star
Matter) e dal produttore Giovanni Indorato, Runes Order si
conferma ancora una volta come pietra angolare della scena
dark-ambient nostrana e non solo, lasciandoci la speranza
che questo non sia l’epilogo di un’ avventura che certamente
avrebbe ancora non poco da offrirci.
Non da meno il contributo di Cropcircle, progetto più giovane
ma capace di un’evoluzione costante e senza freni nell’arco
di una decina d’anni, dai tempi del mitico Festivalbara sino
al recentissimo full-lenght “Soundtrack for an unquiet night”
che trovate recensito su queste stesse pagine. In principio
distesa e sognante, con un intermezzo maggiormente ruvido
e rumoroso, ed una coda persa tra le note classiche di un
pianoforte e violente distorsioni chitarristiche, “X-ANA-X”
viene dedicata da Cecco proprio all’amico Claudio Dondo, ed
é ispirata - come precisato dallo stesso autore all’interno
della cover formato A5 - da un passato trip a base di benzodiazepine!
Un bellissimo lavoro, limitato a 66 copie, che suggella un’amicizia
di lunga data e tiene alta la bandiera piemontese nell’ambito
dell' italica grey area.
Info: www.creativefields.net
(Oflorenz)
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