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THE RAVEONETTES
@ SPAZIO 211 TORINO 7 Febbraio2008

Testo e foto by Oflorenz

Sune e Sharin sembrano usciti da un qualche sottoscala del Village newyorkese dell'epoca Warholiana o giù di lì, più che dalla linda ed ordinata penisola danese. Look semplicissimo in nero per lui (Pretty... in black!!), occhi di ghiaccio e zazzera bionda alla Nico per lei, i due intrattengonoil folto pubblico del 211 con la ricetta più semplice che esista da quando il vecchio, sano rock'n roll ha inziato a fare vittime su questa terra.
Due chiatarre sporche e taglienti, due voci che cantano all'unisono, un batterista metronomo che suona in piedi con un set percussivo tanto scarno quanto efficace. Ecco, é davvero tutto qui! Un po' Velvet un po' Suicide, un po' "Sixties garage" un po'Jesus and Mary Chain, la splendida coppia ci racconta alla sua maniera storie malate di vita vissuta on the road,di amori e fughe, di sesso e criminalità. Proprio come i vecchi rockers di un tempo.
I pezzi dei Raveonettes sono genuini, crudi, posseggono quell'immediatezza punk che entra a forza nel cervello e non ne esce più. E mentre ripassi mentalmente le storielle rocambolesche di "Chain gang of love" o magari del devastante "Whip it on" fai una fatica immane a liberarti le orecchie da quel maledetto ronzio, risultato di 1 ora e un quarto di fuzz e feedback delle chitarre di Sune a Sharin.
Grandissimi.