Rivista di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

 

RAN + [LOP_SIDED]
31 Ottobre 2004, Camposampiero (PD)

testo e foto by Noctiluca (noctiluca-@lycos.it )

Durante il festival della Cold Meat un mio amico incontra Romina (vocalist RAN, ndr) , la quale gli annuncia un concerto che si svolgerà proprio la notte di Halloween e che non verrà assolutamente annunciato su nessun sito del settore.
La nostra decisione è stata univoca: NON POSSIAMO MANCARE!

La partenza è stata un po’ al buio visto e considerato che non sapevamo assolutamente dove si sarebbe svolto il concerto se non che era nei pressi di Camposampiero (località immersa nella pianura del Padovano), in direzione Noale in una scuola (?), quindi il tutto si tramuta in una piccola ed eccitante avventura alla ricerca del posto. Dopo aver vagato per una decina di minuti a Camposampiero raggiungiamo il luogo dove la nostra piccola compagnia di aficionados di Romina si riverserà. Alla fine era veramente una scuola, forse media, dove però ogni tanto si svolgono manifestazioni culturali in approvazione con la scuola ed il comune, perciò gli ambienti (le aule) risultano essere molto puliti ed accolgono due interessanti mostre fotografiche su dei bambini africani, piccoli stand di ONG e prodotti tipicamente freakettoni, una sala di proiezioni video e una sala centrale, quella dove si svolgerà il concerto (l’atrio).
Un ambiente molto sobrio comunque parzialmente reso un po’ più tetro per l’occasione, Halloween, anche se in un modo che sa più di divertente che di tristezza (meno male!).
Dopo esserci ambientati molto bene attendiamo il primo gruppo di cui non si sa nulla e nemmeno gli organizzatori sanno come si chiamano. Sale sul palco un quartetto composto da un chitarrista, un basso, synth-tastiere e voce... quella di Rebecca.
La band, che solo in seguito scoprirò chiamarsi [LOP_SIDED], è alla sua prima apparizione live ma questo non sembra trapelare. Devo essere sincero, non sapevo cosa aspettarmi... e forse quando capitano queste cose le sorprese sono sempre dietro l’angolo. La band propone un sound che richiama fortemente alla mia mente Miraspinosa ed Estasia, sia per l’impostazione vocale che musicale etnico-arabeggiante, ma nello stesso tempo molte altre band e stili: new wave, etno-heavenly e trip/hop, perciò possiamo sentire Cocteau Twins, Dead can Dance, Lambchop, Lycia, Antimatter... il tutto amalgamato in una musica creativa ed originale. Arpeggi lenti e morbidi accompagnati da synth e tastiere mai banali che insieme crescono in un ottimo incedere ritmico trascinante, su cui Rebecca costruisce o meglio arricchisce le composizioni con ottime modulazioni vocali che francamente mi hanno colpito molto.
Una band che è solo agli esordi ma che probabilmente ha un ottimo futuro di fronte a se, anche se vi sono ancora ampi margini di miglioramento sia dal punto visto compositivo-strutturale che vocale (mi raccomando, curala quella voce perché è bellissima e puoi fare molto di più). Purtroppo il quartetto ci lascia senza un supporto audio delle loro composizioni ma con solo una sessione di prova interamente improvvisata. Alla fine della recensione lascerò le loro e-mail per chi volesse contattarli.

L’attesa si fa gelida per me e fremo. Finalmente i RAN, duo composto da Romina Salvadori (ex Estasia) alla voce e Giorgio Ricci (ex Templebeat e non solo), ai synth e tastiere, salgono sul palco di fronte ad un esiguo pubblico di non più di 50 persone che poi si dimezzeranno a metà concerto, visto e considerato che molte delle persone che erano lì lo erano veramente per caso e probabilmente poco interessate ed inconsapevoli.
Meglio così, mi sono goduto il concerto senza i soliti schiamazzi maleducati dei soliti finto interessati. L’emozione di rivedere Romina sul palco per me è fortissima.

Ho seguito con grande entusiasmo prima gli Antinomia e poi gli Estasia, vedendo decine e decine di loro e suoi concerti, seguendoli fin dove mi era permesso, estasiato dalla loro musica e ipnotizzato dalle movenze di R..
Ma ora il duo propone un’altro genere ultimamente molto inflazionato ch
e è l’electro-pop, quindi il rischio di essere banali e scontati... bé, è sempre vivo.
Ma posso affermare con assoluta certezza che quest’idea non mi è mai balenata nel cervello.
Tappeti di tastiere, synth e suoni molto ben congeniati, sapientemente amalgamati dalla struttura semplice ma eccezionalmente diretta, ritmiche ballabili, coinvolgenti, mai noiose e statiche, che non passano inosservate e la cui orecchiabilità si imprime nelle mia memoria uditiva.
La musica è incredibilmente bella ma Romina la arricchisce con la sua splendida voce da mezzo soprano/soprano che in tutti questi anni pare non avere subito nessun peggioramento, anzi. Romina riesce a stregare tutti i pochi presenti con eccezionali modulazioni vocali, morbide, profonde, calde, soffici e cullanti, e movenze e gestualità incredibilmente sensuali, dolci, seducenti, vive ed intense.
Il duo infine ci regala una splendida cover di Nine Inch Nails (“The mer” mi sembra) rivisitata in modo molto originale. Grandiosi perché sono riusciti dove molte band avevano fallito cercando di ricreare una partitura elettronica con una "tipica" voce Heavenly.
Semplicemente grandiosi e non solo per un semplice motivo musicale, ma anche per la semplicità e l’umiltà con cui i due affrontano concerti in luoghi piccoli e ai più sconosciuti.
Forse molte band dovrebbero imparare da loro (che comunque hanno una lunga esperienza live), che con grande devozione, applicazione e professionalità accettano di buon grado di affrontare un pubblico che non sia necessariamente quello dark (per fortuna), che non li conosce e al quale cerca di far apprezzare la propria musica.
I RAN faranno parlare a lungo di loro e non solo a noi del settore. Auspico per loro un roseo futuro e un contratto, ma non uno qualsiasi giusto per uscire, bensì con una grossa label, perché la loro musica è potenzialmente adatta a tutte le persone che hanno un minimo di gusto pop/dark.)

[LOP_SIDED] : ali_bagante@libero.it ; tarablue@tiscali.it
RAN : momyblu@libero.it

Copyright Rosa Selvaggia