ROULETTE
CINESE
intervista di Fabio Degiorgi
Attivi ormai da molti anni, con diverse uscite alle spalle realizzate
con produttori importanti, i Roulette Cinese di Vercelli hanno da
poco pubblicato un pregevole mini album di sei brani dall'emblematico
titolo di "LP (EllePi)", caratterizzato da un electro pop di classe
che fonde orecchiabilità a composizioni intelligenti cesellate ad
arte.
Risponde alle domande Joe Raggi, che dei Roulette Cinese ne è l'anima,
in quanto fondatore, cantante, compositore e molto altro …
Racconta
ai lettori di Rosa Selvaggia la storia dei Roulette Cinese, in particolare
quando e come è nato il progetto.
Roulette Cinese (titolo di un film di R.W. Fassbinder del 1976)
nasce inizialmente da un'idea mia e di Betty Cembrola, verso metà
degli anni '90, come progetto musicale di una band con forti influenze
teatrali e si concretizza discograficamente con la pubblicazione
nel 2004 del cd album "Che fine ha fatto Baby Love?, edito da Toast
Records. Dopo la pubblicazione del secondo lavoro discografico "Ibridomeccanico"
(Inetrbeat Lab - 2008), Roulette Cinese diventa invece un mio progetto
musicale che si apre continuamente a nuove collaborazioni. Nell'ultimo
lavoro "LP", edito dalla napoletana Soter label, Roulette Cinese
si è aperto alle collaborazioni di: Eugenio Nicolella (chitarre,
synth), Emanuele Peluffo (basso), Cristian Milani (programmazione),
Betty Cembrola (voce), Edo Gennaro (synth, campionamenti), Luca
Urbani (voce, synth, programmazione), Giampaolo Diacci (synth, programmazione),
Max Bottino (artwork), Gianluca Torre Zenone (realizzazione video).
Nel
nuovo CD "LP" i testi - in particolare quelli della "facciata L"
- sembrano avere un legame concettuale l'uno con l'altro: di cosa
trattano esattamente? Il lavoro
può essere considerato un concept?
L'album effettivamente è pensato come un disco che ha idealmente
due facce: L e P. Nella prima faccia (L) sono racchiusi 4 momenti
fondamentali di un mio percorso: quello emozionale, rappresentato
dal brano "Labile", quello razionale di "Logical", il tentativo
di equilibrio tra i due momenti precedenti di "Lol" e un punto di
vista esterno, rappresentato da "Lunare". Nella seconda faccia (P),
invece, sono presenti due differenti letture del percorso "L", regalatemi
da due amici musicisti: Luca Urbani che offre al progetto il brano
"Pop" e Giampaolo Diacci che lo arricchisce con "Polari".
"LP" è un mini album di 6 brani: come mai questa scelta anziché
pubblicare un album intero di maggior durata, dato che la vostra
uscita precedente "Chinese Pop" risale al 2012? Personalmente ho
apprezzato tantissimo comunque l'idea di un lavoro breve, mi sembra
un discorso di qualità e selezione del meglio come si faceva ai
tempi del vinile (quando si pubblicavano spesso mini LP e 12" EP),
in contrasto con quella brutta tendenza in voga da anni a voler
riempire a tutti i costi lo spazio fisico del CD per stupire l'ascoltatore
con la quantità.
Condivido il tuo discorso sulla qualità e selezione a discapito
di una quantità riempitiva. In "LP" ho fatto un'operazione di sottrazione,
lasciando nel CD-album esclusivamente ciò che doveva rimanere e
togliendo tutto ciò che poteva risultare superfluo al percorso stesso.
Anche il lavoro grafico di Max Bottino ha seguito questo criterio
facendo, a mio avviso, un bellissimo lavoro di sintesi in bianco
e nero (il bianco è stato attribuito alla faccia "L", mentre il
nero a quella "P"). La stessa parola "ELLE PI" è originata dalla
lettura in verticale delle 6 lettere finali dei 6 titoli dei brani
presenti nel CD.
Il singolo digitale "Logical" è un brano
semplicemente perfetto, intelligente e orecchiabile nel senso migliore
del termine, mi dici qualcosa sulla realizzazione del suo allucinato
e intrigante videoclip?
Ti ringrazio per i bellissimi complimenti. Il videoclip è stato
realizzato da Gianluca Torre Zenone, che ha cercato di rappresentare
quel particolare stato psichico di chi lotta continuamente con un
sistema di impalcature simboliche, generate da segni artificiali
esterni che ne impediscono la reale percezione e quindi il cambiamento
nel rispetto delle diversità che completano l'uomo nel suo percorso
umano.
Nei brani dei Roulette Cinese c'è molta
elettronica e quindi immagino ci sia un lungo lavoro di ricerca
dei giusti suoni e arrangiamenti, e di conseguenza penso sia anche
molto complessa la fase in sala di registrazione. Preferisci il
lavoro in studio o le esibizioni dal vivo?
La ricerca di un suono "personale" è sempre stato l'obiettivo principale
del progetto ed ogni singolo lavoro dei Roulette Cinese ha un suo
"suono" che lo caratterizza. Per "LP", come ti dicevo, è stato fatto
un lavoro di sottrazione, per cui anche gli arrangiamenti sono stati
semplificati al servizio di un contenuto importante che doveva essere
ridotto all'essenziale. Il live invece penso sia un momento pazzesco
di scambio di energia con il pubblico, ed è una tappa fondamentale
ed un riscontro importante nel percorso di ogni lavoro, pertanto
mi risulta difficile dover fare delle preferenze.
La tecnologia oggi ha reso molto più
facile creare, diffondere e promuovere la musica da un lato, ma
dall'altro ha portato ad una vera e propria overdose, saturazione
e inevitabile appiattimento dell'offerta, inoltre si vendono molti
meno dischi rispetto ai decenni precedenti (per le giovani generazioni
è praticamente inconcepibile comprarli). Come vedi tutto questo?
Era meglio un tempo, quando funzionavano benissimo il passaparola,
i volantini cartacei, le recensioni, la semplice curiosità e la
voglia di scoprire cose nuove, oppure questa epoca dei social forum,
dello streaming e della connessione permanente?
Personalmente
sono sempre stato una persona curiosa che ha sempre voluto approfondire
la propria conoscenza musicale attraverso la lettura delle recensioni
pubblicate sulle varie fanzine o riviste specializzate (ed ora anche
direttamente sul web). Sono tutt'ora un feticista dell'oggetto fisico
"CD", per cui mi piace apprezzarne anche l'artwork che per me rimane
ancora una parte importante del lavoro artistico di un progetto
musicale. Mi rendo conto però che il sistema di fruire la musica
è cambiato e l'acquisto della stessa passa ormai attraverso i vari
canali digitali. Io comunque lo streaming lo uso più per una personale
selezione degli acquisti, anziché per il semplice ascolto.
Quali sono le tue influenze e interessi
extramusicali?
Come puoi intuire dal nome del progetto, sono anche un appassionato
di cinema. Oltre a R. W. Fassbinder amo molto anche i film di Wim
Wenders ("Il cielo sopra Berlino" su tutti), Peter Greenaway, David
Lynch e Lars Von Trier. Nella musica che faccio ho una forte necessità
di indagare nell'inconscio, prestando molta attenzione all'aspetto
psicologico/evocativo di suoni e parole, infatti amo moltissimo
anche il movimento artistico surrealista e il simbolismo di Salvador
Dalì.
La
scena musicale di Vercelli è sempre stata molto attiva e interessante,
tanto che già alla fine degli anni '70 la città era considerata
una delle "capitali" nel nascente punk italiano (vedi i leggendari
Sorella Maldestra). Com'è la scena della tua città oggi?
Ti senti ancora molto legato ad essa? Nel mio background musicale
c'è anche quel post punk più legato agli anni '80, come la new wave
e la musica dark ed anche un po' di elettronica anni '90 legata
al Bristol sound, ma l'obbiettivo principale del mio modo di fare
musica rimane sempre quello di cercare di proporre un suono "personale",
il meno etichettabile possibile e quindi meno vincolato da limiti
di genere. Nella mia città, come credo in molte altre città italiane,
la musica live è più rappresentata dalle cover e tribute band, forse
perché oggi non esiste più una vera e propria scena musicale. Purtroppo
sono pochissimi i locali specializzati per genere ed aperti a chi
la musica preferisce proporla e non ri-proporla.
Dopo l'uscita di "LP" avete iniziato
la fase promozionale dei concerti, come stanno andando? Riuscite
a esibirvi spesso in pubblico?
Abbiamo appena ultimato una prima tranche di date live che sono
andate piuttosto bene, anche se, come puoi intuire, non è semplicissimo
riuscire ad esibirsi nei locali; c'è comunque uno "zoccolo duro"
di pubblico, conquistato attraverso il web, che riesce a rendere
gratificanti anche gli sforzi fatti in questa direzione.
Progetti
futuri a breve o lungo termine? State già lavorando a brani nuovi?
Il periodo che precede l'uscita di "LP" è stato un momento piuttosto
particolare e difficile della mia vita. Con Max Tona e Francesco
Perugini (musicisti che mi accompagnano dal vivo) è nata una bellissima
collaborazione e proprio con loro è nato il desiderio di provare
a portare la musica dei Roulette Cinese in alcune cliniche e comunità
terapeutiche psichiatriche, per condividere anche un'esperienza
personale con quelle persone che stanno ancora attraversando un
periodo buio della loro esistenza e faticano a vederne la luce.
Grazie per il tempo che ci hai dedicato!
Grazie a te e a Rosa Selvaggia, è stato un piacere.
ROULETTE
CINESE
LP (EllePi)
Mini CD (Soter / distribuzione Believe Digital)
Il nuovo CD dei vercellesi Roulette Cinese è un mini album diviso
in due facciate ideali come un vinile: il lato "Elle" e quello
"Pi", dove i titoli delle tracce iniziano sempre con la lettera
della rispettiva facciata, e cui testi rappresentano un momento
specifico di un percorso personale del cantante e compositore
Joe Raggi. Se nel complesso il lavoro può essere sbrigativamente
catalogato come "electro pop", i sei brani presenti hanno una
varietà stilistica notevole ma sempre coerente, segno di un
progetto pienamente
maturo e con una propria precisa personalità. L'iniziale "Labile"
entra melodioso e progredisce come una marcia trionfale. Il
seguente "Logical" è un brano killer perfetto come ogni disco
dovrebbe avere: accattivante e di presa immediata, ma anche
di grande spessore, tanto che è stato giustamente scelto come
singolo digitale (vi invito a guardarne il videoclip). "Lol"
ha un testo multilingue e un andamento più nevrotico e spezzato.
"Lunare" allenta la tensione dei momenti precedenti con un ipnotico
arpeggio di chitarra e la voce recitata di Betty Cembrola. "Pop"
è l'altro brano forte del CD, diversissimo da "Logical" e con
un ritornello fantastico, anch'esso perfetto nella sua studiata
semplicità, ed è stato composto da Raggi insieme a Luca Urbani,
che qui si è occupato di programmazione, synth e della seconda
voce. Chiude lo strumentale "Polari", sei minuti di ambient
wave di grande atmosfera composti e interamente suonati dal
collaboratore dei R.C. Giampaolo Diacci.
"LP" si conferma quindi un'opera riuscitissima, grazie all'appassionata
ispirazione di Joe e al grande lavoro di cesellamento dei suoni
e degli arrangiamenti, un percorso di ricerca e svuotamento
per arrivare all'Essenziale al quale hanno contribuito tante
altre persone che trovo giusto menzionare: gli altri due membri
della band Eugenio Nicolella (chitarra, synth e programmazione)
e Emanuele Peluffo (basso), più i numerosi collaboratori, i
già citati Cembrola, Urbani e Diacci, ai quali si aggiungono
Edo Gennaro e il noto Cristian Milani, il quale ha coprodotto
artisticamente il disco insieme allo stesso Raggi.
Contatti: roulettecinese@yahoo.it
(Fabio Degiorgi) |
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