QUIDAM +
NAUGHTY ZOMBIES
+ DEATH COMES
SHREDDINGS
Garage -
Sesto San Giovanni (MI) - 12 Ottobre 2007
Testo
e foto di Fabio Degiorgi
La
serata “da paura” (in tutti i sensi) annunciata da tempo dall’organizzazione
MI-Decay ha luogo nel Garage di Sesto
San Giovanni, un club situato sotto un palazzone in piena
via Marelli, fattore che impone l’inizio dei concerti ad un
orario tipicamente nordeuropeo, e la loro tassativa interruzione
per le 24:00. Fortunatamente, già con la prima band
presente sul palco, la gente inizia ad entrare con gradualità
nel locale che ha appena aperto le porte.
Iniziano quindi
i DEATH COMES SHREDDINGS, tribute band dei Misfits,
sui quali però non ho molto da dire: da un lato non gradisco
i tributi per la loro stessa natura, dall’altro i Misfits
sono uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, quindi… i
ragazzi devono ancora crescere parecchio per avvicinarsi ad
un decimo della granitica potenza di Jerry Only, Doyle e Danzig,
comunque, continuando a suonare, potranno migliorare sicuramente,
o almeno si spera.
Un
uomo con la faccia completamente bendata che incita il pubblico
ad avvicinarsi annuncia l’arrivo dei NAUGHTY
ZOMBIES, horror-punk-electro-wave-r’n’r band da me sempre
apprezzata sulle pagine cartacee di RS (vedi intervista sul
numero 30 e recensioni dei due demo cd sui numeri 30 e 31),
che attendevo da parecchio tempo nel nostro paese. Eccomi
quindi accontentato
in tutti i sensi, visto che lo spettacolo offertoci mantiene
tutte le mie aspettative: canzoni semplici ma dirette e devastanti,
tratte dai due demo più anticipazioni del futuro album, e
grande presenza scenica da parte di tutti e tre i componenti,
e specialmente della vocalist – e a volte seconda chitarra
– Lilymunster, che si agita come un’ossessa, mischiandosi
spesso tra il pubblico che sta sotto all’esile palchetto.
Bravo anche il chitarrista H. Zombie, dallo stile jonnhyramonesiano
e grezzo al punto giusto con la sua semiacustica che fa molto
anni ’50, mentre il tizio bendato di cui parlavo, che si dedica
ad alcune seconde voci, deve essere un ospite, al posto dell’uomo-robot
che manovra le basi e che solitamente accompagna le esibizioni
dei N.Z. Bella performance quindi, il cui coinvolgimento compensa
l’uso dei molti strumenti in base, e i volumi un po’ troppo
bassi per il genere, sicuramente dovuti al fattore ‘vicini
di casa’ di cui accennavo sopra.
Tocca
infine ai barcellonesi QUIDAM, il gruppo più anziano
dei tre, visto che, con una diversa formazione originaria,
sono attivi dalla metà degli anni ’90. Anche loro furono intervistati,
recensiti ed apprezzati dal sottoscritto, soprattutto per
una certa originalità delle loro stranianti e surreali composizioni.
Ma proprio la particolare costruzione dei loro brani li rende
più adatti ad essere ascoltati su disco che dal vivo: la loro
esibizione risulta un po’ spenta, interessante ma difficile
da seguire, con una presenza scenica che non aiuta, ma pesa
forse in questo il confronto con i loro colleghi di prima.
Sul finire sento un accenno della mitica “Curami” dei CCCP,
dall’andamento incerto e subito interrotta: un omaggio improvvisato
all’ultimo? O un tentativo malriuscito? Pazienza, nel complesso
la serata è stata assolutamente divertente e riuscita, purtroppo
non ho potuto sentire il dj-set perché la distanza mi imponeva
il ritorno verso le risaie (ma era bastato ascoltare “Rise
Above” dei Black Flag durante un cambio palco per farmi sentire
a mio agio).
Bello anche vedere la gente affluire in continuazione nel
locale fin dall’inizio e non il solito “deserto dei Gobi”
che temevo, visto l’orario piuttosto anomalo. Il prezzo di
2 euro di ingresso (più punk di così non si può, nemmeno nei
CSA), più gli eventuali 5 della tessera per chi non l’aveva,
ha probabilmente aiutato, per cui bravi ai componenti di MI-Decay
e continuate così!
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